UNIVERSITA' DI VERONA

DECRETO RETTORALE 27 aprile 1998 

Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.206 del 4-9-1998)

                             IL RETTORE
  Visto lo  statuto dell'Universita' degli studi  di Verona approvato
con decreto del Presidente della Repubblica 6 settembre 1983, n. 766,
e successive modifiche;
  Visto  il  testo  unico   delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il  regio decreto-legge 20  giugno 1935, n.  1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto il  regio decreto  30 settembre 1938,  n. 1652,  e successive
modifiche;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1982, n.
382;
  Vista la legge 14 agosto 1982, n. 590;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Visto  il  decreto  ministeriale  del 6  luglio  1995,  concernente
modificazioni  all'ordinamento didattico  universitario relativamente
ai corsi di laurea della facolta' di lettere e filosofia;
  Viste  le deliberazioni  degli  organi accademici  dell'Universita'
degli studi di Verona;
  Visto il parere espresso dal consiglio universitario nazionale;
                              Decreta:
  Lo statuto dell'Universita' degli  studi di Verona e' ulteriormente
modificato  agli articoli  da 21  a  33, che  vengono sostituiti  dai
seguenti  nuovi  articoli  con opportuna  rinumerazione  degli  altri
successivi.
                             Titolo III
                   FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA
                              Art. 21.
  La facolta' di lettere e filosofia conferisce:
   la laurea in lettere;
   la laurea in filosofia;
   la laurea in scienze dell'educazione;
   il diploma universitario in servizio sociale;
  il diploma di abilitazione alla vigilanza nelle scuole elementari.
                                Capo I
                          LAUREA IN LETTERE
                               Art 22.
                         Afferenza e accesso
  Il corso di laurea in lettere  afferisce alla facolta' di lettere e
filosofia.
  L'accesso  al  corso di  laurea  e'  regolato in  conformita'  alle
vigenti disposizioni di legge.
                              Art. 23.
                    Finalita' del corso di laurea
  Il  corso  di  laurea  in  lettere ha  lo  scopo  di  promuovere  e
sviluppare  la conoscenza  e  la comprensione  dei  fenomeni e  delle
realta'  riguardanti l'evoluzione  delle culture  e le  testimonianze
relative, le diverse forme  di espressione linguistica, letteraria ed
artistica, i contesti  storici ed ambientali, fornendo  a questo fine
le  cognizioni  e  le  capacita' critiche  necessarie  sia  per  ogni
attivita' professionale  che richieda  attitudini e  competenze negli
ambiti indicati, sia per l'avvio alla ricerca scientifica in ciascuna
delle aree disciplinari caratterizzanti di cui all'art. 24.
                              Art. 24.
                  Aree disciplinari caratterizzanti
  Le    aree    sono    individuate    sulla    base    di    settori
scientificodisciplinari  degli insegnamenti  universitari cosi'  come
determinati  dal decreto  del Presidente  della Repubblica  12 aprile
1994, integrato dal decreto del  Presidente della Repubblica 6 maggio
1994.
  I settori  si intendono comprensivi  di tutti gli  insegnamenti ivi
indicati.
  Ogni  settore scientificodisciplinare  fa  parte di  una sola  area
disciplinare caratterizzante.
  Sono caratterizzante  del corso  di laurea  in lettere  le seguenti
aree disciplinari, nelle quali vengono inclusi i settori pertinenti:
Area delle scienze letterarie.
  L06C Lingua e letteratura greca;
  L07A Lingua e letteratura latina;
  L07B Letteratura latina medievale e umanistica;
  L08B Letteratura cristiana antica;
  L12A Letteratura italiana;
  L12B Letteratura italiana moderna e contemporanea;
  L12C Critica letteraria;
  L12D Letteratura comparate;
  L12E Letteratura dell'eta' medievale, umanistica e rinascimentale;
  L16A Lingua e letteratura francese;
  L17A Lingua e letteratura spagnola;
  L17B Lingue e letterature ispanoamericane;
  L17D Lingue e letterature portoghese e brasiliana;
  L18A Lingua e letteratura inglese;
  L18B Lingue e letterature nordamericane;
  L18C Linguistica inglese;
  L19A Lingua e letteratura tedesca;
  L21B Lingue e letterature slavoorientali.
Area delle scienze filologiche.
  L06D Civilta' bizantina;
  L08D Filologia classica;
  L10A Filologia romanza;
  L11B Filologia italiana;
  L20A Filologia germanica.
Area delle scienze glottologiche e linguistiche.
  L09A Glottologia e linguistica;
  L10D Linguistica romanza;
  L11A Linguistica italiana.
Area delle scienze storiche.
  L02A Storia greca;
  L02B Storia romana;
  L02C Numismatica;
  L14A Storia dei paesi islamici;
  L15B Storia del vicino oriente antico;
  M01/X Storia medioevale;
  M02A Storia moderna;
  M02B Storia dell'Europa orientale;
  M03A Storia delle religioni;
  M03B Storia del cristianesimo e delle chiese;
  M03C Storia del cristianesimo antico e medievale;
  M03D Storia del cristianesimo moderno e contemporaneo;
  M04X Storia contemporanea;
  N19X Storia del diritto italiano;
  P03X Storia economica;
  Q01B Storia delle dottrine politiche;
  Q01/C Storia delle istituzioni politiche;
  Q03X Storia e istituzioni delle Americhe;
  Q06A Storia e istituzioni dell'Africa;
  Q06B Storia e istituzioni dell'Asia.
Area delle scienze archeologiche.
  L01A Preistoria e protostoria;
  L03A Etruscologia;
  L03B Archeologia classica;
  L03C Archeologia cristiana;
  L03D Archeologia medievale;
  L04X Topografia antica;
  L05F Archeologia del vicino oriente antico;
  L06B Civilta' egee.
Area delle scienze storicoartistiche.
  H12X Storia dell'architettura;
  L25A Storia dell'arte medievale;
  L25B Storia dell'arte contemporanea;
  L25D Museologia e critica artistica e del restauro.
  Area  delle   scienze  geografiche   e  dell'organiz   zazione  del
territorio.
  A04B Ricerca operativa;
  D02A Geografia fisica e geomorfologia;
  G01X Economia ed estimo rurale;
  H01B Costruzioni idrauliche;
  H04X Trasporti;
  E01D Ecologia vegetale;
  E02A Zoologia;
  H05X Topografia e cartografia;
  M06A Geografia;
  M11C Psicologia del lavoro e applicata;
  P01J Economia regionale;
  Q05D Sociologia dell'ambiente e del territorio;
  S03A Demografia.
Area delle scienze musicologiche e dello spet tacolo.
  L08C Drammaturgia antica;
  L26A Discipline dello spettacolo;
  L26B Cinema e fotografia;
  L27A Storia della musica antica, medievale e rinascimentale;
  L27B Musicologia e storia della musica moderna e contemporanea;
  L27C Etnomusicologia.
Area delle scienze filosofiche e pedagogiche.
  M07A Filosofia teoretica;
  M07B Logica e filosofia della scienza;
  M07C Filosofia morale;
  M07D Estetica;
  M07E Filosofia del linguaggio;
  M08A Storia della filosofia;
  M08B Storia della filosofia antica;
  M08C Storia della filosofia medievale;
  M08E Storia della scienza;
  M09A Pedagogia generale;
  M09B Storia della pedagogia;
  M09C Didattica;
  M09D Letteratura per l'infanzia;
  M09E Pedagogia speciale;
  M09F Pedagogia sperimentale.
  Area delle scienze antropologiche, psicologiche e sociologiche.
  E03B Antropologia;
  M05X Discipline demoetnoantropologiche;
  M10A Psicologia generale;
  M11A Psicologia dello sviluppo e dell'educazione;
  M11B Psicologia sociale;
  M11D Psicologia dinamica;
  Q05A Sociologia generale;
  Q05B Sociologia dei processi culturali e comunicativi;
  Q05E Sociologia dei fenomeni politici;
  N21X Sociologia del diritto;
  S01A Statistica.
Area della conservazione dei beni culturali e ambientali.
  D01A Palentologia e paleoecologia;
  D02B Geologia applicata;
  E03A Ecologia;
  H10A Composizione architettonica e urbana;
  H10B Architettura del paesaggio e del territorio;
  H13X Restauro;
  K05B Informatica;
  L25D Museologia e critica artistica e del restauro;
  M06B Geografia economicopolitica;
  M12A Archivistica;
  M12B Paleografia;
  M13X Bibliografia e biblioteconomia;
  N10X Diritto amministrativo;
  P02A Economia aziendale.
                              Art. 25.
              Durata e articolazione del corso di laurea
  Il corso di laurea in lettere dura quattro anni e comprende ventuno
annualita' di insegnamento.
  Il corso di laurea e' articolato in due indirizzi:
   1) classico;
   2) moderno.
                              Art. 26.
                      Organizzazione degli studi
  Il consiglio di corso di  laurea puo' stabilire distribuzione delle
discipline sui quattro anni di durata del corso; determina inoltre le
eventuali propedeuticita' e le modalita' delle prove scritte previste
dal curriculum didattico  (art. 29), come di  ogni altro accertamento
del profitto, che sia ritenuto opportuno.
  Dopo aver superato tutte le prove di esame delle discipline incluse
nel  piano di  studio, lo  studente puo'  essere ammesso  a sostenere
l'esame  di  laurea,  il  quale consiste  nella  discussione  di  una
dissertazione scritta su un argomento coerente con il piano di studio
seguito.
                              Art. 27.
                      Affinita' e riconoscimenti
  Il corso  di laurea in  lettere e' affine ai  corsi di laurea  e ai
corsi di  diploma delle facolta'  di lettere e  filosofia, magistero,
lingue  e letterature  straniere, conservazione  dei beni  culturali,
nonche' della istituenda facolta' di scienze della formazione.
  Per  il  riconoscimento di  prove  d'esame  sostenute in  curriculi
didattici  diversi  da quello  del  corso  di  laurea in  lettere,  i
consigli degli organi competenti valutano l'utilita' delle discipline
oggetto di  tali prove  nel contesto culturale  proprio del  corso di
laurea in  lettere, determinando  altresi' l'anno di  corso a  cui lo
studente che ha chiesto il riconoscimento viene iscritto.
                              Art. 28.
                        Manifesto degli studi
  Con apposite norme da inserire nel manifesto annuale degli studi il
consiglio di facolta',  su proposta del Consiglio di  corso di laurea
in lettere, provvede a disciplinare, per quanto di sua competenza, il
complesso delle  materie secondo quanto disposto  dall'art. 11, comma
2,  della  legge n.  341/1990,  indicando  inoltre le  discipline  da
inserire  necessariamente   nel  piano  di  studio,   al  fine  della
partecipazione delle  diverse classi  di concorso  per l'insegnamento
nella scuola secondaria.
                              Art. 29.
                         Curriculo didattico
  1. Sono insegnamenti annuali istituzionali comuni:
  1) letteratura italiana (L12A) - (L'esame orale e' integrato da una
prova scritta);
  2) letteratura latina  (L07A) - (L'esame orale e'  integrato da una
prova scritta);
  3) una disciplina a scelta fra quelle dei settori L09A. Glottologia
e linguistica; L11A. Linguistica italiana;
  4) una  disciplina a scelta fra  quelle dei settori L16A.  Lingua e
letteratura  francese; L17A.  Lingua  e  letteratura spagnola;  L18A.
Lingua  e letteratura  inglese; L19A.  Lingua e  letteratura tedesca;
L21B. Lingue e letterature slavoorientali;
  5) una disciplina a scelta  fra quelle dei settori M06A. Geografia;
M06B. Geografia economico politica.
  2. Sono insegnamenti istituzionali di indirizzo:
  A. Indirizzo classico:
  6-7)  due  discipline  a  scelta   fra  quelle  dei  settori  L06C.
Letteratura greca; L06D. Civilta' bizantina; L07B. Letteratura latina
medievale e  umanistica; L08A. Filologia classica;  L08B. Letteratura
cristiana antica; L12E. Letteratura dell'eta' medievale, umanistica e
rinascimentale. Fra le due  discipline e' compresa necessariamente la
letteratura greca  (l'esame orale puo'  essere integrato da  forme di
accertamento scritto di conoscenza linguistica);
    8) storia greca (L02A);
    9) storia romana (L02B);
  10)  una  disciplina   a  scelta  fra  quelle   dei  settori  L03B.
Archeologia classica; L03C.  Archeologia cristiana; L03D. Archeologia
medievale; L04X. Topografia antica;
  11) una disciplina  a scelta fra quelle  filosofiche (settori M07A.
Filosofia teoretica;  M07C. Filosofia  morale; M07D.  Estetica; M07E.
Filosofia del linguaggio; M08A.  Storia della filosofia; M08B. Storia
della filosofia antica; M08C. Storia della filosofia medievale; M08D.
Storia della filosofia araboislamica)  e pedagogiche (M09A. Pedagogia
generale;  M09B.  Storia  della  pedagogia;  M09C.  Didattica;  M09D.
Letteratura per l'infanzia; M09E. Pedagogia speciale; M09F. Pedagogia
sperimentale).
  B. Indirizzo moderno:
  6-7)  due  discipline  a  scelta   fra  quelle  dei  settori  L07B.
Letteratura latina  medievale e umanistica; Ll0A.  Filologia romanza;
L11B.   Filologia  italiana;   L12D.  Letterature   comparate;  L12E.
Letteratura dell'eta' medievale, umanistica  e rinascimentale. Fra le
due discipline e' compresa necessariamente la filologia romanza;
  8-9) due  discipline a scelta  fra quelle dei settori  M01X. Storia
medievale; M02A.  Storia moderna; M04X. Storia  contemporanea. Fra le
due  discipline  e'  compresa necessariamente  la  storia  medievale,
oppure la storia moderna oppure la storia contemporanea;
  10)  una  disciplina   a  scelta  fra  quelle   dei  settori  L03D.
Archeologia medievale; L25A. Storia dell'arte medievale; L25B. storia
dell'arte moderna; L25C. Storia dell'arte contemporanea;
  11) una disciplina  a scelta fra quelle  filosofiche (settori M07A.
Filosofia teoretica;  M07C. Filosofia  morale; M07D.  Estetica; M07E.
Filosofia del linguaggio; M08A.  Storia della filosofia; M08B. Storia
della filosofia antica; M08C. Storia della filosofia medievale; M08D.
Storia della filosofia araboislamica)  e pedagogiche (M09A. Pedagogia
generale;  M09B.  Storia  della  pedagogia;  M09C.  Didattica;  M09D.
Letteratura per l'infanzia; M09E. Pedagogia speciale; M09F. Pedagogia
sperimentale).
  3. Insegnamenti  opzionali: le  rimanenti dieci annualita'  sono da
utilizzare in  rapporto con  l'indirizzo scelto  dallo studente  e in
funzione dei percorsi didattici definiti  da ciascun corso di laurea,
anche  per le  opportune  biennalizzazioni  e/o triennalizzazioni  di
insegnamenti;   due  di   tali  annualita'   possono  essere   scelte
liberamente dallo studente.
  Fra le discipline scelte  sono necessariamente rappresentate almeno
tre delle aree disciplinari di cui all'art. 23, comma 1.
  La  scelta  va  effettuata   in  modo  da  garantire  l'organicita'
culturale  e  l'efficacia  professionale  di ogni  singolo  piano  di
studio.
  4.  Per  essere  ammesso  all'esame di  laurea,  lo  studente  deve
dimostrare  di  avere  adeguata   conoscenza  di  almeno  due  lingue
straniere.
  Le relative prove  di idoneita', da collocare, di  norma, non prima
del terzo anno,  si svolgono secondo le modalita'  definite dal corso
di laurea.
                              Art. 30.
                          Norme transitorie
  Una volta che il presente  ordinamento sia recepito dalle facolta',
gli studenti gia'  iscritti potranno completare gli  studi secondo il
curriculo previsto dal presente ordinamento.
  Le  facolta'   sono  tenute  a   stabilire  le  modalita'   per  il
riconoscimento  degli esami  sostenuti  dagli  studenti iscritti  che
optino per il nuovo ordinamento.
  Tale opzione potra' essere esercitata entro quattro anni dalla data
di immatricolazione.
                               Capo II
                         LAUREA IN FILOSOFIA
                              Art. 31.
                         Afferenza e accesso
  Il  corso di  laurea in  filosofia e'  istituito nella  facolta' di
lettere e filosofia.
  L'iscrizione al  corso di  laurea e'  regolata in  conformita' alle
leggi di accesso agli studi universitari.
                              Art. 32.
        Durata, articolazione e finalita' del corso di laurea
  Il corso  di laurea in filosofia  ha lo scopo di  fornire strumenti
metodologici   e   critici,   finalizzati   alla   ricerca   e   alla
specializzazione  filosofica,  utili  tanto  per  lo  svolgimento  di
attivita'  che  impegnano il  linguaggio  e  le applicazioni  proprie
dell'indagine filosofica,  quanto per l'eventuale  prosecuzione degli
studi in Italia e  all'estero nei settori scientificodisciplinari che
richiedono una preparazione filosofica.
  La durata degli  studi del corso di laurea in  filosofia e' fissata
in    quattro   anni,    strutturata   in    due   bienni    (biennio
propedeuticoformativo e biennio specialistico).
  Il  biennio propedeutico  comprende un  primo nucleo  di discipline
filosofiche costitutive, che caratterizzano la struttura portante del
corso di laurea,  ed un secondo nucleo di  discipline appartenenti ad
altri settori  umanistici, che consentano sia  il completamento della
formazione  culturale e  professionale di  base, sia  il mantenimento
dell'intersettorialita' con gli altri  corsi di laurea della facolta'
di lettere.
  Il biennio specialistico puo' essere organizzato per indirizzi, con
delibere dei consigli delle strutture didattiche competenti.
                              Art. 33.
                      Organizzazione degli studi
  Il  piano di  studi  prevede ventuno  insegnamenti annuali  (undici
insegnamenti nel  primo biennio e  dieci nel secondo), oltre  che una
prova scritta su testi filosofici  da sostenere non prima del secondo
anno.
  Per  essere ammessi  a sostenere  l'esame di  laurea occorre  avere
superato tutte le prove d'esame delle discipline incluse nel piano di
studio e avere  ottenuto un giudizio positivo  nelle esercitazioni di
pratica testuale  istituite e  coordinate dalle  strutture didattiche
competenti nel corso di laurea.
  Le  esercitazioni di  pratica  testuale su  classici filosofici  in
lingua  originale,  da svolgere  nel  biennio  specialistico per  una
durata non inferiore alle cinquanta ore, sono stabilite con modalita'
specifiche, in  sede di programmazione didattica,  all'inizio di ogni
anno accademico dal consiglio della struttura didattica competente.
  Il consiglio di  corso di laurea indica fino  a cinque insegnamenti
fra quelli previsti nel primo  biennio da considerare propedeutici ai
fini dell'ammissione  agli esami  di profitto degli  insegnamenti del
secondo biennio.
  L'esame di  laurea consiste nella discussione  di una dissertazione
scritta  su un  argomento coerente  con il  piano degli  studi scelto
dallo  studente,  secondo  le  modalita'  stabilite  dalla  struttura
didattica competente.
                              Art. 34.
                     Norme generali e transitorie
  In  attesa  dell'entrata in  vigore  del  regolamento didattico  di
ateneo, le  funzioni del consiglio  di corso di laurea  in filosofia,
sono esercitate  dal consiglio di  facolta' che delibera  su proposta
del consiglio della struttura didattica competente.
  Il regolamento didattico di  ateneo, il regolamento delle strutture
didattiche e, in mancanza di essi  o in attesa della loro emanazione,
lo  statuto,  devono  attenersi  per quanto  concerne  la  laurea  in
filosofia alle norme indicate nel curriculum didattico che segue.
                              Art. 35.
                         Curriculum didattico
 Primo biennio:
  Sei insegnamenti  filosofici da scegliere all'interno  dei seguenti
settori scientificodisciplinari:
   M07A Filosofia teoretica;
   M07B Logica e filosofia della scienza;
   M07C Filosofia morale;
   M07D Estetica;
   M07E Filosofia del linguaggio;
   M08A Storia della filosofia;
   M08B Storia della filosofia antica;
   M08C Storia della filosofia medievale;
   M08D Storia della filosofia araboislamica;
   M08E Storia della scienza;
  purche'  sia  garantita  la  presenza  fra  essi  di  storia  della
filosofia, filosofia teoretica e filosofia morale.
  Un    insegnamento    a     scelta    all'interno    dei    settori
scientificodisciplinari: M09A (Pedagogia  generale), M10A (Psicologia
generale) e M11A (Psicologia dello sviluppo e dell'educazione).
  Due insegnamenti a scelta  (in ambiti storici distinti) all'interno
dei  settori  scientificodisciplinari:   L02A  (Storia  greca),  L02B
(Storia romana), M01X (Storia medievale), M02A (Storia moderna), M04X
(Storia contemporanea).
  Un    insegnamento    a     scelta    all'interno    dei    settori
scientificodisciplinari:    L12A    (Letteratura   italiana),    L12B
(Letteratura  italiana   moderna  e  contemporanea),   L12C  (Critica
letteraria),   L12D   (Letterature  comparate),   L12E   (Letteratura
dell'eta' medievale, umanistica e rinascimentale).
  Un insegnamento  di lingua straniera (il  consiglio della struttura
didattica competente dovra' garantire l'attivazione di almeno due tra
le seguenti lingue straniere: lingua francese, lingua inglese, lingua
tedesca e lingua spagnola); l'esame di lingua straniera dovra' essere
svolto su testi filosofici.
 Secondo biennio:
  Sei insegnamenti a scelta nelle seguenti aree:
    a) area storicofilosofica;
    b) area filosoficoteorica;
    c) area logicoepistemologica;
    d) area semiotico linguistica.
  Quattro insegnamenti a scelta nelle seguenti aree:
    a) area delle scienze umane;
  b) area storica (insegnamenti diversi da quelli del primo biennio);
  c) area delle scienze del linguaggio e della comunicazione;
    d) area scientifica.
  Una prova scritta di commento ad un testo classico di filosofia.
  La  preparazione  della prova  potra'  essere  curata con  seminari
organizzati  nell'ambito delle  attivita' didattiche  integrative del
corso di laurea.
  I   consigli   delle   strutture  didattiche   competenti   possono
organizzare il biennio specialistico  per indirizzi. Possono altresi'
accogliere proposte individuali di  sostituzioni o integrazione delle
seguenti aree (scienze umane, storica, scienze del linguaggio e della
comunicazione) con  non piu' di  quattro insegnamenti di  altre aree,
anche esterne a quelle insegnate nel corso di laurea e nella facolta'
purche' la  scelta sia culturalmente e  professionalmente qualificata
ed organica all'intero piano di studio.
  Il  consiglio  della  struttura  didattica  competente  istituisce,
all'inizio  di   ogni  anno  accademico,  esercitazioni   di  pratica
testuale, fissando preliminarmente i  classici oggetto delle stesse e
le  relative modalita'  di valutazione;  la scelta  di tali  classici
dovra'  essere  effettuata  in   ambiti  cronologici  e  disciplinari
differenziati.
  L'eventuale  articolazione per  indirizzi  del corso  di laurea,  i
piani di studio con i relativi insegnamenti fondamentali obbligatori,
le  forme di  tutorato, le  prove di  valutazione della  preparazione
degli   studenti,   la   propedeuticita'   degli   insegnamenti,   il
riconoscimento  degli  insegnamenti  seguiti presso  altri  corsi  di
laurea, sono determinati dalle strutture didattiche competenti.
                              Art. 36.
                        Manifesto degli studi
  All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, i
consigli delle strutture didattiche disciplinano, con regolamento, le
materie di cui all'art. 11, comma 2, della legge n. 341/1990.
  In particolare il consiglio di facolta':
  a) definisce,  su proposta del consiglio  della struttura didattica
competente,  il  piano degli  studi  ufficiali  del corso  di  laurea
stesso, comprendente la denominazione degli insegnamenti da attivare;
  b) stabilisce i corsi  ufficiali di insegnamento, che costituiscono
le singole annualita', i cui nomi dovranno essere desunti dai settori
scientificodisciplinari;
  c) stabilisce le  qualificazioni piu' opportune, quali  I, II, III,
istituzioni,  nonche', tutte  le altre  che giovino  a differenziarne
piu'  esattamente il  livello o  i contenuti  didattici, compresa  la
possibilita' di  biennalizzare o triennalizzare le  discipline per le
quali cio' sia ritenuto utile  ai fini della formazione professionale
e culturale  dello studente,  anche su  istanza dei  singoli studenti
all'interno di piani di studio individuali.
                              Art. 37.
                      Ripartizioni disciplinari
  I  settori disciplinari,  ai  quali fare  riferimento, sono  quelli
inseriti nel presente articolo:
Area storicofilosofica.
  M08A (Storia della filosofia);
  M08B (Storia della filosofia antica);
  M08C (Storia della filosofia medievale);
  M08D (Storia della filosofia araboislamica);
  M08E (Storia della scienza).
Area filosoficoteorica.
  M07A (Filosofia teoretica);
  M07C (Filosofia morale);
  M07D (Estetica);
  N20X (Filosofia del diritto);
  Q0lA (Filosofia politica).
Area logicoepistemologica.
  M07B (Logica e filosofia della scienza);
  M08E (Storia della scienza).
Area semioticolinguistica.
  L09A (Glottologia e linguistica);
  M07E (Filosofia del linguaggio).
Area delle scienze umane.
  M05X (Discipline demoetnoantropologiche);
  M09A (Pedagogia generale);
  M09B (Storia della pedagogia);
  M09C (Didattica);
  M09D (Letteratura per l'infanzia);
  M09E (Pedagogia speciale);
  M10A (Psicologia generale);
  M11A (Psicologia dello sviluppo e dell'educazione);
  M11B (Psicologia sociale);
  M11C (Psicologia del lavoro e applicata);
  M11D (Psicologia dinamica);
  P10A (Economia politica);
  Q05A (Sociologia generale).
  Area storica.
  L02A (Storia greca);
  L02B (Storia romana);
  L23H (Religioni e filosofie dell'Asia orientale);
  L25A (Storia dell'arte medievale);
  L25B (Storia dell'arte moderna);
  L25C (Storia dell'arte contemporanea);
  M01X (Storia medievale);
  M02A (Storia moderna);
  M03A (Storia delle religioni);
  M03B (Storia del cristianesimo e delle chiese);
  M03C (Storia del cristianesimo antico e medievale);
  M03D (Storia del cristianesimo moderno e contemporaneo);
  M03B (Storia del cristianesimo e delle chiese);
  M04X (Storia contemporanea);
  P01D (Storia del pensiero economico);
  Q01B (Storia delle dottrine politiche).
Area delle scienze del linguaggio e della comu nicazione.
  L12D (Letterature comparate);
  L26A (Discipline dello spettacolo);
  L26B (Cinema e fotografia);
  Q05B (Sociologia dei processi culturali e comunicativi).
Area scientifica.
  A01A (Logica matematica);
  A02A (Analisi matematica);
  A02D (Matematiche complementari);
  B02A (Fisica teorica);
  B02B (Metodi matematici della fisica);
  K05A (Sistemi di elaborazione di informazioni);
  K05B (Informatica);
  K05C (Cibernetica).
Area delle letterature classiche.
  L06C (Lingua e letteratura greca);
  L07A (Lingua e letteratura latina).
Area geografica.
  M06A (Geografia);
  M06B (Geografia economicopolitica).
                               Capo III
                  LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE
                              Art. 38.
  Afferenza: il corso di  laurea in scienze dell'educazione afferisce
alla  facolta' di  scienze  della formazione  (ex  magistero) e  alla
facolta' di lettere e filosofia.
  Titolo di ammissione: quello previsto dal primo comma, dell'art. 1,
della legge 11 dicembre 1969, n. 910.
  Durata e  articolazione degli studi:  gli studi hanno la  durata di
quattro anni e  si articolano in un biennio iniziale  comune e in tre
bienni di indirizzo (insegnanti di scienze dell'educazione, educatori
professionali, esperti nei processi  di formazione). Titolo di studio
rilasciato  dal  corso  di  laurea:  Diploma  di  laurea  in  scienze
dell'educazione. L'indirizzo seguito e' menzionato nel certificato di
laurea. Il  laureato in  scienze dell'educazione puo'  essere ammesso
direttamente al II biennio per  seguire un indirizzo diverso rispetto
a quello di laurea.
  Durata complessiva degli studi e  durata annuale e semestrale degli
insegnamenti.
  Gli insegnamenti del piano  di studio corrispondono, nel complesso,
a   venti  annualita',   cioe'   a   quaranta  semestralita';   venti
semestralita' sono  collocate nel primo biennio,  venti semestralita'
nel  secondo.   Per  taluni  insegnamenti  e'   prevista  una  durata
semestrale, per  altri insegnamenti la decisione  intorno alla durata
annuale o  semestrale e'  demandata, anno per  anno, al  consiglio di
corso di laurea.
  Per sostenere gli esami del  biennio di indirizzo, lo studente deve
avere superato  almeno 12 semestralita' o  annualita' e semestralita'
ad  esse corrispondenti,  ritenute  propedeutiche  del consiglio  del
corso di laurea, oltre le prove di lingua straniera e di informatica.
Il  piano di  studio deve  prevedere, su  decisione del  consiglio di
corso di  laurea, gli  insegnamenti costitutivi del  secondo biennio,
corrispondenti  a 12  semestralita' o  annualita' e  semestralita' ad
esse equivalenti, per ciascuno dei tre indirizzi.
  L'articolazione  del corso  di  laurea,  i piani  di  studio con  i
relativi insegnamenti fondamentali obbligatori, le forme di tutorato,
le  prove  di  valutazione  della  preparazione  degli  studenti,  la
propedeuticita'   degli   insegnamenti,   il   riconoscimento   degli
insegnamenti seguiti  presso altri corsi di  laurea, sono determinati
dalle strutture  didattiche, con  le modalita'  previste dal  comma 2
dell'art. 11, della legge 19 novembre 1990, n. 341.
  All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, i
consigli  delle  strutture  didattiche determineranno,  con  apposito
regolamento, quanto  espressamente previsto dal comma  2 dell'art. 11
della legge n. 341/1990. In particolare, il consiglio di facolta':
  a)  definisce, su  proposta del  consiglio di  corso di  laurea, il
piano  di  studi  ufficiale  del corso  di  laurea,  comprendente  le
denominazioni degli insegnamenti da attivare;
  b) stabilisce  i corsi ufficiali di  insegnamento che costituiscono
le  singole semestralita'  o  annualita' corrispondenti,  i cui  nomi
devono essere desunti dai settori scientificodisciplinari;
  c) stabilisce le  qualificazioni piu' opportune, quali  I, II, III,
istituzioni, nonche' tutte le altre  che giovino a differenziare piu'
esattamente  il  livello  ed   i  contenuti  didattici,  compresa  la
possibilita' di  biennalizzare o triennalizzare le  discipline per le
quali cio' sia ritenuto utile  ai fini della formazione professionale
e culturale  dello studente, anche  su istanza dei  singoli studenti,
all'interno dei piani di studio individuali.
  I   consigli  delle   strutture   didattiche  competenti   potranno
sostituire gli insegnamenti indicati nella presente tabella con altri
insegnamenti strettamente  affini, con identiche finalita'  e analogo
contenuto   culturale,   e   comunque   entro   lo   stesso   settore
scientificodisciplinare.
 Esame di laurea.
  Per  essere ammesso  all'esame  di laurea,  lo  studente deve  aver
superato gli esami degli insegnamenti  annuali e semestrali del primo
biennio, per una durata pari a venti semestralita', e gli esami degli
insegnamenti del biennio  di indirizzo scelto, per una  durata pari a
venti  semestralita' e  dovra' aver  ottenuto un  giudizio favorevole
secondo  modalita'  stabilite  dalla  facolta',  al  termine  di  una
annualita'  o due  semestralita' di  una  lingua straniera  e di  una
semestralita' di informatica e delle attivita' di tirocinio previste.
  L'esame  di  laurea  consiste  nella discussione  di  un  elaborato
scritto.
                                                            Tabella 1
                Insegnamenti del biennio propedeutico
   a) Insegnamenti di area pedagogica:
   Pedagogia generale M09A;
   Filosofia dell'educazione M09A;
   Didattica generale M09C;
   Storia della pedagogia M09B;
   Storia della scuola e delle istituzioni educative M09B.
   b) Insegnamenti di area filosofica:
   Filosofia teoretica M07A;
   Storia della filosofia M08A.
  c) Insegnamenti di area psicologica:
   Psicologia generale M10A;
   Psicologia dello sviluppo M11A;
   Psicologia sociale M11B;
   Psicopedagogia M09A.
  d) Insegnamenti di area socioantropologica:
   Antropologia culturale M05X;
   Sociologia Q05A;
   Sociologia dell'educazione Q05B;
   Geografia politica ed economica M06B.
  e) Insegnamenti riguardanti la metodologia della ricerca:
   Metodologia delle scienze sociali M07B;
   Metodologia e tecnica della ricerca sociale Q05A;
   Metodologia della ricerca pedagogica M09A;
   Pedagogia sperimentale M09F;
  Modelli  statistici per  l'analisi  e la  valutazione dei  processi
educativi S03B.
  f) Insegnamenti di area storica:
   Storia medioevale M01X;
   Storia moderna M02A;
   Storia contemporanea M04X.
  g) Insegnamenti opzionali:
   Due corsi semestrali oppure un corso annuale.
  Note:   Gli  insegnamenti   delle   aree  pedagogica,   filosofica,
psicologica, socioantropologica, della metodologia della ricerca e di
area storica  devono essere seguiti rispettivamente  per cinque, tre,
tre, due,  corsi semestrali  o corsi annuali  e semestrali  di durata
complessiva ad essi equivalente, secondo le indicazioni del consiglio
del corso di laurea.
  Tra gli insegnamenti opzionali  rientrano tutti quelli attivati dal
corso di laurea e non ancora  scelti. Nel corso del primo biennio, lo
studente  deve  altresi'  seguire  un   corso  annuale  o  due  corsi
semestrali  di  una  lingua  straniera   e  un  corso  semestrale  di
informatica, tra quelli attivati presso  la facolta'. Le modalita' di
valutazione saranno  definite dal consiglio  di corso di laurea  o di
facolta'.
                                                            Tabella 2
                   Insegnamenti del secondo biennio
          Indirizzo "insegnanti di scienze dell'educazione"
  a) Insegnamenti di area pedagogica:
   Educazione comparata M09B;
   Didattica generale M09C;
  Teoria e metodi di programmazione e valutazione scolastica M09F;
   Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento M09C;
   Pedagogia speciale M09E;
   Filosofia dell'educazione M09A;
   Storia della pedagogia M09B;
   Pedagogia interculturale M09A;
   Metodologia e tecnica del lavoro di gruppo M09C.
   b) Insegnamenti di area filosofica:
   Estetica M07B;
   Filosofia teoretica M07A;
   Filosofia morale M07C;
   Logica M07B;
   Filosofia della scienza M07B;
   Filosofia del linguaggio M07E;
   Storia della filosofia M08A;
   Storia della filosofia antica M08B;
   Storia della filosofia medioevale M08C;
   Storia della filosofia moderna M08A;
   Storia della filosofia contemporane M08A;
   Epistemologia delle scienze umane M07B.
  c) Insegnamenti di area storica:
   Storia romana L02B;
   Storia greca L02A;
   Storia medievale M01X;
   Storia moderna M02A;
   Storia contemporanea M04X.
  d) lnsegnamenti di area psicologica:
   Psicologia generale M10A;
   Storia della psicologia M10A;
   Psicologia dell'educazione M11A;
   Psicopedagogia M09A - M11A;
   Psicologia dinamica M11D;
   Psicologia dello sviluppo M11A;
   Psicologia sociale M11B.
  e) Insegnamenti di area socioantropologica:
   Sociologia della famiglia Q05B;
   Sociologia delle comunicazioni di massa Q05B;
   Sociologia dei processi culturali Q05B;
   Storia del pensiero sociologico Q05A;
   Sociologia Q05A;
   Antropologia culturale M05X;
   Sociologia dell'educazione Q05B.
  f) Insegnamenti di area giuridica:
  Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica N09X.
  Note: Gli insegnamenti delle  aree pedagogica, filosofica e storica
devono essere  seguiti rispettivamente  per cinque,  sette e  per tre
corsi semestrali o  corsi annuali e semestrali  di durata complessiva
ad essi equivalente, secondo le  decisioni del consiglio del corso di
laurea.
  Gli studenti  scelgono cinque  corsi semestrali  o corsi  annuali e
semestrali per  una durata complessiva  ad essi equivalente,  tra, ed
entro,  gli insegnamenti  di area  psicologica, socioantropologica  e
giuridica, sulla  base delle  indicazioni del  consiglio di  corso di
laurea.
                                                            Tabella 3
                   Insegnamenti del secondo biennio
                 indirizzo "educatori professionali"
  a) Insegnamenti di area pedagogica:
   Pedagogia sociale M09A;
   Educazione degli adulti M09A;
   Pedagogia generale M09A;
  Psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione M09A;
   Pedagogia interculturale M09A;
  Pedagogia della marginalita' e della devianza minorile M09E;
   Educazione comparata M09B;
   Metodologia e tecnica del lavoro di gruppo M09C;
   Pedagogia speciale M09E;
   Docimologia M09F;
   Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento M09C;
   Metodologia e tecnica del gioco e dell'animazione M09C;
   Filosofia dell'educazione M09A;
   Letteratura per l'infanzia M09D;
   Storia dell'educazione M09B
  b) Insegnamenti di area filosofica:
   Estetica M07D;
   Bioetica M07C;
   Filosofia morale M07C;
   Filosofia del linguaggio M07E,
  c) Insegnamenti riguardanti la metodologia della ricerca:
   Metodologia e tecnica della ricerca sociale Q05A;
   Metodologia della ricerca pedagogica M09A;
   Pedagogia sperimentale M09F;
  Modelli  statistici per  l'analisi  e la  valutazione dei  processi
educativi S03B.
   d) Insegnamenti di area psicologica:
   Psicologia dello sviluppo M11A;
  Psicologia  dell'educazione  M11A  (oppure Psicopedagogia)  M09A  -
M11A;
   Psicologia dinamica M11D;
   Psicologia sociale M11B;
   Psicologia dell'handicap e della riabilitazione M11A;
   Psicopatologia dello sviluppo M11D;
   Psicopedagogia delle differenze individuali M11A.
  e) Insegnamenti di area socioantropologica:
   Antropologia culturale M05X;
   Sociologia della famiglia Q05B;
   Sociologia dei processi culturali Q05B;
   Sociologia delle comunicazioni di massa Q05B;
   Sociologia dell'organizzazione Q05C;
   Criminologia Q05G;
   Geografia culturale M06A.
  f) Insegnamenti di area biologicomedica:
   Biologia generale E02C;
  Fondamenti anatomofisiologici dell'attivita' psichica E06A;
   Igiene F22A;
   Psichiatria F11A;
   Neuropsichiatria infantile F19B;
   Didattica della medicina F02X;
   Geriatria e gerontologia F07A.
  g) Insegnamenti di area giuridica:
  Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica N09X;
   Legislazione minorile N17X;
   Diritto della sicurezza sociale N07X;
  Diritto dell'ambiente oppure legislazione dei beni culturali N10X;
   Diritto regionale N09X.
  h) Insegnamenti riguardanti la conservazione, la documentazione, la
comunicazione delle forme della cultura:
   Metodologia e critica dello spettacolo L26A;
   Letteratura comparate L12D;
   Storia della lingua italiana L11A;
   Letteratura italiana L12A;
   Letteratura francese contemporanea L16A;
   Letteratura inglese contemporanea L18A;
   Letteratura spagnola contemporanea L17A;
   Letteratura tedesca contemporanea L19A;
   Letteratura russa contemporanea L21B;
   Filmologia L26B;
   Semiologia del cinema e degli audiovisivi L26B;
   Metodologia dell'educazione musicale L27B;
   Storia delle tecniche artistiche L25D;
   Bibliografia e biblioteconomia M13X;
   Museologia L25D;
   Storia del teatro e dello spettacolo L26A;
   Storia e critica del cinema L26B;
   Storia dell'arte moderna L25B;
   Storia della musica moderna e contemporanea L27B;
   Documentazione M12A;
   Storia della scienza M08E;
   Linguistica generale L09A;
   Storia regionale M04X;
   Cartografia M06A.
  i)   Insegnamenti  relativi   allo  studio   dell'ambiente  e   del
territorio:
   Geografia umana M06A;
   Geografia regionale M06A;
   Geografia sociale M06A;
   Ecologia E03A;
   Educazione ambientale M09C;
   Sociologia urbana e rurale Q05D.
  Note:  Gli  insegnamenti di  area  pedagogica,  filosofica e  della
metodologia della  ricerca devono essere seguiti  rispettivamente per
sette, due  e due corsi  semestrali o  corsi annuali e  semestrali di
durata complessiva  ad essi  equivalente, secondo le  indicazioni del
consiglio del corso di laurea.
  Gli studenti, sulla  base delle indicazioni del  consiglio di corso
di  laurea,  scelgono  nove  corsi   semestrali  o  corsi  annuali  e
semestrali per  una durata complessiva  ad essi equivalente,  tra, ed
entro,  gli  insegnamenti  di area  psicologica,  socioantropologica,
biologicomedica,  giuridica,   e  delle  discipline   riguardanti  la
conservazione, la  documentazione e  comunicazione delle  forme della
cultura e lo studio dell'ambiente.
  Gli  studenti sono  tenuti a  svolgere, per  un numero  di ore  non
inferiore  a 200  e non  superiore a  400, attivita'  di tirocinio  e
attivita' pratiche guidate, secondo modalita' stabilite dal consiglio
di corso di laurea.
                              Tabella 4
                   Insegnamenti del secondo biennio
            indirizzo "esperti nei processi di formazione"
  a) Insegnamenti di area pedagogica:
   Pedagogia sociale M09A;
   Educazione degli adulti M09A;
   Pedagogia interculturale M09A;
   Educazione comparata M09B;
   Didattica generale M09C;
   Metodologia e tecnica del lavoro di gruppo M09C;
   Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento M09C;
   Pedagogia generale M09A;
   Filosofia dell'educazione M09A;
   Storia della scuola e delle istituzioni educative M09B;
  Pedagogia della marginalita' e della devianza minorile M09E;
   Pedagogia speciale M09E;
   Educazione ambientale M09C.
  b) Insegnamenti di area filosofica:
   Logica M07B;
   Etica sociale M07C;
  c) Insegnamenti di area psicologica:
   Psicologia sociale M11B;
  Psicologia dell'educazione M11A oppure Psicopedagogia M09A- M11A;
   Psicologia del lavoro M11C;
   Psicologia dei gruppi M11B;
  Psicologia dell'orientamento scolastico e professionale M11C;
   Psicologia delle comunicazioni sociali M11B;
   Psicologia della formazione M11C.
  d) Insegnamenti di area socioantropologica:
   Antropologia culturale M05X;
   Sociologia dei processi culturali Q05B;
   Sociologia delle comunicazioni di massa Q05B;
   Sociologia del lavoro Q05C;
   Geografia applicata M06B.
  e) Insegnamenti riguardanti la metodologia della ricerca:
   Pedagogia sperimentale M09F;
   Metodologia e tecnica della ricerca sociale Q05A;
  Modelli  statistici per  l'analisi  e la  valutazione dei  processi
educativi S03B;
   Metodologia della ricerca pedagogica M09A;
   Metodologia delle scienze sociali M07B.
  f)  Insegnamenti  riguardanti problemi  dell'organizzazione,  della
comunicazione, dell'informazione:
   Economia e gestione dell'innovazione aziendale P02B;
  Economia dell'istruzione e della ricerca scientifica P01B;
   Sociologia dell'organizzazione Q05C;
   Sociologia della conoscenza Q05B;
   Psicologia delle organizzazioni M11C;
   Organizzazione e gestione delle risorse umane P02D;
   Teoria dell'informazione Q05B;
   Lingua francese L16B;
   Lingua inglese L18C;
   Lingua spagnola L17C;
   Lingua tedesca L19B;
   Teoria e metodi della pianificazione sociale Q05A;
   Formazione e politiche delle risorse umane Q05B;
   Archivistica M12A.
  g) Insegnamenti di area giuridica:
  Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica N09X;
   Diritto del lavoro N07X;
   Diritto amministrativo N10X.
  Note: Gli insegnamenti di  area pedagogica, della metodologia della
ricerca    e     dell'organizzazione,    della     comunicazione    e
dell'informazione, devono essere seguiti rispettivamente per sei, tre
e  sei  corsi semestrali  o  corsi  annuali  e semestrali  di  durata
complessiva ad essi equivalenti, secondo le indicazioni del consiglio
del corso di laurea.
  Gli studenti, sulla  base delle indicazioni del  consiglio di corso
di laurea, devono seguire cinque  insegnamenti semestrali o annuali e
semestrali   per  una   durata  complessiva   ad  essi   equivalente,
scegliendoli   fra  o   entro   le   aree  filosofica,   psicologica,
socioantropologica, giuridica.
  Gli  studenti sono  tenuti a  svolgere, per  un numero  di ore  non
inferiore  a 200  e non  superiore a  400, attivita'  di tirocinio  e
attivita' pratiche guidate, secondo modalita' stabilite dal consiglio
di corso di laurea.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Verona, 27 aprile 1998
                                                   Il rettore: Marigo