MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE

DECRETO 13 settembre 2000 

Concessione  del  trattamento straordinario di integrazione salariale
per  legge  n.  176/1998,  in  favore dei lavoratori dipendenti dalla
S.r.l. C.I.E.T., unita' di Casoria. (Decreto n. 28810).
(GU n.244 del 18-10-2000)

                        IL DIRETTORE GENERALE
                della previdenza e assistenza sociale
  Vista la legge 5 novembre 1968, n. 1115, e successive modificazioni
ed integrazioni;
  Visto  il  decreto-legge  21 marzo  1988,  n.  86,  convertito, con
modificazioni, dalla legge 20 maggio 1988, n. 160;
  Vista la legge 23 luglio 1991, n. 223;
  Visto  il  decreto-legge  20 maggio  1993,  n. 148, convertito, con
modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236;
  Visto  il  decreto-legge  16 maggio  1994,  n. 299, convertito, con
modificazioni, dalla legge 19 luglio 1994, n. 451;
  Visto  l'art.  4,  comma  35, del decreto-legge 1o ottobre 1996, n.
510,  convertito, con modificazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n.
608;
  Visto  l'art.  1-quinquies  del decreto-legge 8 aprile 1998, n. 78,
convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 1998, n. 176, che
prevede,   in   favore   dei  lavoratori  delle  aziende  industriali
appaltatrici   di   lavori  di  installazione  di  reti  telefoniche,
interessate   da   una  contrazione  degli  appalti  con  conseguenti
eccedenze  strutturali,  la possibilita' per il Ministro del lavoro e
della  previdenza  sociale, di concedere il trattamento straordinario
di integrazione salariale;
  Visto  l'art. 45, comma 17, lettera d), della legge 17 maggio 1999,
n. 144;
  Visto l'art. 62, comma 1, lettera a), della legge 23 dicembre 1999,
n. 488;
  Visto il decreto ministeriale dell'11 gennaio 1999, registrato alla
Corte  dei  conti  in  data  20 gennaio 1999, con il quale sono stati
predeterminati  obiettivi e criteri selettivi circa le condizioni e i
requisiti di ammissibilita' al trattamento di cui al sopracitato art.
1-quinquies della legge n. 176 del 1998;
  Visto  il  verbale,  siglato  in  data  21 giugno  2000  presso  il
Ministero  del  lavoro  e  della  previdenza sociale, tra la societa'
C.I.E.T.   S.p.a.   e   le  competenti  organizzazioni  sindacali  di
categoria,  con  il  quale  e'  stato  concordato  che il trattamento
straordinario   di   integrazione   salariale,  ai  sensi  del  sopra
richiamato  art.  1-quinquies  della  legge n. 176/1998, e successive
modifiche  ed  integrazioni, riguarda un numero massimo di lavoratori
pari a 45 unita';
  Vista l'istanza presentata dalla predetta societa' C.I.E.T. S.p.a.,
codice  ISTAT 45.34.0, intesa ad ottenere la concessione del suddetto
trattamento  in  favore  dei  propri  dipendenti sospesi dal lavoro o
lavoranti  ad orario ridotto, per il periodo decorrente dal 1o luglio
2000 al 31 dicembre 2000;
  Ritenuto  che  ricorrono i presupposti normativi per la concessione
del suddetto trattamento;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  Ai  sensi dell'art. 1-quinquies del decreto-legge 8 aprile 1998, n.
78, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 1998, n. 176,
e   successive   modificazioni   ed   integrazioni,  e'  concesso  il
trattamento  straordinario  di integrazione salariale in favore di 45
lavoratori   sospesi  dal  lavoro  o  lavoranti  ad  orario  ridotto,
dipendenti  dalla  C.I.E.T.  S.p.a.,  con  sede  legale in Pratantico
(Arezzo),  unita'  di  Casoria  (Napoli), per un numero massimo di 45
unita'  lavorative,  codice  ISTAT  45.34.0  (matricola  I.N.P.S.  n.
0501397308), per il periodo dal 1o luglio 2000 al 31 dicembre 2000.
  La misura del predetto trattamento di cui all'art. 1 e' ridotta del
10%.
  L'Istituto  nazionale per la previdenza sociale, e' tenuto, al fine
di  consentire  la  rilevazione  dell'utilizzo delle somme allo scopo
stanziate,  a  controllare  l'andamento  dei flussi di spesa relativi
all'avvenuta erogazione della prestazione.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Roma, 13 settembre 2000
                                         Il direttore generale: Daddi