MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

CIRCOLARE 25 marzo 2002, n. 15 

Assestamento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2002
(GU n.87 del 13-4-2002 - Suppl. Ordinario n. 79)
 
 Vigente al: 13-4-2002  
 

                            Alla   Presidenza   del   Consiglio   dei
                            Ministri
                            A tutti i Ministeri
                            A tutte le Amministrazioni Autonome
                            A  tutti gli Uffici Centrali del Bilancio
                            presso   le   Amministrazioni  e  Aziende
                            Autonome
                            All'Ufficio    di   Ragioneria   per   il
                            Magistrato del Po
                            Alle Ragionerie Provinciali dello Stato
                              e per conoscenza:
                            Alla Corte dei Conti
                            All'Istituto nazionale di statistica
   1.  -  Lo  sforzo teso al consolidamento strutturale della finanza
pubblica  italiana,  soprattutto  in  vista  del pareggio di bilancio
programmato  per il prossimo anno dal Patto di stabilita' e crescita,
richiede  una rinnovata attenzione e non consente alcun cedimento sia
nell'azione  di contenimento della spesa, sia nel perseguimento degli
obiettivi di gettito.
   Il  disegno  di legge di assestamento delle previsioni di bilancio
per  il  2002  si  inserisce  in  tale  contesto,  esplicando  la sua
principale  funzione  di  aggiustamento  nel  corso  della gestione e
ponendosi  come  componente  della manovra di bilancio, pur nella sua
attuale  configurazione  di  provvedimento di natura formale. Esso e'
chiamato a svolgere una funzione ricognitiva delle tendenze in atto e
costituisce  necessario  punto.di  riferimento  sia per le azioni che
saranno    stabilite    nel   nuovo   Documento   di   programmazione
economico-finanziaria, sia per la costruzione del bilancio 2003.
   2.  -  Il  provvedimento legislativo di assestamento dovra' essere
presentato  al Parlamento entro il prossimo 30 giugno, secondo quanto
stabilito dall'articolo 17, comma 1, della legge 468/78.
   Le    proposte   di   assestamento   saranno   considerate   dalle
Amministrazioni  proponenti in funzione delle aggregazioni per centri
di  responsabilita' e per unita' previsionali di base, ai sensi della
recente riforma del bilancio.
   Tuttavia,  come  per  gli  anni  decorsi,  la  concreta  attivita'
propositiva  dovra'  realizzarsi  attraverso  le schede concernenti i
singoli   capitoli   (unita'   elementari  gestionali),  che  saranno
aggregati   nelle  unita'  previsionali  di  base  per  la  decisione
parlamentare   e  consentiranno  la  predisposizione  degli  allegati
tecnici previsti dalla vigente normativa in materia.
   Le  variazioni  da  proporre  a livello di ciascun capitolo - o di
articolo se presente - dovranno riguardare distintamente :
   a) la consistenza dei residui (Rs);
   b) la previsione di competenza (Cp);
   c) la previsione di cassa (Cs).
   Le  schede - capitolo da utilizzare risultano predisposte in linea
con   l'attuale  struttura  del  bilancio;  in  proposito  si  rinvia
all'illustrazione  che,  al riguardo, viene riportata nella circolare
sulle previsioni per l'anno 2003 e triennio 2003-2005.
   2.1  -  Dal  lato  delle entrate, le previsioni di competenza e di
cassa   vanno   riviste  alla  luce  del  quadro  macro-economico  di
riferimento,  tenendo conto della piu' recente evoluzione del gettito
di  ciascuna  entrata  tributaria  o  contributiva  in relazione alla
natura  del cespite. Le previsioni di cassa dovranno, in particolare,
tenere  conto degli eventuali scostamenti della consistenza effettiva
dei  residui rispetto alla consistenza presunta utilizzata in sede di
formazione delle previsioni iniziali.
   2.2  -  Per  la  formazione  delle  previsioni assestate di spesa,
indicazioni diverse valgono per le autorizzazioni di competenza e per
le autorizzazioni di cassa.
   2.2.1    Per    le    autorizzazioni   di   competenza,   ciascuna
Amministrazione dovra' :
   (a)  verificare la congruita' delle previsioni per le spese aventi
natura  obbligatoria,  anche  allo  scopo  di  garantire  il  pieno e
tempestivo   versamento   delle  ritenute  previdenziali  e  fiscali,
proponendo gli aggiustamenti del caso;
   (b)  verificare  se  gli  stanziamenti  dei  singoli  capitoli, in
relazione all'andamento della spesa dei primi mesi dell'anno, possono
essere  ridotti; occorre comunque assicurare la insuperabilita' delle
previsioni originarie approvate con la legge di bilancio;
   (c)   per   i   capitoli   ai   quali   si  ritiene  assolutamente
indispensabile  apportare  variazioni  in  aumento degli stanziamenti
iniziali,  il  criterio  al  quale dovranno strettamente attenersi le
singole  Amministrazioni e' che ogni proposta di aumento deve trovare
compensazione   in   riduzioni   di   altri   capitoli  della  stessa
Amministrazione, aventi la stessa natura;
   2.2.2  Per  le  autorizzazioni  di  cassa, poiche' l'obiettivo che
l'assestamento   si  propone  e'  quello  di  pervenire  a  una  loro
riduzione,  le  Amministrazioni  dovranno  esaminare  con particolare
attenzione i capitoli recanti stanziamenti per "trasferimenti", i cui
beneficiari  detengono disponibilita' liquide su conti di tesoreria o
su  contabilita'  speciali. Per essi, ciascuna Amministrazione dovra'
effettuare  una specifica analisi diretta a ridurre le autorizzazioni
di cassa per limitare le disponibilita' sui conti di tesoreria.
   3.  - Le variazioni, da proporre per ciascun capitolo - o articolo
ove  presente  - distintamente per residui, competenza e cassa, tutte
ispirate   necessariamente  al  principio  dell'invarianza,  dovranno
essere  riportate  nelle medesime "schede-capitolo" utilizzate per le
proposte  di  previsione  relative  all'anno  2003,  che  gli  Uffici
centrali  del  Bilancio  ritireranno  presso  il  Dipartimento  della
Ragioneria   Generale   dello   Stato   -  Ispettorato  Generale  per
l'informatizzazione  della  contabilita' di Stato - Via XX Settembre,
n.97 - per il successivo inoltro alle Amministrazioni competenti.
   In  dette  "schede-capitolo"  -  oltre  a  numero, denominazione e
previsione  iniziale  2002  di  ciascun  capitolo  o  articolo - sono
riportate  le  variazioni  conosciute  dal  Sistema  informativo,  in
dipendenza  di  atti  amministrativi,  intervenute dal 1 gennaio c.a.
alla data della stampa delle schede medesime.
   Le Amministrazioni dovranno far pervenire agli Uffici centrali del
Bilancio  entro il 3 maggio 2002 le richiamate "schede-capitolo", con
le proposte di assestamento per competenza e cassa, integrate:
   -   con   le  variazioni  per  atto  amministrativo  eventualmente
intervenute successivamente alla stampa delle "schede-capitolo" o non
esposte nelle schede stesse;
   -  con  le  variazioni  verificatesi nella consistenza dei residui
sulla scorta del rendiconto 2001.
   Gli  stessi  Uffici centrali del Bilancio avranno cura di inserire
entro il 16 maggio 2002 - contestualmente alle proposte di previsione
per    il    2003   -negli   archivi   del   Sistema   dipartimentale
dell'Ispettorato  Generale  per le Politiche di Bilancio gli elementi
relativi    all'assestamento    2002    contenuti    nelle   predette
"schede-capitolo",   e  trasmetteranno  le  schede  stesse  a  questo
Ministero entro il 20 maggio 2002.
   Gli   stessi  adempimenti  devono  intendersi  riferiti  anche  ai
capitoli/articoli di entrata gestiti dalle singole Amministrazioni.
   Gli   Uffici   centrali   del  Bilancio  potranno  indicare  nelle
schede-capitolo  le  eventuali  proposte  di modifica dei riferimenti
normativi,  ai fini dell'aggiornamento del "Nomenclatore degli atti",
il cui contenuto assume particolare rilievo a seguito delle procedure
sul mandato informatico.
                                * * *
   In conclusione, si ricorda:
   a)  che  i  livelli  delle  spese, sia di competenza che di cassa,
stabiliti  con  la legge finanziaria non devono essere elevati con il
provvedimento   legislativo   di  assestamento  delle  previsioni  di
bilancio;
   b)  che  il  saldo  di  cassa del bilancio dello Stato deve essere
avvicinato al valore del saldo di cassa del settore statale.
   E'  quindi  indispensabile  che ciascuna Amministrazione adotti un
comportamento costruttivo e consapevole, evitando proposte di aumenti
di spesa non compensate e non vagliate con severita' onde contribuire
all'azione in corso di contenimento della spesa pubblica. Si invitano
gli  Uffici  centrali  del  Bilancio  a  prestare la consueta massima
collaborazione alle Amministrazioni.
   Si  ringrazia  e  si  resta  in  attesa  di  un  cortese  cenno di
assicurazione al riguardo.
                                                IL MINISTRO: Tremonti