MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE

DECRETO 2 agosto 2002 

Revoca   dell'autorizzazione   ad   emettere  certificazione  CEE  di
rispondenza  della  conformita'  ai requisiti essenziali di sicurezza
all'organismo  "Agenzia  per  l'alta  tecnologia - CESVIT S.p.a.", in
Firenze.
(GU n.205 del 2-9-2002)

                        IL DIRETTORE GENERALE
           per lo sviluppo produttivo e la competitivita'

                                  e
                        IL DIRETTORE GENERALE
per  la  tutela delle condizioni di lavoro del Ministero del lavoro e
                       delle politiche sociali

  Viste le direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n.
459,  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana,
supplemento  ordinario  n.  146  del  6 settembre 1996, di attuazione
delle   direttive   89/392/CEE,  91/368/CEE,  93/44/CEE  e  93/68/CEE
concernenti  il  ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri
relative alle macchine, ed in particolare gli articoli 8 e 9;
  Vista  la  direttiva 16 settembre 1998 del Ministro dell'industria,
del commercio e dell'artigianato, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana n. 263 del 10 novembre 1998, concernente la
documentazione  da  produrre  per l'autorizzazione degli organismi di
certificazione CE;
  Visto   il   decreto   23 aprile   1998   di   autorizzazione  alla
certificazione  CE  all'organismo  Agenzia  per  l'alta  tecnologia -
CESVIT  S.p.a.,  con sede legale in viale Strozzi, 1 - 50129 Firenze,
per i prodotti numeri 1), 2) e 3) di cui all'allegato IV, lettera B -
Componenti di sicurezza;
  Vista  la  nota  dell'azienda Firenze tecnologia - Azienda speciale
della  camera di commercio di Firenze del 13 settembre 2001, prot. n.
CE 371/01, acquisita in atti di questo Ministero in data 21 settembre
2001, protocollo n. 781.818, con la quale si comunica che l'assemblea
straordinaria dei soci della societa' Agenzia per l'alta tecnologia -
CESVIT  S.p.a.  -  Firenze  del  28 giugno 2001, ha deliberato la sua
messa in liquidazione;
  Visto  il  contratto  di  affitto  di  azienda  stipulato  in  data
27 luglio  2001  e  depositato presso lo studio Ruggiero-Cambi, notai
associati in Firenze, tra la societa' Agenzia per l'alta tecnologia -
CESVIT  S.p.a.  - Firenze, quale concedente, legalmente rappresentata
dal liquidatore dott. Luciano Nataloni e l'azienda Firenze tecnologia
-  Azienda speciale della camera di commercio, industria, artigianato
di   Firenze,   quale   affittuaria,   legalmente  rappresentata  dal
Presidente del consiglio di amministrazione, ing. Franco Margani, nel
quale,  tra  l'altro,  in  premessa, si riporta lo scioglimento della
societa'  Agenzia  per  l'alta  tecnologia - CESVIT S.p.a. - Firenze,
deliberato dall'assemblea straordinaria dei soci del 28 giugno 2001;
  Considerato che il competente ufficio di questo Ministero, con nota
del 22 ottobre 2001, prot. n. 785.611, e con nota dell'8 aprile 2002,
prot. n.  787.203,  ha senza successo richiesto all'organismo Agenzia
per l'alta tecnologia - CESVIT S.p.a. - Firenze, copia del verbale di
messa  in  liquidazione  deliberata  dall'assemblea straordinaria dei
soci  della  societa' Agenzia per l'alta tecnologia - CESVIT S.p.a. -
Firenze in data 28 giugno 2001;
  Preso  atto della nota della societa' Agenzia per l'alta tecnologia
-  CESVIT  S.p.a. in liquidazione - Firenze del 23 aprile 2002, prot.
n.  170/AF/02, acquisita in atti di questo Ministero in data 7 maggio
2002, prot. n. 787.277, con cui si comunica:
    A)  la  messa  in  liquidazione della societa' Agenzia per l'alta
tecnologia - CESVIT S.p.a. - Firenze;
    B) la cessione in affitto dell'attivita' dell'Azienda agenzia per
l'alta  tecnologia  - CESVIT S.p.a. - Firenze, fra cui il laboratorio
Cetace,  alla  Firenze tecnologia - Azienda speciale della C.C.I.A.A.
di Firenze;
    C)  il  trasferimento  in  via G. Caponsacchi, 4 - 50126 Firenze,
della  sede  sociale  della  societa' Agenzia per l'alta tecnologia -
CESVIT S.p.a. in liquidazione; senza, peraltro produrre la necessaria
documentazione notarile;
  Tenuto  conto,  per  quanto  precede,  che  l'organismo Agenzia per
l'alta tecnologia - CESVIT S.p.a. in liquidazione, con sede in via G.
Caponsacchi, 4 - 50126 Firenze, non e' piu' in possesso dei requisiti
richiesti  dall'allegato  VII  della  direttiva 89/392/CE, cosi' come
recepita dal decreto del Presidente della Repubblica n. 459/1996;
  Vista  la  nota  di  questo  Ministero del 17 maggio 2002, prot. n.
787.320,  con  cui,  ai  sensi  dell'art.  7, comma 1, della legge n.
241/1990,   si   e'  comunicato  alla  societa'  Agenzia  per  l'alta
tecnologia  -  CESVIT  S.p.a.  in liquidazione - Firenze, l'avvio del
procedimento di revoca del decreto ministeriale del 23 luglio 1998 di
autorizzazione al rilascio di attestati di conformita' su dispositivi
di  sicurezza  di  cui  all'allegato  IV  - lettera B della direttiva
89/392/CE,  cosi'  come  recepita  dal  decreto  del Presidente della
Repubblica n. 459/1996;
  Considerato  che  e'  scaduto  inutilmente  il  giorno  15 del mese
di giugno 2002, il termine di quindici giorni dalla data di ricezione
della comunicazione di avvio del procedimento di revoca, termine dato
da  questo  Ministero  per  fornire  controdeduzioni  da  parte della
societa'   Agenzia   per   l'alta   tecnologia  -  CESVIT  S.p.a.  in
liquidazione - Firenze;
                             Decretano:
                           Articolo unico

  E' revocata l'autorizzazione alla certificazione CE, rilasciata con
decreto  ministeriale 23 aprile 1998 all'organismo Agenzia per l'alta
tecnologia - CESVIT S.p.a. in liquidazione, con sede legale in via G.
Caponsacchi, 4 - 50126 Firenze.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica  italiana  ed  entrera'  in  vigore il giorno successivo a
quello di pubblicazione.
    Roma, 2 agosto 2002


                                           Il direttore generale
                                        per lo sviluppo produttivo
                                             e la competitività
                                                  Visconti

    Il direttore generale
       per la tutela
delle condizioni di lavoro
           Onelli