MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

DECRETO 8 settembre 2005 

Revoca   dell'autorizzazione,   concessa   con  decreto  ministeriale
3 giugno 2003 al laboratorio «Societa' Agribios Srl», ad eseguire per
l'intero   territorio   nazionale   analisi   ufficiali  nel  settore
vitivinicolo, anche ai fini della esportazione.
(GU n.219 del 20-9-2005)

                        IL DIRETTORE GENERALE
             per la qualita' dei prodotti agroalimentari
                     e la tutela del consumatore

  Visto   il   decreto  legislativo  30 marzo  2001  n.  165,  ed  in
particolare l'art. 16, lettera d);
  Visto  il  regolamento  (CEE)  n.  2676/90  della  Commissione  del
17 settembre  1990  che  determina  i  metodi d'analisi comunitari da
utilizzare nel settore del vino;
  Visto  il  regolamento  (CE)  n.  1493 del Consiglio, del 17 maggio
1999,  relativo  all'organizzazione  comune del mercato vitivinicolo,
che all'art. 72 prevede la designazione, da parte degli Stati membri,
dei  laboratori autorizzati ad eseguire analisi ufficiali nel settore
vitivinicolo;
  Visto  il  decreto  legislativo  26 maggio  1997,  n.  156, recante
attuazione della direttiva 93/99/CEE concernente misure supplementari
in   merito  al  controllo  ufficiale  dei  prodotti  alimentari  che
individua all'art. 3 i requisiti minimi dei laboratori che effettuano
analisi  finalizzate  a  detto controllo e tra essi la conformita' ai
criteri generali stabiliti dalla norma europea EN 45001;
  Vista  la  circolare  ministeriale  13 gennaio  2000, n. 1, recante
modalita'  per il rilascio delle autorizzazioni ai laboratori adibiti
al  controllo  ufficiale dei prodotti a denominazione di origine e ad
indicazione  geografica, registrati in ambito comunitario, pubblicata
nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 55 del 7 marzo
2000;
  Visto  il  decreto ministeriale del 3 giugno 2003, pubblicato nella
Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica italiana - serie generale - n.
163  del 16 luglio 2003 con il quale il laboratorio Societa' Agribios
Srl, ubicato in Canicatti' (Agrigento), via Carlo Alberto n. 248/A e'
stato  autorizzato al rilascio dei certificati di analisi nel settore
vitivinicolo,   per  l'intero  territorio  nazionale,  aventi  valore
ufficiale  fino  al  2 giugno  2006 a condizione del mantenimento del
requisito  dell'accreditamento  delle  prove  autorizzate  e  del suo
sistema  qualita',  in  conformita' alle prescrizioni della norma UNI
CEI  EN  ISO/IEC  17025, da parte di un organismo conforme alla norma
UNI  CEI  EN 45003 ed accreditato in ambito EA - European Cooperation
for Accreditation;
  Considerato  che  l'accreditamento  rilasciato  dal SINAL produce i
corrispondenti effetti fino alla data del 2 giugno 2006;
  Considerato  altresi',  che su richiesta di questa Amministrazione,
il  predetto  organismo SINAL ha comunicato con nota datata 31 agosto
2005,  numero  di  protocollo  19033/05/PB/ep  che  al laboratorio in
argomento    l'accreditamento    e'    stata   disposta   la   revoca
dell'accreditamento in data 6 luglio 2005;
  Ritenuto  che  si  sono  concretizzate  le condizioni preclusive al
mantenimento  del provvedimento autorizzatorio citato in precedenza e
conseguentemente  l'esigenza  di  procedere  alla revoca del predetto
provvedimento;
                              Decreta:

                           Articolo unico

  L'autorizzazione  concessa  con  decreto  3 giugno 2003, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - serie generale -
n.  163  del  16 luglio  2003,  con  il quale il laboratorio Societa'
Agribios Srl, ubicato in Canicatti' (Agrigento), via Carlo Alberto n.
248/A,  e'  stato  autorizzato  al  rilascio  per l'intero territorio
nazionale   dei   certificati   di   analisi  ufficiali  nel  settore
vitivinicolo,   aventi   valore   ufficiale,   anche  ai  fini  della
esportazione,  e'  revocata  a  decorrere  dalla  data  del  presente
decreto.
  Il  presente  decreto  e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Roma, 8 settembre 2005
                                         Il direttore generale: Abate