N. 173 ORDINANZA 12 - 23 dicembre 1963

                                 N. 173
                       ORDINANZA 12 DICEMBRE 1963
               Deposito in cancelleria: 23 dicembre 1963.
   Pubblicazione in "Gazzetta Ufficiale" n. 336 del 28 dicembre 1963.
                     Pres.  AMBROSINI - Rel.  VERZI'
     Riforma  fondiaria - DD.PP.RR. 24 dicembre 1951, nn.  1490 e 1475 -
 Necessita'  di  nuovi  accertamenti  sulla  effettiva  consistenza  dei
 terreni  alla  data  del  15 novembre 1949 - Restituzione degli atti al
 giudice a quo.  (Costituzione artt. 76 e 77; legge 12 maggio  1950,  n.
 230, artt. 2 e 5).
(GU n.336 del 28-12-1963 )
                         LA CORTE COSTITUZIONALE
     composta  dai  signori: Prof. GASPARE AMBROSINI, Presidente - Prof.
 GIUSEPPE CASTELLI AVOLIO - Prof.   ANTONINO PAPALDO  -  Prof.    NICOLA
 JAEGER  - Prof.   GIOVANNI CASSANDRO - Prof.  BIAGIO PETROCELLI - Dott.
 ANTONIO MANCA - Prof. ALDO SANDULLI - Prof.  GIUSEPPE  BRANCA  -  Prof.
 MICHELE FRAGALI - Prof.  COSTANTINO MORTATI - Prof.  GIUSEPPE CHIARELLI
 -  Dott.    GIUSEPPE VERZI' - Dott. GIOVANNI BATTISTA BENEDETTI - Prof.
 FRANCESCO PAOLO BONIFACIO, Giudici,
     ha pronunciato la seguente
                                ORDINANZA
     nel  giudizio  di  legittimita'  costituzionale  dei  decreti   del
 Presidente  della  Repubblica  n.  1490 e n. 1475 del 24 dicembre 1951,
 promosso con ordinanza emessa il 21  novembre  1962  dal  Tribunale  di
 Cosenza  nel  procedimento  civile  vertente  tra  Boscarelli  Nicola e
 l'Opera per la  valorizzazione  della  Sila,  iscritta  al  n.  51  del
 Registro  ordinanze  1963  e  pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
 Repubblica n. 67 del 9 marzo 1963.
     Visti  l'atto  di  intervento  del  Presidente  del  Consiglio  dei
 Ministri  e  gli  atti  di  costituzione  in giudizio dell'Opera per la
 valorizzazione della Sila e degli eredi di Boscarelli Nicola;
     udita nell'udienza pubblica del 4 dicembre 1963  la  relazione  del
 Giudice Giuseppe Verzi';
     uditi  l'avv.    Antonio Sorrentino, per gli eredi Boscarelli, e il
 sostituto  avvocato  generale  dello  Stato  Francesco  Agro',  per  il
 Presidente del Consiglio dei Ministri e per l'Ente di riforma.
     Ritenuto che nel procedimento civile vertente tra Boscarelli Nicola
 e  l'Opera  valorizzazione Sila, il Tribunale di Cosenza, con ordinanza
 21  novembre  1962,  ha  sollevato   la   questione   di   legittimita'
 costituzionale  -  in  relazione agli artt. 2 e 5 della legge 12 maggio
 1950, n. 230, ed in riferimento agli artt. 76 e 77 della Costituzione -
 dei decreti del Presidente della Repubblica nn.  1490  e  1475  del  24
 dicembre   1951,   con   i   quali   sono   stati   approvati  i  piani
 particolareggiati di espropriazione - formulati in base  agli  elementi
 del nuovo catasto in formazione, entrato in funzione il 1 agosto 1955 -
 e sono stati trasferiti all'Ente taluni terreni del Boscarelli, siti in
 Comune di Bisignano e di S. Sofia d'Epiro;
     che  nel contrasto tra l'assunto del Boscarelli, secondo il quale i
 cennati decreti devono ritenersi illegittimi perche' i  relativi  piani
 non  sono  stati  formulati in base al catasto vigente alla data del 15
 novembre 1949, e la tesi dell'Opera  valorizzazione  Sila,  secondo  la
 quale la questione rimarrebbe assorbita dalla circostanza che i decreti
 avrebbero  comunque  lasciata  intatta la quota intangibile di trecento
 ettari,  il  Tribunale  ha  ritenuto   non   manifestamente   infondata
 l'eccezione  del Boscarelli, riferendosi alla decisione di questa Corte
 n. 77 del 20 dicembre 1961;
     che  nel  presente  giudizio,  gli  eredi di Nicola Boscarelli - il
 quale  e'  deceduto  il  15  dicembre  1962  -  insistono  nell'assunto
 suaccennato e ribadiscono che dinanzi al Tribunale e' stata documentata
 la violazione del limite di trecento ettari;
     che  l'Opera  valorizzazione  Sila  contesta  che vi sia stata tale
 violazione e che il Tribunale l'abbia accertata e fa presente, che  per
 le  espropriazioni  contemplate  dalla  legge Sila i dati catastali non
 hanno quella rilevanza loro attribuita dalla legge stralcio;
     che  la  difesa  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri   -
 intervenuto  in  giudizio  - aggiunge che nel territorio silano, i dati
 catastali vigenti alla data del 15 novembre 1949 non rispecchiavano, la
 reale estensione  dei  terreni,  sicche'  l'Opera  valorizzazione  Sila
 avrebbe  poi  dovuto  far  ricorso al rimedio della rettifica di errori
 materiali.  Il che ha evitato formulando i piani di  espropriazione  in
 base   agli  accertamenti  eseguiti  dagli  uffici  competenti  per  la
 formazione  del  nuovo  catasto,  in  quanto  essi  corrispondono  alla
 effettiva situazione alla data del 15 novembre 1949;
     Considerato che ai fini del decidere occorre accertare la effettiva
 consistenza dei terreni posseduti da Nicola Boscarelli alla data del 15
 novembre 1949;
                            PER QUESTI MOTIVI
                         LA CORTE COSTITUZIONALE
     restituisce gli atti al Tribunale di Cosenza perche' proceda a tale
 accertamento.
     Cosi'  deciso  in  Roma,  nella  sede  della  Corte costituzionale,
 Palazzo della Consulta, il 12 dicembre 1963.
                                   GASPARE AMBROSINI - GIUSEPPE CASTELLI
                                   AVOLIO - ANTONINO  PAPALDO  -  NICOLA
                                   JAEGER  - GIOVANNI CASSANDRO - BIAGIO
                                   PETROCELLI -  ANTONIO  MANCA  -  ALDO
                                   SANDULLI  - GIUSEPPE BRANCA - MICHELE
                                   FRAGALI  -   COSTANTINO   MORTATI   -
                                   GIUSEPPE  CHIARELLI - GIUSEPPE VERZI'
                                   -  GIOVANNI  BATTISTA   BENEDETTI   -
                                   FRANCESCO PAOLO BONIFACIO.