AUTORITA' DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME FIORA

DELIBERAZIONE 6 aprile 2006 

Adozione del Piano di assetto idrogeologico. (Deliberazione n. 1).
(GU n.99 del 29-4-2006)

                      IL COMITATO ISTITUZIONALE
  Visto:
    la  legge  18 maggio  1989,  n.  183,  «Norme  per  il  riassetto
organizzativo e funzionale per la difesa del suolo»;
    l'art.  15  della legge 18 maggio 1989, n. 183, che istituisce il
territorio  del  bacino  del  fiume  Fiora  come  bacino  di  rilievo
interregionale;
    l'intesa interregionale tra la regione Toscana e la regione Lazio
per la costituzione dell'Autorita' di Bacino Interregionale del Fiume
Fiora,  approvata  con delibera del consiglio regionale della Toscana
n.  260/1991  e  con  delibera  del  consiglio regionale del Lazio n.
3736/1991;
    l'intesa interregionale tra la regione Toscana e la regione Lazio
per   la   costituzione   e   formazione   dell'Autorita'  di  Bacino
Interregionale   del  Fiume  Fiora  finalizzata  alla  disciplina  ed
esercizio  delle  funzioni  amministrative relative al bacino stesso,
approvata, ai sensi dello stesso art. 15 della legge n. 183/1989, con
delibera  del consiglio regionale della Toscana n. 74/1999 e delibera
della giunta regionale del Lazio n. 2057/1999;
    il   decreto  del  Presidente  della  Repubblica  11 luglio  2000
«Delimitazione del bacino idrografico del fiume Fiora»;
    l'art.  17,  comma 6-ter,  della  legge 18 maggio 1989, n. 183, e
successive   modificazioni,  che  prevede,  che  i  Piani  di  bacino
idrografico  possano essere redatti e approvati anche per sottobacini
o  per  stralci  relativi  a settori funzionali che devono costituire
fasi  sequenziali  e  interrelate  rispetto  ai contenuti indicati in
detto art. 17 al comma 3;
    l'art.  17,  comma 6-bis,  della  legge n. 183/1989, e successive
modificazioni, che prevede, che in attesa dell'approvazione del Piano
di bacino, le Autorita' di Bacino, tramite il Comitato Istituzionale,
adottino misure di salvaguardia, immediatamente vincolanti, in vigore
sino  all'approvazione  del Piano di Bacino e comunque per un periodo
non superiore a tre anni;
    l'art. 19 della legge n. 183/1989 che disciplina le procedure per
l'adozione   dei   Piani   di   Bacino   di  rilievo  interregionale,
richiamandosi  alla  procedura di cui all'art. 18 della stessa legge,
il  quale  disciplina le procedure per l'adozione dei Piani di bacino
di rilievo nazionale;
    il  decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180, recante «Misure urgenti
per  la  prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone
colpite  da  disastri franosi nella regione Campania» convertito, con
modificazioni,  dalla  legge  3 agosto  1998,  n.  267,  e successive
modifiche  ed  integrazioni,  all'art.  1,  comma 1,  stabilisce che:
«Entro  il  termine  perentorio  del  30 giugno  2001 le Autorita' di
Bacino  di  rilievo  nazionale  ed  interregionale e le regioni per i
restanti  bacini  adottano,  ove  non  si  sia gia' provveduto, piani
stralcio  di bacino per l'assetto idrogeologico, redatti ai sensi del
comma 6-ter  dell'art.  17  della  legge  18  maggio1989,  n  183,  e
successive    modificazioni,    che    contengano    in   particolare
l'individuazione   delle   aree   a   rischio   idrogeologico   e  la
perimetrazione  delle  aree  da  sottoporre a misure di salvaguardia,
nonche' le misure medesime»;
    il  decreto-legge  12 ottobre  2000,  n. 279, recante «Interventi
urgenti  per  le  aree  a  rischio  idrogeologico molto elevato ed in
materia  di  protezione  civile,  nonche'  a  favore delle zone della
regione   Calabria   danneggiate   dalle   calamita'   idrogeologiche
di settembre  ed ottobre  2000», convertito, con modificazioni, dalla
legge 11 dicembre 2000, n. 365, che stabilisce:
      al comma 1 dell'art. 1-bis, il termine perentorio del 30 aprile
2001  per l'adozione del Progetto di Piano Stralcio per la tutela dal
rischio idrogeologico di cui all'art. 1, comma 1 del decreto-legge n.
180/1998;
      al  comma 2  dello  stesso  articolo  il  termine  di  sei mesi
dall'adozione del Progetto di Piano per l'adozione del Piano stesso;
    l'art.  1-bis,  comma 3 del decreto-legge n. 279/2000, convertito
dalla  legge  n.  365/2000,  stabilisce che «ai fini dell'adozione ed
attuazione  dei  piani  stralcio  e  della  necessaria  coerenza  tra
pianificazione  di  bacino  e pianificazione territoriale, le regioni
convocano   una  conferenza  programmatica,  articolata  per  sezioni
provinciali, o per altro ambito territoriale deliberato dalle regioni
stesse,  alle  quali partecipano le province ed i comuni interessati,
unitamente  alla  regione  e  ad  un rappresentante dell'Autorita' di
Bacino;
  Richiamate  le  seguenti  delibere  del  Comitato  Istituzionale di
questa Autorita' di Bacino:
    n.  10  del  28 ottobre 1999, avente ad oggetto «Approvazione del
Piano  Straordinario previsto dall'art. 1, comma 1-bis, decreto-legge
n.  180/1998,  comprensivo degli interventi proposti per il programma
di  cui  al  comma 2  del  citato  provvedimento  per  le  annualita'
1999/2000.  Adozione  delle  relative misure di salvaguardia ai sensi
dell'art.  17,  comma 6-bis  della  legge  n. 183/1989 e dell'art. 1,
comma 1 del decreto-legge n. 180/1998»;
    n.  2  del 18 febbraio 2000, avente ad oggetto «Aggiornamento del
piano straordinario previsto dall'art. 1, comma 1-bis, della legge n.
267/1998 come modificato dalla legge n. 226/1999»;
    n.  5  del  18 febbraio 2000, avente ad oggetto «Integrazione del
piano straordinario previsto dall'art. 1, comma 1-bis, della legge n.
267/1998 come modificato dalla legge n. 226/1999»;
    n.  9 del 26 ottobre 2000, avente ad oggetto «Piano straordinario
previsto  dall'art.  1,  comma 1-bis,  della  legge  n. 267/1998 come
modificato dalla legge n. 226/1999. Aggiornamenti di elaborati»;
    n. 1 del 22 aprile 2002, avente ad oggetto «Adozione del Progetto
di   piano   stralcio   per   l'assetto   idrogeologico   del  bacino
interregionale   del   Fiume   Fiora   e  delle  relative  misure  di
salvaguardia»;
    n.  5  del  19 luglio 2004, avente ad oggetto «Integrazione delle
misure  di  salvaguardia  di  cui  all'art.  28  delle norme di piano
adottate con deliberazione n. 1 del 22 aprile 2002»;
  Considerato:
    che  il  Comitato  Tecnico, tenuto conto delle osservazioni e dei
pareri  espressi  dalle Conferenze Programmatiche, ha dato corso agli
approfondimenti istruttori di competenza;
    che  il  Progetto  di  Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico
dell'Autorita'  di  Bacino  Interregionale  del  Fiume Fiora e' stato
aggiornato  tenendo  conto del parere delle Conferenze Programmatiche
(D.G.R.  Toscana  n  768  del  2 agosto 2004 e D.G.R. Lazio n 145 del
22 marzo  2006)  e  degli  ulteriori  approfondimenti  istruttori del
Comitato  Tecnico,  avvalendosi del supporto della Segreteria Tecnico
Operativa;
  Preso atto:
    del  Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico dell'Autorita' di
Bacino  Interregionale  del  Fiume  Fiora,  predisposto  dal Comitato
Tecnico nella seduta del 27 marzo 2006;
  Dato  atto che il Piano in esame si compone dei seguenti elaborati,
allegati,    parte    integrante   e   sostanziale   della   presente
deliberazione:
                         Relazione Generale.
  Allegato 1: Stato delle conoscenze.
  Allegato  2: Studi relativi alla delimitazione delle aree a diversa
probabilita' di inondazione.
    2.1 Relazione idrologica-idraulica.
    2.2 Planimetrie in scala 1:25.000 delle aree inondate (T30, T200,
T500).
  Allegato  3: Studi relativi alla delimitazione delle aree a diversa
probabilita' di frana.
    3.1 Relazione.
    3.2 Carta inventario dei fenomeni franosi scala 1:25.000.
  Allegato  4:  Pareri  Conferenze  Programmatiche  regione Toscana e
regione Lazio e osservazioni.
    4.a  -  Delibera  di  approvazione  del  parere  della Conferenza
Programmatica della regione Toscana.
    4.b  -  Delibera  di  approvazione  del  parere  della Conferenza
Programmatica della regione Lazio
    4.c - Osservazioni al Progetto di Piano di Assetto Idrogeologico
                 Carte di sintesi (scala 1:100.000).
  TAV. 1 Carta del territorio con suddivisione amministrativa.
  TAV. 2 Carta del Vincolo Idrogeologico.
  TAV. 3 Carta dei Bacini Idrografici.
  TAV. 4 Carta delle opere di difesa del territorio.
  TAV. 5 Carta dell'uso del suolo.
  TAV. 6 Carta dei corsi d'acqua con aree di pertinenza fluviale.
  TAV. 7 Carta degli interventi di Piano.
        Carte delle aree sottoposte a tutela del territorio.
  TAVV. 8.1\div 8.26 Carta di tutela del territorio (scala 1:25.000.
  TAV. 8..27\div 8.37 Carta di tutela del territorio (scala 1:10.000.
  TAVV.  9.1\div  9.26 Carta dei corsi d'acqua con aree di pertinenza
fluviale (scala 1:25.000).
                           Norme di piano.
                       Piano degli interventi.
  Ritenuto:
    che  il  Piano Stralcio in esame deve essere approvato con l'iter
previsto  all'art. 19 della legge n. 183/1989, e successive modifiche
e integrazioni, e dall'art. 1-bis del decreto-legge n. 279/2000;
    che  dopo  la sua approvazione il Piano Stralcio ha l'efficacia e
produce gli effetti indicati all'art. 9 del protocollo d'intesa;
  Ritenuto altresi' necessario:
    adottare,  agli  effetti dell'art. 17, comma 6-bis della legge n.
183  del  18 maggio  1989, idonee misure di salvaguardia, dichiarando
immediatamente  vincolanti,  per  le  amministrazioni  e per gli enti
pubblici  nonche' per i soggetti privati, con riferimento all'art. 24
delle  Norme  di piano, le prescrizioni di cui agli articoli 5, 6, 7,
12, 13 e 14 delle suddette Norme, limitatamente alle aree perimetrate
nelle  allegate cartografie (TAVV. 8.1\div 8.37 - Carta di tutela del
territorio), con efficacia fino all'approvazione del Piano;
                              Delibera:
  1) Di  adottare  il  «Piano  Stralcio  per  l'Assetto Idrogeologico
dell'Autorita'  di  Bacino Interregionale del Fiume Fiora» costituito
dai   seguenti   elaborati,  allegati,  facenti  parte  integrante  e
sostanziale della presente deliberazione:
                         Relazione Generale.
  Allegato 1: Stato delle conoscenze.
  Allegato  2: Studi relativi alla delimitazione delle aree a diversa
probabilita' di inondazione.
    2.1 Relazione idrologica-idraulica.
    2.2 Planimetrie in scala 1:25.000 delle aree inondate (T30, T200,
T500).
  Allegato  3: Studi relativi alla delimitazione delle aree a diversa
probabilita' di frana.
    3.1 Relazione.
    3.2 Carta inventario dei fenomeni franosi scala 1:25.000.
  Allegato  4:  Pareri  Conferenze  Programmatiche  regione Toscana e
regione Lazio e osservazioni.
    4.a  -  Delibera  di  approvazione  del  parere  della Conferenza
Programmatica della regione Toscana.
    4.b  -  Delibera  di  approvazione  del  parere  della Conferenza
Programmatica della regione Lazio.
    4.c - Osservazioni al Progetto di Piano di Assetto Idrogeologico.
                 Carte di sintesi (scala 1:100.000).
  TAV. 1 Carta del territorio con suddivisione amministrativa.
  TAV. 2 Carta del Vincolo Idrogeologico.
  TAV. 3 Carta dei Bacini Idrografici.
  TAV. 4 Carta delle opere di difesa del territorio.
  TAV. 5 Carta dell'uso del suolo.
  TAV. 6 Carta dei corsi d'acqua con aree di pertinenza fluviale.
  TAV. 7 Carta degli interventi di Piano.
        Carte delle aree sottoposte a tutela del territorio.
  TAVV. 8.1\div 8.26 Carta di tutela del territorio (scala 1:25.000).
  TAV.   8..27\div   8.37  Carta  di  tutela  del  territorio  (scala
1:10.000).
  TAVV.  9.1\div  9.26 Carta dei corsi d'acqua con aree di pertinenza
fluviale (scala 1:25.000).
                           Norme di piano.
                       Piano degli interventi
  2) che le componenti del Piano costituiscono interesse comune delle
regioni  Lazio  e Toscana, ai sensi dell'art. 18, comma 1, lettera b)
della legge n. 183/1989;
  3) di  adottare  fino alla data di approvazione del Piano, ai sensi
dell'art.  17,  comma 6-bis  della  legge  18 maggio 1989, n. 183, le
misure di salvaguardia di cui all'art. 24 delle Norme di Piano;
  4) di  dare  atto  che  l'efficacia  delle  misure  di salvaguardia
suddette  decorre dalla data di pubblicazione del presente atto nella
Gazzetta  Ufficiale,  data  dalla  quale  decade l'applicazione delle
misure  di  salvaguardia  di  cui  alla  deliberazione  del  Comitato
istituzionale n. 1 del 22 aprile 2002;
  5) di  dare  notizia  dell'adozione  del  Piano stralcio, di cui al
punto  1,  nella  Gazzetta  Ufficiale della Repubblica italiana e nei
Bollettini ufficiali delle regioni Lazio e Toscana;
  6) di  trasmettere  copia  della  presente  deliberazione, completa
degli  elaborati allegati, alle regioni Lazio e Toscana, nonche' alle
amministrazioni comunali e provinciali interessate.
    Grosseto, 6 aprile 2006
                                               Il presidente: Bonelli