Proposta di disciplinare di produzione della denominazione d'origine protetta «Fagioli Bianchi di Rotonda»(GU n.7 del 9-1-2008)
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
esaminata la domanda intesa ad ottenere la protezione della
denominazione «Fagioli Bianchi di Rotonda» come denominazione di
origine protetta ai sensi del Regolamento (CE) n. 510/2006,
presentata dal Comitato Promotore per la registrazione della IGP
«Fagioli di Rotonda e della DOP Melanzana Rossa di Rotonda» con sede
c/o comune di Rotonda, via Roma, 56 - 85048 Rotonda (PZ), acquisito
anche il parere della regione Basilicata, esprime parere favorevole
sulla stessa e sulla proposta di disciplinare di produzione nel testo
appresso indicato.
Le eventuali osservazioni, relative alla presente proposta,
adeguatamente motivate, dovranno essere presentate dai soggetti
interessati, nel rispetto della disciplina fissata dal decreto del
Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642 «disciplina
dell'imposta di bollo» e successive modifiche, al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali - Dipartimento delle
politiche di sviluppo - Direzione generale per la qualita' dei
prodotti agroalimentari - Divisione QPA III, via XX Settembre n. 20 -
00187 Roma, entro trenta giorni dalla data di pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della presente proposta.
Decorso tale termine, in assenza delle predette osservazioni o dopo
la loro valutazione ove pervenute,la predetta proposta sara'
notificata, per la registrazione ai sensi dell'art. 5 del Regolamento
(CE) n. 510/2006, ai competenti Organi comunitari.
Art. 1.
Denominazione
La denominazione d'origine protetta (DOP) « Fagioli Bianchi di
Rotonda» e' riservata ai baccelli cerosi e ai semi secchi che
rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal presente
disciplinare di produzione.
Art. 2.
Descrizione del prodotto
La denominazione d'origine protetta (DOP) «Fagioli Bianchi di
Rotonda» si ottiene con gli ecotipi Fagiolo Bianco e Tondino o
Poverello Bianco riconducibili alla specie Phaseolus Vulgaris. L.
I «Fagioli Bianchi di Rotonda» all'atto dell'immissione al
consumo come baccello ceroso devono avere le seguenti
caratteristiche:
baccello: lunghezza fino a massimo di cm 20, larghezza fino a
un massimo di mm 20;
colore bianco tendente al giallo chiaro o all'avorio;
baccello ceroso di aspetto fresco, sano e turgido;
pulito, praticamente esente da sostanze estranee visibili;
privo di odore e/o sapore estranei;
privo di umidita' esterna anormale;
I «Fagioli Bianchi di Rotonda» all'atto dell'immissione al
consumo come granella secca devono avere le seguenti caratteristiche:
seme: lunghezza fino a un massimo di mm 18, larghezza fino a un
massimo di mm 15;
assenza di venature;
colore bianco;
media brillantezza;
forma cubica o tonda;
peso di 100 semi: fino a un massimo di gr 90;
granella pulita, praticamente esente da sostanze estranee
visibili;
granella priva di odore e/o sapore estranei;
granella priva di umidita' esterna anormale;
Puo' ottenere il riconoscimento «Fagioli Bianchi di Rotonda»
(DOP) solo il prodotto appartenente alle categorie Extra e Prima.
Art. 3.
Zona di produzione
La zona di produzione e condizionamento della D.O.P. «Fagioli
Bianchi di Rotonda» comprende l'intero territorio dei seguenti comuni
della provincia di Potenza: Rotonda, Viggianello, Castelluccio
Superiore, Castelluccio Inferiore.
Art. 4.
Prova dell'origine
Ogni fase del processo produttivo viene monitorata documentando
per ognuna gli input e gli output. In questo modo e attraverso
l'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla struttura di
controllo, delle particelle catastali sulle quali avviene la
coltivazione, dei produttori e dei condizionatori, nonche' attraverso
la denuncia tempestiva alla struttura di controllo dei quantitativi
prodotti, e' garantita la tracciabilita' del prodotto. Tutte le
persone, fisiche o giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, saranno
assoggettate al controllo da parte delle struttura di controllo,
secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo
piano di controllo.
Art. 5.
Metodo di ottenimento
La tecnica di produzione del prodotto e' la seguente:
Preparazione del terreno. Le operazioni colturali devono
prevedere aratura ad una profondita' di circa 30-35 cm precedente
l'impianto. Seguiranno poi le operazioni di preparazione del letto di
semina.
Semina. Si esegue dal 20 aprile al 10 luglio di ogni anno.
Sesto. I sesti e le distanze di semina, devono essere quelli in
uso tradizionale nella zona, con un investimento massimo per ettaro
di 110.000 piantine.
Modalita' di semina. La semina viene effettuata a mano o con
seminatrice ad una profondita' di 3-5 cm a fila continua o a
postarella.
Seme. Il seme utilizzato per la riproduzione deve provenire dai
campi ricadenti nei comuni di cui all'art. 3 con una quantita' non
superiore a 100 kg per ettaro.
Tutori. Per il sostegno dei fagioli vengono utilizzati tutori di
legno e rete.
Irrigazione. Devono essere utilizzati i seguenti metodi di
irrigazione: a scorrimento, a goccia e microirrigazione.
Concimazione. Nel caso di concimazione si utilizza sostanza
organica, letame maturo, oppure si fa ricorso ad altra sostanza
organica composta o alla pratica del sovescio. Il livello di
concimazione minerale non deve superare le seguenti unita'
fertilizzanti per ettaro:
U.F. 130 azoto;
U.F. 100 fosforo;
U.F. 120 potassio;
Difesa. Nel rispetto sia della tecnica di coltivazione
tradizionale che di quelle a basso impatto ambientale sono consentiti
per i trattamenti fitosanitari tutti i principi attivi ammessi nella
coltivazione integrata delle colture agrarie. Non e' ammesso
l'utilizzo del diserbo.
Raccolta. La raccolta va eseguita manualmente ed i fagioli
vengono riposti in contenitori di legno o di plastica. La raccolta
della produzione cerosa inizia dal 1° agosto di ogni anno e termina
entro il 30 ottobre. La produzione massima e' di 13 tonnellate ad
ettaro.
La raccolta della produzione secca inizia dal 15 settembre e
termina entro il 30 novembre. La produzione massima e' di 2,5
tonnellate ad ettaro.
Tutte le fasi della produzione fino al confezionamento, sono
effettuate all'interno del territorio di cui all'art. 3 per evitare
che il trasporto e le eccessive manipolazioni possano pregiudicare la
colorazione del baccello molto delicato e produrre lesioni e
schiacciamenti del baccello e della granella caratterizzata,
quest'ultima, da un tegumento molto sottile e soprattutto provocare
l'insorgenza di muffe che altererebbero irrimediabilmente le qualita'
organolettiche del prodotto.
Art. 6.
Legame con l'ambiente
Le caratteristiche principali dei «Fagioli Bianchi di Rotonda»
che tanto li differenziano dallo standard qualitativo sono l'elevato
contenuto proteico della granella che raggiunge la percentuale del
27% sulla sostanza secca; la bassa percentuale del tegumento rispetto
al peso totale (evidenziato dal lavoro svolto dal CNR di Bari e
pubblicato su: «Gli agro-ecotipi di fagioli della Basilicata»)
caratteristica molto apprezzata dai consumatori perche' riduce
drasticamente i tempi di cottura che se fossero lunghi altererebbero
la sua gradevolezza; ed infine il colore privo di striature. Queste
caratteristiche sono esaltate dalle particolari condizioni climatiche
della zona che hanno favorito la diffusione di questo prodotto. I
terreni su cui vengono coltivati i Fagioli Bianchi di Rotonda sono
situati in una immensa valle, il cui bacino e' di origine lacustre e
risale al periodo dell'Era quaternaria. Sono terreni di origine
alluvionale, sabbiosi e limo argillosi, freschi profondi e fertili
con una buona ritenzione idrica. Il clima e' sostanzialmente dolce e
le piogge sono abbondanti nel periodo che va da ottobre a maggio. E'
questo particolare microclima che favorisce la coltivazione dei
«Fagioli Bianchi di Rotonda» conferendo loro caratteristiche
organolettiche di alta qualita', come, d'altra parte veniva gia'
affermato nel 1875 in una pubblicazione dell'agronomo Tenore:
«........ la mitezza del clima, la posizione de' terreni, e la loro
buona qualita' offrono i fattori piu' sicuri della produzione, la
quale percio' e svariata, ... ». I «Fagioli Bianchi di Rotonda» si
caratterizzano anche per i loro marcatori molecolari rispetto agli
altri ecotipi e cultivar similari coltivati.
Persino Giuseppe Garibaldi fu un grande estimatore dei fagioli
bianchi di Rotonda. L'«Eco di Basilicata Calabria Campania» riporta
che il 2 settembre 1860, di ritorno dalla Sicilia, si fermo' a
Rotonda per dormire e mangiare; gusto' i fagioli bianchi, ne rimase
cosi' piacevolmente colpito che decise di portarsene una piccola
quantita' da seminare poi nella sua Caprera.
I «Fagioli Bianchi di Rotonda» rappresentano in questa area del
Pollino una fondamentale espressione della storia e della gastronomia
locale. Nel corso degli anni si sono tramandate ricette di
saporitissimi piatti tipici che li vedono protagonisti quali:
«Scarole e faglioli bianchi», «Cavoli e fagioli bianchi» «Patate e
fagioli Minesta impastata», «Fagioli e scorza (cotica di maiale»)
«Lagane e fagioli (pasta fatta in casa). Oggi questi piatti pur
venendo consumati ancora in famiglia, vengono proposti nei
ristoranti, negli agriturismi e durante le sagre tra cui quella
annuale «Sagra del Fagiolo Bianco di Rotonda» giunta alla ventesima
edizione che continua a richiamare migliaia di persone a Rotonda nel
Parco Nazionale del Pollino e che meglio testimonia il forte legame
che esiste tra questo prodotto ed il territorio in cui e' coltivato.
I «Fagioli Bianchi di Rotonda» si sono cosi' affermati su tutte
le tavole ed in particolare nel mondo della ristorazione locale e
regionale di qualita' e la loro notorieta' trova ampia conferma nella
loro presenza in diversi programmi televisivi, su riviste
specializzate e libri di cucina. Nel 2004 i Fagioli Bianchi di
Rotonda sono stati inseriti nell'elenco dei prodotti tradizionali
della regione Basilicata.
Art. 7.
Controlli
Il controllo sulla conformita' del prodotto al disciplinare e'
svolto da una struttura di controllo conformemente a quanto stabilito
dagli articoli 10 e 11 del Reg. CE n. 510/06.
Art. 8.
Etichettatura
L'immissione al consumo della DOP «Fagioli Bianchi di Rotonda»
deve avvenire secondo le seguenti modalita':
Il prodotto fresco deve essere posto in vendita nelle seguenti
confezioni sigillate:
retine del peso fino a un massimo di 10. Kg;
cassette del peso fino a un massimo di Kg 15.
Il prodotto secco deve essere posto in vendita nelle seguenti
confezioni sigillate:
scatole di cartone, sacchi di yuta o altro materiale
riciclabile del peso fino ad un massimo di kg.5.
Sulle etichette apposte sulle confezioni devono essere riportate,
a caratteri di stampa chiari e leggibili, le seguenti indicazioni:
Fagioli Bianchi di Rotonda e «denominazione d'origine protetta»
o il suo acronimo DOP con caratteri superiori a quelli usati per le
altre indicazioni;
il nome, la ragione sociale e l'indirizzo dell'azienda
confezionatrice o produttrice;
la quantita' di prodotto effettivamente contenuta nella
confezione, espressa in conformita' delle norme vigenti;
il logo.
E' vietata l'aggiunta di qualsiasi qualificazione aggiuntiva
diversa da quelle previste dal presente disciplinare, ivi compresi
gli aggettivi: tipo, gusto, uso, selezionato, scelto e similari.
E' tuttavia consentito l'uso di indicazioni che facciano
riferimento ad aziende, nomi, ragioni sociali, marchi privati non
aventi significato laudativo e non idonei a trarre in inganno
l'acquirente.
Tali indicazioni potranno essere riportate in etichetta con
caratteri di altezza e di larghezza inferiori a quelli utilizzati per
indicare la denominazione d'origine protetta.
Il logo e' di forma ellittica schiacciata lungo l'asse minore
destro, raffigurante un chicco di fagiolo con contorno di colore
«verde oliva» e contorno interno concentrico di colore bianco ed
ombreggiatura esterna. Il riempimento interno e' di colore «verde
oliva pallido» e presenta una sfumatura bianca.
In prossimita' del fuoco posizionato sull'asse minore destro, e'
riportata una piccola forma convessa di colore «verde oliva»..
All'interno del fagiolo, disposta su quattro righe, e' riportata
la dicitura «D.O.P. Denominazione di origine protetta» con carattere
font type «Arrus Bt» di colore «verde oliva».
L'acronimo «D.O.P.» presenta un doppio contorno esterno, esteso
al lato destro, di colore «verde oliva scuro».
Sotto la scritta e' riportato lo stemma del comune di Rotonda,
rappresentato da una torre merlata di colore «verde oliva pallido»
con sfumature «verde oliva», con finestra e portone posizionati
sull'asse centrale di colore «verde oliva».
La torre e' poggiata su 3 triangoli isosceli raffiguranti tre
monti di colore «verde oliva».
All'interno del triangolo centrale, con inclinazione parallela al
lato dx, e' riportata una forma allungata ed ondulata di colore
«verde oliva pallido»; raffigurante un corso d'acqua.
Nella parte sottostante e' inserita una forma geometrica
raffigurante un settore circolare con ampiezza di 180° e colore
«verde oliva» con cornice interna di colore bianco, riportante lungo
l'asse centrale la dicitura «Fagioli Bianchi di Rotonda» carattere
font type «Arrus Bt» di colore «verde oliva».
Indici colorimetrici:
Bordo: Color verde oliva Pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20;
K=60;
Forma ellittica: colore verde oliva chiaro Pantone CMYK
percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60 con gradiente sfumato bianco verso
l'asse centrale;
Forma settore circolare: colore verde oliva CMYK percentuali C=0;
M=0; Y=20; K=60;
Dicitura D.O.P. Denominazione di origine protetta: caratteri
«Arrus Bt» di colore verde oliva, Pantone CMYK percentuali C=0; M=0;
Y=20; K=60 su fondo verde oliva chiaro Pantone CMYK percentuali C=0;
M=0; Y=20; K=60;
Dicitura Fagioli di Rotonda: caratteri «Arrus Bt» di colore verde
oliva chiaro Pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60 su fondo
verde oliva Pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60;
Stemma:
Torre colore verde oliva chiaro Pantone CMYK percentuali C=0;
M=0; Y=20; K=60 con ombra esterna e gradiente colore verde oliva
Pantone CMYK percentuali C=0; M=0; Y=20; K=60;
Montagne: colore verde oliva, Pantone CMYK percentuali C=0; M=0;
Y=20; K=60;
Fiume: colore verde oliva chiaro Pantone CMYK percentuali C=0;
M=0; Y=20; K=60.
----> Vedere immagine a pag. 52 <----
Art. 9.
Prodotti trasformati
I prodotti per la cui preparazione e' utilizzata la denominazione
«Fagioli Bianchi di Rotonda», anche a seguito di processi di
elaborazione e di trasformazione, possono essere immessi al consumo
in confezioni recanti il riferimento a detta denominazione senza
l'apposizione del logo comunitario, a condizione che:
il prodotto a denominazione «Fagioli Bianchi di Rotonda»,
certificato come tale, costituisca il componente esclusivo della
categoria merceologica di appartenenza;
gli utilizzatori del prodotto a denominazione protetta siano
autorizzati dai titolari del diritto di proprieta' intellettuale
conferito dalla registrazione della D.O.P. «Fagioli Bianchi di
Rotonda» riuniti in Consorzio incaricato alla tutela dal Ministero
delle politiche agricole alimentari e forestali. Lo stesso Consorzio
incaricato provvedera' anche ad iscriverli in apposti registri ed a
vigilare sul corretto uso della denominazione protetta. In assenza di
un Consorzio di tutela incaricato le predette funzioni saranno svolte
dal MIPAAF in quanto autorita' nazionale preposta all'attuazione del
Reg. (CE) n. 510/06.