N. 146 ORDINANZA 27 gennaio - 2 febbraio 1988
Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Violenza carnale e atti violenti di libidine - Congiunzione carnale con minore infraquattordicenne e congiunzione carnale violenta - Trattamento sanzionatorio - Manifesta inammissibilita'. (Cod. pen., art. 519, secondo comma, n. 1). (Cost., art. 3)(GU n.7 del 17-2-1988 )
LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente: dott. Francesco SAJA; Giudici: prof. Giovanni CONSO, prof. Ettore GALLO, prof. Aldo CORASANITI, prof. Giuseppe BORZELLINO, dott. Francesco GRECO, prof. Renato DELL'ANDRO, prof. Gabriele PESCATORE, avv. Ugo SPAGNOLI, prof. Francesco Paolo CASAVOLA, prof. Antonio BALDASSARRE, prof. Vincenzo CAIANELLO, avv. Mauro FERRI, prof. Luigi MENGONI, prof. Enzo CHELI;
ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. 519, secondo comma, n. 1, del codice penale, promosso con ordinanza emessa il 7 dicembre 1983 dal Tribunale di Roma, iscritta al n. 408 del registro ordinanze 1984 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 266 dell'anno 1984; Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri; Udito nella camera di consiglio del 16 dicembre 1987 il Giudice relatore Ettore Gallo; Ritenuto che il Tribunale di Roma, con ordinanza del 7 dicembre 1983, n. 408/84 reg. ord., ha promosso questione di legittimita' costituzionale dell'art. 519, comma secondo, n. 1, cod. pen., ritenendo contrario al principio d'uguaglianza sottoporre al medesimo trattamento sanzionatorio la congiunzione carnale con minore infraquattordicenne e la congiunzione carnale violenta; che il Tribunale si da' carico di osservare come, nel caso di rapporto con minore consenziente, anche la parificazione della pena nei minimi edittali (e con le eventuali attenuanti) con quella prevista per il rapporto imposto con violenza, sia pure di minima entita', non corrisponda al principio di ragionevolezza; Considerato che il Tribunale concorda con la giurisprudenza di questa Corte circa la legittimita' costituzionale della norma incriminatrice del rapporto con minore infraquattordicenne; che quindi chiede alla Corte di modificare il trattamento sanzionatorio mediante una decisione manipolativa; che tale compito, anche a concordare con il Tribunale circa la valutazione della gravita' del fatto, esorbita all'evidenza dal controllo di legittimita' per essere di esclusiva spettanza del legislatore;
PER QUESTI MOTIVI LA CORTE COSTITUZIONALE Dichiara manifestamente inammissibile la questione di legittimita' costituzionale dell'art. 519, comma secondo, n. 1, cod. pen., promossa dal Tribunale di Roma con ordinanza del 7 dicembre 1983, n. 408/84 reg. ord., in riferimento all'art. 3 della Costituzione. Cosi' deciso in Roma, in camera di consiglio, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 27 gennaio 1988. Il Presidente: SAJA Il redattore: GALLO Il cancelliere: MINELLI Depositata in cancelleria il 2 febbraio 1988. Il direttore della cancelleria: MINELLI 88C0171