N. 1014 ORDINANZA 26 ottobre - 3 novembre 1988
Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Procedimento civile - Controversie in materia di previdenza e di assistenza obbligatorie - Attore residente all'estero Competenza territoriale inderogabile - Rinvio alle regole generali in materia - Preclusione - Inapplicabilita' del Foro speciale di residenza dell'attore - Medesima questione gia' dichiarata manifestamente infondanta (ordd. nn. 75, 337 e 907 del 1988) - Manifesta infondatezza. (Cod. proc. civ., art. 444, primo comma). (Cost., artt. 3, primo comma, 24, primo comma, e 25, primo comma)(GU n.45 del 9-11-1988 )
LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente: dott. Francesco SAJA; Giudici: prof. Giovanni CONSO, prof. Ettore GALLO, dott. Aldo CORASANITI, prof. Giuseppe BORZELLINO, dott. Francesco GRECO, prof. Renato DELL'ANDRO, prof. Gabriele PESCATORE, avv. Ugo SPAGNOLI, prof. Francesco Paolo CASAVOLA, prof. Antonio BALDASSARRE, prof. Vincenzo CAIANIELLO, avv. Mauro FERRI, prof. Luigi MENGONI, prof. Enzo CHELI;
ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. 444, primo comma, del codice di procedura civile, in relazione all'art. 442 dello stesso codice, promosso con ordinanza emessa il 29 dicembre 1987 dal Pretore di Torino nel procedimento civile vertente tra Pecis Francesco e I.N.P.S., iscritta al n. 120 del registro ordinanze 1988 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 16, prima serie speciale, dell'anno 1988; Visti gli atti di costituzione di Pecis Francesco e dell'I.N.P.S., nonche' l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri; Udito nella camera di consiglio del 12 ottobre 1988 il Giudice relatore Francesco Paolo Casavola; Ritenuto che il Pretore di Torino, nel corso di un procedimento promosso nel confronti dell'I.N.P.S. per l'accertamento del diritto alla pensione d'invalidita' - rilevato che l'attore risiedeva all'estero all'atto della presentazione della domanda - ha sollevato, con ordinanza emessa il 29 dicembre 1987, questione di legittimita' costituzionale dell'art. 444, primo comma, del codice di procedura civile, in riferimento agli artt. 3, primo comma, 24, primo comma, e 25, primo comma, della Costituzione; che, secondo il giudice a quo, la norma censurata, nello stabilire un criterio inderogabile di competenza territoriale, precluderebbe il rinvio alle regole generali in materia, con la conseguente impossibilita' per il giudice italiano di conoscere delle controversie di cui all'art. 442 del codice di procedura civile, introdotte da soggetti residenti all'estero; che nel giudizio dinanzi alla Corte si sono costituite le parti private concludendo per l'infondatezza l'attore e rimettendosi l'I.N.P.S. alla decisione della Corte; che e' intervenuto il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato dall'Avvocatura dello Stato, che ha chiesto la declaratoria di manifesta infondatezza della questione; Considerato che questa Corte ha, in piu' occasioni, gia' dichiarato la manifesta infondatezza della medesima questione (ordinanze nn. 75, 337 e 907 del 1988) in quanto il sistema processuale di cui agli artt. 413, 442 e 444 del codice di procedura civile consente, nell'ipotesi d'inapplicabilita' del foro speciale di residenza dell'attore ed in virtu' del richiamo all'art. 18 del codice di procedura civile, d'individuare come giudice competente quello del luogo in cui ha la residenza, domicilio, dimora o sede la controparte; che l'ordinanza non contiene profili nuovi rispetto a quelli gia' esaminati; Visti gli artt. 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, e 9 delle Norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale;
PER QUESTI MOTIVI LA CORTE COSTITUZIONALE Dichiara la manifesta infondatezza della questione di legittimita' costituzionale dell'art. 444, primo comma, del codice di procedura civile, sollevata in riferimento agli artt. 3, primo comma, 24, primo comma, e 25, primo comma, della Costituzione, dal Pretore di Torino con l'ordinanza indicata in epigrafe. Cosi' deciso in Roma, in camera di consiglio, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 26 ottobre 1988. Il Presidente: SAJA Il redattore: CASAVOLA Il cancelliere: MINELLI Depositata in cancelleria il 3 novembre 1988. Il direttore della cancelleria: MINELLI 88C1687