DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29 settembre 1988
Delega di funzioni al dott. Antonio Maccanico, Ministro senza portafoglio.(GU n.24 del 30-1-1989)
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 13 aprile 1988, con il quale il dott. Antonio Maccanico, Ministro senza portafoglio, e' stato conferito l'incarico per gli affari regionali ed i problemi istituzionali; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; Sentito il Consiglio dei Ministri; Decreta: Il dott. Antonio Maccanico, Ministro senza portafoglio, incaricato per gli affari regionali ed i problemi istituzionali, e' delegato dal 27 settembre 1988 ad esercitare le seguenti funzioni: 1) promuovere e coordinare l'azione del Governo per quanto attiene ai rapporti con le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e sovraintendere all'attivita' dei commissari del Governo; 2) collaborare alle iniziative concernenti i rapporti tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e gli organi dello Stato, nonche' predisporre gli elementi di valutazione delle questioni di rilevanza costituzionale; 3) curare gli adempimenti relativi ai rapporti con le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, all'esame delle leggi regionali ai fini dell'articolo 127 della Costituzione, al coordinamento tra legislazione statale e regionale, all'attivita' dei commissari del Governo nelle regioni, nonche' ai problemi delle minoranze linguistiche e dei territori di confine. In particolare e' delegato a: a) esaminare la legislazione regionale ai fini delle iniziative da assumere ai sensi dell'art. 127 della Costituzione; b) istruire i conflitti di attribuzione tra lo Stato e le regioni e tra le regioni, nonche' le questioni di legittimita' costituzionale delle leggi regionali; c) partecipare alla elaborazione delle iniziative legislative statali in materia di competenza regionale in generale; predisporre gli schemi normativi concernenti le regioni e le province ad autonomia speciale, con particolare riguardo alle norme di attuazione degli Statuti; d) svolgere le attivita' preparatorie ai fini dell'esercizio della funzione di indirizzo e coordinamento delle attivita' amministrative delle regioni e delle province ad autonomia speciale, collaborando con il Presidente del Consiglio ogni qualvolta questi agisca per delega del Consiglio dei Ministri; e) concorrere alla definizione delle disposizioni che, su proposta del Ministro competente, il Consiglio dei Ministri debba deliberare per il compimento di atti dovuti in sostituzione di organi regionali inadempienti, sia nell'esercizio di funzioni delegate dallo Stato, sia in attuazione di obblighi comunitari; f) formulare proposte riguardo alla nomina delle commissioni di controllo sulle amministrazioni regionali; g) mantenere i rapporti con i Comitati interministeriali e con altri comitati istituiti presso le amministrazioni statali, per verificare e stimolare l'applicazione coordinata delle rispettive deliberazioni, qualora incidano sull'esercizio di competenze regionali, sia che si tratti di amministrazioni statali che di enti pubblici e societa' a partecipazione pubblica; h) definire i problemi delle minoranze linguistiche e delle zone di confine; i) provvedere agli adempimenti relativi ad attivita' di rilievo internazionale delle regioni; l) effettuare studi e proposte in ordine ai rapporti tra Stato, regioni e province ad autonomia speciale; m) coadiuvare il Presidente del Consiglio dei Ministri nel coordinamento delle iniziative legislative che riguardino la riforma di organi costituzionali o di rilievo costituzionale dello Stato, anche in relazione al rapporto con la disciplina del sistema delle autonomie per i profili con essi connessi, nonche' dei criteri generali per la gestione della finanza pubblica rilevanti per i miglior funzionamento dei rapporti tra gli stessi organi; n) rappresentare, d'intesa con il Ministro incaricato per i rapporti con il Parlamento, il Presidente del Consiglio dei Ministri per quanto attiene al ruolo del Governo nella revisione delle procedure parlamentari; o) vigilare sull'Istat e curare la base conoscitiva e progettuale ai fini della predisposizione delle norme delegate di cui all'art. 24 della legge 23 agosto 1988, n. 400. Roma, addi' 29 settembre 1988 Il Presidente: DE MITA