MINISTERO DELL'AMBIENTE

CIRCOLARE 11 agosto 1989 

  Pubblicita'  degli  atti  riguardanti  la richiesta di pronuncia di
compatibilita' ambientale di cui all'art.  6  della  legge  8  luglio
1986, n. 349; modalita' dell'annuncio su quotidiani.
(GU n.201 del 29-8-1989)

 Premessa.
  1.  Il  procedimento di valutazione della compatibilita' ambientale
disciplinato dall'art. 6 della legge 8 luglio 1986,  n.  349,  e  dai
decreti  del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 agosto 1988, n.
377 e 27  dicembre  1988,  prevede,  tra  le  sue  fasi  di  maggiore
rilevanza,  quella  della  pubblicazione  dell'avvio del procedimento
stesso.
  2.  Tale  adempimento,  che fa carico al committente dell'opera, e'
gia' definito in termini inequivoci nelle  norme  primarie  (art.  6,
nono  comma della legge n. 349/86) e viene disciplinato nel dettaglio
dall'art. 5, primo e secondo comma del  decreto  del  Presidente  del
Consiglio  dei  Ministri  10  agosto 1988, n. 377. Le norme contenute
nelle disposizioni da ultimo richiamante stabiliscono,  infatti,  che
contestualmente  alla comunicazione di cui al comma 3 dell'art. 2, il
committente  delle  opere   previste   all'art.   1   provvede   alla
pubblicazione,  sul quotidiano piu' diffuso nella regione o provincia
autonoma territorialmente interessata e su un quotidiano a diffusione
nazionale,  di  un  annuncio contenente: l'indicazione dell'opera, la
sua  localizzazione,  una  sommaria  descrizione  del  progetto.   Il
committente  provvede  altresi'  al  deposito di una o piu' copie del
progetto e degli elaborati della comunicazione, cosi'  come  definiti
all'art.  2  del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27
dicembre 1988 presso il competente ufficio della regione o  provincia
autonoma  interessata,  ai  fini  della  consultazione  da  parte del
pubblico.
  3.  Le  prime  esperienze  applicative  del disposto ora riportato,
hanno pero' messo in luce talune disomogeneita' ed incertezze.
  Allo scopo di rendere piu' agevole l'operato tanto dei committenti,
quanto del pubblico interessato e delle amministrazioni istruenti, si
ritiene  opportuno  formulare taluni indirizzi volti ad assicurare in
concreto una adeguata corrispondenza tra  l'efficacia  degli  annunci
sui quotidiani e lo spirito delle norme che li disciplinano.
  Scelta  dal quotidiano piu' diffuso nella regione o nella provincia
autonoma interessata: si  tratta  di  un  criterio  di  massima,  non
necessariamente  legato agli accertamenti di diffusione della stampa,
ma  valutabile  secondo  criteri  di  ragionevolezza   e   di   leale
collaborazione.
  Formato dell'annuncio: si raccomanda un formato non inferiore a sei
moduli e di assicurare una collocazione dell'annuncio nell'ambito dei
quotidiani  prescelti  che  gli  conferisca  una evidenza adeguata al
ruolo primario che le norme di legge conferiscono alla  pubblicazione
ed  alle  osservazioni  del  pubblico  ad  esso  collegate  quali, ad
esempio, le pagine di cronaca nazionale per i quotidiani nazionali  e
la  cronaca  locale  per il quotidiano piu' diffuso nella regione. Si
intende comunque  che  i  due  annunci  sono  effettuati  su  testate
differenti.
  Contenuti  di  massima  dell'annuncio: l'intestazione dell'annuncio
sara': "Richiesta  di  pronuncia  di  compatibilita'  ambientale  del
Ministro   dell'ambiente   e   del  Ministro  dei  beni  culturali  e
ambientali".
    a)  seguira'  quindi  il  testo con: l'indicazione del proponente
l'opera e l'indicazione della sede con il relativo indirizzo;
    b)  la  specificazione  dell'appartenenza dell'opera ad una delle
categorie di cui all'art. 1, primo comma, del decreto del  Presidente
del Consiglio dei Ministri n. 377 o da leggi speciali, riportando per
esteso la denominazione desunta dalla citata norma;
   c)  la  chiara  specificazione  localizzativa  del  progetto,  con
l'indicazione del comune, frazione o zona o localita'  della  stessa,
ed eventualmente, se necessario od opportuno, confini di proprieta';
    d)  descrizione  sommaria  del  progetto  comprendente finalita',
caratteristiche e dimensionamento dell'intervento;
    e)  specificazione  dell'ufficio  regionale  presso il quale sono
depositati il progetto  e  lo  studio  di  impatto  per  la  pubblica
consultazione   ed   eventuali  istanze,  osservazioni  o  pareri  da
presentare, entro  trenta  giorni,  al  Ministero  dell'ambiente,  al
Ministero  dei  beni  culturali e ambientali ed alla regione ai sensi
dell'art. 6 della legge 8 luglio 1986,  n.  349.  In  relazione  alle
determinazioni regionali gli uffici da specificare sono:
   regione  Piemonte:  Servizio  pianificazione risorse energetiche e
tutela risorse ambientali, servizio tutela ambientale,  via  Principe
Amedeo, 17, 10123 - Torino;
    regione  Valle  d'Aosta: Ufficio segreteria assessorato regionale
lavori pubblici, via Promis n. 2, 11100 - Aosta;
   regione Lombardia: Unita' operativa V.I.A. servizio programmazione
settore coordinamento per il territorio, via Fabio Filzi, 22, 20124 -
Milano;
   provincia  autonoma  di  Bolzano: Direzione ripartizione V, via C.
Battisti n. 21, 39100 - Bolzano;
   provincia  autonoma di Trento: Servizio protezione ambientale, via
Vannetti n. 30, 38100 - Trento;
   regione  Veneto:  Dipartimento per l'ecolologia e tutela ambiente,
Cannaregio n. 99, Calle Piuli, 30100 - Venezia;
   regione  autonoma Friuli-Venezia Giulia: Direzione regionale della
pianificazione territoriale, viale Miramare n. 19,  34100  Trieste  o
sede distaccata, via Poscolle n. 11/A, 33100 - Udine;
   regione Liguria: Servizio tutela dell'ambiente, via Fieschi n. 15,
16121 - Genova;
   regione  Emilia-Romagna:  Assessorato  all'ambiente  e  difesa del
suolo, via dei Mille n. 21, 40121 - Bologna;
   regione  Toscana:  Ufficio  gabinetto  giunta  regionale,  regione
Toscana, via dei Servi n. 51, 50127 - Firenze e ufficio genio  civile
regionale   competente  per  territorio  ovvero  quello  maggiormente
interessato per territorio nel caso siano coinvolti  territorialmente
piu' uffici;
   regione    Umbria:    Segreteria   area   operativa   ambiente   e
infrastrutture, piazza Partigiani n. 1, 06100 - Perugia;
   regione  Marche:  Ufficio  pianificazione  ambientale del servizio
urbanistica, via Palestro n. 19, 60125 - Ancona;
   regione  Lazio:  Ufficio  progetti  speciali e coordinamento delle
procedure per l'impatto ambientale, regione Lazio, via  Giorgione  n.
129, 00165 - Roma;
   regione  Abruzzo: Unita' operativa per la valutazione dell'impatto
ambientale del servizio beni ambientali, contrada S. Antonio, 67100 -
L'Aquila;
   regione   Molise:   Assessorato  regionale  all'ambiente,  regione
Molise, corso Bucci n. 54, 86100 - Campobasso;
   regione   Campania:   Servizio  ecologia  -  igiene  ambientale  e
prevenzione, regione Campania, via S. Lucia n. 81, 80100 - Napoli;
   regione  Puglia: Settore ecologia dell'assessorato all'urbanistica
e ambiente, piazza Aldo Moro n. 7, 70100 - Bari;
   regione   Basilicata:   Ufficio   urbanistica   ed   ambiente  del
dipartimento  assetto  del  territorio,  regione  Basilicata,   corso
Garibaldi, 85100 - Potenza;
   regione  Sicilia:  Gruppo  IX  assessorato  regionale territorio e
ambiente, viale Regione Siciliana n. 2226, 90100 - Palermo;
   regione  Sardegna:  Assessorato  ambiente  ufficio ecologia, viale
Trento, 69, 09123 - Cagliari.
  Per   la   regione   Calabria,   che   non   ha  ancora  provveduto
all'individuazione  dell'ufficio   competente,   si   deve   indicare
l'ufficio  del  presidente  della  giunta regionale, via De Filippis,
88100 - Catanzaro.
                                                 Il Ministro: RUFFOLO