UNIVERSITA' DI PISA

DECRETO 29 luglio 1989 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.215 del 14-9-1989)

                              IL RETTORE
  Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Pisa approvato con
regio decreto 14 ottobre 1926, n. 2278, e successive modificazioni  e
integrazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  il  regio  decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto  il  regio  decreto  30  settembre 1938, n. 1652 e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita' accademiche di questa Universita';
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  le  nuove
modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui  all'ultimo
comma  dell'art.  17  del  testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i
motivi esposti nelle deliberazioni degli organi accademici (consiglio
di  facolta'  in  data 21 febbraio 1989, senato accademico in data 14
marzo 1989 e consiglio di amministrazione in data 22  marzo  1989)  e
convalidati dal Consiglio universitario nazionale nel suo parere;
  Udito il parere del Consiglio universitario nazionale;
  Viste  le  delibere di adeguamento al parere sopracitato (consiglio
di facolta' del 27 giugno 1989, senato accademico dell'11 luglio 1989
e consiglio di amministrazione del 12 luglio 1989);
                               Decreta:
  Lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi  di  Pisa,  approvato e
modificato con i decreti indicati nelle  premesse,  e'  ulteriormente
modificato come appresso:
                            Articolo unico
  Gli  articoli  101  e  102,  relativi al corso di laurea in scienze
biologiche,  sono  soppressi  e   sostituiti   con   il   conseguente
scorrimento  della numerazione degli articoli successivi dai seguenti
nuovi articoli:
  Art.  101.  - Il corso di laurea in scienze biologiche ha la durata
di cinque anni ed e' suddiviso in un triennio propedeutico ed  in  un
biennio  di  applicazione articolato in indirizzi. L'accesso al corso
di laurea e' regolato dalle disposizioni di legge. Il numero di esami
e' non meno di 26.
  Nel  caso  di  verifiche  di profitto contestuali - accorpamento di
piu'  insegnamenti  dello  stesso  anno  accademico  -   il   preside
costituisce  le  commissioni  di  profitto  utilizzando i docenti dei
relativi corsi, secondo le norme  dettate  dall'art.  160  del  testo
unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,  approvato con regio
decreto 31 agosto 1933, n.  1592,  e  dall'art.  42  del  regolamento
studenti approvato con regio decreto 4 giugno 1938, n. 1269.
  I  corsi  di  insegnamento  possono  essere  organizzati  in moduli
semestrali  secondo  le  norme  vigenti.  Il  totale  delle  ore   di
insegnamento  e'  di 1.600 per il triennio e di 500 per il biennio. I
corsi di insegnamento annuali devono disporre di non meno di 90  ore,
quelli semestrali di 45 ore.
  Nel  computo orario sono comprese lezioni, esercitazioni, esercizi,
sperimentazioni e dimostrazioni, a seconda della natura dei corsi.
  Triennio propedeutico:
   1) istituzioni di matematiche;
   2) metodi matematici e statistici ( a);
   3) fisica;
   4) laboratorio di fisica ( b);
   5) chimica generale ed inorganica;
   6) chimica organica;
   7) laboratorio di chimica ( c);
   8) biologia dello sviluppo;
   9) citologia ed istologia ( d);
   10) chimica biologica;
   11) fisiologia generale;
   12) genetica;
   13) zoologia;
   14) anatomia comparata ( e);
   15) botanica;
   16) fisiologia vegetale;
   17) microbiologia generale;
   18) ecologia;
   19) biologia molecolare.
  Il  consiglio  di  corso di laurea e la facolta', per le rispettive
competenze, nell'ambito delle 1.600  ore  previste  per  il  triennio
propedeutico,   organizzano   didattica   applicata   secondo  moduli
didattici programmati.
  Tutti  gli  studenti sono inoltre tenuti a frequentare per due anni
consecutivi del triennio  propedeutico  un  laboratorio  di  biologia
sperimentale  di  75  ore  per anno, nel quale dovra' essere elemento
preminente la partecipazione attiva degli studenti agli  esperimenti.
  Tali  corsi  di  laboratorio  sono  organizzati,  per  le  parti di
competenza, dai  docenti  di  discipline  "biologiche"  del  triennio
(quelle  indicate coi numeri dall'8 al 19) nonche' da eventuali altri
docenti, secondo modalita' fissate dal consiglio di corso di  laurea.
Quest'ultimo  designa  a  tale  fine fra i docenti, avvalendosi anche
delle vigenti disposizioni di  legge,  un  coordinatore  per  ciascun
corso  di laboratorio di biologia sperimentale. Al termine di ciascun
corso annuale lo studente deve superare un colloquio con giudizio  di
merito  sull'attivita'  svolta,  a cura di una commissione costituita
dal coordinatore e da almeno altri due docenti.
  Lo  studente  inoltre deve superare un colloquio di lingua inglese.
Il  colloquio  comprende  la  traduzione  di  un  brano  di  un'opera
scientifica di argomento biologico.
  Gli  esami  di istituzioni di matematiche, fisica, chimica generale
ed inorganica  sono  propedeutici  agli  esami  del  secondo  anno  e
successivi.
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   (  a)  Compresi  modelli  matematici  ed  elementi di probabilita'
applicata alla biologia.
   ( b) Compreso il trattamento dei dati sperimentali.
   (   c)  Comprende  parti  inorganiche,  organiche  strumentali  ed
analitiche.
   (   d)  Comprende  argomenti  riguardanti  le  cellule  animali  e
vegetali.
   ( e) Comprende l'anatomia e l'embriologia dei vertebrati.
  L'iscrizione  al  biennio per l'indirizzo prescelto e' condizionata
al superamento dei tre esami suddetti ed inoltre di chimica organica,
laboratorio  di fisica, laboratorio di chimica, di almeno sette esami
di discipline "biologiche",  dei  due  colloqui  del  laboratorio  di
biologia sperimentale e del colloquio di lingua inglese.
  Biennio di applicazione:
  Ogni  indirizzo  comprende non meno di sette corsi per un totale di
500 ore.
  Gli indirizzi e le relative discipline caratterizzanti sono:
   A) Indirizzo morfologico funzionale:
   antropologia;
   botanica II;
   fisiologia generale II;
   zoologia II.
   B) Indirizzo biologico ecologico:
   botanica II;
   ecologia applicata;
   igiene;
   zoologia II.
   C) Indirizzo biomolecolare:
   biologia molecolare II;
   chimica biologia II;
   genetica II;
   metodologia biochimica.
   D) Indirizzo fisiopatologico:
   anatomia umana;
   farmacologia;
   fisiologia generale II;
   igiene;
   patologia generale.
  Il consiglio di facolta' potra' attivare degli orientamenti interni
agli indirizzi indicando nel manifesto  annuale  degli  studi  quelle
combinazioni  di discipline non obbligatorie che meglio rispondono ad
una logica di natura culturale-applicativa.
  Elenco  dei  corsi non obbligatori (eventualmente accorpabili con i
corsi irrinunciabili):
   1) algologia;
   2) analisi biochimico-cliniche;
   3) anatomia vegetale;
   4) antropometria;
   5) batteriologia;
   6) biochimica cellulare;
   7) biochimica comparata;
   8) biochimica fisica;
   9) biochimica industriale;
   10) biochimica macromolecolare;
   11) biochimica vegetale;
   12) biofisica;
   13) biologia cellulare;
   14) biologia della pesca ed acquacoltura;
   15) biologia delle popolazioni umane;
   16) biologia marina;
   17) biologia umana;
   19) biologia vegetale applicata;
   20) botanica sistematica;
   21) calcolo numerico e programmazione;
   22) chimica analitica;
   23) chimica analitica clinica;
   24) chimica analitica strumentale;
   25) chimica degli alimenti;
   26) chimica dell'ambiente;
   27) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale;
   28) chimica delle sostanze organiche naturali;
   29) chimica fisica;
   30) chimica fisica biologica;
   31) citochimica ed istochimica;
   32) citogenetica;
   33) citologia animale;
   34) citologia sperimentale;
   35) citologia vegetale;
   36) citopatologia;
   37) complementi di chimica organica;
   38) complementi di fisiologia generale;
   39) conservazione della natura e delle sue risorse;
   40) didattica naturalistica e biologica;
   41) ecofisiologia vegetale;
   42) ecologia animale;
   43) ecologia microbica;
   44) ecologia preistorica;
   45) ecologia umana;
   46) ecologia vegetale;
   47) elettrofisiologia;
   48) embriologia comparata;
   49) embriologia e morfologia sperimentale;
   50) endocrinologia comparata;
   51) entomologia;
   52) enzimologia;
   53) etologia;
   54) etologia applicata;
   55) evoluzione biologica;
   56) farmacologia cellulare;
   57) farmacologia molecolare;
   58) fisiologia cellulare;
   59) fisiologia comparata;
   60) fisiologia delle piante coltivate;
   61) fisiopatologia endocrina;
   62) fitogeografia;
   63) fotobiologia;
   64) biocristallografia;
   65) genetica dei microrganismi;
   66) genetica delle popolazioni;
   67) genetica molecolare;
   68) genetica quantitativa;
   69) genetica umana;
   70) genetica vegetale;
   71) geobotanica;
   72) idrobiologia e pescicolture;
   73) igiene degli alimenti;
   74) igiene ambientale;
   75) immunologia;
   76) ingegneria genetica;
   77) laboratorio di biologia molecolare;
   78) laboratorio di ecologia;
   79) laboratorio di metodologie botaniche;
   80) laboratorio di metodologie farmacologiche;
   81) laboratorio di metodologie fisiologiche;
   82) laboratorio di metodologie genetiche;
   83) laboratorio di metodologie zoologiche;
   84) laboratorio di microbiologia e serologia;
   85) laboratorio di patologia generale;
   86) laboratorio di tecniche ultrastrutturali;
   87) metodi fisici della biologia;
   88) metodi per il trattamento della informazione;
   89) merceologia;
   90) micologia;
   91) microbiologia ambientale;
   92) microbiologia applicata;
   93) microbiologia industriale;
   94) mutagenesi ambientale;
   95) neurobiologia;
   96) neurobiologia comparata;
   97) oceanografia;
   98) paleobotanica;
   99) paleontologia;
  100) paleontologia umana e paleoetnologia;
  101) palinologia;
  102) parassitologia;
  103) patologia cellulare;
  104) patologia molecolare;
  105) patologia vegetale;
  106) planctologia;
  107) primatologia;
  108) protozoologia;
  109) psicobiologia;
  110) radiobiologia;
  111) scienza dell'alimentazione;
  112) storia della biologia;
  113) tossicologia;
  114) ultrastrutture vegetali;
  115) virologia vegetale;
  116) virologia;
  117) zoocolture;
  118) zoogeografia;
  119) zoologia applicata;
  120) zoologia sistematica;
  121) zoologia dei vertebrati.
  Art.  102.  -  Per  essere ammesso all'esame di laurea, lo studente
deve avere seguito non meno di  ventisei  corsi  e  aver  superato  i
relativi esami.
  La  tesi  di laurea consiste in un elaborato su dati sperimentali e
deve comunque  portare  un  contributo  originale.  A  tale  fine  e'
obbligatoria  la  frequenza  per  non  meno  di  un  anno  presso  un
laboratorio scientifico sotto la responsabilita' del relatore.
  Il  diploma  di  laurea  riporta  il  titolo di laureato in scienze
biologiche, mentre il relativo certificato, rilasciato  al  laureato,
fara' menzione dell'indirizzo seguito.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Pisa, addi' 29 luglio 1989
                                                 Il rettore: GUERRINI