DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 agosto 1989 

  Delega  di  funzioni  del  Presidente del Consiglio dei Ministri al
Ministro senza portafoglio per i problemi delle aree urbane on.  avv.
Carmelo Conte.
(GU n.220 del 20-9-1989)

                            IL PRESIDENTE
                      DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto  il  proprio  decreto in data 23 luglio 1989, con il quale al
Ministro senza portafoglio on. avv. Carmelo Conte e' stato  conferito
l'incarico per i problemi delle aree urbane;
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;
  Sentito il Consiglio dei Ministri;
                               Decreta:
  Il  Ministro senza portafoglio per i problemi delle aree urbane on.
avv. Carmelo Conte, salve le competenze attribuite dalla  legge  allo
stesso  Ministro,  e'  delegato  dal  23 luglio 1989 ad esercitare le
seguenti funzioni:
   1)  curare  la  base  conoscitiva  e  progettuale  promuovendo  le
iniziative legislative ed amministrative necessarie a predisporre gli
strumenti   per   il   potenziamento   o   la   realizzazione   delle
infrastrutture  e  dei  servizi  nelle  aree  urbane  e  nelle   aree
metropolitane del Paese;
   2)  curare  la  base  conoscitiva  e  progettuale  promuovendo, di
concerto con i Ministri  competenti,  le  iniziative  legislative  ed
amministrative  per  il raggiungimento dell'equilibrio tra domanda ed
offerta di alloggi nel  mercato  degli  acquisti  e  delle  locazioni
immobiliari nelle aree urbane ad alta tensione abitativa e coordinare
l'azione amministrativa di attuazione dei medesimi;
   3)     individuare     differenziati    ed    idonei    interventi
dell'amministrazione centrale,  che,  nel  rispetto  delle  autonomie
regionali  e  locali, consentano, anche mediante intese ed accordi di
programma, lo  studio  e  la  realizzazione  di  programmi  di  opere
pubbliche,  infrastrutture  e  di  ogni altro intervento diretti alla
soluzione di specifici problemi di tali aree, con la  partecipazione,
nei rispettivi ambiti di competenza, di amministrazioni pubbliche, di
aziende autonome, di enti pubblici, anche economici, ed eventualmente
di soggetti privati e con la previsione di interventi anche di natura
legislativa, necessari per l'esercizio di poteri sostitutivi, in caso
di inadempimenti e ritardi;
   4)  promuovere  e  proporre  attivita' ed iniziative relative alle
aree urbane meridionali ai  fini  della  formulazione  del  programma
triennale  di  sviluppo  previsto dalla legge 1› marzo 1986, n. 64, e
partecipare agli accordi di programma;
   5) promuovere, relativamente alle attivita' connesse alla gestione
delle predette aree, l'intesa di cui al primo comma dell'art. 3 della
legge  22  luglio  1975,  n.  382,  ai  fini della formulazione della
proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri ivi prevista;
   6)  promuovere  l'adeguato  finanziamento, stabilendone i criteri,
degli interventi in precedenza indicati, sia attivando il  ricorso  a
risorse  gia'  previste  nelle  leggi  di bilancio e finanziaria, sia
favorendo nuove forme  di  partecipazione  del  capitale  privato  ed
accordi quadro con aziende ed istituti di credito;
   7)  verificare  l'operativita'  e  controllare  l'attuazione della
legislazione vigente che incida  sulla  definizione,  sull'assetto  e
sulla gestione delle aree urbane e metropolitane;
   8)  provvedere,  nel  rispetto  delle  disposizioni della legge 23
agosto 1988, n. 400, alla istituzione di  comitati  ed  altri  organi
collegiali  di  studio,  di  consulenza  e  di supporto tecnico nelle
materie attinenti alla  gestione  delle  aree  urbane  e  delle  aree
metropolitane,  nonche'  in  materia urbanistica con riferimento alle
aree urbane ad alta tensione abitativa;
   9)  svolgere  compiti  di  raccordo  tra gli enti territoriali, le
amministrazioni pubbliche, le aziende autonome e gli  enti  pubblici,
anche  economici, operanti nelle aree urbane e metropolitane, al fine
di individuare soluzioni ottimali  ai  problemi  delle  stesse  aree,
anche attraverso l'istituzione di sedi collegiali di consultazione;
   10)  esercitare le funzioni attribuite al Presidente del Consiglio
dei Ministri con decreto-legge 8 maggio 1989, n. 166, convertito, con
modificazioni,  dalla  legge 5 luglio 1989, n. 246, con decreto-legge
1› aprile 1989, n. 121, convertito, con modificazioni, dalla legge 29
maggio  1989,  n.  205,  nonche' con decreto-legge 13 luglio 1989, n.
253;
   11)  vigilare  sull'Ente esposizione universale (E.U.R.) di Roma e
promuovere e curare tutte le iniziative necessarie a predisporre  gli
strumenti  per  il potenziamento delle strutture e dell'attivita' del
medesimo.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, addi' 4 agosto 1989
                                             Il Presidente: ANDREOTTI