UNIVERSITA' DI PERUGIA

DECRETO 7 ottobre 1989 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.268 del 16-11-1989)

                              IL RETTORE
  Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Perugia, approvato
con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1107, e successive modificazioni
ed integrazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  il  regio  decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto  il  regio  decreto  30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica
11 luglio 1980, n. 382;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 3 aprile 1987, n.
234, e la tabella XXV ad esso allegata;
  Visto il decreto-legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita' accademiche dell'Universita' degli studi di Perugia;
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  le  nuove
modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui  all'ultimo
comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il parere del Consiglio universitario nazionale,
del  17  febbraio  1989  sulla  proposta  delle autorita' accademiche
dell'Universita' degli studi di Perugia;
                               Decreta:
  Lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi di Perugia, approvato e
modificato con i decreti indicati nelle  premesse,  e'  ulteriormente
modificato come appresso:
                             Titolo VIII
         FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
  Art. 67 - il secondo comma va cosi' modificato:
  "La  durata  del corso degli studi e' di anni quattro per le lauree
in scienze naturali, in scienze geologiche, in matematica e in fisica
e di cinque anni per la laurea in chimica e in scienze biologiche".
                            Articolo unico
  Gli  articoli  72,  73,  74  e  75,  relativi al corso di laurea in
scienze biologiche, sono soppressi e sostituiti, con  il  conseguente
scorrimento della numerazione degli articoli successivi, dai seguenti
nuovi articoli:
                Corso di laurea in scienze biologiche
  Art. 72. - Il corso di laurea in scienze biologiche ha la durata di
cinque anni ed e' suddiviso in un  triennio  propedeutico  ed  in  un
biennio di applicazione articolato in indirizzi.
  L'accesso  al  corso  di  laurea  e' regolato dalle disposizioni di
legge.
  Art.  73. - Il numero di esami e' non meno di ventisei. Nel caso di
verifiche di profitto contestuali - accorpamento di piu' insegnamenti
dello  stesso anno accademico - il preside costituisce le commissioni
di profitto utilizzando i docenti  dei  relativi  corsi,  secondo  le
norme   dettate   dall'art.   160   del   testo   unico  delle  leggi
sull'istruzione superiore, approvato  con  regio  decreto  31  agosto
1933,  n. 1592, e dall'art. 42 del regolamento studenti approvato con
regio decreto 4 giugno 1938, n. 1269.
  Art.  74.  -  I corsi di insegnamento possono essere organizzati in
moduli semestrali secondo le norme vigenti. Il totale  delle  ore  di
insegnamento e' di milleseicento per il triennio e di cinquecento per
il biennio. I corsi di insegnamento annuali devono  disporre  di  non
meno di novanta ore, quelli semestrali di quarantacinque ore.
  Nel  computo orario sono comprese lezioni, esercitazioni, esercizi,
sperimentazioni e dimostrazioni a seconda della natura dei corsi.
  Art. 75 (Triennio propedeutico).
   1) Istituzioni di matematiche;
   2) Metodi matematici e statistici ( a);
   3) Fisica;
   4) Laboratorio di fisica ( b);
   5) Chimica generale ed inorganica;
   6) Chimica organica;
   7) Chimica fisica;
   8) Laboratorio di chimica ( c);
   9) Citologia ed istologia ( d);
  10) Chimica biologica;
  11) Fisiologia generale;
  12) Genetica;
  13) Zoologia;
  14) Anatomia comparata ( e);
  15) Botanica;
  16) Fisiologia vegetale;
  17) Microbiologia generale;
  18) Ecologia;
  19) Biologia molecolare.
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    (a)  Compresi  modelli  matematici  ed  elementi  di probabilita'
applicati alla biologia.
    (b) Compreso il trattamento dei dati sperimentali.
    (c)   Comprende  parti  inorganiche,  organiche,  strumentali  ed
analitiche.
    (d)   Comprende   argomenti  riguardanti  le  cellule  animali  e
vegetali.
    (e) Comprende l'anatomia e l'embriologia dei vertebrati.
  Il  consiglio  di  corso di laurea e la facolta', per le rispettive
competenze, nell'ambito  delle  milleseicento  ore  previste  per  il
triennio propedeutico, organizzano didattica applicata secondo moduli
didattici programmati.
  Tutti  gli  studenti sono inoltre tenuti a frequentare per due anni
consecutivi del triennio  propedeutico  un  laboratorio  di  biologia
sperimentale  di settantacinque ore per anno, nel quale dovra' essere
elemento preminente la  partecipazione  attiva  degli  studenti  agli
esperimenti.
  Tali  corsi  di  laboratorio  sono  organizzati,  per  le  parti di
competenza, dai  docenti  di  discipline  "biologiche"  del  triennio
(quelli  indicati  coi numeri dal 9 al 19) nonche' da eventuali altri
docenti, secondo modalita' fissate dal consiglio di corso di  laurea.
  Quest'ultimo  designa  a tale fine fra i docenti, avvalendosi anche
delle vigenti disposizioni di  legge,  un  coordinatore  per  ciascun
corso di laboratorio di biologia sperimentale.
  Al  termine  di  ciascun corso annuale lo studente deve superare un
colloquio con giudizio di merito sull'attivita' svolta, a cura di una
commissione  costituita  dal  coordinatore  e  da  almeno  altri  due
docenti.
  Lo  studente  inoltre deve superare un colloquio di lingua inglese.
Il  colloquio  comprende  la  traduzione  di  un  brano  di  un'opera
scientifica di argomento biologico.
  Gli  esami  di istituzione di matematiche, fisica, chimica generale
ed inorganica  sono  propedeutici  agli  esami  del  secondo  anno  e
successivi.
  L'iscrizione  al  biennio per l'indirizzo prescelto e' condizionata
al superamento dei tre esami suddetti ed inoltre di chimica organica,
laboratorio  di fisica, laboratorio di chimica, di almeno sette esami
di discipline "biologiche",  dei  due  colloqui  del  laboratorio  di
biologia sperimentale e del colloquio di lingua inglese.
  Art.  76 (Biennio di applicazione). - Il biennio di applicazione e'
articolato in tre indirizzi. Gli indirizzi e le  relative  discipline
caratterizzanti sono:
  A) Indirizzo biologico ecologico:
   botanica II;
   ecologia applicata;
   igiene;
   zoologia II.
  B) Indirizzo biomolecolare:
   biologia molecolare II;
   chimica biologica II;
   genetica II;
   metodologia biochimica.
  C) Indirizzo fisiopatologico:
   anatomia umana;
   farmacologia (facoltativo);
   fisiologia generale II;
   igiene;
   patologia generale.
  Orientamenti interni agli indirizzi (combinazioni di discipline non
obbligatorie  che  rispondono  ad  una  logica  di  natura  culturale
applicativa)  potranno  essere  indicati  nel manifesto annuale degli
studi.
  Ogni  indirizzo  comprende non meno di sette corsi per un totale di
cinquecento ore.
  Art.   77   (Elenco  dei  corsi  non  obbligatori  -  eventualmente
accorpabili con i corsi irrinunciabili).
   1) Algologia;
   2) Analisi biochimico-cliniche;
   3) Anatomia vegetale;
   4) Antropometria;
   5) Batteriologia;
   6) Biochimica cellulare;
   7) Biochimica comparata;
   8) Biochimica fisica;
   9) Biochimica industriale;
   10) Biochimica macromolecolare;
   11) Biochimica vegetale;
   12) Biofisica;
   13) Biologia cellulare;
   14) Biologia della pesca ed acquacoltura;
   15) Biologia delle popolazioni umane;
   16) Biologia dello sviluppo;
   17) Biologia marina;
   18) Biologia umana;
   19) Biometria;
   20) Biologia vegetale applicata;
   21) Botanica sistematica;
   22) Calcolo numerico e programmazione;
   23) Chimica analitica;
   24) Chimica analitica clinica;
   25) Chimica analitica strumentale;
   26) Chimica degli alimenti;
   27) Chimica dell'ambiente;
   28) Chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale;
   29) Chimica delle sostanze organiche naturali;
   30) Chimica fisica biologica;
   31) Citochimica ed istochimica;
   32) Citogenetica;
   33) Citologia animale;
   34) Citologia sperimentale;
   35) Citologia vegetale;
   36) Citopatologia;
   37) Complementi di chimica organica;
   38) Complementi di fisiologia generale;
   39) Conservazione della natura e delle sue risorse;
   40) Didattica naturalistica e biologica;
   41) Ecofisiologia vegetale;
   42) Ecologia animale;
   43) Ecologia microbica;
   44) Ecologia preistorica;
   45) Ecologia umana;
   46) Ecologia vegetale;
   47) Elettrofisiologia;
   48) Embriologia comparata;
   49) Embriologia e morfologia sperimentale;
   50) Endocrinologia comparata;
   51) Entomologia;
   52) Enzimologia;
   53) Etologia;
   54) Etologia applicata;
   55) Evoluzione biologica;
   56) Farmacologia cellulare;
   57) Farmacologia molecolare;
   58) Fisiologia cellulare;
   59) Fisiologia comparata;
   60) Fisiologia delle piante coltivate;
   61) Fisiopatologia endocrina;
   62) Fitogeografia;
   63) Fotobiologia;
   64) Biocristallografia;
   65) Genetica dei microorganismi;
   66) Genetica delle popolazioni;
   67) Genetica molecolare;
   68) Genetica quantitativa;
   69) Genetica umana;
   70) Genetica vegetale;
   71) Geobotanica;
   72) Idrobiologia e pescicolture;
   73) Igiene degli alimenti;
   74) Igiene ambientale;
   75) Immunologia;
   76) Ingegneria genetica;
   77) Laboratorio di biologia molecolare;
   78) Laboratorio di ecologia;
   79) Laboratorio di metodologie botaniche;
   80) Laboratorio di metodologie farmacologiche;
   81) Laboratorio di metodologie fisiologiche;
   82) Laboratorio di metodologie genetiche;
   83) Laboratorio di metodologie zoologiche;
   84) Laboratorio di microbiologia e serologia;
   85) Laboratorio di patologia generale;
   86) Laboratorio di tecniche ultrastrutturali;
   87) Metodi fisici della biologia;
   88) Metodi per il trattamento della informazione;
   89) Merceologia;
   90) Micologia;
   91) Microbiologia ambientale;
   92) Microbiologia applicata;
   93) Microbiologia industriale;
   94) Mutagenesi ambientale;
   95) Neurobiologia;
   96) Neurobiologia comparata;
   97) Oceanografia;
   98) Paleobotanica;
   99) Paleontologia;
  100) Paleontologia umana e paleoetnologia;
  101) Palinologia;
  102) Parassitologia;
  103) Patologia cellulare;
  104) Patologia molecolare;
  105) Patologia vegetale;
  106) Planctologia;
  107) Primatologia;
  108) Protozoologia;
  109) Psicobiologia;
  110) Radiobiologia;
  111) Scienza della alimentazione;
  112) Storia della biologia;
  113) Tossicologia;
  114) Ultrastrutture vegetali;
  115) Virologia vegetale;
  116) Virologia;
  117) Zoocolture;
  118) Zoogeografia;
  119) Zoologia applicata;
  120) Zoologia sistematica;
  121) Zoologia dei vertebrati.
  Art.  78. - Per essere ammesso all'esame di laurea lo studente deve
aver seguito non meno di ventisei corsi per un totale di duemilacento
ore  e  superato  i  relativi  esami  e  avere inoltre superato i due
colloqui di laboratorio di biologia sperimentale ed il  colloquio  di
lingua inglese.
  La  tesi  di laurea consiste in un elaborato su dati sperimentali e
deve comunque portare un contributo originale.
  A  tal  fine  e'  obbligatoria la frequenza per non meno di un anno
presso  un  laboratorio  scientifico  sotto  la  responsabilita'  del
relatore.
  Il  diploma  di  laurea  riporta  il  titolo di laureato in scienze
biologiche, mentre il relativo certificato, rilasciato  al  laureato,
fara' menzione dell'indirizzo seguito.
  Art.  79  (Norma  transitoria).  -  Gli studenti in corso di laurea
all'atto dell'entrata in vigore delle suddette modifiche  di  statuto
possono  optare  per  il  corso  di  laurea in quattro o cinque anni:
all'uopo debbono presentare regolare domanda per integrare gli  esami
secondo  quanto  stabilira'  caso  per  caso il consiglio di corso di
laurea.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Perugia, addi' 7 ottobre 1989
                                                    Il rettore: DOZZA