MINISTERO DELLA DIFESA

COMUNICATO

Conferimento di onorificenze al merito dell'Esercito
(GU n.212 del 10-9-2008)

    Con decreto ministeriale 17 luglio 2008, e' conferita la seguente
ricompensa:
                             Croce d'oro

    Al  Generale di divisione Alessandro Montuori, nato il 18 ottobre
1953 a Portici (Napoli).
    E'  stata  concessa la croce d'oro al merito dell'Esercito con la
seguente   motivazione:   «Vice   Comandante   del   Corpo   d'Armata
Multinazionale  per  la  Coalizione  (MNCI  DCG COA) e rappresentante
militare    italiano    (IT    SNR),    rispettivamente   nell'ambito
dell'operazione  Iraqi  Freedom  e  dell'Operazione  Nazionale Antica
Babilonia   in  Baghdad,  assolveva  gli  incarichi  in  un  contesto
operativo   a   elevatissimo  rischio  per  l'incolumita'  personale,
evidenziando    straordinarie   doti   umane   ed   una   particolare
predisposizione  ad  operare  in  ambito Interforze e Multinazionale.
Attraverso   un'instancabile   azione  propulsiva  si  prodigava  per
sviluppare  e  favorire  un  meticoloso  processo  di comunicazione e
informazione  basato su una fitta rete di relazioni tra i contingenti
della  Coalizione, agevolando in tal modo il processo decisionale del
Comando  Multinazionale,  cosi'  da  consentire la rapida ed efficace
soluzione  di  problemi  a  favore  delle  forze della Coalizione. In
particolare,  si  adoperava  per  supportare, favorire ed evidenziare
l'azione  condotta  dal  Contingente  italiano  in  Iraq.  Animato da
entusiasmo  e  impegno incondizionato, sorretto da integrita' e dalle
piu'  alte qualita' morali, dotato di uno straordinario coraggio e di
pregevolissima   competenza   militare,   suscitava  l'ammirazione  e
l'altissima   considerazione   dei  superiori,  dei  colleghi  e  del
personale straniero.
    Per  il  validissimo contributo fornito e il coraggio dimostrato,
era   insignito  di  prestigiose  decorazioni  concesse  dagli  altri
contingenti  della  coalizione,  tra  le  quali  spicca la «Legion of
Merit»   Statunitense.   Con  la  sua  eccezionale  prestazione,  nel
complesso  e rischioso teatro operativo iracheno, il Gen. D. Montuori
ha fornito un raro esempio di virtu' militare, di altissimo senso del
dovere   e   di   assoluta   fedelta'  all'istituzione,  contribuendo
significativamente  ad  accrescere  il  prestigio  delle forze armate
italiane  e  della  nazione  nel  contesto Internazionale.» - Baghdad
(Iraq), marzo - ottobre 2006.

    Con decreto ministeriale 17 luglio 2008, e' conferita la seguente
ricompensa:
                           Croce d'argento

    Al Colonnello Antonio Vittiglio, nato il 10 aprile 1960 a Torino.
    E'  stata concessa la croce d'argento al merito dell'Esercito con
la  seguente  motivazione:  «Comandante  del 152° Reggimento Fanteria
Sassari  e  della  Task Force Alfa inquadrata nell'Italian Joint Task
Force,  nell'ambito  della  Missione  Antica  Babilonia  IX  in Iraq,
assolveva  il  delicatissimo  incarico con straordinaria motivazione,
eccezionale professionalita' e senso del dovere fuori dal comune.
    Chiamato   ad   agire   in   un   contesto   umano  ed  operativo
caratterizzato  da  forti  tensioni,  profondi  disagi  ambientali ed
elevati  coefficienti  di pericolo, conduceva le quotidiane azioni di
pattugliamento degli itinerari, di scorta dei convogli e di controllo
dei  punti  sensibili  nell'area  di  responsabilita', infondendo nel
reparto  forza  morale  e  fiducia  nella  riuscita  della  Missione,
anteponendo  sempre alle personali esigenze, la sicurezza dell'unita'
ed  il  conseguimento  degli  obiettivi assegnati. L'insieme armonico
delle  sue bellissime qualita' professionali ed umane, gli consentiva
di  sviluppare  un'azione di comando di altissimo pregio, assicurando
il  pieno soddisfacimento delle esigenze operative e di controllo del
territorio  e  ottenendo,  in una cornice operativa caratterizzata da
incertezze  e  ostilita',  brillanti risultati in numerose operazioni
caratterizzate  da  latente  pericolosita'. durante il tragico evento
del  5 giugno  2006  in  cui  rimanevano  seriamente coinvolti cinque
uomini  della  sua Task Force, impegnati in attivita' di scorta ad un
convoglio  inglese,  svolgeva  una  brillante  azione  di comando che
consentiva  l'immediato  soccorso  dei militari feriti e nello stesso
tempo il prosieguo della Missione, portata a termine con successo. In
ogni   circostanza   ha   presentato   la  sua  unita'  perfettamente
amalgamata, superbamente addestrata ed in grado di assolvere in pieno
le delicate incombenze operative della missione, conservando il pieno
controllo  della situazione con rara serenita' e lodevole entusiasmo.
Chiaro  esempio  di  elette  virtu'  militari,  capacita' di comando,
spirito   di   servizio,   che   con   opera  intelligente,  assidua,
instancabile,  contribuiva a portare ulteriore e significativo lustro
al  contingente  italiano  ed  alle  forze  armate italiane in ambito
Multinazionale.»  -  An nasiriyah (Iraq), 19 gennaio 2006 - 16 giugno
2006.

    Con  decreto ministeriale 17 luglio 2008 e' conferita la seguente
ricompensa:
                           Croce d'argento

    Al  Colonnello  Alessandro  Guarisco,  nato  il 9 dicembre 1957 a
Como.
    E'  stata concessa la croce d'argento al merito dell'esercito con
la  seguente motivazione: «Comandante del XI Reggimento Bersaglieri e
della  Task  Force  Alfa  inquadrata  nell'Italian  Joint  Task Force
nell'ambito  della  Missione Antica Babilonia VIII in Iraq, assolveva
il delicatissismo incarico con straordinaria motivazione, eccezionale
professionalita' e senso del dovere fuori dal comune.
    Fortemente  determinato  e  consapevole  delle  difficolta' della
Missione,  curava  in prima persona la preparazione e l'addestramento
delle  unita'  alle  sue  dipendenze  che  potevano cosi' assumere la
responsabilita' del settore assegnato fin dai momenti iniziali con la
capacita'  operativa necessaria per portare a compimento con successo
e  secondo  gli intenti del Comandante della Italian Joint Task Force
la  Missione  assegnata.  L'insieme  armonico  delle  sue  bellissime
qualita'  professionali  ed  umane  gli  consentiva  di pianificare e
condurre  con  puntuali e brillanti risultati numerose operazioni, in
un  quadro  operativo caratterizzato da elevatissimo rischio, estrema
volatilita' ed imprevedibilita', molto spesso apertamente ostile alle
forze  del  contingente,  trascinando  in  piu'  circostanze  con  il
personale  esempio e la entusiasta determinazione uomini e donne alle
dirette  dipendenze.  In  particolare,  in  occasione  dei  due  piu'
importanti  appuntamenti  elettorali  (Referendum  Costituzionale  ed
elezioni  del Parlamento), ha brillantemente pianificato, organizzato
e  condotto  tutte  le principali attivita' operative individuate dal
comandante  del  contingente  quali  prioritarie ed essenziali per il
consolidamento del processo di democratizzazione del paese, obiettivo
strategico  della  coalizione, garantendo, con una presenza discreta,
eccezionalmente  equilibrata  e  mai  invasiva il pieno supporto alle
unita'  dell'Iraqi  Security  Forces impegnate nel presidio dei seggi
elettorali.  In tale contesto riscuoteva il convinto sentito plauso e
l'ammirazione  incondizionata di tutte le figure istituzionali civili
e  delle  autorita' militari della provincia di Dhi Qar, evidenziando
le  sue  eccezionali capacita' di tradurre i piani in atti concreti e
rispondenti  alle  esigenze del teatro operativo. In ogni circostanza
ha   saputo   presentare  la  sua  unita'  perfettamente  amalgamata,
superbamente addestrata ed in grado di assolvere in pieno le delicate
incombenze  operative  della Missione, conservando il pieno controllo
della  situazione  con rara serenita' e lodevole entusiasmo. Inoltre,
avvalendosi    di    una    consumata    esperienza    nel    settore
addestrativo/operativo,  sviluppava,  in stretto coordinamento con il
Comandante della Task Force GSA, la sperimentazione tecnico - tattica
del  VBL «Puma», contribuendo, con le sue unita' all'individuazione e
risoluzione  di  alcune  specifiche  vulnerabilita',  particolarmente
penalizzanti nel peculiare ed estremo scenario operativo, riguardanti
le   procedure   tecnico  tattiche  d'impiego  delle  minori  unita'.
Magnifica figura di ufficiale e di Comandante, completo e carismatico
che  ha  saputo  trasfondere  negli uomini e nelle donne alle dirette
dipendenze   grande   senso  del  dovere  ed  altissima  motivazione,
contribuendo   in  maniera  determinante,  grazie  alle  riconosciute
professionalita'  e  generosita'  a portare ulteriore e significativo
lustro  alla  Forza  armata  ed  al  contingente  italiano  in ambito
Multinazionale.» - Tallil (Iraq), 2 settembre 2005 - 26 gennaio 2006.

      Con  decreto  ministeriale  17 luglio  2008,  e'  conseguita la
seguente ricompensa:
                           Croce d'argento

    Al  Tenente Colonnello Francesco Maria Ceravolo, nato il 6 agosto
1962  a  Catanzaro,  e'  stata  concessa la croce d'argento al Merito
dell'Esercito  con  la  seguente  motivazione:  «Sottocapo  di  Stato
Maggiore  operativo  della Italian Joint Task Force Iraq, nell'ambito
della  Operazione Antica Babilonia, assolveva il difficile e delicato
incarico   con  slancio,  passione  ed  altissimo  senso  del  dovere
dedicando  al  servizio le proprie energie migliori in una situazione
di  diffuso  pericolo  e  di  grandissima  incertezza.  Con passione,
solerzia  e  tenacia, preparava ed organizzava le cellule dello Staff
di  pertinenza  per  renderle  un  organismo efficiente attraverso il
quale  fronteggiare numerosi momenti di crisi. Figura fondamentale ed
insostituibile  del Contingente militare italiano, costituiva in ogni
circostanza  elemento  di  sicuro  riferimento  per  tutto  lo  Stato
Maggiore  della  brigata  e  per  i  comandi  dei reparti dipendenti,
riuscendo,   con  straordinaria  competenza,  grande  lungimiranza  e
spiccato  buon  senso a gestire e coordinare le numerose, complesse e
delicatissime   operazioni   che   interessavano   tutte   le  unita'
dipendenti.  Pur  agendo  in un contesto caratterizzato da fortissime
tensioni e da difficolta' ambientali, infondeva serenita' e sicurezza
nei  suoi  uomini,  ponendoli in condizione di fornire prestazioni di
tutto  riguardo  anche  nelle  situazioni  piu'  difficili.  Tutto il
personale  dell'Italian  Joint  Task  Force  apprezzava  le  doti  di
coraggio,  tenacia  e  professionalita'  messe  in luce dal Ten. Col.
Ceravolo  nel  complesso  e  difficile  scenario  operativo iracheno.
Instancabile  nella  sua  presenza  in sala operativa, costituiva, in
ogni  circostanza,  un  sicuro  punto  di  riferimento  per  tutti  i
dipendenti.   Nei   momenti  di  maggiore  tensione  non  esitava  ad
effettuare,  in  prima  persona,  rischiose ricognizioni a terra ed a
bordo  di  elicotteri,  di giorno come di notte, anche in presenza di
attivita'  ostile,  allo  scopo  di  fornire  al comandante soluzioni
sempre  rispondenti alla reale situazione tattica del momento. La sua
ottima  conoscenza  della  lingua  inglese  agevolava  enormemente  i
rapporti  con  il comando della divisione britannica e con il Comando
del  171°  ASG  americano  della  base  aerea di Tallil, con il quale
realizzava  un  ottimo  flusso  di  comunicazioni  e  da cui riceveva
incondizionati   attestati   di   stima   ed   apprezzamento  per  la
preparazione  e  la competenza dimostrata. Nel corso delle operazioni
«Argo»  dell'8 ottobre  2003,  «Colibri» del 14 ottobre 2003 e «Hawk»
del   22 ottobre   2003,   ideava  ed  organizzava  delle  operazioni
complesse,  con  l'impiego  di  reparti  di  tutte  le  forze  armate
Nazionali  ed  Alleate,  di  manovra,  dei  supporti  e  delle  forze
speciali,  che  portavano  al sequestro di ingenti quantita' di armi,
esplosivo,  missili  contraerei e al fermo di pericolosi individui, i
quali venivano prontamente consegnati alle forze di sicurezza locali.
Inoltre,  concepiva  ed  organizzava  una  serie  di  operazioni, con
modalita'   esecutive   e   procedimenti   tecnico   -  tattici,  mai
sperimentati prima, in operazioni reali, dalle forze armate italiane,
quali:  l'operazione  «Angel»  del  18 dicembre  2003,  con l'impiego
congiunto  di aerei a pilotaggio remoto britannici e forze di manovra
nazionali, le operazioni «Lampo», che nei giorni 13 e 20 gennaio 2004
vedevano  l'impiego  di  complessi  aeromobili  per  l'intervento  su
obiettivi   altamente   fugaci,  le  operazioni  «Copper»  del  10  e
20 gennaio 2004 con l'impiego di distaccamenti acquisizione obiettivi
in  attivita'  continuative  in  ambiente fortemente ostile. tutte le
operazioni menzionate sono state coronate dal pieno successo ed hanno
contribuito   in   maniera   determinante  alla  pacificazione  della
provincia del Dhi Qar ed all'assolvimento della Missione assegnata.
    In  ogni  situazione  critica,  l'ufficiale faceva si' che i vari
disegni operativi del Comandante del contingente venissero realizzati
al  meglio, conseguendo gli obiettivi prefissati. Suggeriva soluzioni
innovative ed attagliate alla particolare realta' irachena per quanto
attiene la «Task Organization» del contingente e la standardizzazione
delle  procedure  operative,  con  la formulazione di specifiche SOP.
Infine  organizzava,  pressoche'  dal nulla, il delicatissimo settore
della sicurezza e della ricostruzione delle forze Armate e di polizia
irachene  nell'area  di competenza del contingente Nazionale. Il Ten.
Col.  Ceravolo  ha  saputo  mettere  in  luce, in momenti tragici, le
migliori  qualita',  quali  professionalita',  competenza,  coraggio,
spirito  di servizio e disponibilita' al sacrificio personale. con la
sua  instancabile  opera  ha  contribuito  in maniera determinante ad
accrescere  l'immagine  dell'Italian  Joint  Task  Force Iraq e della
forza  armata  di  appartenenza nel contesto Multinazionale, operando
nel  solco  piu' bello delle tradizioni dell'Esercito italiano.» - An
Nasiriyah (Iraq), 29 gennaio 2004.

    Con decreto ministeriale 17 luglio 2008, e' conferita la seguente
ricompensa:
                           Croce di bronzo

    Al  Colonnello Vincenzo Iannuccelli, nato il 6 maggio 1958 a Sora
(Frosinone),   e'  stata  concessa  la  croce  di  bronzo  al  merito
dell'Esercito  con  la  seguente  motivazione: «Assistente militare e
Capo   dell'ufficio   del  Comandante  delle  Forze  NATO  in  Kosovo
nell'ambito dell'Operazione Joint Enterprise, chiamato a ricoprire un
incarico  dalle  molteplici responsabilita', impostava una magistrale
azione  di  comando,  controllo  e  coordinamento,  che  garantiva il
massimo  supporto  in  termini  politici e operativi al comandante di
KFOR. In un contesto Multinazionale molto dinamico per la presenza di
personale proveniente da 37 Nazioni, si adoperava incessantemente con
maturita',   competenza   e   spiccato   equilibrio,   risultando  un
prestigioso  elemento  di  riferimento.  Con fine abilita' e spiccata
lungimiranza,  approfondiva  con scrupolo e passione le problematiche
piu' sensibili, individuandone le soluzioni piu' adeguate e divenendo
consulente  essenziale  del  Comandante.  In tale contesto, dotato di
cristallino  e  naturale buon senso, forniva un apporto preziosissimo
caratterizzato da encomiabile serenita' di valutazione e di giudizio.
In particolare, animato dalla ferma determinazione di ottenere sempre
e    comunque   il   miglior   risultato   per   l'intera   comunita'
multinazionale,  sostenuto  da  fortissima  personalita'  e dotato di
assoluto carisma, guidava il personale italiano presente nel Quartier
Generale   delle   Forze   Nato  al  raggiungimento  degli  obiettivi
prefissati,  ricercando  assiduamente  il  miglioramento del supporto
all'azione  decisionale  del  proprio Comandante. Magnifica figura di
ufficiale superiore, professionista serio e riservato, in possesso di
eccezionali  virtu', animato da amore per la propria professione, che
ha  contribuito  a  elevare  in  maniera determinante l'immagine e il
prestigio  del  contingente  militare  italiano  e  del  Paese  in un
contesto  Internazionale.»  -  Pristina  (Kosovo),  1° settembre 2005
-4 aprile 2006.

    Con  decreto ministeriale 17 luglio 2008 e' conferita la seguente
ricompensa:
                           Croce di bronzo

    Al  Tenente  Colonnello  Fabiano Zinzone, nato il 6 aprile 1965 a
Udine,  e'  stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito
con  la  seguente  motivazione:  «Comandante  del  Battaglione  Genio
Guastatori   della   Task  Force  Bravo  e  capo  team  del  Military
Transitional  Team  del comando Italian Joint Task Force, nell'ambito
dell'operazione  «Antica  Babilonia»  in  Iraq, impostava e conduceva
tutte  le  attivita' di competenza con instancabile impegno, passione
autentica,  non  comune  risolutezza e incondizionata disponibilita'.
Consapevole    della    delicatezza    della   funzione   assolta   e
dell'importanza dell'esito favorevole del suo operato per la missione
del  contingente,  poneva  ogni  sua risorsa fisica e intellettiva al
totale  assolvimento  dei compiti ricevuti. In qualita' di Comandante
di  battaglione genio, le unita' alle sue dipendenze si distinguevano
quale  formazioni  di rara efficienza, eccellente coesione, esemplare
disciplina,  fornendo immediatamente e senza soluzione di continuita'
la  piena  capacita'  operativa. Quale capo del Military Transitional
Team,  pianificava  e  coordinava una serie articolata e complessa di
attivita'  formative,  addestrative  e  operative a favore dei quadri
della   IIIª   brigata   irachena,   garantendo  in  tempi  brevi  il
raggiungimento  del  livello  operativo prefissato e ottenendo in tal
modo,   l'incondizionato   plauso  del  comando  della  Multinational
Division South East.
    Grazie  alla  encomiabile  determinazione  ed  alla  approfondita
conoscenza   della   dottrina   anglosassone,   forniva  altresi'  un
contributo  di  grande  valenza  nello  studio  per  il  riordino del
Security  Sector  Reform.  Ufficiale  di solida formazione, concreto,
entusiasta  della professione, capace di comprendere con immediatezza
l'essenza    dei    problemi,    evidenziava   la   sua   eccezionale
professionalita'   in   tutte   le   occasioni,   suscitando  sincera
ammirazione  e  ponendosi  quale  sicuro  punto  di riferimento per i
colleghi  del comando del contingente. Magnifica figura di comandante
che,  con il proprio operato ha contribuito in maniera determinante a
elevare  il  prestigio del contingente e della forza armata in ambito
Internazionale.»  -  Baghdad  (Iraq),  2 settembre  2005 - 25 gennaio
2006.

    Con decreto ministeriale 17 luglio 2008, e' conferita la seguente
ricompensa:
                           Croce di bronzo

    Al  Tenente  Colonnello  Germano Sarsale, nato il 12 marzo 1957 a
Viterbo, e' stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito
con  la seguente motivazione: «Comandante del JSOTG Condor inquadrato
nell'Italian  Joint  Task  Force,  nell'ambito  della Missione Antica
Babilonia  IX  in  Iraq,  assolveva  il  proprio  incarico  svolgendo
un'azione  di  comando  caratterizzata  da spiccata professionalita',
alto  senso del dovere e non comune impegno. Costantemente alla testa
dei   propri  uomini,  con  cui  condivideva  ogni  tipo  di  disagio
ambientale,  in  una  situazione operativa particolarmente complessa,
caratterizzata da forti tensioni ed elevati coefficienti di pericolo,
assicurava,   con  generosita'  e  massima  efficienza,  il  successo
nell'assolvimento  dei compiti affidatigli, riscuotendo l'ammirazione
dei  superiori  e  infondendo nel personale alle dipendenze fiducia e
sicurezza.  In  tale  ambito,  organizzava  e  portava  a termine una
innumerevole  serie  di  operazioni volte a garantire la sicurezza di
tutte  le autorita' militari e civili, italiane ed Internazionali che
sono  intervenute  in  zona  di  operazione. Contribuiva altresi', in
maniera   significativa,   a   contrastare  le  attivita'  a  matrice
terroristica  contro  le  forze  della coalizione operanti nell'area,
mediante una assidua azione di pattugliamento e ricerca ed assicurava
con  tempestivita'  ed  efficienza  la  disponibilita'  di un reparto
altamente preparato a compiti di elevata operativita' da impiegare in
situazioni  di  crisi  e  per  esigenze  di particolare rilevanza del
contingente.  Chiaro  esempio  di ufficiale e di comandante altamente
motivato,  dall'indiscussa preparazione e dalle eccezionali capacita'
che,  con  il suo comportamento e con i brillanti risultati ottenuti,
contribuiva a portare ulteriore e significativo lustro al contingente
italiano  ed  alle  forze  armate  nel contesto Internazionale». - An
Nasiriyah (Iraq), 27 gennaio 2006 - 16 giugno 2006.

    Con decreto 17 luglio 2008 e' conferita la seguente ricompensa:
                           Croce di bronzo

    Al  Maggiore  Angelo  Minelli,  nato il 12 luglio 1968 a Roma, e'
stata  concessa  la  croce  di  bronzo al merito dell'Esercito con la
seguente  motivazione:  «Ufficiale  superiore  impiegato  quale  Capo
sezione  Plans  &  Project  della  Cellula J9 dell'Italian Joint Task
Force   Iraq,  nell'ambito  dell'operazione  Antica  Babilonia  VIII,
operava  costantemente  con  impareggiabile  competenza, fervidissimo
impegno   ed   instancabile   volonta'   realizzatrice,  evidenziando
entusiasmo,  passione  ed  inestimabili  qualita'  organizzative e di
coordinamento,   conseguendo   nel  contempo  risultati  di  assoluta
eccellenza  in ogni circostanza. Collaboratore leale ed infaticabile,
forniva  uno  straordinario  rendimento  durante le intense attivita'
svolte  dalla  sezione, dando costantemente prova di solide capacita'
professionali  e  di  una  naturale  propensione alla semplificazione
delle   problematiche  connesse  con  le  attribuzioni  di  specifica
pertinenza.   In   particolare,   contribuiva  in  modo  determinante
all'attivita'  di  pianificazione  e gestione dei progetti sviluppati
con i finanziamenti nazionali, costituendo prezioso e costante «Trait
d'Union»   tra  la  Task  Force  Cimic  e  il  centro  amministrativo
d'Intendenza Interforze.
    Inoltre,  si  confrontava  costantemente con gli organismi locali
responsabili  della  ricostruzione,  fornendo  consulenza  e seguendo
personalmente la progressione dei lavori. In tale contesto, si recava
sui  vari  posti  di  lavoro,  assumendosi  anche  un maggior rischio
dovendo  mantenere,  per  ragioni  di  opportunita', un basso profilo
tattico,   evidenziando,   nella  circostanza,  ampia  fiducia  nella
sicurezza   all'uopo  predisposta  dalle  forze  locali.  Coraggio  e
determinazione nel conseguire gli obiettivi prefissati sono stati gli
aspetti  qualificanti  del  suo  operato.  In  tale quadro, garantiva
altresi'  un  fondamentale  supporto  al regolare sviluppo dei citati
progetti  per  quanto attiene agli aspetti di carattere burocratico e
amministrativo,   dando   continuamente   prova   di  un'approfondita
conoscenza   della   complessa   normativa   vigente   in  materia  e
costituendo,  in  molte  occasioni, anche grazie al suo straordinario
spirito  d'iniziativa,  un  qualificato  referente  per  il  regolare
svolgimento   dei   previsti   Iter   procedurali.   cosciente  della
delicatezza  della funzione assolta e dell'importanza delle attivita'
di  specifica  competenza  per  il  favorevole  esito della missione,
poneva ogni sua risorsa fisica ed intellettiva al totale assolvimento
del  compito,  individuando  sempre le soluzioni piu' opportune, allo
scopo di fornire aiuto e assistenza al personale iracheno bisognoso.
    Infine,  grazie  ad  una  consolidata  e diversificata esperienza
acquisita,  suscitava  sincera  ammirazione  delle  alte personalita'
militari  nelle  molteplici  occasioni  di confronto con il personale
degli  altri  contingenti,  risultando un sicuro punto di riferimento
per superiori, colleghi e dipendenti.
    Chiaro  esempio di ufficiale di altissimo valore, che, con il suo
responsabile   comportamento   ed  i  brillanti  risultati  ottenuti,
contribuiva  ad  elevare il prestigio del contingente e dell'Esercito
italiano  nel  contesto Internazionale.» - Tallil (Iraq), 7 settembre
2005 - 26 gennaio 2006.

    Con decreto 17 luglio 2008 e' concessa la seguente ricompensa:
                           Croce di bronzo

    Al  Maggiore  Giovanni Gagliano, nato il 1° ottobre a Catania, e'
stata  concessa  la  croce  di  bronzo al merito dell'Esercito con la
seguente  motivazione:  «Assistente  militare  del  Comandante  della
Brigata    Multinazionale   nell'ambito   dell'operazione   ISAF   in
Afghanistan, svolgeva incessantemente, per oltre sei mesi, l'incarico
assegnato con profonda dedizione e straordinaria energia.
    Dotato  di non comuni qualita' complessive, fermo nelle decisioni
ma duttile nella preparazione, riusciva a instaurare stretti rapporti
di  collaborazione con i comandi delle unita' dipendenti, guadagnando
rapidamente  la stima e l'ammirazione dei comandanti delle formazioni
di altre nazionalita'.
    Sostenuto   da   eccezionale   intelligenza   e  ferrea  volonta'
realizzatrice,  animato  da  impareggiabile  senso del dovere e della
responsabilita',  partecipava  fattivamente  a tutte le attivita' del
Comandante,  dando  prova  di  non comune capacita' organizzativa. La
dedizione  e  la  costruttiva  determinazione  venivano  premiate dal
riconoscimento  di  efficacia  e gratitudine espressa dalle autorita'
afghane  che  avevano  tratto  sicuro  giovamento dalla sua azione di
coordinamento  e  controllo.  Splendida  figura  di  ufficiale che ha
operato ben oltre i normali doveri del grado e della funzione, la cui
azione  ha  ottenuto  il riconoscimento anche formale dalle autorita'
straniere  presenti  e  il  compiacimento  delle  numerose  autorita'
Nazionali in visita. Con il proprio operato ha contribuito in maniera
determinante  ad  elevare  il prestigio del contingente e della forza
armata  in ambito Internazionale.» - Kabul (Afghanistan), luglio 2005
- febbraio 2006.

    Con  decreto  17 luglio  2008  e'  stata  conferita  la  seguente
ricompensa:
                           Croce di bronzo

    Al Tenente Colonnello Antonino Giuseppe Pagoto, nato il 6 gennaio
1963  a  Valderice (Trapani), e' stata concessa la croce di bronzo al
merito  dell'Esercito  con la seguente motivazione: «Comandante della
Task   Force   Recom   inquadrata   nell'Italian  Joint  Task  Force,
nell'ambito  della  Missione  Antica  Babilonia  IX  in  Iraq  e Vice
Comandante  del Provincial Reconstruction Team della provincia di Dhi
Qar,   assolveva   i   delicatissimi   incarichi   con  straordinaria
motivazione,  eccezionale  professionalita'  e senso del dovere fuori
dal   comune,   profondendo  le  migliori  energie  fisiche,  morali,
intellettuali e professionali per assicurare il soddisfacimento delle
piu'  complesse  esigenze  del  teatro  operativo che rientravano nei
settori di pertinenza. La sua eccezionale capacita' realizzativa e la
sua encomiabile dedizione al servizio rappresentavano chiaro e sicuro
riferimento  per  tutto il personale della Task Force e assicura vano
soluzioni  rapidissime  ed efficaci alle piu' complesse problematiche
in occasione degli impegni di maggiore visibilita' internazionale. In
tutte  le  attivita'  riusciva  a  motivare  pienamente  il personale
dipendente,   il   quale   rispondeva   con   entusiasmo,  impegno  e
professionalita' fornendo un rendimento di reale altissimo livello in
un  contesto  umano  ed  operativo  caratterizzato da forti tensioni,
profondi  disagi  ambientali  ed  elevati  coefficienti  di pericolo.
Durante  l'attacco a matrice terroristica del 30 gennaio 2006, in cui
e'  rimasto  seriamente  coinvolto  un  militare della sua Task Force
impegnato  in  attivita'  di scorta, svolgeva una brillante azione di
comando che consentiva l'immediato soccorso del ferito.
    Quale   Vice   Comandante  del  Provisional  Reconstruction  Team
esercitava  le  sue  mansioni  esprimendo  doti  di  coordinamento  e
controllo  di  alta valenza, operando in piu' settori simultaneamente
con eccezionale lucidita', imponendosi all'attenzione delle autorita'
civili  italiane e internazionali per le sue qualita' professionali e
per  la  capacita' di gestire con padronanza ed oculato discernimento
tutte  le particolari situazioni volte a consentire il raggiungimento
degli  obiettivi  fissati  nell'ambito  del processo di ricostruzione
della  provincia  del  Dhi  Qar. Grazie alla sua opera e ai brillanti
risultati   conseguiti,  riscuoteva  meritatamente  il  plauso  delle
maggiori  autorita' civili e militari, italiane e straniere, presenti
in zona di operazioni, contribuendo in tal modo a portare ulteriore e
significativo  lustro al contingente italiano e alle forze armate nel
contesto  Internazionale.»  -  An Nasiriyah (Iraq), 23 gennaio 2006 -
16 giugno 2006.

    Con  decreto ministeriale 17 luglio 2008 e' conferita la seguente
ricompensa:
                           Croce di bronzo

    Al  Colonnello Gerardo Vincenzo Restaino, nato il 9 febbraio 1956
a  Los  dos Caminos (Venezuela), e' stata concessa la croce di bronzo
al  merito  dell'Esercito con la seguente motivazione: «Comandante di
Italfor    XI   operante   in   Afghanistan   a   Kabul   nell'ambito
dell'operazione    ISAF,    evidenziava    encomiabile   generosita',
grandissima  professionalita',  spiccato  senso di responsabilita' ed
elevato  spirito  di sacrificio, fornendo un contributo esemplare per
il  supporto  logistico  al  dispiegamento  della Kabul Multinational
Brigade prima e del comando ISAF successivamente.
    Il  suo operato instancabile e competente consentiva di risolvere
brillantemente   le   molteplici   problematiche   connesse   con  lo
schieramento  di  diversi contingenti nazionali a Kabul, garantendone
sempre  il  necessario  sostegno  che  permetteva  la  piena e pronta
operativita'  dei  reparti  italiani  presenti.  Nella  sua opera, si
adoperava  con  ogni  mezzo  e  senza  risparmio  di  energia per ben
riuscire   a   garantire   l'organizzazione   ed   il   funzionamento
dell'apparato  logistico  di  supporto  alle  unita' nazionali, ed in
questo  ambito  consentiva  il pronto dispiegamento delle task forces
elicotteri  della Marina Militare e dell'Esercito. Per tutto il lungo
periodo  di  permanenza  nel  teatro  afghano,  si  rivelava elemento
preziosissimo,  in  grado  di mettere a buon frutto le sue conoscenze
tecnico-professionali,   oltre   che   validissimo  supporto  per  il
comandante  di  contingente  nell'espletamento  delle  sue attivita'.
Nella  sua  funzione  di  comandante  del  Compound  denominato  Camp
Invicta,  ove  trovava  alloggiamento  oltre  al personale di Italfor
anche  il  Battle  Group  norvegese  ed  una  compagnia  Genio greca,
riusciva  ad  instaurare con i contingenti alleati salde relazioni di
amicizia  e  di  cooperazione,  ottimizzando  l'impiego delle risorse
grazie ad un opera di integrazione e di mutuo supporto.
    Comandante  sensibile  ed  attento,  dotato  di notevole carisma,
motivava  fortemente  il  personale  alle  sue  dipendenze  il  quale
assolveva  con  entusiasmo  e  grande  impegno  anche  i compiti piu'
onerosi  e  deucati  nelle  fasi  piu'  complesse  delle  operazioni.
Splendida  figura di ufficiale e di comandante, che ha contribuito ad
elevare  l'immagine dell'Esercito italiano in ambito Internazionale.»
- Kabul (Afghanistan), 14 giugno 2005 - 22 novembre 2005.