Conferimento di attestati di pubblica benemerenza al valor civile(GU n.69 del 23-3-1990)
Il Ministro dell'interno, con proprio decreto del 25 maggio 1989, in seguito a parere della commissione prevista dall'art. 7 della legge 2 gennaio 1958, n. 13, ha conferito i seguenti attestati di pubblica benemerenza al valor civile per le azioni coraggiose sottoindicate: Maresciallo capo dei carabinieri Giacomo Bulciolu, il 10 gennaio 1987, in Romana di Sassari. - Con grave rischio personale, penetrava reiteratamente in un'abitazione privata invasa dalle fiamme, riuscendo a portare all'esterno oggetti di valore e due bombole di gas liquido. Si prodigava, quindi coadiuvato da graduato dipendente, al completo spegnimento dell'incendio. Appuntato dei carabinieri Giovanni Carboni, il 10 gennaio 1987, in Romana di Sassari. - Libero dal servizio, accorreva prontamente presso un'abitazione privata invasa dalle fiamme e, con grave rischio personale, collaborava col proprio comandante nell'opera di spegnimento dell'incendio. Appuntato dei carabinieri Francesco Latorre il 17 agosto 1987, in Bolsena. - In occasione di un incendio sviluppatosi in un capanno adiacente ad un campeggio, non esitava ad introdursi al suo interno e a trasportare a distanza di sicurezza due bombole di gas liquido, ormai avvolte dalle fiamme, scongiurandone la sicura deflagrazione. Maresciallo di 2a classe Giuseppe German, il 24 agosto 1987, in Caorle. - Richiamato da invocazioni di aiuto, non esitava a tuffarsi in mare per soccorrere un bambino che, per le avverse condizioni meteomarine, era in procinto di annegare. Raggiuntolo, riusciva a trarlo in salvo a riva. Finanziere Gennaro Monaco, il 2 aprile 1988, in Taranto. - Con pronta determinazione e grande sprezzo del pericolo, ingaggiava una violenta colluttazione con un malvivente armato. Riusciva, quindi, a disarmarlo ed a consegnarlo alla giustizia. Appuntato della guardia di finanza Michele Pignalosa, il 31 maggio 1988, in Taranto. - Senza esitazione si avvicinava ad un'autovettura in fiamme e provvedeva a trarre in salvo il conducente rimasto prigioniero al suo interno. Si prodigava, poi, nello spegnimento dell'incendio. Finanzieri Antonio Quaranta e Orlando Rosellini, il 1 luglio 1988, in San Giuliano di Rimini. - Senza esitazione e con sprezzo del pericolo provvedeva, con l'aiuto di un collega, a trarre in salvo una bambina intrappolata in un'autovettura avvolta dalle fiamme. Successivamente si prodigava nello spegnimento dell'incendio. Massimo Giacometti, l'11 luglio 1988, in Castelfranco Veneto. - Richiamato da invocazioni di aiuto, non esitava a tuffarsi nelle acque di un fossato per soccorrere una donna gettatavisi a scopo suicida. Raggiuntala riusciva a trarla in salvo a riva. Sc. Np. Ivano Mazzotti, il 21 luglio 1988, in Rimini. - Richiamato da invocazioni di aiuto, non esitava a lanciarsi in mare in soccorso di una persona in procinto di annegare. Raggiuntala, riusciva a trarla in salvo. Finanziere Antonio Schiavone, il 17 settembre 1987, in Milano. Con alto senso del dovere, non esitava a porsi all'inseguimento di due individui che avevano tentato di forzare la portiera di un'auto in sosta. Raggiuntili, dopo una violenta colluttazione riusciva a bloccare e trarre in arresto uno dei malviventi. Finanzieri Sandro Bologna e Paolo Bullita, il 22 marzo 1988, in Anguillara Sabazia. - Coraggiosamente si introduceva in un appartamento in fiamme per soccorrere, insieme ad un collega, una donna anziana. Successivamente si prodigava a spegnere l'incendio. Brigadiere della guardia di finanza Giuseppe Bucaria, finanzieri Giuseppe Rinaldi e Salvatore Russo, il 15 settembre 1988, in Fasano (Brindisi). - Nel corso di un violento nubifragio, non esitava ad intervenire in soccorso di una donna, bloccata all'interno della propria autovettura semisommersa dall'acqua. Riusciva, quindi, con l'ausilio di due colleghi, a trarre in salvo la sventurata.