Determinazione dell'importo degli interessi da corrispondere sui certificati del Tesoro in Euroscudi con godimento 25 maggio 1988, relativamente alla terza cedola, di scadenza 25 maggio 1991.(GU n.135 del 11-6-1991)
IL MINISTRO DEL TESORO Visto il proprio decreto n. 252184/66-AU-160 del 18 maggio 1988, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 127 del 1 giugno 1988, con cui e' stata disposta un'emissione di certificati del Tesoro in ECU con godimento 25 maggio 1988, di durata quadriennale, al tasso d'interesse annuo dell'8,50%, per l'importo di 1.000 milioni di ECU; Visto, in particolare, l'art. 9 del richiamato decreto ministeriale del 18 maggio 1988, con cui, fra l'altro, si dispone che l'importo degli interessi da pagare annualmente sui predetti titoli, relativamente alla quota degli stessi circolante all'interno, e' determinato con decreto del Ministro del Tesoro, in misura pari al valore nominale in ECU convertito in lire italiane sulla base della media aritmetica dei tassi di cambio lira italiana/ECU, comunicati dall'Ufficio italiano dei cambi nei primi venti giorni del mese di aprile precedente la scadenza della cedola di interesse; Considerato che occorre determinare l'importo degli interessi da pagare relativamente alla terza cedola - di scadenza 25 maggio 1991 - dei predetti certificati del Tesoro in ECU; Visto il proprio decreto n. 570480/66-AU-160 del 1 giugno 1989, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 152 del 1 luglio 1989, con cui si e' provveduto a regolare i rapporti tra Tesoro e Banca d'Italia in ordine al servizio di pagamento dei ripetuti certificati; Visto, in particolare, il quinto comma dell'art. 1 del predetto decreto del 1 giugno 1989, con cui si stabilisce che, in relazione alla variabilita' dell'ammontare dei titoli di che trattasi circolanti all'interno, la Banca d'Italia provvedera' a comunicare al Tesoro entro il mese di aprile di ogni anno il capitale nominale complessivo dei certificati stessi, sul quale devono essere effettuati i pagamenti in lire; Visto il telex in data 22 aprile 1991, con cui la Banca d'Italia ha comunicato, tra l'altro, che: l'importo nominale dei CTE con godimento 25 maggio 1988, attualmente circolanti all'interno, e sui quali deve essere effettuato il pagamento degli interessi relativamente alla terza cedola, di scadenza 25 maggio 1991 e' di 331.500.000 ECU; la media aritmetica dei tassi di cambio lira italiana/ECU, comunicati dall'Ufficio italiano dei cambi e riferentisi ai primi venti giorni del mese di aprile 1991, e' di L. 1.530,90 per ogni ECU; Decreta: Ai sensi e per gli effetti dell'art. 9 del decreto ministeriale n. 252184/66-AU-160 del 18 maggio 1988, meglio specificato nelle premesse, l'importo degli interessi netti da pagare in lire italiane sulla quota attualmente circolante all'interno (pari a nominali 331.500.000 ECU) dei CTE quadriennali 8,50% con godimento 25 maggio 1988 - relativamente alla terza cedola, di scadenza 25 maggio 1991 - ammonta a L. 37.744.817.905. La ritenuta fiscale del 12,50% di cui al decreto legge 19 settembre 1986, n. 556, convertito, con modificazioni, nella legge 17 novembre 1986, n. 759, ammonta a L. 5.392.117.000. La spesa complessiva di lire 43.136.934.905 fara' carico al cap. 4691 dello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro per l'anno finanziario 1991. Il presente decreto sara' trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione e verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 3 maggio 1991 Il Ministro: CARLI Registrato alla Corte dei conti il 14 maggio 1991 Registro n. 16 Tesoro, foglio n. 217