SECONDA UNIVERSITA' DI ROMA

DECRETO RETTORALE 19 luglio 1990 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.183 del 7-8-1990)

                              IL RETTORE
  Visto  lo  statuto  della  seconda Universita' degli studi di Roma,
approvato con decreto del  Presidente  della  Repubblica  29  ottobre
1980, n. 1137, e successive modificazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  il  regio  decreto  30  settembre 1938, n. 1652 e successive
modificazioni;
  Visto  il  regio  decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 3 aprile 1987, n.
234, recante modificazioni  all'ordinamento  didattico  universitario
relativamente al corso di laurea in scienze biologiche;
  Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita' accademiche di questa Universita';
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  le  nuove
modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui  all'ultimo
comma  dell'art.  17  del testo unico 31 agosto 1933, n.  1592, per i
motivi  esposti  nelle  deliberazioni  degli  organi  accademici,   e
convalidati dal Consiglio universitario nazionale nel suo parere;
  Udito  il parere del Consiglio universitario nazionale del 18 marzo
1989;
  Viste  le  delibere di adeguamento al parere sopracitato (consiglio
di facolta' del 21 dicembre 1989, senato accademico del  19  febbraio
1990 e consiglio di amministrazione del 21 febbraio 1990);
  Visto il parere del Consiglio universitario nazionale del 13 giugno
1990.
                               Decreta:
  Lo statuto della seconda Universita' degli studi di Roma, approvato
e  modificato  con  i  decreti  sopra  indicati,   e'   ulteriormente
modificato come appresso:
                            Articolo unico
  Gli articoli 68, 69, 70, 71, relativi al corso di laurea in scienze
biologiche,  sono  soppressi  a  sostituiti,   con   il   conseguente
scorrimento della numerazione degli articoli successivi, dai seguenti
articoli:
  Art. 68. - Il corso di laurea in scienze biologiche ha la durata di
cinque anni ed e' suddiviso in un  triennio  propedeutico  ed  in  un
biennio  di  applicazione articolato in indirizzi. L'accesso al corso
di laurea e' regolato dalle disposizioni di legge. Il numero di esami
e' non meno di 26.
  Nel  caso  di  verifiche  di profitto contestuali - accorpamento di
piu'  insegnamenti  dello  stesso  anno  accademico  -   il   preside
costituisce  le  commissioni  di  profitto  utilizzando i docenti dei
relativi corsi, secondo le norme  dettate  dall'art.  160  del  testo
unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,  approvato con regio
decreto 31 agosto 1933, n.  1592,  e  dell'art.  42  del  regolamento
studenti approvato con regio decreto 4 giugno 1938 n. 1269.
  I  corsi  di  insegnamento  possono  essere  organizzati  in moduli
semestrali  secondo  le  norme  vigenti.  Il  totale  delle  ore   di
insegnamento e' di milleseicento per il triennio e di cinquecento per
il biennio.
  I  corsi  di  insegnamento  annuali  devono disporre di non meno di
novanta ore, quelli semestrali di quarantacinque ore.
  Nel  computo orario sono comprese lezioni, esercitazioni, esercizi,
sperimentazioni e dimostrazioni, a seconda della natura dei corsi.
  Triennio propedeutico:
    1) anatomia comparata ( a);
    2) biologia dello sviluppo;
    3) biologia molecolare;
    4) botanica;
    5) chimica biologica;
    6) chimica fisica;
    7) chimica generale ed inorganica;
    8) chimica organica;
    9) citologia ed istologia ( d);
   10) ecologia;
   11) fisica;
   12) fisiologia generale;
   13) fisiologia vegetale;
   14) genetica;
   15) istituzioni di matematiche;
   16) laboratorio di chimica ( c);
   17) laboratorio di fisica ( b);
   18) microbiologia generale;
   19) zoologia.
  Il  consiglio  di  corso di laurea e di facolta', per le rispettive
competenze, nell'ambito  delle  milleseicento  ore  previste  per  il
triennio propedeutico, organizzano didattica applicata secondo moduli
didattici programmati.
  Tutti  gli  studenti sono inoltre tenuti a frequentare per due anni
consecutivi del triennio  propedeutico  un  laboratorio  di  biologia
sperimentale  di settantacinque ore per anno, nel quale dovra' essere
elemento preminente la  partecipazione  attiva  degli  studenti  agli
esperimenti.
  Tali  corsi  di  laboratorio  sono  organizzati,  per  le  parti di
competenza, dai  docenti  di  discipline  "biologiche"  del  triennio
(quelle  indicate con i numeri 1, 3, 4, 5, 9, 10, 12, 13, 14, 18, 19)
nonche' da eventuali altri docenti,  secondo  modalita'  fissate  dal
consiglio  di corso di laurea. Al termine di ciascun corso annuale lo
studente  deve  superare  un  colloquio  con   giudizio   di   merito
sull'attivita'  svolta,  a  cura  di  una  commissione costituita dal
coordinatore e da almeno altri due docenti.
  Lo  studente  inoltre deve superare un colloquio di lingua inglese.
Il  colloquio  comprende  la  traduzione  di  un  brano  di  un'opera
scientifica di argomento biologico.
  Gli  esami  di istituzioni di matematiche, fisica, chimica generale
ed inorganica  sono  propedeutici  agli  esami  del  secondo  anno  e
successivi.
  L'iscrizione  al  biennio per l'indirizzo prescelto e' condizionata
al superamento dei tre esami suddetti ed inoltre di chimica organica,
laboratorio  di fisica, laboratorio di chimica, di almeno sette esami
di discipline "biologiche",  dei  due  colloqui  del  laboratorio  di
biologia sperimentale e del colloquio di lingua inglese.
 Biennio di applicazione:
   Ogni  indirizzo comprende non meno di sette corsi per un totale di
cinquecento ore.
   Gli indirizzi e le discipline caratterizzanti sono:
  A) Indirizzo biologico ecologico:
    botanica II;
    ecologia applicata;
    igiene (insegnamento facoltativo);
    zoologia II.
  B) Indirizzo biomolecolare:
    biologia molecolare II;
    chimica biologica II;
    genetica II;
    metodologia biochimica.
  Art.  69.  -  La  tesi  di  laurea consiste in un elaborato su dati
sperimentali e deve comunque portare un contributo originale.
  A  tale  fine  e' obbligatoria la frequenza per non meno di un anno
presso  un  laboratorio  scientifico  sotto  la  responsabilita'  del
relatore.
  Per  essere  ammesso  all'esame  di  laurea, lo studente deve avere
seguito non meno di ventisei corsi per un totale di duemilacento ore,
e  superato  i  relativi esami, secondo quanto previsto dallo statuto
dell'Ateneo, ed avere inoltre superato i due colloqui di  laboratorio
di biologia sperimentale ed il colloquio di lingua inglese.
  L'esame di laurea consiste:
    a) nella discussione di una tesi scritta;
    b) in un colloquio su argomenti di cultura generale biologica;
    c)  nell'esposizione  e commento di una memoria della letteratura
scientifica in una disciplina diversa da quella della tesi.
  Il  diploma  di  laurea  riporta  il  titolo di laureato in scienze
biologiche, mentre il relativo certificato, rilasciato  al  laureato,
fara' menzione dell'indirizzo seguito.
  Elenco  dei  corsi non obbligatori (eventualmente accorpabili con i
corsi rinunciabili):
    1) algologia;
    2) analisi biochimico-cliniche;
    3) anatomia umana;
    4) anatomia vegetale;
    5) antropologia;
    6) antropometria;
    7) batteriologia;
    8) biochimica cellulare;
    9) biochimica comparata;
   10) biochimica fisica;
   11) biochimica industriale;
   12) biochimica macromolecolare;
   13) biochimica vegetale;
   14) biocristallografia;
   15) biofisica;
   16) biologia cellulare;
   17) biologia della pesca ed acquacoltura;
   18) biologia delle popolazioni umane;
   19) biologia marina;
   20) biologia umana;
   21) biologia vegetale applicata;
   22) biometria;
   23) botanica sistematica;
   24) calcolo numerico e programmazione;
   25) chimica analitica;
   26) chimica analitica clinica;
   27) chimica analitica strumentale;
   28) chimica degli alimenti;
   29) chimica dell'ambiente;
   30) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale;
   31) chimica delle sostanze organiche naturali;
   32) chimica fisica biologica;
   33) citochimica ed istochimica;
   34) citogenetica;
   35) citologia animale;
   36) citologia sperimentale;
   37) citologia vegetale;
   38) citopatologia;
   39) complementi di chimica organica;
   40) complementi di fisiologia generale;
   41) conservazione della natura e delle sue risorse;
   42) didattica naturalistica e biologica;
   43) ecofisiologia vegetale;
   44) ecologia animale;
   45) ecologia microbica;
   46) ecologia preistorica;
   47) ecologia umana;
   48) ecologia vegetale;
   49) elettrofisiologia;
   50) embriologia comparata;
   51) embriologia e morfologia sperimentale;
   52) endocrinologia comparata;
   53) entomologia;
   54) enzimologia;
   55) etologia;
   56) etologia applicata;
   57) evoluzione biologica;
   58) farmacologia;
   59) farmacologia cellulare;
   60) farmacologia molecolare;
   61) fisiologia cellulare;
   62) fisiologia comparata;
   63) fisiologia delle piante coltivate;
   64) fisiologia generale II;
   65) fisiopatologia endocrina;
   66) fitogeografia;
   67) fotobiologia;
   68) genetica dei microrganismi;
   69) genetica delle popolazioni;
   70) genetica molecolare;
   71) genetica quantitativa;
   72) genetica umana;
   73) genetica vegetale;
   74) geobotanica;
   75) idrobiologia e pescicoltura;
   76) igiene ambientale;
   78) immunologia;
   79) ingegneria genetica;
   80) laboratorio di biologia molecolare;
   81) laboratorio di ecologia;
   82) laboratorio di metodologie botaniche;
   83) laboratorio di metodologie farmacologiche;
   84) laboratorio di metodologie fisiologiche;
   85) laboratorio di metodologie genetiche;
   86) laboratorio di metodologie zoologiche;
   87) laboratorio di microbiologia e serologia;
   88) laboratorio di patologia generale;
   89) laboratorio di tecniche ultrastrutturali;
   90) metodi fisici della biologia;
   91) metodi matematici e statistici;
   92) metodi per il trattamento della informazione;
   93) merceologia;
   94) micologia;
   95) microbiologia ambientale;
   96) microbiologia applicata;
   97) microbiologia industriale;
   98) mutagenesi ambientale;
   99) neurobiologia;
  100) neurobiologia comparata;
  101) oceanografia;
  102) paleobotanica;
  103) paleontologia;
  104) paleontologia umana e paleoetnologia;
  105) palinologia;
  106) parassitologia;
  107) patologia cellulare;
  108) patologia generale;
  109) patologia molecolare;
  110) patologia vegetale;
  111) planctologia;
  112) primatologia;
  113) protozoologia;
  114) psicobiologia;
  115) radiobiologia;
  116) scienza dell'alimentazione;
  117) storia della biologia;
  118) tossicologia;
  119) ultrastrutture vegetali;
  120) virologia vegetale;
  121) virologia;
  122) zoocolture;
  123) zoogeografia;
  124) zoologia applicata;
  125) zoologia sistematica;
  126) zoologia dei vertebrati.
  Possono  inoltre essere utilizzate come corsi non obbligatori tutte
le discipline fondamentali degli indirizzi.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 19 luglio 1990
                                                   Il rettore: GARACI