UNIVERSITA' DI BARI

DECRETO RETTORALE 15 ottobre 1990 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.5 del 7-1-1991)

                              IL RETTORE
  Visto  lo  statuto  dell'Universita' degli studi di Bari, approvato
con  regio  decreto  14  ottobre  1926,   n.   2134,   e   successive
modificazioni ed integrazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  il  regio  decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto  il  regio  decreto  30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Vista  la  legge  9 maggio 1989, n. 168, ed in particolare il primo
comma dell'art. 16, relativo alle modifiche di statuto;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri 12
maggio 1989, di approvazione del piano di  sviluppo  dell'Universita'
per  gli  anni 1986-1990, che prevede, fra l'altro, l'istituzione del
corso  di  laurea  in  scienze  dell'ambiente  e  del  territorio  ad
indirizzo  marino  ed  oceanografico  presso  la  facolta' di scienze
matematiche, fisiche e naturali, con sede in Taranto;
  Riconosciuta  la particolare necessita' di apportare la modifica di
statuto in deroga  al  termine  triennale  di  cui  all'ultimo  comma
dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  il  parere  del  Consiglio  universitario nazionale espresso
nella seduta del 27 febbraio 1990, relativo alla nuova  denominazione
riguardante  il  corso  di  laurea  in scienze ambientali (ex scienze
dell'ambiente e del territorio ad indirizzo marino ed  oceanografico)
(tabella XXXV);
  Visto l'art. 2, commi 1 e 2, della legge 7 agosto 1990, n. 245;
  Visto  il  decreto  rettorale  del  18 maggio 1990, n. 2580, con il
quale, a  decorrere  dall'anno  accademico  1990-1991,  e'  istituito
presso  la  facolta'  di  scienze  matematiche,  fisiche  e  naturali
dell'Universita' degli studi di Bari il corso di  laurea  in  scienze
ambientali - indirizzo marino, con sede in Taranto;
  Viste  le  deliberazioni  del  consiglio  della facolta' di scienze
matematiche, fisiche e naturali in data 11 maggio  1990;  del  senato
accademico  in data 14 maggio 1990 e del consiglio di amministrazione
in data 17 maggio 1990 di questa Universita';
  Viste   le  osservazioni  contenute  nella  lettera  del  Ministero
dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica  prot.  n.
2958 del 29 settembre 1990;
  Viste   le  osservazioni  ed  il  parere  favorevole  espresso  dal
Consiglio universitario nazionale nella riunione dell'8 ottobre 1990;
  Viste  le  delibere di accoglimento delle suddette osservazioni del
consiglio della facolta' di scienze matematiche, fisiche  e  naturali
del  10 ottobre 1990, del senato accademico del 12 ottobre 1990 e del
consiglio di amministrazione del 13 ottobre 1990;
  Visto il decreto rettorale n. 2603 del 18 maggio 1990, con il quale
e' stato istituito presso la facolta' di scienze matematiche, fisiche
e naturali dell'Universita' degli studi di Bari il corso di laurea in
scienze ambientali - indirizzo marino, con sede in Taranto;
  Ritenuto opportuno rettificare il citato decreto rettorale;
                               Decreta:
  Lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi  di  Bari,  approvato e
modificato con i decreti indicati nelle  premesse,  e'  ulteriormente
modificato come appresso:
  Dopo  l'art.  99  (titolo  X)  relativo  ai  corsi  di laurea della
facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali, e'  inserito  il
seguente  art.  100  relativo  alla  facolta' di scienze matematiche,
fisiche e naturali - corso di laurea in scienze ambientali  indirizzo
marino,  decentrato  a  Taranto, con il conseguente scorrimento della
numerazione degli articoli successivi.
                Corso di laurea in scienze ambientali
  Art.  100.  -  Il titolo di ammissione al corso di laurea e' quello
previsto dal primo comma dell'art. 1 della legge 11 dicembre 1969, n.
910.
  Il  corso  di laurea in scienze ambientali e' organizzato in cinque
anni, con trentadue discipline annuali che  danno  luogo  a  ventotto
esami,  di  cui quattro integrati. L'impegno didattico complessivo e'
stimato in 2720 ore. Per le discipline indicate, l'esame integrato e'
obbligatorio. Il numero degli studenti e' determinato di anno in anno
dal Ministero su proposta della facolta', anche in  dipendenza  delle
prospettive del mercato del lavoro.
  Il  corso di studi e' suddiviso in un biennio propedeutico ed in un
triennio articolato in due indirizzi: terrestre e marino.
  Nell'Universita'  di  Bari  e'  attualmente  istituito  l'indirizzo
marino, articolato in quattro  orientamenti:  oceanografico,  risorse
biotiche, risorse abiotiche ed inquinamento.
  L'organizzazione  del corso di laurea e' identificata da tre gruppi
di discipline:
   I - Discipline di formazione generale (biennio propedeutico).
   II  -  Discipline di indirizzo (diffuse nel 3›, 4› e 5› anno anche
se principalmente concentrate nel 3› e 4›).
   III  - Discipline di orientamento (essenzialmente diffuse nel 4› e
5› anno).
   Gli  insegnamenti del primo e del secondo gruppo sono identificati
nominativamente; le discipline di orientamento sono invece attivate a
scelta del corso di laurea, a condizione che almeno due terzi di esse
siano comprese negli elenchi contenuti nella tabella XXXV di  cui  al
decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1988.
  Piu' precisamente:
    a)  gli  insegnamenti  del  biennio  propedeutico,  costituiti da
quattordici discipline di formazione  generale,  sono  obbligatori  e
danno luogo a dodici esami di cui due integrati.
  Il  monte  orario per l'attivita' didattica complessiva nel biennio
e' di 1190 ore, ripartite tra le diverse discipline;
    b) e' previsto un numero di discipline obbligatorie di indirizzo,
pari a dodici con dieci esami, di cui due integrati.
  Il  monte  orario  per l'attivita' didattica complessiva e' di 1020
ore;
    c)  per ciascun orientamento e' previsto un elenco di discipline,
tra  le  quali  la  facolta'  deve  scegliere  quelle  necessarie   a
costituire  due  o  piu' blocchi alternativi di quattro per ognuno di
essi. Lo studente deve scegliere uno di  essi  e  le  due  discipline
rimanenti  a  completamento  dei  trentadue insegnamenti previsti dal
curriculum. Le due discipline possono essere scelte anche da  elenchi
di diversi orientamenti, purche' coerenti con quello adottato.
  Il monte orario per l'attivita' didattica complessiva relativa alle
sei discipline ammonta a cinquecentodieci ore.
  Fermo  restando  il  monte  orario  fissato nonche' il numero delle
discipline e degli esami, la facolta' puo' adottare il  metodo  della
didattica integrata limitatamente agli orientamenti.
  Il consiglio di corso di laurea determina, nel rispetto delle norme
vigenti,  anche  le  modalita'  di  svolgimento  degli  esami,  fermi
restando  gli  esami integrati previsti dallo statuto, per i quali le
commissioni di esame sono costituite dai docenti che  hanno  afferito
agli insegnamenti che danno luogo all'esame integrato.
  Lo  studente,  nel  biennio  propedeutico, e' tenuto a sostenere un
colloquio di conoscenza veicolare di lingua straniera.
   La scelta dell'orientamento va effettuata all'inizio del triennio.
  Sono  ammessi  al terzo anno gli studenti che hanno superato almeno
dieci esami dei dodici previsti nel biennio. Per sostenere gli  esami
delle discipline del biennio bisogna avere superato quella o quelle a
completamento del biennio.
  La tesi di laurea dovra' comportare un lavoro sperimentale.
  Nel  biennio  propedeutico  sono  obbligatorie  anche esercitazioni
pratiche   (ivi   comprese   esercitazioni   numeriche,   metodi   di
osservazione,   campionamento   e  misure)  secondo  quanto  previsto
dall'art. 6, primo comma, della legge 18 marzo 1958, n. 311.
                        ELENCO DELLE DISCIPLINE
  Titolo   conseguibile:  laurea  in  scienze  ambientali  (indirizzo
marino).
BIENNIO PROPEDEUTICO (discipline di formazione generale).
  1› Anno:
   1) istituzioni di matematica I;
   2) fisica generale I;
   3) chimica generale ed inorganica;
   4) biologia I (1);
   5) litologia e geologia;
   6) diritto e legislazione dell'ambiente.
  2› Anno:
   1) istituzioni di matematica II;
   2) fisica generale II;
   3) chimica organica;
   4) biologia II (2);
   5) ecologia;
   6)   fondamenti   di  analisi  di  sistemi  ecologici  (5,6  esame
integrato);
   7) laboratorio di fisica generale (2,7 esame integrato);
   8) economia dell'ambiente.
TRIENNIO DI INDIRIZZO MARINO.
  Esami  di  indirizzo  obbligatori  per tutti gli orientamenti. Tali
discipline sono dodici, di cui sette al terzo anno, quattro al quarto
anno,  uno  al quinto anno, con un monte orario didattico complessivo
di milleventi ore.
 3› Anno:
   1) chimica analitica;
   2) sedimentologia;
_______
   (1) Area biologica generale.
   (2) Area fisiologica generale.
 
   3) oceanografia e meteorologia;
   4) oceanografia biologica;
   5) oceanografia chimica;
   6) teoria ed applicazione delle macchine calcolatrici;
   7)   laboratorio   di   strumentazione  oceanografica  (3,7  esame
integrato);
   - una disciplina del blocco prescelto.
  4› Anno:
   1) ecologia applicata;
   2) geologia marina;
   3) laboratorio di ecologia applicata (1,3 esame integrato);
   4) metodi probabilistici, statistici e processi stocastici.
   -  tre  discipline  tra quelle del blocco e quelle prescelte dallo
studente.
 5› Anno:
   1) principi di valutazione di impatto ambientale;
   -  due  discipline  tra quelle del blocco e quelle prescelte dallo
studente.
ORIENTAMENTI.
  Sono previsti i seguenti quattro orientamenti:
   oceanografico;
   risorse biotiche;
   risorse abiotiche;
   inquinamento.
  Per ciascuno di tali orientamenti si fornisce il relativo elenco di
discipline cui  la  facolta'  dovra'  attingere  per  creare  blocchi
alternativi  di  quattro materie ciascuno. Le restanti due discipline
potranno essere scelte liberamente dallo  studente  purche'  coerenti
con l'orientamento.
  Orientamento oceanografico:
   1) aerofotointerpretazione e telerilevamento;
   2) diritto del mare;
   3) elementi di costruzioni marittime;
   4) elettronica applicata;
   5) fisica terrestre;
   6) geodesia e idrografia;
   7) geofisica marina;
   8) idrodinamica costiera e difesa litorale;
   9) planctologia;
   10) protezione dell'ambiente marino;
   11) radioattivita';
   12) topografia e cartografia.
 Orientamento risorse biotiche:
   1) aerofotointerpretazione e telerilevamento;
   2) biochimica degli organismi marini;
   3) biologia della pesca e acquacoltura;
   4) biotecnologia marina;
   5) chimica delle sostanze naturali marine;
   6) diritto del mare;
   7) economia delle risorse biotiche marine;
   8) elettronica applicata;
   9) fisiologia degli organismi marini;
   10) fitobiologia;
   11) genetica;
   12) inquinamento e depurazione dell'ambiente marino;
   13) metodi matematici di ottimizzazione;
   14) microbiologia marina;
   15) modelli matematici;
   16) planctologia;
   17) protezione dell'ambiente marino;
   18) sistematica degli organismi animali marini;
   19) sistematica degli organismi vegetali marini.
  Orientamento risorse abiotiche:
   1) aerofotointerpretazione e telerilevamento;
   2) chimica delle sostanze naturali marine;
   3) diritto del mare;
   4) elettronica applicata;
   5) evoluzione delle coste e della piattaforma continentale;
   6) fisica terrestre;
   7) geofisica marina;
   8) geofisica mineraria;
   9) geologia marina applicata;
   10) regime e protezione dei litorali;
   11) inquinamento e depurazione dell'ambiente marino;
   12) metodi matematici di ottimizzazione;
   13) modelli matematici;
   14) protezione dell'ambiente marino;
   15) radioattivita';
   16) stratigrafia marina;
   17) topografia e cartografia.
  Orientamento inquinamento:
   1) aerofotointerpretazione e telerilevamento;
   2) biochimica degli organismi marini;
   3) chimica degli inquinanti;
   4) chimica tossicologica;
   5) corrosione;
   6) dinamica delle grandi masse;
   7) elementi di costruzioni marittime;
   8) fisiologia degli organismi marini;
   9) impianti e processi industriali chimici;
   10) inquinamento e depurazione dell'ambiente marino;
   11) metodi matematici di ottimizzazione;
   12) microbiologia marina;
   13) modelli matematici;
   14) protezione dell'ambiente marino;
   15) radioattivita';
   16) fisica terrestre.
  Art. 5. - Sono previste le seguenti propedeuticita':
    a) l'esame di "istituzioni di matematica I" deve precedere quello
di "istituzioni di matematica II";
    b)  l'esame  di  "fisica  generale  I"  deve  precedere quello di
"fisica generale II";
    c)  l'esame  di  "chimica  generale ed inorganica" deve precedere
quello di "chimica organica";
    d)  l'esame  di  "biologia  I" deve precedere quello di "biologia
II".
  Il  presente  decreto  sara'  pubblicato  a  norma  di  legge nalla
Gazzetta Ufficiale della Repubbica italiana.
   Bari, 15 ottobre 1990
                                                           Il rettore