Estensione della tariffa urbana a tempo ad altre reti urbane.(GU n.20 del 24-1-1991)
IL MINISTRO DELLE POSTE E DELLE TELECOMUNICAZIONI Visto il testo unico delle disposizioni legislative in materia postale, di bancoposta e di telecomunicazioni, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 1973, n. 156; Visto il regio decreto 19 luglio 1941, n. 1198, e successive modifiche; Vista la convenzione stipulata il 1 agosto 1984 fra il Ministero delle poste e delle telecomunicazioni e la Sip - Societa' italiana per l'esercizio delle telecomunicazioni p.a., approvata con decreto del Presidente della Repubblica 13 agosto 1984, n. 523, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 239 del 30 agosto 1984; Visto il piano tecnico Sip per l'introduzione della tariffa urbana a tempo (TUT), approvato con decreto ministeriale del 30 luglio 1982 pubblicato nel Bollettino ufficiale del Ministero delle poste e delle telecomunicazioni n. 19 del 1 ottobre 1982; Vista la delibera del CIPE in data 24 marzo 1982 con la quale si afferma l'indispensabilita' di introdurre, dal 1 gennaio 1983, la tariffa urbana a tempo nelle conversazioni urbane a partire dalle principali aree metropolitane, anche al fine di una migliore utilizzazione degli impianti; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 1985, n. 793, riguardante l'adeguamento delle tariffe telefoniche nazionali ed, in particolare, l'art. 28, penultimo comma, col quale e' prevista l'estensione graduale della cennata TUT alle altre reti urbane; Considerato che le reti urbane elencate nell'articolo unico del presente decreto disporranno, a far data dal 1 febbraio, 1 marzo, 1 aprile, 1 maggio e 1 giugno 1991, degli impianti necessari per l'attivazione della tariffa urbana a tempo; Decreta: Articolo unico La tariffa per le comunicazioni telefoniche urbane di cui all'art. 28 del provvedimento tariffario citato nelle premesse e' estesa: a far data dal 1 febbraio 1991, alle seguenti n. 53 reti urbane: Cervignano del Friuli (Udine), Camposampiero (Padova), Piove di Sacco (Padova), Este (Padova), Chioggia (Venezia), Dolo (Venezia), Mirano (Venezia), Mira (Venezia), Mogliano Veneto (Treviso), Legnago (Verona), San Bonifacio (Verona), Arzignano (Vicenza), Correggio (Reggio Emilia), Bibbiano (Reggio Emilia), Comacchio (Ferrara), Mirandola (Modena), Cervia (Ravenna), Carpi (Modena), Vignola (Modena), Faenza (Ravenna), San Giovanni in Persiceto (Bologna), San Giovanni Valdarno (Arezzo), San Miniato (Pisa), Signa (Firenze), Orbetello (Grosseto), Grosseto, Piombino (Livorno), Cascina (Pisa), Siena, Jesi (Ancona), Loreto (Ancona), Fermo (Ascoli Piceno), Sant'Elpidio a Mare (Ascoli Piceno), Fano (Pesaro), Latina, Tivoli (Roma), Carbonia (Cagliari), Decimomannu (Cagliari), Oristano, Iglesias (Cagliari), Nuoro, Alghero (Sassari), Olbia (Sassari), Castellammare di Stabia (Napoli), Giarre (Catania), Lentini (Siracusa), Paterno' (Catania), Carini (Palermo), Partinico (Palermo), Modica (Ragusa), Vittoria (Ragusa), Avola (Siracusa), Mazara del Vallo (Trapani); a far data dal 1 marzo 1991, alle seguenti n. 33 reti urbane: Aosta, Treviglio (Bergamo), Cesano Maderno (Milano), Vigevano (Pavia), Gallarate (Varese), Bressanone (Bolzano), Riva del Garda (Trento), Gorizia, Monfalcone (Gorizia), Sacile (Pordenone), Recco (Genova), Sestri Levante (Genova), Rosignano Marittimo (Livorno), Poggibonsi (Siena), Falconara Marittima (Ancona), San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), Citta' di Castello (Perugia), Foligno (Perugia), Gubbio (Perugia), Velletri (Roma), Caserta, Aversa (Caserta), Giugliano in Campania (Napoli), Pozzuoli (Napoli), Potenza, Nocera Inferiore (Salerno), Fasano (Brindisi), Ruvo di Puglia (Bari), Triggiano (Bari), Andria (Bari), Caltanissetta, Acireale (Catania), Gela (Caltanissetta); a far data dal 1 aprile 1991, alle seguenti n. 45 reti urbane: Asti, Vercelli, Cuneo, Rivoli (Torino), Orbassano (Torino), Bonate Sotto (Bergamo), Cisano Bergamasco (Bergamo), Grumello del Monte (Bergamo), Cantu' (Como), Solbiate (Como), Crema (Cremona), Cernusco sul Naviglio (Milano), Abbiategrasso (Milano), Casteggio (Pavia), Voghera (Pavia), Morbegno (Sondrio), Laveno Mombello (Varese), Luino (Varese), Rimini (Forli'), Cesena (Forli'), Riccione (Forli'), Cattolica (Forli'), Scandiano (Reggio Emilia), Guastalla (Reggio Emilia), Lugo (Ravenna), Sassuolo (Modena), Cento (Ferrara), Follonica (Grosseto), Cecina (Livorno), Cortona (Arezzo), Pontassieve (Firenze), Senigallia (Ancona), Civitanova Marche (Macerata), Assisi (Perugia), Spoleto (Perugia), Cisterna di Latina (Latina), Cassino (Frosinone), Civitavecchia (Roma), Chieti, Teramo, Cosenza (gia' prevista a far data dal 1 gennaio 1991 nel decreto ministeriale 13 ottobre 1990), Termini Imerese (Palermo), Augusta (Siracusa), Alcamo (Trapani), Castelvetrano (Trapani); a far data dal 1 maggio 1991, alle seguenti n. 24 reti urbane: Clusone (Bergamo), Fiorano al Serio (Bergamo), Lovere (Bergamo), Verdellino (Bergamo), Calolziocorte (Bergamo), Erba (Como), Mariano Comense (Como), Magenta (Milano), Sedriano (Milano), Lodi (Milano), Melegnano (Milano), Sesto Calende (Varese), Tradate (Varese), Sanremo (Imperia), Fabriano (Ancona), Osimo (Ancona), Urbino (Pesaro), Lamezia Terme (Catanzaro), Canicatti' (Agrigento), Sciacca (Agrigento), Adrano (Catania), Caltagirone (Catania), Palagonia (Catania), Enna; a far data dal 1 giugno 1991, alle seguenti n. 15 reti urbane: Borgosesia (Vercelli), Cividale del Friuli (Udine), Ceriale (Savona), Varazze (Savona), Albano Laziale (gia' prevista a far data dal 1 gennaio 1991 nel decreto ministeriale 13 ottobre 1990), Aprilia (Latina), Colleferro (Roma), Ladispoli (Roma), Termoli (Campobasso), Giulianova (Teramo), Lanciano (Chieti), Vasto (Chieti), Avezzano (L'Aquila), Sulmona (L'Aquila), Alba Adriatica (Teramo). Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 10 gennaio 1991 Il Ministro: MAMMI'