UNIVERSITA' DI MILANO

DECRETO RETTORALE 15 gennaio 1991 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.72 del 26-3-1991)

                              IL RETTORE
  Visto  lo statuto dell'Universita' degli studi di Milano, approvato
con regio decreto 4 novembre 1926, n. 2280, e  modificato  con  regio
decreto   13  ottobre  1927,  n.  2233,  e  successive  modifiche  ed
integrazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933,  n.  1592,  e  successive
modifiche ed aggiornamenti;
  Visto  il  regio  decreto  30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, ed in particolare l'art. 16;
  Visto il piano di sviluppo dell'Universita' per gli anni 1986-1990,
approvato con decreto del Presidente del Consiglio  dei  Ministri  12
maggio 1989, il quale prevede l'istituzione presso questa Universita'
del corso di laurea in scienze dell'ambiente e del territorio;
  Vista  la  relativa  proposta  di  modifica dello statuto formulata
dalle autorita' accademiche di questo Ateneo;
  Preso   atto   del  parere  espresso  dal  Consiglio  universitario
nazionale nella riunione del 18 luglio 1990;
  Viste   le  deliberazioni  di  adeguamento  al  parere  sopracitato
adottate dal consiglio della facolta' di scienze matematiche, fisiche
e naturali, dal senato accademico e dal consiglio di amministrazione,
rispettivamente, in data 17 ottobre, 5 dicembre e 18 dicembre 1990;
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  la  nuova
modifica proposta, in deroga al termine triennale di  cui  all'ultimo
comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592;
                               Decreta:
  Lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi  di Milano, approvato e
modificato con i decreti sopraindicati, e'  ulteriormente  modificato
come di seguito indicato.
  Nell'art.  34,  all'elenco delle lauree conferite dalla facolta' di
scienze matematiche, fisiche e naturali, e'  aggiunta  la  laurea  in
scienze ambientali.
  Dopo  l'art.  57  e' inserito, con il conseguente scorrimento della
numerazione degli articoli successivi,  il  seguente  nuovo  articolo
relativo  alla istituzione del corso di laurea in scienze ambientali.
 
                     LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI
  Art.  58.  -  Titolo  di  ammissione  al  corso di laurea e' quello
previsto dal primo comma dell'art. 1 della legge 11 dicembre 1969, n.
910.
  Il  corso  di laurea in scienze ambientali e' organizzato in cinque
anni, con trentadue discipline annuali che  danno  luogo  a  ventotto
esami dei quali quattro integrati.
  L'impegno didattico complessivo e' di 2.720 ore.
  Per le discipline indicate, l'esame integrato e' obbligatorio.
  Il  numero  degli  studenti deve essere determinato di anno in anno
dal Ministero su proposta della facolta', anche in  dipendenza  delle
prospettive del mercato del lavoro.
  Il  corso di studi e' suddiviso in un biennio propedeutico ed in un
triennio ad indirizzo terrestre.
  L'indirizzo terrestre prevede due orientamenti: chimico, biologico.
  L'organizzazione  del corso di laurea e' identificata da tre gruppi
di discipline:
   I - discipline di formazione generale (biennio propedeutico);
   II  -  discipline di indirizzo (diffuse nel 3 , 4  e 5  anno anche
se principalmente concentrate nel 3  e 4 );
   III  - discipline di orientamento (essenzialmente diffuse nel 4  e
5  anno).
  Gli  insegnamenti  del primo e del secondo gruppo sono identificati
nominativamente, suddivisi per ogni anno di corso, con  il  piano  di
studio di cui al presente statuto; le discipline di orientamento sono
invece attivate a scelta del corso di laurea, con i vincoli di cui ai
commi seguenti.
  Piu' precisamente:
    a)   il   biennio   propedeutico  e'  costituito  da  quattordici
discipline,  di  formazione  generale,  obbligatorie  per  tutti  gli
studenti  del  corso di laurea, che danno luogo a dodici esami di cui
due integrati.
  Il  monte  orario per l'attivita' didattica complessiva nel biennio
e' di millecentonovanta ore, ripartite tra le diverse discipline;
    b)  per  l'indirizzo attivato e' previsto un numero di discipline
obbligatorie di indirizzo pari a dodici con dieci esami, di  cui  due
integrati.
  Il  monte  orario  per  l'attivita'  didattica  complessiva  e'  di
milleventi ore;
    c)  per  ciascun  orientamento  la  tabella contiene un elenco di
discipline, tra le quali la  facolta'  sceglie  quelle  necessarie  a
costituire  due  o  piu' blocchi alternativi di quattro per ognuno di
essi. Lo studente deve scegliere uno di  essi  e  le  due  discipline
rimanenti  a  completamento  dei  trentadue insegnamenti previsti dal
curriculum. Le due discipline possono essere scelte, purche' coerenti
con    l'orientamento    adottato,   anche   dall'elenco   dell'altro
orientamento.
  Il monte orario per l'attivita' didattica complessiva relativa alle
sei discipline ammonta a cinquecentodieci ore.
  Fermo  restando  il  monte  orario  fissato nonche' il numero delle
discipline e degli esami, la facolta' potra' adottare il metodo della
didattica integrata limitatamente agli orientamenti.
  Per  gli  esami  integrati  previsti  dalla  tabella,  le  relative
commissioni di esame sono costituite dai docenti che  hanno  afferito
agli insegnamenti che danno luogo all'esame integrato.
  Sono  ammessi  al terzo anno gli studenti che hanno superato almeno
dieci esami dei dodici previsti nel biennio.
  Per sostenere gli esami delle discipline del triennio bisogna avere
superato quella o quelle a completamento del biennio.
  Lo  studente, preferibilmente nel biennio propedeutico, e' tenuto a
sostenere un colloquio di conoscenza veicolare di lingua straniera.
  La tesi di laurea dovra' comportare un lavoro sperimentale.
BIENNIO PROPEDEUTICO.
  1  Anno:
   1) istituzioni di matematica I;
   2) fisica generale I;
   3) chimica generale ed inorganica;
   4) biologia I ( a);
   5) litologia e geologia;
   6) diritto e legislazione dell'ambiente.
_____
             ( a) Area biologica generale.
 
  2  Anno:
   1) istituzioni di matematica II;
   2) fisica generale II;
   3) chimica organica;
   4) biologia II ( b);
   5) ecologia;
   6)   fondamenti   di  analisi  di  sistemi  ecologici  (5,6  esame
integrato);
   7) laboratorio di fisica generale (2,7 esame integrato);
   8) economia dell'ambiente.
  Nel  biennio  propedeutico  sono  obbligatorie  anche esercitazioni
pratiche   (ivi   compresi   esercitazioni   numeriche,   metodi   di
osservazione,   campionamento   e  misure)  secondo  quanto  previsto
dall'art. 6, primo comma, della legge 18 marzo 1958, n. 311.
  Del  monte  orario  per  esercitazioni almeno il 50% e' dedicato ad
esercitazioni di laboratorio  e  di  campagna  integrale  all'interno
delle singole aree e tra le varie aree.
 
INDIRIZZO TERRESTRE.
  Titolo   conseguibile:  laurea  in  scienze  ambientali  (indirizzo
terrestre).
  Le  seguenti  dodici discipline di indirizzo distribuite: sette nel
terzo anno, quattro nel quarto e una nel quinto anno, per complessivi
dodici  esami,  comportano  un monte orario per l'attivita' didattica
complessiva di milleventi ore.
  3  Anno:
   1) chimica analitica;
   2) geografia fisica;
   3) fisica terrestre;
   4) geopedologia;
   5) teoria ed applicazione delle macchine calcolatrici;
   6) laboratorio di analisi chimica (1,6 esame integrato);
   7) laboratorio di geopedologia (4,7 esame integrato).
  4  Anno:
    1) climatologia e meteorologia;
    2) idrologia e idrogeologia;
    3) metodi probabilistici, statistici e processi stocastici;
    4) microbiologia.
_____
             ( b) Area fisiologica generale.
 
  5  Anno:
   1) principi di valutazione di impatto ambientale.
  Per  dette discipline e' previsto un numero di ore di esercitazioni
pratiche  con  le  stesse   modalita'   previste   per   il   biennio
propedeutico.
  Le  tabelle  appresso  riportate  contengono le discipline entro le
quali la facolta'  sceglie  quattro  insegnamenti  per  costituire  i
blocchi  facoltativi  di  orientamento  e gli studenti i restanti due
insegnamenti.
  Le   discipline   di   orientamento  devono  essere  opportunamente
distribuite nei tre anni, esse dispongono  di  un  monte  orario  per
l'attivita' didattica complessiva di cinquecentodieci ore.
 
ORIENTAMENTO CHIMICO.
  Nell'orientamento  chimico  e' obbligatoria la scelta della chimica
fisica e dell'ecologia applicata:
    1) analisi chimica strumentale;
    2) analisi costi-benefici;
    3) analisi degli inquinanti;
    4) biochimica applicata;
    5) chemiometria;
    6) chimica dell'ambiente;
    7) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale;
    8) chimica del restauro;
    9) chimica del terreno;
   10) chimica fisica;
   11) chimica tossicologica;
   12) cooperazione internazionale per la tutela dell'ambiente;
   13) diritto comparato dell'ambiente;
   14) diritto regionale e degli enti locali;
   15) ecologia applicata;
   16) economia dei processi produttivi;
   17) economia dello sviluppo e tutela dell'ambiente;
   18) ecotossicologia;
   19) esercitazioni di preparazioni chimiche;
   20) geochimica;
   21) istituzioni e politica dell'ambiente;
   22) metodi e tecniche di antinquinamento;
   23) metodi e tecniche di disinquinamento;
   24) modelli matematici;
   25) pianificazione ed assetto del territorio;
   26) politica economica dell'ambiente;
   27) radioattivita';
   28) radiochimica ambientale;
   29) tossicologia e controllo degli inquinanti;
   30) tutela dei beni artistici e monumentali;
   31) tutela dei parchi e delle risorse naturali;
   32) chimica fisica ambientale;
   33) geomorfologia.
 
ORIENTAMENTO BIOLOGICO.
  Nell'orientamento biologico e' obbligatoria la scelta dell'ecologia
applicata:
   1) analisi costi-benefici;
   2) antropologia;
   3) biochimica;
   4) biochimica applicata;
   5) biogeografia;
   6) biopedologia;
   7) conservazione e protezione della natura;
   8) cooperazione internazionale per la tutela dell'ambiente;
   9) ecologia applicata;
  10) economia dello sviluppo e tutela dell'ambiente;
  11) etologia;
  12) fisiologia comparata;
  13) fisiologia vegetale;
  14) genetica;
  15) genetica di popolazioni;
  16) geografia economica;
  17) gestione delle risorse idriche;
  18) idrobiologia;
  19) igiene;
  20) istituzioni e politica comunitaria dell'ambiente;
  21) limnologia;
  22) metodi e tecniche di disinquinamento;
  23) modelli matematici;
  24) politica economica dell'ambiente;
  25) radioattivita';
  26) ricerca operativa e pianificazione delle risorse;
  27) sistematica animale;
  28) sistematica vegetale.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Milano, 15 gennaio 1991
                                               Il rettore: MANTEGAZZA