Determinazione dell'importo degli interessi da corrispondere sui certificati del Tesoro in Euroscudi con godimento 19 aprile 1989, relativamente alla seconda cedola, di scadenza 19 aprile 1991.(GU n.110 del 13-5-1991)
IL MINISTRO DEL TESORO Visto il proprio decreto n. 570472/66-AU-184 del 12 aprile 1989, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 105 dell'8 maggio 1989, con cui e' stata disposta un'emissione di certificati del Tesoro in ECU con godimento 19 aprile 1989, di durata quinquennale al tasso d'interesse annuo del 9,90% per l'importo di 1.000 milioni di ECU; Visto, in particolare, l'art. 9 del richiamato decreto ministeriale del 12 aprile 1989, con cui, fra l'altro, si dispone che l'importo degli interessi da pagare annualmente sui predetti titoli, relativamente alla quota degli stessi circolante all'interno, e' determinato con decreto del Ministro del tesoro, in misura pari al valore nominale in ECU convertito in lire italiane sulla base della media delle quotazioni di chiusura lira/ECU alle borse valori di Roma e di Milano, rilevate dall'Ufficio italiano dei cambi nei primi venti giorni del mese di marzo precedente la scadenza della cedola di interesse; Considerato che occorre determinare l'importo degli interessi da pagare relativamente alla seconda cedola - di scadenza 19 aprile 1991 - dei predetti certificati del Tesoro in ECU; Visto il proprio decreto n. 571627/66-AU-184 del 16 febbraio 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 17 marzo 1990, con cui si e' provveduto a regolare i rapporti tra Tesoro e Banca d'Italia in ordine al servizio di pagamento dei ripetuti certificati; Visto, in particolare, il quinto comma dell'art. 1 del predetto decreto del 16 febbraio 1990, con cui si stabilisce che, in relazione alla variabilita' dell'ammontare dei titoli di che trattasi circolanti all'interno, la Banca d'Italia provvedera' a comunicare al Tesoro, entro il mese di marzo di ogni anno, il capitale nominale complessivo dei certificati stessi, sul quale devono essere effettuati i pagamenti in lire; Visto il telex in data 25 marzo 1991, con cui la Banca d'Italia ha comunicato, tra l'altro, che: l'importo nominale dei CTE con godimento 19 aprile 1989, attualmente circolanti all'interno, e sui quali deve essere effettuato il pagamento degli interessi relativamente alla seconda cedola, di scadenza 19 aprile 1991, e' di 178.000.000 ECU; la media delle quotazioni di chiusura lira/ECU alle borse valori di Roma e di Milano, rilevate dall'Ufficio italiano dei cambi e riferentisi ai primi venti giorni del mese di marzo 1991, e' di L. 1.534,20 per ogni ECU; Decreta: Ai sensi e per gli effetti dell'art. 9 del decreto ministeriale n. 570472/66-AU-184 del 12 aprile 1989, meglio specificato nelle premesse, l'importo degli interessi netti da pagare in lire italiane sulla quota attualmente circolante all'interno (pari a nominali 178.000.000 di ECU) dei CTE quinquennali 9,90% con godimento 19 aprile 1989 - relativamente alla seconda cedola, di scadenza 19 aprile 1991 - ammonta a L. 23.656.213.350. La ritenuta fiscale del 12,50%, a norma del decreto-legge 19 settembre 1986, n. 556, convertito, con modificazioni, nella legge 17 novembre 1986, n. 759, ammonta a L. 3.379.459.000. La spesa complessiva di L. 27.035.672.350 fara' carico al cap. 4691 dello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro per l'anno finanziario 1991. Il presente decreto sara' trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione, e verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 6 aprile 1991 Il Ministro: CARLI Registrato alla Corte dei conti il 13 aprile 1991 Registro n. 13 Tesoro, foglio n. 90