MINISTERO DELLA DIFESA

COMUNICATO

        Ricompense al valor militare per attivita' partigiana
(GU n.136 del 12-6-1991)

   Con  decreto  del  Presidente  della  Repubblica 10 dicembre 1990,
registrato alla Corte dei conti il 22 febbraio 1991,  registro  n.  9
Difesa,  foglio  n.  309, e' stata concessa la seguente ricompensa al
valor militare per attivita' partigiana:
                         Medaglia d'argento
   Mastruzzo Angelo,  nato  il  3  gennaio  1917  a  San  Michele  di
Ganzaria.  -  Comandante  di  plotone  di  partigiani italo-albanesi,
rimasto accerchiato con il proprio  reparto  da  preponderanti  forze
tedesche, che gli intimavano la resa, si lanciava da solo all'assalto
con  bombe  a  mano  riuscendo ad uccidere due nemici ed a mettere in
fuga gli altri, aprendo cosi' un  varco  ai  propri  uomini.  Rimasto
ferito  nell'azione,  non  abbandonava  il  posto fino a che l'ultimo
partigiano non usciva dall'accerchiamento. Fulgido  esempio  di  alte
virtu'  militari  e di grande eroismo. - Kascia (Albania), 20 ottobre
1944.
   Con decreto del Presidente  della  Repubblica  10  dicembre  1990,
registrato  alla  Corte  dei conti il 22 febbraio 1991, registro n. 9
Difesa, foglio n. 306, e' stata concessa la  seguente  ricompensa  al
valor militare "alla memoria" per attivita' partigiana:
                         Medaglia di bronzo
   Fiori  Fulvio, nato il 12 settembre 1921 a La Spezia. - Partigiano
di sicura  fede,  si  distingueva  nella  lotta  di  Liberazione  per
iniziativa,  slancio e ardimento. Il 13 ottobre 1944, in localita' S.
Stefano  d'Aveto,  alla  testa  di  pochi  ardimentosi,  si   offriva
volontario  per  un  delicata  missione  esplorativa.  Individuato  e
attaccato da un forte reparto nemico non  esitava  ad  impegnarlo  in
duro   combattimento   e,   benche'  ferito,  resisteva  eroicamente.
Catturato e sottoposto ad atroci torture nulla rivelava  che  potesse
nuocere  ai  compagni  di  fede.  Condannato a morte, immolava la sua
giovane esistenza al grido di: "Viva l'Italia libera". -  S.  Stefano
d'Aveto, 13 ottobre 1944.
   Con  decreto  del  Presidente  della  Repubblica 10 dicembre 1990,
registrato alla Corte dei conti il 19  marzo  1991,  registro  n.  12
Difesa,  foglio  n.  346, e' stata concessa la seguente ricompensa al
valor militare "alla memoria" per attivita' partigiana:
                              C r o c e
   Tebaldi Armando, nato il 20 maggio 1930 a Borgo  Val  di  Taro.  -
Componente  di una pattuglia inviata in avanscoperta, per la presenza
in zona di ingenti forze nemiche in rastrellamento,  non  esitava  ad
impegnarle  in  un  duro  e  aspro combattimento. Nel prosieguo della
lotta,  conscio  dell'importanza   della   missione,   non   recedeva
dall'azione,  immolandosi  per  la  liberta' della Patria. - Monte S.
Donna, 6 gennaio 1945.
   Con decreto del Presidente  della  Repubblica  10  dicembre  1990,
registrato  alla  Corte  dei  conti  il 19 marzo 1991, registro n. 12
Difesa, foglio n. 347, e' stata concessa la  seguente  ricompensa  al
valor militare per attivita' partigiana:
                              C r o c e
   Petriello  Gennaro,  nato  il  29  luglio  1924 a Torre le Nocelle
(Avellino).  -  Nel  corso  di  un  attacco  a  una  colonna  memica,
noncurante   di  una  ferita  alla  testa  riportata  nel  corso  del
combattimento, non abbandonava il  suo  posto  incitando  i  compagni
all'azione.  Gia'  distintosi  in precedenti occasioni per coraggio e
senso del dovere. - Kushak (Albania), 7 novembre 1944.
   Con  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  16 gennaio 1991,
registrato alla Corte dei conti il 19 aprile  1991,  registro  n.  16
Difesa,  foglio  n.  255, e' stata concessa la seguente ricompensa al
valor militare per attivita' partigiana:
                              C r o c e
   Fassio  Uberto  Costanzo,  nato  il  5  aprile  1926  ad   Avignon
(Francia).   -   Intrepido  partigiano  si  distingueva  nella  lotta
all'invasore  per  coraggio,  sprezzo  del  pericolo  e  spirito   di
abnegazione.  Il  20 aprile 1945, in zona Prato del Rio, nel corso di
un  capillare  rastrellamento   condotto   da   preponderanti   forze
avversarie,   non  esitava  ad  ingaggiare  a  distanza  ravvicinata,
combattimenti che infliggevano al nemico gravi perdite di uomini e di
materiali. - Prato del Rio, 20 aprile 1945.