MINISTERO DEL TESORO

COMUNICATO

Approvazione del progetto di ristrutturazione presentato dalla Cassa
   di risparmio di Puglia ai sensi della legge 30 luglio 1990, n. 218
   e del decreto legislativo 20 novembre 1990, n. 356.
(GU n.275 del 23-11-1991)

   Con  decreto  ministeriale  2  novembre 1991 e' stato approvato il
progetto presentato dalla Cassa  di  risparmio  di  Puglia  ai  sensi
dell'art.  1, comma 3, della legge 30 luglio 1990, n. 218 e dell'art.
3, commi 1, 3 e 5, del decreto legislativo 20 novembre 1990, n.  356,
che prevede:
    il  conferimento, previo scorporo, della propria azienda bancaria
in una costituenda societa' denominata "Caripuglia S.p.a.";
    la costituzione della societa' per  azioni  "Caripuglia  S.p.a.",
con  un capitale sociale di lire 119.150 milioni, suddiviso in azioni
da L. 1.000 cadauna di cui n. 85.650.000 azioni  ordinarie  (pari  al
71,9%  del capitale) da assegnare all'ente conferente e n. 33.500.000
azioni di risparmio (pari al 28,1% del capitale)  da  assegnare  agli
attuali  quotisti  di risparmio. Alla nuova societa' bancaria faranno
capo le partecipazioni attualmente detenute dall'ente conferente, con
l'esclusione delle sole partecipazioni giudicate non rilevanti  sotto
il profilo strategico;
    l'adozione di un nuovo statuto da parte dell'ente conferente, che
assumera'  la  denominazione  di  fondazione  Cassa  di  risparmio di
Puglia,  sulla  base  del  quale  l'ente  medesimo  non   esercitera'
direttamente l'impresa bancaria;
    l'aumento  del capitale sociale della "Caripuglia S.p.a." di lire
150  miliardi  mediante  emissione  di  azioni  ordinarie  al  valore
nominale  di L. 1.000 ed effettivo di L. 2.098, da offrire in opzione
agli azionisti di risparmio della  "Caripuglia"  in  ragione  di  una
nuova  azione  per  ogni  vecchia  azione  posseduta.  A  conclusione
dell'operazione, che prevede l'esclusione del diritto di  opzione  da
parte  della fondazione Cassa di risparmio di Puglia, il capitale con
diritto di voto della societa'  per  azioni  sara'  cosi'  ripartito:
fondazione Cassa di risparmio di Puglia 54,5%, altri azionisti 45,5%.
   La  Cassa  di  risparmio  di  Puglia, contestualmente alla stipula
dell'atto  di  conferimento  della  propria  azienda  bancaria  nella
"Caripuglia  S.p.a.",  fatto  salvo il compimento degli atti connessi
alla modificazione dell'oggetto sociale, ai  sensi  dell'art.  3  del
citato  decreto  legislativo  n.  356/90,  dovra' cessare l'esercizio
diretto dell'impresa bancaria.
   Ai sensi dell'art. 19, comma 3, dello stesso  decreto  legislativo
n.  356/90, la fondazione Cassa di risparmio di Puglia e' autorizzata
a rinunciare al diritto di opzione relativo all'aumento di  lire  150
miliardi del capitale sociale della "Caripuglia S.p.a.".