MINISTERO DEL TESORO

DECRETO 13 novembre 1991 

  Determinazione  dell'importo  degli  interessi da corrispondere sui
certificati del Tesoro in Euroscudi con godimento 28  novembre  1988,
relativamente alla terza cedola, di scadenza 28 novembre 1991.
(GU n.294 del 16-12-1991)

                       IL MINISTRO DEL TESORO
  Visto  il proprio decreto n. 254803/66-AU-173 del 18 novembre 1988,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 299 del 22 dicembre 1988,  con
cui  e'  stata disposta un'emissione di certificati del Tesoro in ECU
con godimento 28 novembre 1988,  di  durata  quinquennale,  al  tasso
d'interesse annuo dell'8,50% per l'importo di 1.000 milioni di ECU;
  Visto, in particolare, l'art. 9 del richiamato decreto ministeriale
del  18 novembre 1988, con cui, fra l'altro, si dispone che l'importo
degli  interessi  da  pagare   annualmente   sui   predetti   titoli,
relativamente  alla  quota  degli  stessi  circolante all'interno, e'
determinato con decreto del Ministro del tesoro, in  misura  pari  al
valore  nominale  in ECU convertito in lire italiane sulla base della
media delle quotazioni di chiusura lira/ECU alle borse valori di Roma
e di Milano, rilevate dall'Ufficio italiano dei cambi nei primi venti
giorni del mese di ottobre precedente la  scadenza  della  cedola  di
interesse;
  Considerato  che  occorre  determinare l'importo degli interessi da
pagare relativamente alla terza cedola - di scadenza 28 novembre 1991
- dei predetti certificati del Tesoro in ECU;
  Visto il proprio decreto n. 570674/66-AU-173 del  10  agosto  1989,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 220 del 20 settembre 1989, con
cui  si  e'  provveduto  a  regolare  i  rapporti  tra Tesoro e Banca
d'Italia in ordine al servizio di pagamento dei ripetuti certificati;
  Visto, in particolare, il quinto comma  dell'art.  1  del  predetto
decreto  del  10 agosto 1989, con cui si stabilisce che, in relazione
alla  variabilita'  dell'ammontare  dei  titoli   di   che   trattasi
circolanti all'interno, la Banca d'Italia provvedera' a comunicare al
Tesoro,  entro  il mese di ottobre di ogni anno, il capitale nominale
complessivo  dei  certificati  stessi,  sul   quale   devono   essere
effettuati i pagamenti in lire;
  Visto  il  telex in data 23 ottobre 1991, con cui la Banca d'Italia
ha comunicato, tra l'altro, che:
   l'importo  nominale  dei  CTE  con  godimento  28  novembre  1988,
attualmente   circolanti   all'interno,   e  sui  quali  deve  essere
effettuato il pagamento  degli  interessi  relativamente  alla  terza
cedola, di scadenza 28 novembre 1991, e' di 507.175.000 ECU;
   la  media  delle quotazioni di chiusura lira/ECU alla borsa valori
di Roma e di Milano,  rilevate  dall'Ufficio  italiano  dei  cambi  e
riferentisi  ai primi venti giorni del mese di ottobre 1991, e' di L.
1.531,25 per ogni ECU;
                              Decreta:
  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 9 del decreto ministeriale  n.
254803/66-AU-173  del  18  novembre  1988,  meglio  specificato nelle
premesse, l'importo degli interessi netti da pagare in lire  italiane
sulla  quota  attualmente  circolante  all'interno  (pari  a nominali
507.175.000 ECU) dei CTE quinquennali 8,50% con godimento 28 novembre
1988 - relativamente alla terza cedola, di scadenza 28 novembre  1991
- ammonta a lire 57.760.496.575.
  La ritenuta fiscale del 12,50% di cui al decreto-legge 19 settembre
1986,  n. 556, convertito, con modificazioni, nella legge 17 novembre
1986, n. 759, ammonta a L. 8.251.500.000.
  La spesa complessiva di L. 66.011.996.575 fara' carico al cap. 4691
dello  stato  di  previsione della spesa del Ministero del tesoro per
l'anno finanziario 1991.
  Il presente decreto sara' trasmesso alla Corte  dei  conti  per  la
registrazione,  e  verra'  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 13 novembre 1991
                                                   Il Ministro: CARLI
Registrato alla Corte dei conti il 20 novembre 1991
Registro n. 38 Tesoro, foglio n. 339