DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 gennaio 1992 

  Attribuzione  di  un  assegno  straordinario  vitalizio  al  grande
ufficiale Giorgio Perlasca ed all'arch. Nunzio Presti.
(GU n.37 del 14-2-1992)

                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
  Vista la legge 8 agosto 1985, n. 440, concernente l'istituzione  di
un  assegno vitalizio a favore di cittadini che abbiano illustrato la
Patria e che versino in stato di particolare necessita';
  Vista la legge 12 gennaio 1991, n. 13;
  Ritenuto di attribuire un assegno straordinario vitalizio, di  lire
24  milioni  annui, al grande ufficiale Giorgio Perlasca ed all'arch.
Nunzio Presti che possiedono i  requisiti  stabiliti  dalla  predetta
legge istitutiva;
  Su  conforme  deliberazione  del  Consiglio  dei Ministri, adottata
nella riunione del 21 dicembre 1991;
  Considerato che sono state  rese  le  prescritte  comunicazioni  al
Presidente  del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera
dei deputati;
  Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri;
                              Decreta:
  A decorrere dal 21 dicembre 1991, e' attribuito al grande ufficiale
Giorgio Perlasca, nato a Como il 31 gennaio 1910, ed all'arch. Nunzio
Presti, nato a Roma il 14  gennaio  1907,  un  assegno  straordinario
vitalizio di ventiquattro milioni di lire l'anno.
  La  relativa  spesa,  comprendente  il  rateo dal 21 dicembre al 31
dicembre 1991, gravera' per L. 49.333.335 sul cap. 1186  dello  stato
di  previsione  della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell'anno
1992 per lire 48 milioni l'anno  sui  corrispondenti  capitoli  degli
anni successivi.
  Il  presente  decreto  sara'  inviato  alla  Corte dei conti per la
registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della  Repubblica
italiana.
   Dato a Roma, addi' 7 gennaio 1992
                               COSSIGA
                                  ANDREOTTI, Presidente del Consiglio
                                  dei Ministri
 Registrato alla Corte dei conti il 28 gennaio 1992
Registro n. 2 Presidenza, foglio n. 358