Entrata in vigore delle decisioni adottate dalla Commissione internazionale permanente nella XVIII sessione plenaria, tenutasi nel giugno 1984, conformemente alla convenzione sul riconoscimento reciproco di punzoni di prova delle armi da fuoco portatili adottata a Bruxelles il 1 luglio 1969, ratificata con legge 12 dicembre 1973, n. 993, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 46 del 19 febbraio 1974.(GU n.160 del 10-7-1993 - Suppl. Ordinario n. 62)
Il 15 ottobre 1985, in conformita' a quanto previsto dall'art. 8 del
regolamento annesso alla convenzione sul riconoscimento dei punzoni
di prova delle armi da fuoco portatili, Bruxelles 1 luglio 1969
(della quale l'Italia era divenuta parte il 31 marzo 1974 come da
comunicato in Gazzetta Ufficiale n. 118 dell'8 maggio 1974), sono
entrate in vigore le decisioni adottate dalla Commissione
internazionale permanente nella XVIII sessione plenaria tenutasi nel
giugno 1984. Dette decisioni, con relativa traduzione non ufficiale
in italiano, vengono qui di seguito riportate.
COMMISSIONE INTERNAZIONALE PERMANENTE
PER LA PROVA DELLE
ARMI DA FUOCO PORTATILI
XVIII SESSIONE
GIUGNO 1984
BUREAU PERMANENT DE LA
C.I.P.
45, Rue Fond - des - Tawes, 45
4000 LIEGE (Belgique)
COMMISSIONE INTERNAZIONALE PERMANENTE
PER LA PROVA DELLE
ARMI DA FUOCO PORTATILI
C.I.P.
La commissione internazionale permanente per la prova delle armi da
fuoco portatili,
riferendosi alla Convenzione per il riconoscimento reciproco dei
punzoni di prova delle armi da fuoco portatili ed al Regolamento
fatti a Bruxelles il 1 Luglio 1969,
ha l'onore di portare a conoscenza delle Parti contraenti le
decisioni prese in occasione della XVIII Sessione plenaria.
XVIII - 1. Dichiarazione fatta in applicazione al paragrafo 5
dell'articolo 1 della Convenzione.
Il decreto collettivo n. 5/1982 (VII - 1) BM - IpM del Governo
ungherese (Ministero Degli Affari Interni e Ministero
dell'Industria) e' conforme alle prescrizioni della C.I.P.
XVIII - 2. Istituzione delle pressioni massime ammissibili dei gas
delle cartucce propulsive con bossolo per apparecchi di
tiro industriali.
Decisione presa in applicazione del paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
1. Tenuto conto che esistono degli apparecchi di tiro industriali
aventi una balistica interna differente (precisamente degli
apparecchi fissachiodi, degli apparecchi da mattazione e d'altri
apparecchi analoghi), bisogna definire le pressioni massime che
possono sviluppare le cartucce propulsive, essendo dati il volume di
combustione efficace V ed il proiettile Mp.
2. La misura delle pressioni viene effettuata in una canna di prova a
pistone per mezzo di un trasduttore meccano elettrico (decisione XVII
- 7).
Gamma di misura: fino a 7000 bar.
Piano di trasmissione della pressione: (diametro) ( < o =)6 mm
Frequenza propria: ( > o =)100 kHz
Scarto di linearita': ( < o =) 1%
Filtro elettronico: (tilde)(tilde) 10 kHz (- 3db), caratteristica
Bessel n = 2 (12db/ottava).
2.1. La corelazione tra il volume di combustione efficace V e la
pressione massima del gas P e' indicata in maniera sufficientemente
precisa dalla seguente formula:
b
P = a.V
2.2. Il volume di combustione efficace V e' definito nella seguente
formula:
+
V = Vh+Va
Va essendo il volume addizionale tra la camera ed il pistone.
+
Il volume libero di combustione della camera ridotto Vh e' definito
nel modo seguente:
+
Vh+ = Vh-a(agreca).Mc
Mc essendo il peso della carica propulsiva e dell'innesco.
(alfa) = 1/(r greca) = 0,6 volume specifico della carica propulsiva.
Il volume libero di combustione della camera Vh e' definito dalla
formula seguente:
Vh = VET-Vm
VET essendo il volume della camera minima secondo le Tabelle delle
Dimensioni della C.I.P.
2 2
VET = C R1 .R+P1 .(L3-R)](p greca)/4
e Vm essendo il volume del materiale del bossolo (senza l'innesco per
le cartucce a percussione anulare, con l'innesso per le cartucce a
percussione centrale).
N.B. Il volume e' stabilito misurando il volume di un liquido,
possibilmente senza tensione, spostato dal bossolo (dopo il tiro
ossia con i resti cokificati della polvere).
3. Della formula di combustione.
+ b
P = a. (Vh + Va ) messa sotto la forma
+
P = ln a + b ln (Vh + Va ) essendo nota la cartuccia propulsiva
+
(Volume Vh dato), ne risulta un rapporto lineare tra il volume
addizionale Va e la pressione dei gas P.
3.1. Tenuto conto delle misure delle Pressioni nella canna
manometrica con dei volumi addizionali Va differenti e con un certo
numero (eguale) di cartucce propulsive per ciascun volume addizionale
(n cartucce propulsive in totale), si puo' calcolare i coefficienti b
e ln a della regressione lineare:
b = n (S greca) (X.Y) - ( (S greca) X) . ( (S greca) Y)
2 2
n.(S greca) (X ) - ( (S greca) X)
ln a = 1 (( (S greca) Y) - b . ( (S greca) X) )
n
3.2. Il coefficiente della regressione lineare e':
r = n (S greca) (X.Y) - ((S greca) X) . ((S greca) Y)
(radice quadrata)
2 2 2 2
(n.(Sgreca) (X ) - ((Sgreca) X) ).(n.(Sgreca) (Y ) - ((Sgreca) Y) )
2
Il coefficiente r deve essere tale che r >= 0,95.
Lo scarto tipo dello scarto della retta di regressione e':
Sn = (radice quadrata)
2
(S greca) (Y ) - (b.(S greca) (X.Y) + ln a. ( (S greca) Y) )
n - 2
Lo scarto tipo per
un valore medio stimato ln P (= Y) in funzione di ln V (= X) e':
Sy = Sn. (radice quadrata)
2
1 + (X - 1/n. (Sgreca) X)
2 2
n (Sgreca) (X ) - 1/n. ((Sgreca) X)
3.3. La relazione fra la pressione PM e il volume addizionale Va e'
definito dalla funzione:
+
ln PM = ln a + b. ln (Vh + Va) cio' che corrisponde alla funzione
esponenziale:
+ b
PM = a. (Vh + Va )
Il limite unilaterale superiore di affidabilita' per un valore medio
PM (in funzione di Va) e' (con un totale di n misure) definito dalla
funzione lineare:
+ +
ln PM = ln a + b. ln (Vh + Va) + t (1 - (alfa)) ; n - 2.Sy(macron)
per un livello di 100 (1 - (alfa)) % oppure ancora per la funzione
esponenziale:
+
PM = e t (1 - (alfa)) ; n - 2. Sy(macron). PM
t (1 - (alfa)) ; n - 2 e' definita dalla funzione (funzione t)
ricavata dalla tabella che segue.
+
La pressione dei gas PM cosi' calcolata e' considerata come la
pressione massima dei gas per ciascun volume addizionale Va.
4. Tenuto conto della decisione XVII - 7 le misure delle pressioni si
faranno con un numero eguale di cartucce - almeno 5 - per ciascun
volume addizionale Va seguente:
3
0,08 - 0,16 - 0,25 - 0,40 e 0,80 cm per le cartucce a percussione
anulare; per le cartucce a percussione centrale il volume Va = 0,08
3 3
cm sara' sostituito da Va = 1,10 cm
4.1. Per le cartucce propulsive a percussione anulare, la "pressione
+
massima dei gas" PM deve essere definita dai volumi addizionali Va =
3
0,16 cm3 e 0,8 cm per mezzo della regressione.
4.2. Per le cartucce propulsive a percussione centrale, la
+
"pressione massima dei gas" PM deve essere definita con il volume
3
addizionale Va = 0,4 cm per mezzo della regressione.
4.3. Il livello di affidabilita' 100. (1 - (alfa)) e' fissato a
0,95%.
4.4. La piu' alta delle "pressioni massime dei gas" PM (Va) per
ciascuno dei volumi addizionali sopraindicati sara' considerata dalla
C.I.P. come la pressione massima ammissibile dei gas Pmax (Va) per il
tipo di cartuccia propulsiva in questione.
Coefficienti di affidabilita'
95% certezza statistica
v grado di liberta'
n numero delle misure
| v v v |
|n-2 t0.95;v n-2 t0.95;v n-2 t0.95;v |
| |
|10 1,81 20 1,73 30 1,70 |
|12 1,78 22 1,72 40 1,68 |
|14 1,76 24 1,71 50 1,68 |
|16 1,75 26 1,71 60 1,67 |
|18 1,73 28 1,70 70 1,67 |
| |
XVIII - 3. Controllo della pressione dei gas delle cartucce
propulsive con bossolo per apparecchi di tiro industriali.
Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
1. Canna manometrica
La canna manometrica da utilizzare e' definita nella decisione XVIII
- 7 come canna di prova a pistone.
2. Esecuzione delle misure delle pressioni.
2.1. Per le cartucce a percussione anulare, la misura della pressione
deve essere ottenuta dal tiro di almeno 10 cartucce per ciascun vol-
ume addizionale.
Va = 0,16 cm e 0,8 cm
Per le cartucce a percussione centrale, la misura della pressione
deve essere ottenuta dal tiro di almeno 10 cartucce per un volume
addizionale
Va = 0,4 cm
2.2. La misura della pressione e' eseguito per mezzo di un
trasduttore meccano-elettrico:
Gamma di misura: fino a 7000 bar
Piano di trasmissione della pressione: (diametro) (< o =) 6 mm
Frequenza propria: ( > o =) 100 kHz
Scarto di linearita':( < o =)1%
Filtro elettronico: (tilde)(tilde) 10 kHz (- 3 db), caratteristica
Bessel n = 2 (12 db/ottava)
3. Elaborazione dei risultati
L'elaborazione dei risultati e' effettuata ispirandosi alle regole
della statistica.
Pmax (0,16) - Pmax (0,8):
pressione massima ammissibile per le cartucce a percussione anulare
con i volumi addizionali Va = 0,16 cm e 0,8 cm secondo le
prescrizioni C.I.P.
Pmax (0,4):
pressione massima ammissibile per le cartucce a percussione centrale
con il volume addizionale Va = 0,4 cm secondo le prescizioni C.I.P.
Pn (Va):
pressione media aritmetica di n misure per il volume addizionale Va
Kin: coefficiente di tolleranza per n misure.
Sn : scarto tipo della pressione per n misure. Per le cartucce a
percussione anulare del commercio, la pressione media Pn per i due
volumi addizionali Va = 0,16 cm e 0,8 cm deve essere inferiore o
eguale ai valori massimi ammissibili rispettivamente Pmax (0,16) e
Pmax (0,8).
Per le cartucce a percussione centrale del commercio, la pressione
media Pn per il volume addizionale Va = 0,4 cm deve essere inferiore
o eguale al valore massimo ammesso Pmax (0,4).
L'obbligo per una munizione del commercio di non fornire alcun valore
individuale della pressione massima superiore a 1,15 Pmax (Va) e'
ritenuto rispettato se:
Pn ( Va ) + K3n. Sn (< o =)1,15 Pmax ( Va )
XVIII - 4 Coefficienti di tolleranza
Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
La tabella dei coefficienti di tolleranza sotto indicata sostituisce
quella che e' stata pubblicata nelle decisioni XV - 3, XV - 4 e XV -
5
95% certezza statistica
K1n 99% dei casi
K2n 95% dei casi
K3n 90% dei casi
n = numero delle misure
| n K1.n K2.n K3.n |
| |
| 5 | 5,75 | 4,21 | 3,41 |
| 6 | 5,07 | 3,71 | 3,01 |
| 7 | 4,64 | 3,40 | 2,76 |
| 8 | 4,36 | 3,19 | 2,58 |
| 9 | 4,14 | 3,03 | 2,45 |
| 10 | 3,98 | 2,91 | 2,36 |
| | | | |
| 11 | 3,85 | 2,82 | 2,28 |
| 12 | 3,75 | 2,74 | 2,21 |
| 13 | 3,66 | 2,67 | 2,16 |
| 14 | 3,59 | 2,61 | 2,11 |
| 15 | 3,52 | 2,57 | 2,07 |
| | | | |
| 16 | 3,46 | 2,52 | 2,03 |
| 17 | 3,41 | 2,49 | 2,00 |
| 18 | 3,37 | 2,45 | 1,97 |
| 19 | 3,33 | 2,42 | 1,95 |
| 20 | 3,30 | 2,40 | 1,93 |
| | | | |
| 25 | 3,15 | 2,29 | 1,83 |
| 30 | 3,06 | 2,22 | 1,78 |
| 35 | 2,99 | 2,17 | 1,73 |
| 40 | 2,94 | 2,13 | 1,70 |
| 45 | 2,90 | 2,09 | 1,67 |
| 50 | 2,86 | 2,07 | 1,65 |
| | | | |
| 60 | 2,81 | 2,02 | 1,61 |
| 70 | 2,77 | 1,99 | 1,58 |
| 80 | 2,73 | 1,97 | 1,56 |
| 90 | 2,71 | 1,94 | 1,54 |
|100 | 2,68 | 1,93 | 1,53 |
| |
XVIII - 5. Calibri verificatori di riferimento per le armi a canna
rigata
Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
I seguenti calibri verificatori di riferimento sono stati adottati
dalla C.I.P.
I disegni di questi calibri sono allegati alle tabelle delle
dimensioni delle cartucce e delle camere.
Tabella I - BR / 1: calibro verificatore di riferimento di
forma (P1,L3,H2,) della camera minima.
Tabella I - BR / 2: calibro verificatore di riferimento
della lunghezza minima L3 della camera
e lo spazio di chiusura massimo
(per cartucce scanalate senza cono)
Tabella I - BR / 3: calibro verificatore di riferimento del
cono di raccordo (valori minimi L1/P2, e
L2/H1) e dello spazio di chiusura massimo.
Tabella I - BR / 4: calibro verificatore di riferimento
dell'imbocco delle rigature (G1,s,G,L3+G)
Tabella I - BR / 5: calibro verificatore di riferimento
dello spazio di chiusura (min. e max.)
(per cartucce di origine US con cono)
Tabella I - BR / 6: calibro verificatore di riferimento
dello spazio di chiusura (min. e max.)
(per cartucce d'origine US scanalate
senza cono)
Tabella I - BR / 7: calibro verificatore di riferimento
delle rigature (F,Z)
Tabella II- BR / 2: calibro verificatore di riferimento
della profondita' minima della sede
del bordo (Rmin) e dello spazio di
chiusura massimo (Rmax)
(per cartucce con bordo)
Tabella III-BR / 2: calibro verificatore di riferimento
della profondita' della sede del
fondello (Emin) e dello spazio di
chiusura massimo (Emax)
(per cartucce a fondello magnum)
XVIII - 6 Calibri verificatori di riferimento per le armi a canna
liscia a percussione centrale.
Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
I seguenti calibri verificatori di riferimento sono stati adottati
dalla C.I.P.
I disegni di questi calibri sono allegati alle tabelle delle
dimensioni delle cartucce e delle camere.
Tabella VII - BR / 1: calibro verificatore di riferimento
del diametro sotto bordo (D)
Tabella VII - BR / 2: calibro verificatore di riferimento
del diametro H e della lunghezza L
della camera minima.
Tabella VII - BR / 3: calibro verificatore di riferimento
del diametro H e della lunghezza L
della camera massima.
Tabella VII - BR / 4: calibro verificatore di riferimento
del cono di raccordo massimo.
XVIII - 7 Calibri verificatori di riferimento per le cartucce
Decisione presa in applicazione del paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
I seguenti calibri verificatori di riferimento sono stati adottati
dalla C.I.P.
I disegni di questi calibri sono allegati alle tabelle delle
dimensioni delle cartucce e delle camere.
Tabella I - AR / 2: calibro verificatore di riferimento
del diametro G1 della pallottola
all'uscita dal bossolo.
Tabella I - AR / 3: calibro verificatore di riferimento
del diametro massimo H2 alla bocca
del bossolo.
Tabella I - AR / 4: calibro verificatore di riferimento
della lunghezza massima L3 + G:
Tabella VII - AR / 1: calibro verificatore di riferimento
del diametro sotto bordo d (cartucce
a pallini)
XVIII - 8 Lunghezza delle canne manometriche campione di riferimento.
Decisione presa in applicazione del paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
Le nuove canne manometriche campione di riferimento avranno le
seguenti lunghezze
per cartucce scanalate : Lc = 600 +- 10 mm
per cartucce con bordo : Lc = 600 +- 10 mm
per cartucce con fondello magnum : Lc = 650 +- 10 mm
per cartucce a percussione anulare : Lc = 600 +- 10 mm
per cartucce per armi a canna liscia
a percussione centrale : Lc = 700 +- 10 mm
(canna cilindrica senza choke)
XVIII - 9 Regolamento tipo della prova individuale delle armi
caricate a polvere nera.
Decisione presa in applicazione del paragrafo 1 dell'articolo 5 del
Regolamento.
Art. 1 Principio
1.1. Lo scopo di questa decisione e' di determinare le prescrizioni
minime uniformi per la prova individuale delle armi da fuoco caricate
dalla bocca o dalla culatta con della polvere nera.
Queste prescrizioni si applicano egualmente ai pezzi fortemente
sollecitati che possono essere assiemati in un'arma da fuoco senza
alcun aggiustaggio. In questo caso, l'arma completata non deve essere
riprovata se i pezzi fortemente sollecitati sono stati provati per la
pressione la piu' forte di questo tipo di arma. L'arma che esige un o
dei pezzi fortemente sollecitati che necessitano di un aggiustaggio
sara' provata dopo assiematura.
Per pezzi fortemente sollecitati di qualunque tipo, si intende i
pezzi che devono resistere alla pressione dei gas ossia le canne com-
plete, il tappo di culatta e i tamburi dei revolver.
Per aggiustaggio si intende ogni operazione effettuata sul pezzo
suscettibile di alterarne la resistenza e conseguentemente esigerebbe
una riprova seconda le prescrizioni della C.I.P.
Le prescrizioni che seguono non sono obbligatorie per le armi di
vecchia fabbricazione che non possono piu' essere utilizzate al tiro
e non presentano altro che un interesse storico.
Appartiene ad un organismo ufficiale di uno degli stati membri di
stabilire una attestazione che certifichi che una tale arma e' di
vecchia fabbricazione.
1.2. I punzoni di prova possono essere messi unicamente quando l'arma
da fuoco o i pezzi fortemente sollecitati d'un arma da fuoco, sono
stati provati conformemente alle disposizioni appresso fissate ed
hanno soddisfatto alle prescrizioni imposte.
Art.2. Procedura
La prova comprende: - il controllo prima del tiro;
- il tiro di prova;
- il controllo dopo il tiro.
Art.3. Controllo prima del tiro
Prima di essere sottoposte al tiro di prova le armi sono oggetto d'un
controllo preventivo.
Questo comprende: - controllo dei marchi distintivi;
- controllo della sicurezza di funzionamento;
- controllo visuale.
Art.4. Controllo dei marchi distintivi
4.1. In occasione del controllo dei marchi distintivi, si
verifichera' che le seguenti indicazioni sono state applicate in modo
ben visibile e duraturo almeno su uno dei pezzi fortemente
sollecitati dell'arma:
- il nome, la ragione sociale o il marchio di fabbrica depositato
dal fabbricante o ogni altra indicazione che permetta di
iddentificare l'arma;
- il numero di identificazione dell'arma;
- la designazione del calibro secondo la denominazione commerciale;
- l'iscrizione "Polvere nera solamente" espressa in una delle lingue
utilizzate dai Paesi membri della C.I.P o in difetto di questa
"P.N." il cui significato deve essere portato alla conoscenza
dell'utilizzatore con ogni mezzo giudicato conveniente;
- la massa della carica massima di polvere ammissibile e la massa
massima del proiettile indicate in un modo comprensibile per
l'utilizzatore.
Art. 5.Controllo della sicurezza di funzionamento e controllo
visuale.
5.1. I fucili, le pistole e i revolver potranno essere sottoposti
alla prova in biaco o in nero completamente finiti ed equipaggiati
dei meccanismi di accensione della carica.
Si potranno egualmente presentare le canne in bianco comprensive del
codettone di culatta definitivo ed il foro del luminello, a
condizione che siano completamente finiti.
La canna e' considerata completamente finita in bianco quando tutti i
lavori di finitura sono stati completati che sono suscettibili di
modificare lo spessore delle pareti o le caratteristiche tali che la
fresature delle guance, la brasatura dei tenoni e delle riserve, la
lavorazione d'utensile delle palmette e dei filetti, ecc.
5.2. Il controllo della sicurezza di funzionamento riguarda per tutte
le armi, l'ispezione del foro del luminello. Per il revolver riguarda
la libera rotazione del tamburo ed il buon aggancio dei cani sulla
prima e la seconda tacca.
5.3. Il controllo visuale concerne la ricerca di eventuali difetti di
materiale e difetti di resistenza quali:
a. incrinature della canne, venature, soluzioni di continuita';
b. saldature non corrette di differenti pezzi;
c. costruzione inadeguata della chiusura.
5.5. Le armi e i pezzi fortemente sollecitati che, nel corso del
controllo preventivo hanno dimostrato un difetto sopra indicato
saranno rifiutati e ritornati al richiedente.
Art.6 Tiro di prova
6.1. Il tiro di prova sara' effettuato su delle armi o dei pezzi
fortemente sollecitati e finiti. Se un arma e' assiemata con un
aggiustaggio per mezzo di pezzi fortemente sollecitati che hanno gia'
fatto oggetto di una prova questa arma completa sara' egualmente
sottoposta alla prova. Nelle armi a piu' canne, ciascuna canna sara'
sottoposta alla prova; nei revolver ogni camera del tamburo.
6.2. Il tiro di prova per le armi a canna liscia o rigata, sara'
effettuato utilizzando una carica composta di polvere e di pallini ad
eccezione che per il revolver si tireranno due colpi di cui il primo
e' da considerarsi come colpo di riscaldo per eliminare i residui
d'olio o d'altre sotanze estranee nella canna. Per i revolveri, il
tiro di prova consistera' nel tirare almeno un colpo in ciascuna cam-
era del tamburo dopo sgrassatura di quest'ultimo.I valori delle
cariche di polvere e pallini per i differenti calibri sono indicati
nell'allegato tecnico.
6.3. Se si pensa che i colpi di prova sono stati diffettosi il Banco
di Prova deve, oltre al numero prescritto di colpi, procedere a un
tiro supplementare.
Art.7 Controllo dopo il tiro.
Dopo il tiro di prova le armi o i pezzi fortemente sollecitati devono
essere sottoposti ad un nuovo controllo. Per questo controllo le
disposizioni dell'art. 5 saranno applicate.
Art.8 Rifiuto dopo il tiro.
8.1. Le armi e i pezzi fortemente sollecitati che sono stati
visibilmente deteriorati dal tiro di prova come pure le armi nelle
quali il controllo ha messo in evidenza uno dei difetti sottoindicati
saranno rifiutati e resi al richiedente:
a. qualsiasi deformazione della canna che puo' recare pregiudizio
alla sicurezza della canna.
b. ramponi o bindelle dissaldati;
c. incrinature all'esterno della canna e sul codettone di culatta;
d. per le armi a percussione e i revolver distacco del camino o
d'altri pezzi del meccanismo di accensione.
8.2.Nel caso in cui il risultato del tiro di prova lascia anche il
minimo dubbio sulla resistenza d'un arma o, d'unn pezzo fortemente
sollecitato, o se esistono dubbi sulla esistenza di un deterioramento
o di un difetto (conformemente al paragrafo 1) il Banco di Prova
oltre al numero prescritto di tiri, procedera' ad un tiro di prova
supplementare.
8.3. Le armi e i loro pezzi fortemente sollecitati che in virtu'
delle disposizioni dell'art. 5, non sono ammessi al tiro di prova o
che sono rifiutati per effetto delle disposizione dell'art. 8 possono
nuovamente essere presentati allo stesso Banco di Prova se il
richiedente prova che ha portato rimedio ai difetti constatati. La
prova allora sara' ripetuta.
Art.9 Riprova.
9.1 Se un arma gia' provata o un pezzo fortemente sollecitato gia'
provato ha subito una delle operazioni sotto indicate suscetibile di
compromettere la sicurezza dell'arma, questa arma o questo pezzo
devono essere sottoposti nuovamente ad una prova conformemente agli
art. da 3 a 8:
- cambio di un pezzo fortemente sollecitato,con aggiustaggio;
- ogni modifica delle dimensioni che determinano una riduzione dello
spessore delle pareti della canna;
- qualsiasi alterazione della resistenza dei materiali.
9.2. Quando la prova conformemente ai paragrafi 9.1 e 8.3 presenta
dei difetti indicati nell'art. 8 il punzone di prova che figura
sull'arma o sul pezzo fortemente sollecitato sara' annullato con un
"X" apposto sul punzone o vicino a quest'ultimo.
Art. 10 Apposizione dei punzoni di prova.
10.1. Nella misura in cui la prova e i controlli conformemente agli
articoli 3 a 8 e 9 non hanno messo in evidenza dei difetti, i punzoni
di prova saranno apposti, in maniera ben visibile sulle parti
fortemente sollecitate sottoposte alla prova:
- per tutte le armi ad eccezione dei revolver: su ciascuna canna e
sul codettone di culatta;
- per i revolver: sulla canna, il tamburo ed il telaio.
10.2. Su ciscuna arma e su ciascuna canna presentate separatamente
alla prova sara' apposto un punzone che permetta di determinare
l'anno della prova.
Art.11 Registrazioni ufficiali
Dopo compimento delle operazioni di prova sara' redatto un processo
verbale contenente le seguenti indicazioni:
- il numero d'ordine e la data del processo verbale;
- la natura della prova;
- gli elementi di identificazione dell'arma;
- nel caso di un rifiuto, la natura del difetto.
Allegato tecnico al Regolamento tipo della prova individuale delle
armi caricate a polvere nera.
1. Caratteristica della polvere nera da impiegare per le prove.
Polvere di riferimento.
E' stata scelta come polvere di rifermento per lo studio delle
pressioni e per determinare i dosaggi delle cariche di prova, una
polvere nera le cui caratteriostiche fisico-chimiche sono le
seguenti:
a. Umidita' : max 1,3%
b. Densita' : 1,70 - 1,80 g/cm
c. Granulometria : 0,63 mm. trattenuti massimo 5%
0.20 mm. passa massimo 5%
d. Composizione chimica:
- Nitrato di potassio : 75 +- 1,5%
- Zolfo : 10 +- 1%
- Carbone di legna : 15 +- 1%
e. Ceneri : max 0,8%
f. Igroscopicita' (12h): max 1,8%
g. Densita' apparente : min. 0,85 grammi / ml.
I valori sopra indicati son dati a titolo indicativo , la pressione
della cartuccia di riferimento (paragrafo 2) essendo di primaria
importanza.
2 Cartuccia cal. 16 di riferimento.
Lo scopo di questa cartuccia caricata con elementi di caricamento
semplici e' di permettere di misurare il livello di pressione
sviluppato dalla polvere di riferimento.
La cartuccia sara' caricata impiegando i seguenti componenti:
- bossolo: cal. 16 per armi a canna liscia lunghezza da 67,5
a 70 mm., fondello metallico di 8 mm. di altezza.
- innesco: "doppia forza" Fiocchi n. 616 o equivalente.
- polvere nera: 3 grammi
al fine di evitare ogni sorta di compressione,
la polvere sara' introdotta e contenuta in un
cilindro di cartone o plastica posto sul fondo
del bossolo e avente uno spessore di circa
0,6 mm. e un altezza che tiene conto del volume
della polvere.
- borra: borra di feltro grassata di un'altezza
di 10 a 12 mm.
- pallini: 33 grammi di pallini del diametro 2,5 mm.
- orlatura: tonda con rondella di chiusura in cartone di uno
spessore di 1,5 mm.
- lunghezza della cartuccia caricata: circa 64 mm.
La pressione di questa cartuccia sara' misurata in una canna
manometrica normale cal.16/70, realizzata secondo le prescrizioni
C.I.P.
Prima della prova, le cartucce devono essere climatizzate per almeno
24 ore ad una temperatura di 21 +- 1 e una umidita' relativa di 60%
+- 5%.
La cartuccia su indicata caricata con della polvere di riferimento
deve fornire, con un apparecchio di misura meccanoelettrico un valore
di pressione Pn = 275+-25 bar.
La catena di misura e' equipaggiata di un trasduttore piezo elettrico
che permette una misura fino a 2500 bar, avente una frequenza propria
di 10 kHz min. con uno scarto di linearita' di 1% max e una
sensibilita' di 2,0 pC/bar min.
3 Cariche di prova
Le cariche da rispettare sono le seguenti:
| Pressioni | CARICHE DI PROVA | CARICHE DI
CALIBRI | (a titolo | | SERVIZIO MAX
|indicativo) | |
| bar | Polvere | Pallini | Polvere| Pallini
| | (g) | o palla(g)| (g) |o palla(g)
| | | | |
10 | | | | | | 12 | 750 | 13 | 65 | 6,5 | 36 | 14 | | | | | |
16 | 800 | 12 | 60 | 5,5 | 32 |
| | 10 | 55 | 5 | 25 |
20 | | | | | |
24 | | | | | |
| | | | | |
28 | 850 | 9 | 40 | 4 | 22 |
32 | | | | | |
| | | | | |
36 | | 8 | 30 | 3,5 | 17 |
9 | | | | | |
.31 env. 7.9 mm | | 6 | 10 | 2,5 | 6 | .36 env. 9,1 mm | 1200 | 7 |
12 | 3,5 | 8 |
.41 env.10,4 mm | | 8 | 16 | 5 | 12 |
| | | | | |
.44 env.11,2 mm | | 9,5 | 19 | 6 | 15 | .45 env.11,5 mm | | 10 | 19
| 6 | 16 | .50 env.12,7 mm | 1400 | 13 | 24 | 8 | 20 | .54 env.13,8
mm | | 14,5 | 28 | 9 | 28 | .58 env.14,7 mm | | 16,5 | 31 | 10 | 31
| .69 env.17,5 mm | | 20 | 45 | 12 | 40 |
4. Modalita' di esecuzione delle prove.
Il caricamento delle armi a canna liscia sara' effettuato appoggiando
(senza compressione) sopra la polvere una borra di feltro di almeno
20 mm. di altezza.
Il proiettile sara' costituito da dei pallini di piombo con un
diametro di 2,5 - 3 mm. che saranno mantenuti nella canna loro
sovrapponendo una borra di feltro di almeno 10 mm. di altezza.
Per le armi a canna rigata, il caricamento verra' effettuato con le
stesse modalita' definite per le armi a canna liscia impiegando una
pallottola in luogo dei pallini di piombo e senza borra.
5 Cariche di prova per le pistole i revolver e le armi di concezione
costruttiva particolare.
Per le pistole a uno o piu' canne per le quali non e' possibile un
tiro di prova secondo i paragrafi 3 e 4, la carica di prova sara'
stabilita in relazione alla lunghezza della o delle canne secondo la
carica di servizio massima prevista per questo tipo d'arma. La
quantita' di polvere di prova deve essere il doppio della carica di
servizio.
Per i revolver e le armi di concezione costruttiva particolare la cui
camera per la polvere o il bossolo di caricamento senza innesco non
permette di contenere la carica di prova prevista al paragrafo 3 il
volume delle camere sara' riempito con la quantita' massima di
polvere di riferimento che vi puo' essere contenuta. La pallottola
sara' introdotta e affondata fino ad affioramento.
6 Diametro dei fori del luminello.
Le armi caricate a polvere nera, dovranno avere dei camini con un
foro del luminello, in direzione della camera a polvere, di 1 mm di
diametro massimo.
XVIII - 10 Controllo delle munizioni commerciali
Riferimento: Decisione XV - 7
Decisione presa in applicazione al paragrafo 1 dell'art. 5 del
Regolamento.
E' stato deciso di:
1. aggiungere all'art. 3, paragrafo 3.1.b il seguente testo:
Se per delle ragioni tecniche non e' possibile indicare il calibro
sul fondello si puo' marcarlo, in maniera indelebile , sul corpo del
bossolo.
2. aggiungere a l'allegato tecnico un paragrafo 4.3.3. redatto come
segue:
Il numero di pezzi prescritto per i controlli di fabbricazione puo'
essere modificato se il fabbricante dispone di un sistema di
controllo della qualita' .
Un piano di controllo dovra' essere preventivamente presentato
all'Organismo Nazionale competente. Questo verifichera' il piano di
controllo e potra' autorizzare un controllo nel corso della
fabbricazione assicurandosi che le prescrizioni di sicurezza della
C.I.P. sono interamente rispettate.
XVIII-11. Prova di certe armi da fuoco e apparecchi a carica
esplosiva portatili - allegato tecnico -
Ref: Decisione XVI - 6.
Decisione presa in applicazione del paragrafo 1 dell'art. 5 del
Regolamento.
Il paragrafo 1.1.1. e' sostituito dal seguente:
1.1.1. Verifica della designazione del tipo.
Si deve verificare che:
- L'oggetto da provare e' conforme ai disegni, agli schemi e ad ogni
altra documentazione che l'accompagnano;
- L'appellazione del tipo, l'appellazione della classe
dell'apparecchio (A o B) e l'appellazione commerciale o
l'appellazione normalizzata della munizione destinata ad essere
utilizzata sono stati apposti sull'oggetto da provare.
L'appellazione del tipo non deve indurre degli errori o prestarsi a
confusione con altri oggetti gia' omologati.
----> Vedere Tabella a Pag. 279 della G.U. <----