DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30 giugno 1993 

  Accelerazione delle  procedure  di  cessione  delle  partecipazioni
dello  Stato  nelle  S.p.a. derivanti dalla trasformazione degli enti
pubblici economici.
(GU n.155 del 5-7-1993)

              IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;
  Visto  l'art.  16  del  decreto-legge  11  luglio  1992,  n.   333,
convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1992, n. 359;
  Vista  la  deliberazione  del  Consiglio  dei  Ministri  in data 30
dicembre 1992, con cui e' stato approvato il  programma  di  riordino
delle partecipazioni dello Stato di cui all'art. 16 del decreto-legge
11  luglio 1992, n. 333, convertito, con modificazioni, dalla legge 8
agosto 1992, n. 359, conferendo mandato al  Ministro  del  tesoro  di
adeguarne  i  contenuti  specifici  alle  osservazioni  contenute nei
pareri  forniti  dalla  Camera  dei  deputati  e  dal  Senato   della
Repubblica;
  Vista  la  deliberazione  del  Comitato  interministeriale  per  la
programmazione economica in data 30 dicembre 1992, con cui sono state
dettate le direttive concernenti  le  modalita'  e  le  procedure  di
cessione  delle  partecipazioni dello Stato nelle societa' per azioni
derivanti dalla trasformazione degli enti pubblici economici e  delle
aziende autonome;
  Visto  il  documento  del  Ministro  del  tesoro sul riordino delle
partecipazioni  pubbliche  e  sullo  stato   delle   privatizzazioni,
approvato dal Consiglio dei Ministri
in data 14 aprile 1993;
  Vista la delibera del Consiglio dei Ministri dell'11 giugno 1993 in
ordine alla dismissione dell'IMI S.p.a. mediante offerta pubblica;
   Considerata  l'attivita'  concretamente  posta in essere a seguito
degli atti richiamati;
  Sulla proposta del Ministro del tesoro, d'intesa  con  il  Ministro
del  bilancio  e  della  programmazione  economica  e con il Ministro
dell'industria, del commercio e dell'artigianato;
                              E M A N A
                       la seguente direttiva:
  1.   Le   procedure   relative   alla    dismissione    dell'intera
partecipazione   riconducibile,  direttamente  o  indirettamente,  al
Ministero del  tesoro  in  ENEL,  INA,  Banca  commerciale  italiana,
Credito italiano, IMI, STET, AGIP, devono essere avviate entro trenta
giorni  a  partire  dalla  data  della presente direttiva, secondo il
calendario previsto nel seguente punto 2,  conformemente  ai  criteri
definiti  nel programma di riordino predisposto ai sensi dell'art. 16
del  decreto-legge  11  luglio  1992,   n.   333,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 8 agosto 1992, n. 359.
  2.  Il  Presidente  del  Consiglio,  su  proposta  del Ministro del
tesoro, d'intesa con il  Ministro  dell'industria,  del  commercio  e
dell'artigianato,   e   con   il   Ministro   del  bilancio  e  della
programmazione economica,  provvede,  contestualmente  alla  presente
direttiva,  alla costituzione di un Comitato permanente di consulenza
globale e di garanzia, presieduto dal Direttore generale del tesoro e
composto da quattro esperti di riconosciuta indipendenza e di notoria
esperienza nei mercati nazionali e internazionali.
  Il Comitato deve assicurare alle autorita' preposte alla attuazione
del programma di riordino richiamato al punto 1  e,  in  particolare,
delle  citate  dismissioni  un'assistenza tecnica avente carattere di
unitarieta' per le varie operazioni del  programma  e  per  tutto  il
periodo  necessario  alla  loro  realizzazione, cosi' da favorirne il
buon esito  e  garantire  la  coerenza  delle  decisioni  e  il  loro
coordinamento temporale.
  Il  Comitato  assolve,  altresi',  a  funzioni  di  garanzia  della
trasparenza e della congruita' delle procedure poste  in  essere  dal
Governo.
  Il  Comitato  puo'  acquisire  da  tutte le societa' interessate le
informazioni, di natura contabile ed extra-contabile, necessarie allo
svolgimento dei compiti affidati.
  I membri del Comitato  sono  vincolati  a  mantenere  riservate  le
informazioni  cosi'  ottenute e a non utilizzarle per fini diversi da
quelli propri della loro attivita' istituzionale.
  Per l'assolvimento dei suoi compiti, il Comitato puo' avvalersi del
supporto tecnico della Direzione generale del tesoro,  nonche'  degli
uffici  competenti  della  Presidenza del Consiglio dei Ministri, del
Ministero dell'industria, del  commercio  e  dell'artigianato  e  del
Ministero  del bilancio e della programmazione economica. Il Comitato
puo' avvalersi di ulteriori supporti tecnici acquisiti  anche  al  di
fuori della pubblica amministrazione.
  Il  Comitato  dovra'  proporre al Ministro del tesoro un calendario
delle operazioni di privatizzazione, secondo priorita'  definite  dal
Comitato  stesso,  riducendo  al  minimo  i  tempi di realizzazione e
tenendo  conto  delle  strategie  industriali  e  finanziarie   delle
societa' interessate, nonche' dell'andamento del mercato. Il Comitato
suggerira'   inoltre  le  iniziative  in  materia  fiscale  e  legale
necessarie per favorire il successo delle privatizzazioni.
  Con l'assistenza del Comitato dovra' procedersi, in tutti i casi in
cui   sia   possibile,   alle   operazioni   di   dismissione   delle
partecipazioni   mediante   collocamenti  pubblici  che:  favoriscano
l'ampia  diffusione  dei  titoli   fra   i   risparmiatori;   evitino
concentrazioni  di  quote  significative  del capitale presso singoli
azionisti; permettano la costituzione di un nucleo di  azionisti  che
assicuri stabilita' alla compagine azionaria.
  3.  I  soggetti  titolari  del  controllo delle societa' oggetto di
dismissione potranno avvalersi, d'intesa con il Comitato, nella  fase
propedeutica  alle  operazioni  di  dismissione,  dell'assistenza  di
consulenti   speciali   per   elaborare   eventuali    proposte    di
ristrutturazione   dell'impresa   sotto   il  profilo  istituzionale,
industriale, finanziario ed organizzativo, nonche'  per  individuare,
tenuto  conto  dei  propri  obiettivi  e  interessi,  le modalita' di
dismissione piu' adeguate fra quelle indicate nella deliberazione del
CIPE del 30 dicembre 1992.
  4. Il Ministro del tesoro o le societa' interessate dovranno essere
assistiti  dal  Comitato  permanente  di   consulenza   globale   nel
conferimento  a  primarie  istituzioni  nazionali  e  internanzionali
dell'incarico di valutare ciascuna societa' e  attivita'  da  cedere,
secondo  le indicazioni contenute nella delibera CIPE del 30 dicembre
1992.
  Il Comitato fornira' alle istituzioni incaricate delle  valutazioni
tutta  l'assistenza necessaria per lo svolgimento del compito ad esse
affidato, operando da referente delle stesse a tale riguardo.
  La  guida  dei  consorzi  di  collocamento  delle partecipazioni da
dismettere  verra'  affidata,  con  la  consulenza  del  Comitato,  a
primarie istituzioni bancarie e finanziarie di consolidata esperienza
in  materia  di  offerta  al  pubblico  di titoli italiani, prescelte
secondo la procedura prevista dalla deliberazione  del  CIPE  del  30
dicembre  1992.  La guida del consorzio non potra' essere affidata ai
soggetti  incaricati  della  valutazione;  essi   dovranno   peraltro
partecipare al collocamento.
  5.  Prima  dell'accettazione  degli  incarichi di cui alla presente
direttiva i soggetti di cui ai punti 3 e 4 sono  tenuti  a  segnalare
tutti  i  casi  di  conflitto d'interessi rilevanti nell'espletamento
degli incarichi  medesimi  ed  in  particolare  nelle  operazioni  di
collocamento.
  6.   La  remunerazione  degli  incarichi  previsti  nella  presente
direttiva deve essere  corrisposta  dalle  societa'  partecipate  dal
Tesoro,  ovvero  prevista  nello  stato  di previsione del Tesoro, ai
sensi dell'art. 10, ultimo comma, della legge 7 agosto 1985, n.  428,
previa  istituzione  di  apposito  capitolo.  La  remunerazione degli
incarichi sara' stabilita in linea con i valori correnti sui  mercati
internazionali per operazioni di simile natura e consistenza.
  7.  La presente direttiva sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
   Roma, 30 giugno 1993
              Il Presidente del Consiglio dei Ministri
                               CIAMPI
                       Il Ministro del tesoro
                               BARUCCI
                      Il Ministro del bilancio
                  e della programmazione economica
                              SPAVENTA
                     Il Ministro dell'industria
                  del commercio e dell'artigianato
                               SAVONA