Modificazione al progetto di ristrutturazione presentato dalla Cassa di risparmio di Cesena S.p.a.(GU n.257 del 2-11-1993)
Con decreto ministeriale 6 ottobre 1993 e' stata approvata - ai sensi dell'art. 1, comma 3, della legge 30 luglio 1990, n. 218, ed all'art. 3, commi 2, 3 e 5, del decreto legislativo 20 novembre 1990, n. 356 - la modifica al progetto di ristrutturazione presentata dalla Cassa di risparmio di Cesena S.p.a. che comporta: l'emissione di n. 2.940.000 obbligazioni convertibili in azioni, con clausola di subordinazione, al prezzo di L. 23.000 ciascuna, per un importo complessivo di lire 67,6 miliardi, da offrire in opzione agli azionisti della Cassa di risparmio di Cesena S.p.a. in ragione di n. 21 obbligazioni ogni 100 azioni possedute. Gli emittendi titoli saranno tuttavia collocati prevalentemente presso investitori privati in connessione alla limitazione ex art. 2441, quinto comma del codice civile, del diritto di opzione spettante al solo azionista di maggioranza Fondazione Cassa di risparmio di Cesena, che potra' sottoscrivere un numero di obbligazioni non superiore a n. 225.000, nonche' all'esclusione del diritto di prelazione sui titoli inoptati spettante alla Fondazione medesima ai sensi dell'art. 2441, terzo comma, del codice civile; l'aumento del capitale sociale, e la relativa modifica statutaria, da lire 140 miliardi sino all'importo massimo di lire 169,4 miliardi, da realizzarsi mediante emissione, anche in piu' riprese, di massime n. 2.940.000 azioni ordinarie da nominali L. 10.000 cadauna, destinate irrevocabilmente all'esercizio della facolta' di conversione spettante ai portatori delle obbligazioni rappresentative del prestito in discorso, nel rapporto di n. 1 azione ordinaria Cassa di risparmio di Cesena S.p.a. per ogni obbligazione; facolta' di conversione da esercitarsi il 1 gennaio di ogni anno, a partire dal 1 gennaio 1995 sino al 1 gennaio 1999.