Individuazione delle confederazioni sindacali e delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale, che partecipano alla trattativa per la definizione del contratto collettivo quadro di cui all'art. 45, commi 5 e 6, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come modificato dall'art. 15 del decreto legislativo 10 novembre 1993, n. 470, che istituisce l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.(GU n.90 del 19-4-1994)
IL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come modificato dai decreti legislativi 10 novembre 1993, n. 470, e 23 dicembre 1993, n. 546, riguardante la "razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego, a norma dell'art. 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421"; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 dicembre 1993, n. 593 riguardante la "determinazione e composizione dei Comparti di contrattazione collettiva del pubblico impiego, di cui all'art. 45, comma 3, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29; Visto l'art. 50 del decreto legislativo n. 29/1993, come modificato dall'art. 17 del decreto legislativo 10 novembre 1993, n. 470, che istituisce l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 25 gennaio 1994, n. 144, che, ai sensi del citato art. 50 del decreto legislativo n. 29/1993, definisce il Regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni; Visto l'art. 45, comma 5, del decreto legislativo n. 29/1993, come modificato dall'art. 15 del decreto legislativo 10 novembre 1993, n. 470, in base al quale "Mediante contratti collettivi quadro possono essere disciplinate, in modo uniforme per tutti i comparti e le aree di contrattazione collettiva, la durata dei contratti collettivi e specifiche materie"; Visto l'art. 45, comma 6, del decreto legislativo n. 29/1993, come modificato dall'art. 15 del decreto legislativo 10 novembre 1993, n. 470, in base al quale "i contratti collettivi quadro sono stipulati dall'Agenzia di cui all'art. 50, per la parte pubblica, e, per la parte sindacale, dalle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale"; Tenuto conto che, ai sensi del citato art. 45, comma 6, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, partecipano alla trattativa per la definizione del contratto collettivo quadro le Confederazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale, che risultano tali in base alla normativa transitoria vigente in materia, richiamata nell'art. 47, comma 2, dello stesso decreto legislativo n. 29/1993; Visto l'art. 47, comma 1, del decreto legislativo n. 29/1993, come modificato dall'art. 22 del decreto legislativo 23 dicembre 1993, n. 546, in base al quale "la maggiore rappresentativita' sul piano nazionale delle confederazioni e delle organizzazioni sindacali e' definita con apposito accordo tra il Presidente del Consiglio dei Ministri o un suo delegato e le confederazioni sindacali individuate ai sensi del comma 2, da recepire con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentita la Conferenza dei Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, per gli aspetti di interesse regionale"; Visto l'art. 47, comma 2, del decreto legislativo n. 29/1993, come modificato dall'art. 22 del decreto legislativo 23 dicembre 1993, n. 546, in base al quale "fino alla emanazione del decreto di cui al comma 1, restano in vigore e si applicano anche alle aree di contrattazione di cui all'art. 46, le disposizioni di cui all'art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1988, n. 395, e alle conseguenti direttive emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica. Tale normativa resta in vigore e si applica anche in sede decentrata fino a quando non sia data applicazione a quanto previsto dall'art. 45, comma 8"; Visto l'art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1988, n. 395, che definisce i criteri di riferimento da utilizzare dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica per la determinazione della maggiore rappresentativita' sul piano nazionale delle confederazioni e delle organizzazioni sindacali operanti nel settore del pubblico impiego; Vista la direttiva di cui alla Circolare 11 marzo 1991, n. 72549/8.93.5 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 1991, concernente - in attuazione del citato art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica n. 395/88 - le modalita' di accertamento del requisito della maggiore rappresentativita' sul piano nazionale delle confederazioni e delle organizzazioni sindacali operanti nel settore del pubblico impiego; Vista la direttiva-circolare n. 13397/93/7.491 del 16 aprile 1993 (circolare n. 15/1993, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 21 aprile 1993) riguardante l'"aggiornamento dei dati di cui alla citata direttiva-circolare dell'11 marzo 1991", i cui criteri e parametri vengono in rilievo, a norma della stessa direttiva-circolare, in tutte le "circostanze in cui e' necessaria la individuazione della effettivita' sindacale, tenuto conto che i detti parametri costituiscono certamente riferimenti oggettivi"; Tenuto conto che, in base ai criteri ed ai parametri di cui alla citata direttiva-circolare dell'11 marzo 1991, sono da considerare maggiormente rappresentative sul piano nazionale le confederazioni sindacali nei confronti delle quali sia stata accertata, in base alla predetta circolare, la rappresentativita' qualificata in almeno due comparti di contrattazione collettiva del pubblico impiego di organizzazioni sindacali di categoria ad esse aderenti ovvero che siano presenti nella composizione del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro; Tenuto conto dei dati inviati dalle pubbliche amministrazioni in relazione alle predette direttive-circolari e della attuale composizione del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 maggio 1993, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 118 del 22 maggio 1993, con il quale il Ministro per la funzione pubblica, prof. Sabino Cassese, e' stato delegato a provvedere alla "attuazione .. del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29" e ad "esercitare .. ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, relative a tutte le materie che riguardano la pubblica amministrazione ed il pubblico impiego"; Decreta: Art. 1. In attesa dell'attuazione dell'art. 47, comma 1, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come modificato dall'art. 22 del decreto legislativo 23 dicembre 1993, n. 546, per la parte sindacale partecipano alla trattativa per la stipulazione del contratto collettivo quadro di cui all'art. 45, commi 5 e 6, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come modificato dall'art. 15 del decreto legislativo 10 novembre 1993, n. 470, le seguenti Confederazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale: Confederazione generale italiana del lavoro (C.G.I.L.); Confederazione italiana sindacato lavoratori (C.I.S.L.); Confederazione unione italiana del lavoro (U.I.L.); Confederazione italiana dirigenti d'azienda (C.I.D.A.); Confederazione autonoma dei quadri direttivi della funzione pubblica (Confe.Dir.); Confederazione sindacati autonomi lavoratori (Conf.S.A.L.); Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori (C.I.S.A.L.); Confederazione italiana sindacati nazionali lavoratori (C.I.S.N.A.L.); Rappresentanze sindacali di base-Confederazione unitaria di base (RdB-CUB). Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 13 aprile 1994 Il Ministro: CASSESE