Modificazioni ad alcuni decreti ministeriali concernenti l'emissione di certificati di credito del Tesoro di durata settennale.(GU n.161 del 12-7-1995)
IL MINISTRO DEL TESORO Visto il proprio decreto n. 593262 del 24 febbraio 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 52 del 3 marzo 1995, con cui e' stata disposta un'emissione di certificati di credito del Tesoro di durata settennale, con godimento 1 febbraio 1995; Visto il proprio decreto n. 593437 del 29 marzo 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 78 del 3 aprile 1995, con cui e' stata disposta un'emissione di certificati di credito del Tesoro di durata settennale, con godimento 1 aprile 1995; Visto il proprio decreto n. 593752 del 29 maggio 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 129 del 5 giugno 1995, con cui e' stata disposta un'emissione di certiticati di credito del Tesoro di durata settennale, con godimento 1 giugno 1995; Visto, in particolare, l'art. 19 dei citati decreti, con cui si e' provveduto a determinare le caratteristiche dei suddetti certificati; Considerata la necessita' di modificare alcune delle disposizioni contenute nel richiamato art. 19, al fine di una piu' puntuale definizione delle caratteristiche dei certificati in questione, che consenta il loro allestimento in maniera conforme alle esigenze tecniche evidenziatesi in fase di stampa; Decreta: L'art. 19 dei decreti ministeriali citati nelle premesse e' sostituito dal seguente: "Art. 19. - I certificati di credito sono stampati su carta filigranata recante nel corpo del titolo la riproduzione dell'autoritratto di Tiziano e, sulle cedole, la riproduzione del volto della Flora, tratta dall'omonimo dipinto del Tiziano; sono composti dal corpo e da 14 cedole per il pagamento degli interessi semestrali. Il corpo del titolo e' costituito da un fondino di sicurezza racchiuso da due cornici, una a disegno ornamentale, limitata ai lati verticali, l'altra a disegno geometrico, interrotte nella meta' inferiore sinistra per la realizzazione di una riserva bianca idonea a porre in evidenza la filigrana. In alto al centro e' riportata una vignetta raffigurante un particolare del dipinto del Tiziano "Bacco e Arianna" ed al centro, sulla destra, un elemento decorativo con stampa a registro recto-verso. Sul fondino del corpo del titolo e' riprodotto, in alto a destra, lo stemma della Repubblica italiana, seguito, scendendo verso il basso, dalle seguenti legende: REPUBBLICA ITALIANA MINISTERO DEL TESORO DIREZIONE GENERALE DEL TESORO LEGGE 30 MARZO 1981, N. 119 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI CERTIFICATO DI CREDITO DEL TESORO Seguono poi le diciture e gli spazi per l'indicazione della durata del certificato, la decorrenza del prestito, il numero di codice del titolo, ripetuto anche in alto a destra, al di sopra dello stemma della Repubblica, il numero assegnato al certificato, il valore nominale, il prezzo di aggiudicazione della prima tranche del prestito, il richiamo alle occorrenti norme di legge, la data e la dicitura "IL DIRETTORE GENERALE"; in uno spazio appositamente riservato, in alto a sinistra, viene impressa l'impronta a secco dello stemma della Repubblica. Il prospetto del corpo del titolo contiene, in basso a destra, un tagliando che interrompe i motivi ornamentali, avente caratteristiche analoghe a quelle delle cedole, che verra' utilizzato dalla Banca d'Italia per la lettura magnetica, nonche' ulteriori eventuali elementi che si rendessero necessari per meglio individuare le caratteristiche dei titoli. Le cedole sono collocate al di sotto e/o a lato del corpo del titolo e sono costituite da una cornice a disegno geometrico che racchiude un fondo di sicurezza nel quale sono ricavate, superiormente ed inferiormente, due zone bianche riservate alla numerazione in CMC 7 per la lettura magnetica. Il tratto orizzontale superiore della cornice di ogni cedola e' interrotto dalla legenda "CERTIFICATO DI CREDITO DEL TESORO". Seguono poi sul fondino, dall'alto verso il basso: l'indicazione della durata del certificato e la decorrenza del prestito, il numero assegnato al relativo certificato, il valore nominale del certificato stesso, la data di pagamento della cedola, nonche' il numero di codice del titolo, ripetuto a destra e a sinistra. Per la prima cedola e' indicato l'importo lordo degli interessi nella misura stabilita nel primo comma dell'art. 2 del presente decreto, mentre il tasso d'interesse lordo riguardante le cedole successive verra' determinato con le modalita' di cui al medesimo art. 2; l'aliquota fiscale da applicare e' riportata su ogni cedola mediante barratura trasversale ondulata a mille righe mentre in uno spazio appositamente riservato nella parte superiore sinistra e' riprodotto un effetto di millerighe costituito da un susseguirsi del monogramma CCT in microtesto. Completano la cedola il numero cedolare, posto in alto a destra e a sinistra e l'impronta a secco dello stemma della Repubblica, posta in basso a sinistra in corrispondenza di uno spazio circolare privo di stampa, appositamente riservato. Sul rovescio del corpo del titolo sono riportati gli articoli 2, 4, 5 e 6 dei rispettivi decreti di emissione, racchiusi da una cornice a disegno geometrico. Il rovescio di ciascuna cedola reca un elemento grafico a rosone che racchiude lo stemma della Repubblica italiana trattato graficamente con tecniche di sicurezza, nonche' la legenda: "CERTIFICATO DI CREDITO DEL TESORO", l'indicazione della durata del certificato e la decorrenza del prestito. Segue l'indicazione del numero della cedola, posta al centro del rosone, ed in basso, solo per la prima cedola, l'importo degli interessi lordi, nonche' di ulteriori eventuali elementi che si rendessero necessari per meglio individuare le caratteristiche dei titoli; il tutto stampato litograficamente. Il prospetto reca: le cornici del corpo del titolo, del tagliando e delle cedole stampate in calcografia; il valore nominale e il prezzo di aggiudicazione della prima tranche stampati in offset; i fondini del corpo del titolo, del tagliando e delle cedole stampati in calcografia; il numero del certificato, da riportare nel corpo del titolo, nel tagliando e nelle cedole, nonche' la firma del direttore generale, stampati tipograficamente. I colori impiegati per i vari tagli, rispettivamente, per le cornici e per il fondino sono: taglio da lire 5 milioni: verde smeraldo-grigio; taglio da lire 10 milioni: marrone-verde; taglio da lire 50 milioni: rosso vivo-rosso violaceo; taglio da lire 100 milioni: blu-arancio; taglio da lire 500 milioni: blu intenso-verde smeraldo; taglio da lire 1 miliardo: verde-grigio; taglio da lire 10 miliardi: rosso porpora-viola malva, mentre, per quanto attiene le legende, i colori medesimi risulteranno opportunamente accostati in diversa gradazione tra loro per l'intero sviluppo delle legende stesse. La carta filigranata e' colorata: taglio da lire 5 milioni: in mattone; taglio da lire 10 milioni: in azzurro; taglio da lire 50 milioni: in celeste; taglio da lire 100 milioni: in verde; taglio da lire 500 milioni: in rosa; taglio da lire 1 miliardo: in giallo; taglio da lire 10 miliardi: in violetto". Il presente decreto verra' trasmesso per il visto all'Ufficio centrale di ragioneria per i servizi del debito pubblico e sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 5 luglio 1995 Il Ministro: DINI