UNIVERSITA' DI TORINO

DECRETO RETTORALE 28 luglio 1994 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.227 del 28-9-1994)

                             IL RETTORE
  Visto  lo statuto dell'Universita' degli studi di Torino, approvato
con regio decreto 14 ottobre 1926, n. 2284, e  modificato  con  regio
decreto 13 ottobre 1927, n. 2788, e successive modificazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935,  n.  1071,  convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto  il  regio  decreto  30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Visto il decreto del Presidente della  Repubblica  del  5  dicembre
1990  relativo alle modifiche all'ordinamento didattico universitario
del corso di laurea in matematica;
  Vista la proposta di modifica di statuto  formulata  dal  consiglio
della  facolta'  di  scienze  matematiche,  fisiche  e naturali nella
riunione del 19 ottobre 1993;
  Visto il parere favorevole espresso dal senato accademico, riunione
del 15 novembre 1993, e dal consiglio  di  amministrazione,  riunione
del 16 novembre 1993;
  Visto  il  parere  espresso  dal  Consiglio universitario nazionale
nella seduta del 18 marzo 1994;
  Viste le delibere  di  adeguamento  adottate  dal  consiglio  della
facolta'  di  scienze  matematiche, fisiche e naturali nella riunione
del 14 giugno 1994, dal consiglio  di  amministrazione  nell'adunanza
del  19  luglio  1994  e  dal  senato accademico nell'adunanza del 18
luglio 1994;
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  la  nuova
modifica  proposta  in  deroga al termine triennale di cui all'ultimo
comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933,  n.  1592,  per  i
motivi   esposti   nelle   deliberazioni   degli   organi  accademici
dell'Universita' di Torino;
                              Decreta:
  Lo statuto dell'Universita' degli  studi  di  Torino,  approvato  e
modificato  con  i  decreti indicati nelle premesse, e' ulteriormente
modificato come appresso:
                            Articolo unico
  Gli articoli da 140 a 146 relativi al corso di laurea in matematica
- facolta' di  scienze  matematiche,  fisiche  e  naturali  (sede  di
Torino),   vengono  soppressi  e  sostituiti  dal  seguente,  con  il
conseguente spostamento della numerazione degli articoli successivi:
                  4) CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA
  Art. 140. - La durata del corso  di  laurea  in  matematica  e'  di
quattro  anni,  articolati  in  un  biennio  propedeutico a carattere
formativo di base e  in  un  successivo  biennio  articolato  in  tre
indirizzi:  generale,  applicativo  e  didattico,  di  contenuti piu'
specializzati.
  L'accesso al corso di laurea  e'  regolato  dalle  disposizioni  di
legge.
  Il numero delle annualita' e' pari a quindici.
                           Biennio di base
  Il  biennio  di  base  e'  articolato  in otto insegnamenti annuali
obbligatori:
  I Anno:
   analisi matematica I;
   geometria I;
   algebra;
   fisica generale I.
  II Anno:
   analisi matematica II;
   geometria II;
   meccanica razionale;
   fisica generale II.
  Per ciascuno degli insegnamenti elencati vi e' un esame finale.
  Ciascuno degli insegnamenti di cui  sopra  e'  accompagnato  da  un
corso di esercitazioni che ne forma parte integrante.
  I  corsi  di  analisi  matematica,  geometria, fisica generale sono
costituiti da due parti annuali distinte, la prima propedeutica  alla
seconda, e con due esami distinti, il primo propedeutico al secondo.
  Potranno  essere  iscritti al secondo anno gli studenti che abbiano
superato almeno due esami del primo anno.
  Potranno essere iscritti al terzo anno  gli  studenti  che  abbiano
superato almeno quattro esami del primo biennio.
  Per  essere  ammesso all'esame di laurea lo studente sara' tenuto a
dimostrare, con le modalita'  definite  dal  consiglio  di  corso  di
laurea,  e  preferibilmente  entro  i  primi  due  anni  di corso, la
conoscenza della lingua inglese.
                        Biennio di indirizzo
  Gli insegnamenti del secondo biennio potranno essere divisi in  due
moduli  ridotti  di  uguale  estensione  e durata, aventi ciascuno un
contenuto culturale compiuto e un programma ben definito.
  I programmi dei moduli ridotti saranno oggetto di certificazione da
parte del C.C.L. nel caso di trasferimenti degli  studenti  ad  altre
sedi universitarie o ad altri corsi di laurea.
  Per ogni modulo ridotto e' previsto un esame distinto alla fine del
semestre  in  cui  e'  impartito  il relativo insegnamento. Il modulo
ridotto potra' essere caratterizzato con un sottotitolo.
  Nel computo degli esami sostenuti  per  conseguire  il  diploma  di
laurea due moduli ridotti equivalgono ad un insegnamento annuale.
  Ogni anno accademico i corsi che saranno svolti suddivisi in moduli
e  le  propedeuticita'  non  menzionate  nel presente statuto saranno
riportate nel manifesto annuale degli studi.
  I bienni di indirizzo sono articolati in sette corsi  annuali,  dei
quali  quattro  al  terzo  anno  e tre al quarto (o negli equivalenti
moduli ridotti, ove attivati).
  Sono insegnamenti obbligatori per tutti gli indirizzi:
   istituzioni di geometria superiore;
   istituzioni di analisi superiore;
   istituzioni di fisica matematica.
  Nel caso in cui i predetti  insegnamenti  siano  divisi  in  moduli
ridotti,  lo studente sara' tenuto a seguire almeno un modulo ridotto
di ciascun insegnamento.
  All'atto   dell'iscrizione   al   terzo  anno  ogni  studente  deve
presentare un piano di  studi  che  indichi  l'indirizzo  e  i  corsi
opzionali scelti.
  La  scelta  degli  insegnamenti deve essere operata, fatta salva la
possibilita' di presentare  piani  di  studio  individuali  ai  sensi
dell'art. 2 della legge 11 dicembre 1969, n. 910, e dell'art. 4 della
legge 20 novembre 1970, n. 924, secondo le modalita' sotto riportate.
Tale  scelta deve essere effettuata tra gli insegnamenti inseriti nel
presente statuto ed attivati presso il corso di laurea in matematica,
oppure tra quelli attivati presso altri corsi di laurea di  questa  o
altre facolta', purche' coerenti con i piani di studio.
  L'approvazione  e  l'eventuale  revisione  dei piani di studio sono
regolate dalla normativa vigente.
INDIRIZZO GENERALE.
  Lo studente dovra' scegliere  tra  gli  insegnamenti  attivati,  un
insegnamento  annuale (o due moduli ridotti) in ciascuno dei seguenti
gruppi:
   (A) Algebra superiore
       Geometria superiore
   (B) Analisi superiore
   (C) Analisi numerica
       Calcolo delle probabilita'
       Fisica matematica
  Gli insegnamenti opzionali (moduli ridotti o insegnamenti  annuali)
a scelta dello studente per raggiungere l'equivalente dei sette corsi
annuali  previsti  per  il biennio di indirizzo, saranno scelti tra i
corsi attivati dell'elenco riportato nel presente statuto oppure  tra
gli  insegnamenti  attivati  in  altri  corsi  di laurea della stessa
facolta' o di altra facolta'.
  Nel caso in  cui  gli  insegnamenti  di  istituzioni  di  geometria
superiore  oppure  di  istituzioni  di  analisi  superiore  oppure di
istituzioni di fisica matematica siano articolati in moduli  ridotti,
il primo e' da considerarsi appartenente al gruppo (A), il secondo al
gruppo (B), il terzo al gruppo (C).
INDIRIZZO DIDATTICO.
  Lo  studente  dovra'  scegliere, tra gli insegnamenti attivati, due
insegnamenti annuali (o un numero equivalente di moduli ridotti)  nel
seguente  gruppo (D) e un insegnamento annuale (o due moduli ridotti)
nel seguente gruppo (E):
   (D) Matematiche elementari dal punto di vista superiore
       Logica matematica
       Matematiche complementari
       Storia delle matematiche
   (E) Calcolo delle probabilita'
       Analisi numerica
       Statistica matematica
       Teoria delle macchine calcolatrici
  Gli insegnamenti opzionali (insegnamenti annuali o  moduli  ridotti
per raggiungere l'equivalente dei sette corsi annuali previsti per il
biennio  di  indirizzo)  saranno scelti dallo studente in conformita'
alle norme precedentemente indicate.
INDIRIZZO APPLICATIVO.
  Lo studente dovra' scegliere, fra gli insegnamenti attivati, almeno
tre  moduli  nel seguente gruppo (F) e almeno due moduli nel seguente
gruppo (G):
   (F) Analisi numerica
       Calcolo delle probabilita'
       Teoria delle macchine calcolatrici
   (G) Ricerca operativa
       Statistica matematica
       Logica matematica
       Meccanica del continuo
  I moduli o gli  insegnamenti  annuali  opzionali,  per  raggiungere
l'equivalente  dei sette insegnamenti annuali previsti nel biennio di
indirizzo, sono a scelta dello studente in conformita' con  le  norme
precedentemente indicate.
  Nell'ambito  del  biennio  di  indirizzo applicativo il C.C.L. puo'
organizzare combinazioni di corsi opzionali  coordinate  in  modo  da
costituire   "orientamenti"   all'interno  di  tale  indirizzo.  Tali
combinazioni di insegnamenti vengono pubblicate nel manifesto annuale
degli studi.
  L'indirizzo applicativo e' inteso  in  senso  ampio,  con  aperture
verso  ogni  tipo  di settore applicativo della matematica e relative
metodologie.
  Per essere ammesso  all'esame  di  laurea  lo  studente  deve  aver
superato  gli  esami  di  tutti  i  corsi previsti dal piano di studi
approvato.
  L'esame di laurea in matematica e' costituito dallo svolgimento di:
    a) una tesi scritta, che per l'indirizzo  generale  dovra'  avere
carattere originale;
    b) una tesina, su due assegnate,
secondo   modalita'   stabilite  dal  C.C.L.  in  applicazione  delle
disposizioni vigenti.
  Superato l'esame di laurea,  lo  studente  consegue  il  titolo  di
dottore in matematica, indipendentemente dall'indirizzo prescelto.
  L'indirizzo di laurea sara' indicato, a richiesta dell'interessato,
nei   certificati  contenenti  gli  esami  superati  e  le  votazioni
riportate.
  In applicazione delle leggi 11 dicembre 1969, n. 910, e 20 novembre
1970, n. 924, lo  studente  puo'  predisporre  un  "piano  di  studio
individuale"   in  deroga  all'ordinamento  previsto  dallo  statuto,
purche' nell'ambito delle discipline  attivate  e  nel  rispetto  del
numero  degli  esami.  Il  piano  e' sottoposto, non oltre il mese di
dicembre, all'approvazione del C.C.L.  Le  delibere  di  approvazione
indicheranno l'indirizzo al quale fa riferimento il piano di studi.
  Elenco  degli insegnamenti del secondo biennio attivabili presso il
corso di laurea in matematica:
   istituzioni di logica matematica;
   logica matematica;
   teoria degli insiemi;
   teoria dei modelli;
   teoria della ricorsivita';
   algebra superiore;
   algebra commutativa;
   algebra computazionale;
   istituzioni di algebra superiore;
   matematica discreta;
   teoria algebrica dei numeri;
   teoria dei gruppi;
   geometria algebrica;
   geometria combinatoria;
   geometria descrittiva;
   geometria differenziale;
   geometria superiore;
   istituzioni di geometria superiore;
   spazi analitici;
   topologia;
   topologia algebrica;
   topologia differenziale;
   didattica della matematica;
   fondamenti della matematica;
   matematiche complementari;
   matematiche elementari dal punto di vista superiore;
   storia delle matematiche;
   storia dell'insegnamento della matematica;
   analisi armonica;
   analisi convessa;
   analisi funzionale;
   analisi non lineare;
   analisi superiore;
   biomatematica;
   calcolo delle variazioni;
   equazioni differenziali;
   istituzioni di analisi superiore;
   matematica applicata;
   teoria dei numeri;
   teoria delle funzioni;
   teoria matematica dei controlli;
   calcolo delle probabilita';
   calcolo delle probabilita' e statistica matematica;
   filtraggio e controllo stocastico;
   processi stocastici;
   statistica matematica;
   teoria dei giochi;
   teoria dell'affidabilita';
   teoria delle code;
   teoria delle decisioni;
   equazioni differenziali della fisica matematica;
   fisica matematica;
   istituzioni di fisica matematica;
   meccanica analitica;
   meccanica del continuo;
   meccanica superiore;
   metodi e modelli matematici per le applicazioni;
   metodi geometrici della fisica matematica;
   propagazione ondosa;
   sistemi dinamici;
   stabilita' e controlli;
   teorie relativistiche;
   analisi numerica;
   calcolo numerico;
   calcolo parallelo;
   calcolo numerico e programmazione;
   laboratorio di programmazione e calcolo;
   matematica computazionale;
   metodi di approssimazione;
   metodi numerici per la grafica;
   metodi numerici per l'ingegneria;
   metodi numerici per l'ottimizzazione;
   grafi e reti di flusso;
   metodi e modelli per il supporto alle decisioni;
   metodi e modelli per la logistica;
   metodi e modelli per l'organizzazione e la gestione;
   metodi e modelli per la pianificazione economica;
   metodi e modelli per la pianificazione territoriale;
   modelli di sistemi di produzione;
   modelli di sistemi di servizio;
   ottimizzazione;
   ottimizzazione combinatoria;
   programmazione matematica;
   ricerca operativa;
   tecniche di simulazione;
   astronomia;
   teoria delle macchine calcolatrici;
   algoritmi e strutture dati;
   cibernetica;
   informatica applicata;
   intelligenza artificiale;
   linguaggi di programmazione;
   metodi formali per l'informatica;
   programmazione;
   reti neurali;
   matematica finanziaria;
   matematica attuariale;
   astrofisica;
   cosmologia;
   meccanica celeste;
   meccanica dei fluidi;
   magnetofluidodinamica;
   plasmi astrofisici;
   elettrodinamica;
   fisica superiore;
   fisica teorica;
   istituzioni di fisica teorica;
   meccanica statistica;
   meccanica statistica di non equilibrio;
   metodi matematici della fisica;
   relativita';
   teoria dei campi;
   termodinamica;
   teorie quantistiche;
   teoria della gravitazione.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Torino, 28 luglio 1994
                                                 Il rettore: DIANZANI