DECRETO MINISTERIALE 1 dicembre 1994
Individuazione delle confederazioni sindacali e delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale, che partecipano alla trattativa per la stipulazione del contratto collettivo nazionale del comparto del personale dipendente dai Ministeri di cui all'art. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 dicembre 1993, n. 593.(GU n.298 del 22-12-1994 - Suppl. Ordinario n. 167)
IL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come modificato dai decreti legislativi 10 novembre 1993, n. 470, e 23 dicembre 1993, n. 546, riguardante la "razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego, a norma dell'art. 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421"; Visto l'articolo 45 del decreto legislativo n. 29/1993, come modificato dall'art. 15 del decreto legislativo n. 470/1993, il quale al comma 2 prevede che "i contratti collettivi nazionali sono stipulati per comparti della pubblica amministrazione comprendenti settori omogenei o affini" ed, al comma 3, disciplina il procedimento per la determinazione e composizione dei comparti di contrattazione collettiva del pubblico impiego; Visto l'art. 46 del decreto legislativo n. 29/1993, in base al quale per ciascuno dei comparti di contrattazione collettiva individuati ai sensi dell'art. 45, comma 3, dello stesso decreto legislativo n. 29/1993, come modificato dall'articolo 15 del decreto legislativo 10 novembre 1993, n. 470, i contratti collettivi nazionali riguardanti il personale con qualifica dirigenziale non compreso nell'art. 2, comma 4, del decreto legislativo n. 29/1993, sono definiti in distinte autonome separate aree di contrattazione collettiva; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 dicembre 1993, n. 593, riguardante la "determinazione e composizione dei comparti di contrattazione collettiva del pubblico impiego, di cui all'art. 45, comma 3, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29"; Visto l'art. 3 del citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 593/1993, che determina la composizione del comparto di contrattazione collettiva del personale dipendente dai Ministeri, prevedendo altresi' che il relativo contratto collettivo nazionale e' stipulato, per la parte pubblica dall'Agenzia di cui all'art. 50, e, per la parte sindacale, dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale nell'ambito del comparto e dalle confederazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale; Visto l'art. 50 del decreto legislativo n. 29/1993, come modificato dall'art. 17 del decreto legislativo 10 novembre 1993, n. 470, che istituisce l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 25 gennaio 1994, n. 144, che, ai sensi del citato articolo 50 del decreto legislativo n. 29/1993, definisce il regolamento di organizzazione e funzionamento dell'agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni; Visto l'art. 47, comma 1, del decreto legislativo n. 29/1993, come modificato dall'art. 22 del decreto legislativo 23 dicembre 1993, n. 546, in base al quale "la maggiore rappresentativita' sul piano nazionale delle confederazioni e delle organizzazioni sindacali e' definita con apposito accordo tra il Presidente del Consiglio dei Ministri o un suo delegato e le confederazioni sindacali individuate ai sensi del comma 2, da recepire con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentita la Conferenza dei Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano, per gli aspetti di interesse regionale"; Visto l'art. 47, comma 2, del decreto legislativo n. 29/1993, come modificato dall'art. 22 del decreto legislativo 23 dicembre 1993, n. 546, in base al quale "fino alla emanazione del decreto di cui al comma 1, restano in vigore e si applicano anche alle aree di contrattazione di cui all'art. 46, le disposizioni di cui all'art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1988, n. 395, e alle conseguenti direttive emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica. Tale normativa resta in vigore e si applica anche in sede decentrata fino a quando non sia data applicazione a quanto previsto dall'art. 45, comma 8"; Visto l'art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1988, n. 395, che definisce i criteri di riferimento da utilizzare dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica per la determinazione della maggiore rappresentativita' sul piano nazionale delle confederazioni e delle organizzazioni sindacali operanti nei settore del pubblico impiego; Vista la direttiva di cui alla circolare 11 marzo 1991, n. 72549/8.93.5 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 1991, concernente - in attuazione del citato articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica n. 395/1988 - le modalita' di accertamento del requisito della maggiore rappresentativita' sul piano nazionale delle confederazioni e delle organizzazioni sindacali operanti nel settore del pubblico impiego; Viste le direttive-circolari n. 15/93 del 16 aprile 1993 e n. 4/94 del 28 febbraio 1994 (pubblicate, rispettivamente, nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 21 aprile 1993 e nella Gazzetta Ufficiale n. 53 del 4 marzo 1994), riguardanti l'aggiornamento dei dati di cui alla citata direttiva-circolare dell'11 marzo 1991, i cui criteri e parametri vengono in rilievo, a norma della stessa direttiva-circolare, in tutte le "circostanze in cui e' necessaria la individuazione della effettivita' sindacale, tenuto conto che i detti parametri costituiscono certamente riferimenti oggettivi"; Tenuto conto che, in base ai criteri ed ai parametri di cui alle citate direttive-circolari dell'11 marzo 1991, del 16 aprile 1993 e del 28 febbraio 1994, sono da considerare maggiormente rappresentative sul piano nazionale le confederazioni sindacali nei confronti delle quali sia stata accertata, in base alla predetta circolare, la rappresentativita' qualificata in almeno due comparti di contrattazione collettiva del pubblico impiego di organizzazioni sindacali di categoria ad esse aderenti ovvero che siano presenti nella composizione del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro; Tenuto conto altresi' che in base ai criteri ed ai parametri di cui alle citate direttive-circolari dell'11 marzo 1991, del 16 aprile 1993 e del 28 febbraio 1994 sono da considerare maggiormente rappresentative sul piano nazionale le organizzazioni sindacali le quali, oltre al requisito della minima diffusione territoriale, abbiano superato anche "o quello collegato alla procedura elettiva o il criterio della consistenza associativa rilevata in base alle deleghe conferite alle amministrazioni dai dipendenti per la ritenuta del contributo sindacale"; Viste le note con le quali le amministrazioni ricomprese nel comparto "Ministeri" hanno trasmesso i dati in riferimento alle direttive-circolari in precedenza citate; Tenuto conto dei dati inviati dalle pubbliche amministrazioni in relazione alle predette direttive-circolari e dell'attuale composizione del consiglio nazionale dell'economia e del lavoro; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 maggio 1994, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 129 del 4 giugno 1994, con il quale il Ministro per la funzione pubblica, on. prof. Giuliano Urbani, e' stato delegato a provvedere alla "attuazione .. del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29" e ad "esercitare .. ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei Ministri, relative a tutte le materie che riguardano .. 1) Funzione pubblica"; Decreta: Art. 1. In attesa dell'attuazione dell'art. 47, comma 1, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, come modificato dall'art. 22 del decreto legislativo 23 dicembre 1993, n. 546, per la parte sindacale partecipano alla trattativa per la stipulazione del contratto collettivo nazionale del comparto del personale dipendente dai Ministeri di cui all'art. 3, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 dicembre 1993, n. 593: le seguenti organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale del personale dipendente dalle amministrazioni pubbliche ricomprese nel comparto dei "Ministeri": 1) C.G.I.L./F.P./Ministeri; 2) C.I.S.L./F.I.L.S.; 3) U.I.L./Stato; 4) CONF.S.A.L./UNSA; 5) UNSCP (Unione nazionale segretari comunali e provinciali) ("particolare categoria"); le seguenti confederazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale: Confederazione generale italiana del lavoro (C.G.I.L.); Confederazione italiana sindacato lavoratori (C.I.S.L.); Confederazione unione italiana del lavoro (U.I.L.); Confederazione sindacati autonomi lavoratori (CONF. S.A.L.); Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori (C.I.S.A.L.); Confederazione italiana sindacati nazionali lavoratori (C.I.S.N.A.L.); Confederazione italiana dirigenti d'azienda (C.I.D.A); Confederazione autonoma dei quadri direttivi della funzione pubblica (CONFE.DIR.); Rappresentanze sindacali di base-Confederazione unitaria di base (R.d.B./CUB); Unione sindacati professionisti pubblico-privato impiego (U.S.P.P.I), (in ottemperanza all'ordinanza incidentale di sospensione del TAR Lazio - sezione I - del 13 luglio 1994 e della ordinanza di rigetto dell'appello del Consiglio di Stato-sezione IV - del 22 novembre 1994), con riserva dell'esito finale del giudizio pendente. Il presente decreto sara' pubblica'to nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Roma, 1 dicembre 1994 Il Ministro: URBANI