Conferimento di onorificenze al valor civile(GU n.23 del 28-1-1995)
Con decreto del Presidente della Repubblica 19 ottobre 1994 e' stata conferita la medaglia d'oro al valor civile alla memoria di don Giuseppe Diana, con la seguente motivazione: "Parroco di un paese campano, in prima linea contro il racket e lo sfruttamento degli extracomunitari, pur consapevole di esporsi a rischi mortali, non esitava a schierarsi nella lotta alla camorra, cadendo vittima di un proditorio agguato mentre si accingeva ad officiare la messa. Nobile esempio dei piu' alti ideali di giustizia e di solidarieta' umana". - 19 marzo 1994 - Casal di Principe (Caserta). Con decreto del Presidente della Repubblica 19 ottobre 1994 e' stata conferita la medaglia d'argento al valor civile alla memoria del sig. Mario Crescini, con la seguente motivazione: "Travolto, insieme ad un giovane amico, dalle acque di un torrente in piena, con pronta determinazione, non esitava ad afferrare il ragazzo ponendolo in salvo su uno scoglio. Nel generoso gesto scompariva tra i flutti sacrificando cosi' la propria vita. Nobile esempio di grande coraggio e non comune altruismo". - 10 agosto 1994 - Torrente Pogallo (Novara). Con decreto del Presidente della Republica 22 novembre 1994 e' stata conferita la medaglia d'argento al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Al vigile del fuoco Pasquale De Lorenzo: "Libero dal servizio, non esitava a porre in salvo una donna rimasta bloccata all'interno di un appartamento in fiamme, pochi istanti prima dell'esplosione della bombola a gas. Nobile esempio di sprezzo del pericolo e di altissimo senso del dovere". - 24 dicembre 1993 - Brindisi. All'appuntato dei carabinieri Alfonso Senatore: "Intervenuto per sedare una rissa, con grande coraggio e ferma determinazione, non esitava ad affrontare un uomo armato di coltello riuscendo, dopo violenta colluttazione, a disarmarlo e a trarlo in arresto. Nobile esempio di elette virtu' civiche ed elevato senso del dovere". - 9 luglio 1993 - Roma. Al sig. Abele Borboni: "Con generoso slancio e sprezzo del pericolo si gettava in un torrente in piena in soccorso di un bambino in procinto d'annegare. Afferratolo e tenendolo sollevato sopra l'acqua riusciva, dopo reiterati sforzi, a trarlo in salvo a riva. Nobile esempio di altruismo e umana solidarieta'". - 8 ottobre 1993 - Torrente Gandovere (Brescia). Alla sig.na Katia Baldin: "In occasione di un incendio sviluppatosi nel proprio appartamento, dopo un vano tentativo di sedare le fiamme, con tempestiva e coraggiosa determinazione, portava in salvo il fratellino. Rientrava poi in casa per portare via il gatto, ma doveva desistere a causa del denso fumo. Nobile esempio di non comune ardimento e di elevate virtu' civiche". - 18 gennaio 1994 - Bolzano. Al maresciallo ordinario dei carabinieri Giovanni Valenti: "Sopraggiunto occasionalmente nei pressi di istituto di credito ove quattro malviventi stavano per portare a compimento una rapina, fatto segno proditoriamente a numerosi colpi d'arma da fuoco, sebbene ferito ad una gamba, reagiva coraggiosamente con la propria arma, costringendo i malfattori a desistere dal criminoso intento e a darsi alla fuga. Chiaro esempio di elette virtu' civiche e non comune senso del dovere". - 18 marzo 1993 - Castrofilippo (Agrigento). Al sig. Claudio Francioni: "Con pronta determinazione e sprezzo del pericolo non esitava ad ingaggiare una colluttazione con un bandito che, dopo una rapina ai danni di una gioielleria, aveva preso con se' un ostaggio. Veniva pero' ferito gravemente da un colpo d'arma da fuoco partito dall'arma del malvivente. Splendido esempio di non comune ardimento e di elevate virtu' civiche". - 11 ottobre 1993 - Prato (Firenze). Con decreto del Presidente della Repubblica del 2 dicembre 1994 e' stata conferita la medaglia d'argento al valor civile alla sig.ra Barbara Brizzi con la seguente motivazione: "Con sprezzo del pericolo, si tuffava in un fiume per trarre in salvo un uomo in procinto di annegare. Dopo reiterati sforzi, dovuti alle forti correnti e alla profondita' delle acque, riusciva a portare a riva il malcapitato. Nobile esempio di altruismo ed umana solidarieta'". - 6 agosto 1993 - Fabiano Rivergaro (Piacenza). Con decreto del Presidente della Repubblica del 22 novembre 1994 e' stata conferita la medaglia di bronzo al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Al vigile del fuoco Massimo Milani: "Con generoso slancio e incurante del grave rischio personale non esitava a tuffarsi in mare in soccorso di due naufraghi. Nonostante le avverse condizioni meteomarine riusciva a raggiungere i malcapitati e, dopo notevoli sforzi, a trarli in salvo a bordo di una motovedetta". - 28 gennaio 1994 - Livorno. All'agente scelto della Polizia di Stato Arnaldo Canzoniere: "Con grande coraggio e lucida determinazione si arrampicava, insieme a due colleghi, su un'alta impalcatura dove era salito un uomo che minacciava di suicidarsi dandosi fuoco con una tanica di benzina. Raggiunto lo sventurato riusciva ad immobilizzarlo e a farlo desistere dal compiere l'insano gesto". - 14 ottobre 1993 - Torino. All'agente della Polizia di Stato Rocco Santamaria: "Con grande coraggio e lucida determinazione si arrampicava, insieme a due colleghi, su un'alta impalcatura dove era salito un uomo che minacciava di suicidarsi dandosi fuoco con una tanica di benzina. Raggiunto lo sventurato riusciva ad immobilizzarlo e a farlo desistere dal compiere l'insano gesto". - 14 ottobre 1993 - Torino. All'agente della Polizia di Stato Fabrizio Mastrangeli: "Con grande coraggio e lucida determinazione si arrampicava, insieme a due colleghi, su un'alta impalcatura dove era salito un uomo che minacciava di suicidarsi dandosi fuoco con una tanica di benzina. Raggiunto lo sventurato riusciva ad immobilizzarlo e a farlo desistere dal compiere l'insano gesto". - 14 ottobre 1993 - Torino. Al vice brigadiere dei carabinieri Luca Baralla: "Con altissimo senso del dovere e sprezzo del pericolo non esitava, insieme ad un sulbaterno, ad entrare in un appartamento in fiamme per soccorrere un'anziana donna, sottraendola a sicura morte". - 25 novembre 1993 - Rocchetta Tanaro (Asti). Al carabiniere Vittorio Porqueddu: "Con altissimo senso del dovere e sprezzo del pericolo non esitava, insiene ad un superiore, ad entrare in un appartamento in fiamme per soccorrere un'anziana donna, sottraendola a sicura morte". - 25 novembre 1993 - Rocchetta Tanaro (Asti). All'assistente della Polizia di Stato Salvatore Luttino: "Libero dal servizio, richiamato da invocazioni di aiuto e avendo notato una nave pronta all'attracco, con pronta determinazione e incurante della propria incolumita', si tuffava nelle gelide acque del porto per trarre in salvo un uomo che vi era caduto accidentalmente". - 16 novembre 1993 - Messina. Al sig. Renato Martuscelli: "Con elevato spirito di abnegazione e non comune coraggio, si tuffava, insieme ad altro animoso, nelle acque del mare in burrasca riuscendo, dopo reiterati sforzi, a trarre in salvo due giovani trascinati al largo dalla corrente ed in procinto di annegare". - 1 luglio 1993 - Marina di Ascea (Salerno). Al finanziere Andrea Capra: "Libero dal servizio, con sprezzo del pericolo e generoso altruismo, si tuffava nelle acque di un fiume in soccorso di una donna che vi si era gettata a scopo suicida. Nonostante la forte resistenza della sventurata, riusciva a trarla in salvo a riva e ad impedirle di ritentare l'insano gesto". - 16 ottobre 1993 - Milano. All'appuntato dei carabinieri Roberto Pani: "Con generoso altruismo non esitava a tuffarsi nelle acque del mare in burrasca per soccorrere un uomo rimasto aggrappato ad una boa. Benche' ferito ad una spalla per l'urto contro uno scoglio riusciva, dopo reiterati tentativi, a raggiungere lo sventurato assicurandolo al galleggiante in attesa dell'arrivo dei soccorsi". - 14 settembre 1993 - Varazze (Savona). Al brigadiere della Guardia di finanza Eriberto Naldini: "Libero dal servizio, con grande coraggio affrontava un uomo armato di pugnale che aveva aggredito una donna riuscendo, dopo una violenta colluttazione, a disarmarlo e a trarlo in arresto". - 15 marzo 1994 - Giffoni Valle Piana (Salerno). Al carabiniere Deniele Zara: "Con esemplare coraggio e grande altruismo non esitava, insieme ad altro animoso, ad immergersi nelle gelide acque di un fiume in piena riuscendo, dopo reiterati e rischiosi tentativi, a trarre in salvo una donna che vi si era gettata a scopo suicida". - 27 gennaio 1994 - San Michele al Tagliamento (Venezia). Al finanziere Gioacchino Di Leo: "Con esemplare coraggio e grande altruismo non esitava, insieme ad altro animoso, ad immergersi nelle gelide acque di un fiume in piena riuscendo, dopo reiterati e rischiosi tentativi, a trarre in salvo una donna che vi si era gettata a scopo suicida". - 27 gennaio 1994 - San Michele al Tagliamento (Venezia). All'appuntato dei carabinieri Flavio Evelino Monco: "Libero dal servizio si introduceva, sebbene ostacolato dal fuoco e dalle acri esalazioni, nei locali di un'abitazione in fiamme, uscendone solo dopo essersi sincerato che all'interno non vi era nessuna persona presente. Chiaro esempio di elette virtu' civiche e non comune senso del dovere". - 15 febbraio 1994 - Folgaria (Trento). Al maresciallo maggiore della Guardia di finanza Vito Francesco Colacicco: "Componente di equipaggio eliportato riusciva, insieme ad un collega, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, a trarre in salvo due bagnanti rimasti bloccati su uno scoglio a causa di una forte mareggiata. Nobile esempio di non comune ardimento e di altissima capacita' professionale". - 12 agosto 1993 - Torre Canne (Brindisi). Al maresciallo ordinario Francesco Panza: "Componente di equipaggio eliportato riusciva, insieme ad un collega, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, a trarre in salvo due bagnanti rimasti bloccati su uno scoglio a causa di una forte mareggiata. Nobile esempio di non comune ardimento e di altissima capacita' professionale". - 12 agosto 1993 - Torre Canne (Brindisi). All'agente della Polizia di Stato Dario Morosini: "Libero dal servizio, interveniva prontamente sul luogo di un grave incidente stradale e, dopo aver infranto il vetro della portiera di un'autovettura in fiamme, riusciva a trarre fuori dall'abitacolo il conducente, ormai privo di sensi". - 24 gennaio 1994 - Roma. Con decreto del Presidente della Repubblica del 9 novembre 1994, e' stata conferita la medaglia di bronzo al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Al brigadiere dei carabinieri Orazio Giovanni Pirrone: "Con sprezzo del pericolo, si addentrava insieme ad altri tre militi dell'Arma, in un cascinale invaso dalle fiamme e dal fumo per trarre in salvo due anziani invalidi, riuscendo anche a portare all'esterno una bombola di gas, scongiurando cosi' piu' gravi conseguenze. Chiaro esempio di elevato senso del dovere e grandi virtu' civiche". - 26 aprile 1994 - Aglie' (Torino). All'appuntato dei carabinieri Vincenzo Acquisto e all'appuntato dei carabinieri Carlo Giordanengo: "Con sprezzo del pericolo, si addentrava insieme ad altri tre militi dell'Arma, in un cascinale invaso dalle fiamme e dal fumo per trarre in salvo due anziani invalidi, riuscendo anche a portare all'esterno una bombola di gas, scongiurando cosi' piu' gravi conseguenze. Chiaro esempio di elevato senso del dovere e grandi virtu' civiche". - 26 aprile 1994 - Aglie' (Torino). Al carabiniere Diego Baratti: "Con sprezzo del pericolo, si addentrava insieme ad altri tre militi dell'Arma, in un cascinale invaso dalle fiamme e dal fumo per trarre in salvo due anziani invalidi, riuscendo anche a portare all'esterno una bombola di gas, scongiurando cosi' piu' gravi conseguenze. Chiaro esempio di elevato senso del dovere e grandi virtu' civiche". - 26 aprile 1994 - Aglie' (Torino). Con decreto del Presidente della Repubblica del 22 novembre 1994, e' stata conferita la medaglia di bronzo al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Al signor Zefferino Cavallin: "Con grande coraggio e generosita', non esitava, insieme ad altro animoso, ad immergersi nelle acque di un fiume riuscendo, nonostante la forte corrente, a trarre in salvo una donna che vi si era gettata a scopo suicida". - 25 marzo 1994 - Treviso. Al signor Gianmatteo Zorzetto: "Con grande coraggio e generosita', non esitava, insieme ad altro animoso, ad immergersi nelle acque di un fiume riuscendo, nonostante la forte corrente, a trarre in salvo una donna che vi si era gettata a scopo suicida". - 25 marzo 1994 - Treviso.