Conferimento di onorificenze al valor civile(GU n.138 del 15-6-1995)
Con decreto del Presidente della Repubblica 28 aprile 1995, e' stata conferita la medaglia d'oro al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Alla memoria dell'agente della Polizia di Stato Massimiliano Rodolfo Turazza: "Libero dal servizio, accortosi di un individuo sospetto che occultava una borsa nei cespugli, lo affrontava impugnando l'arma in dotazione ma, raggiunto da colpi esplosigli contro dal malvivente, perdeva la giovane vita. Splendido esempio di sprezzo del pericolo ed alto senso del dovere, spinti sino all'estremo sacrificio". - 19 ottobre 1994 - Fumane (Verona). Al sig. Martin Andrew Peckett: "Con generoso slancio e non comune ardimento, si lanciava col paracadute per trarre in salvo un compagno che precipitava nel vuoto privo di sensi. Afferratolo, non senza difficolta', riusciva ad aprire il paracadute del malcapitato, salvandolo cosi' da sicura morte. Splendido esempio di umana solidarieta' ed elette virtu' civiche". - 11 agosto 1993 - Vichy (Francia). Alla memoria dell'appuntato dei carabinieri Silvano Franzolin: "Nel corso di un servizio di scorta, veniva raggiunto da numerosi colpi d'arma da fuoco esplosigli contro da alcuni malfattori, al fine di uccidere il detenuto tradotto. Sebbene gravemente ferito, fuoriusciva dall'auto impugnando l'arma in dotazione per affrontare gli aggressori ma, colpito a morte, si accasciava al suolo. Splendido esempio di sprezzo del pericolo ed alto senso del dovere, spinti sino all'estremo sacrificio". - Palermo - 16 giugno 1982. Alla memoria del carabiniere Luigi Di Barca: "Nel corso di un servizio di scorta, veniva raggiunto da numerosi colpi d'arma da fuoco esplosigli contro da alcuni malfattori, al fine di uccidere il detenuto tradotto. Sebbene gravemente ferito, impugnava l'arma in dotazione per affrontare gli aggressori ma, colpito a morte, si accasciava sul sedile. Splendido esempio di sprezzo del pericolo ed alto senso del dovere, spinti sino all'estremo sacrificio". - Palermo - 16 giugno 1982. Alla memoria del carabiniere Salvatore Raiti: "Nel corso di un servizio di scorta, veniva raggiunto da numerosi colpi d'arma da fuoco esplosigli contro da alcuni malfattori, al fine di uccidere il detenuto tradotto. Sebbene gravemente ferito, impugnava l'arma in dotazione per affrontare gli aggressori ma, colpito a morte, si accasciava sul sedile. Splendido esempio di sprezzo del pericolo ed alto senso del dovere, spinti sino all'estremo sacrificio". - Palermo - 16 giugno 1982. Alla memoria del sig. Giuseppe Di Lavore: "Nel corso di un servizio di scorta, veniva raggiunto da numerosi colpi d'arma da fuoco esplosigli contro da alcuni malfattori, al fine di uccidere il detenuto tradotto. Sebbene gravemente ferito tentava, con abile manovra di guida, di allontanare gli occupanti della sua vettura dal luogo dell'agguato ma, colpito a morte, si accasciava sul volante. Splendido esempio di sprezzo del pericolo ed alto senso del dovere, spinti sino all'estremo sacrificio". - Palermo - 16 giugno 1982. Alla memoria dell'assistente della Polizia di Stato Giuseppe Carretta: "Nel corso di un servizio di pattuglia, mentre si apprestava al controllo degli occupanti di un'autovettura in sosta, veniva aggredito da un gruppo di terroristi che, dopo averlo immobilizzato, lo ferivano mortalmente. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di alto senso del dovere, spinti sino all'estremo sacrificio". - Roma - 8 giugno 1982. Alla memoria dell'assistente della Polizia di Stato Franco Sammarco: "Nel corso di un servizio di pattuglia, mentre si apprestava al controllo degli occupanti di un'autovettura in sosta, veniva aggredito da un gruppo di terroristi che, dopo averlo immobilizzato, lo uccidevano con un colpo alla nuca. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di alto senso del dovere, spinti sino all'estremo sacrificio". - Roma - 8 giugno 1982. Alla memoria del sig. Salvatore Riga: "Accortosi che una persona invalida attraversava incautamente i binari senza avvedersi del treno in arrivo, interveniva con tempestivita' in suo aiuto, riuscendo a trarla in salvo. Nel generoso gesto, pero', perdeva la giovane vita, sbattendo violentemente il capo sul selciato. Splendido esempio di sprezzo del pericolo ed elette virtu' civiche, spinti sino all'estremo sacrificio". - Vibo Valentia (Catanzaro) - 25 novembre 1994. Alla memoria del sig. Antonino Butera: "Direttore di un cantiere adibito alla costruzione di un tratto stradale, respingeva con rigorosa coerenza le continue pressioni rivoltegli al fine di falsificare fatture sulle forniture di materiale edile ai danni della pubblica amministrazione, rimanendo vittima di un vile agguato perpetrato dall'autore delle illecite richieste". - Aragona (Agrigento) - 28 maggio 1994. Alla memoria del sig. Livio Taricco: "Con generoso slancio si adoperava a trarre in salvo un uomo rimasto intrappolato nell'auto sommersa dalle acque di un fiume in piena. Nel tentativo poi di agganciare al proprio trattore anche l'automobile, cadeva in acqua e veniva travolto dalla corrente. Nobile esempio di non comune ardimento ed umana solidarieta'". - Narzole (Cuneo) - 5 novembre 1994. Con decreto del Presidente della Repubblica 28 aprile 1995, e' stata conferita la medaglia d'argento al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: All'assistente della Polizia di Stato Carlo Bianco: "Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, si tuffava nelle vorticose acque di un fiume in soccorso di un uomo, labile di mente, in procinto di annegare riuscendo, nonostante la forte corrente e le rapide, a raggiungerlo ed a trarlo in salvo". - 17 giugno 1993 - Cividale del Friuli (Udine). All'appuntato dei carabinieri Biagio Vernillo: "Libero dal servizio, affrontava un uomo che, colto da raptus omicida durante un violento dissidio con il padre, si armava di pistola con l'intento di usarla contro il genitore. Sebbene ferito da un colpo partito dall'arma, continuava a contrastare il giovane, impedendogli ogni possibile ulteriore atto inconsulto. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di alto senso del dovere". - 17 agosto 1994 - S. Martino Valle Caudina (Avellino). Al vice sovrintendente della Polizia di Stato Michele Ricci: "Componente di una pattuglia della Polizia stradale, accortosi che due automobilisti discutevano animatamente sul luogo di un incidente, senza avvedersi di un'autovettura che sopraggiungeva ad alta velocita', accorreva prontamente sospingendoli da una lato della carreggiata, ma veniva a sua volta travolto dall'auto, rimanendo gravemente ferito. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di alto senso del dovere". - 6 febbraio 1994 - s.s. 16 Foggia-Cerignola km 690. Al vice sovrintendente della Polizia di Stato Lorenzo Francesco Marra: "Libero dal servizio, si calava in un pozzo in soccorso di un uomo che vi si era impiccato e, sorreggendosi con una mano ad un'asse di ferro, riusciva ad afferrare lo sventurato ed a trarlo in salvo all'esterno, rianimandolo poi con un massaggio cardiaco e la respirazione artificiale. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di alto senso del dovere". - 14 ottobre 1993 - Corato (Bari). All'appuntato dei carabinieri Silvio Sgruna: "Libero dal servizio, con esemplare coraggio e generoso altruismo si addentrava in un'abitazione invasa dalle fiamme e dal fumo, in soccorso di una donna e dei suoi figli rimastivi intrappolati, riuscendo a raggiungere i malcapitati ed a trarli in salvo all'esterno". - 7 aprile 1994 - Santa Teresa di Riva (Messina). Al brigadiere della Guardia di finanza Massimiliano Mocci: "Componente una pattuglia della Guardia di finanza, interveniva in soccorso di alcune persone rimaste coinvolte in un incidente stradale riuscendo, dopo reiterati tentativi, ad estrarre una di esse dalle lamiere dell'auto in fiamme". - 17 luglio 1994 - Strada 24 Oulx (Torino). Al brigadiere della Guardia di finanza Lorenzo Salvo: "Componente una pattuglia della Guardia di finanza, interveniva in soccorso di alcune persone rimaste coinvolte in un incidente stradale riuscendo, dopo reiterati tentativi, ad estrarre una di esse dalle lamiere dell'auto in fiamme". - 17 luglio 1994 - Strada 24 Oulx (Torino). Al finanziere scelto della Guardia di finanza Pier Mario Melis: "Componente una pattuglia della Guardia di finanza, interveniva in soccorso di alcune persone rimaste coinvolte in un incidente stradale riuscendo, dopo reiterati tentativi, ad estrarre una di esse dalle lamiere dell'auto in fiamme". - 17 luglio 1994 - Strada 24 Oulx (Torino). Al brigadiere dei carabinieri Pasquale Tumminaro: "Con grande coraggio e generoso altruismo si arrampicava su una grondaia per raggiungere un appartamento invaso dalle fiamme e dal fumo, riuscendo a trarre in salvo, attraverso i tetti, una anziana donna, ormai esamine, rimastavi intrappolata". - 22 giugno 1993 - Ciminna (Palermo). All'appuntato dei carabinieri Salvatore Zito: "Preso in ostaggio nel corso di una rapina, dopo una violenta collutazione con uno dei malviventi riusciva a divincolarsi, sebbene ferito al volto da una lama. Raggiunto ad entrambe le gambe dai colpi esplosigli contro da uno dei complici, non esitava ad inseguirlo e, benche' disarmato, lo immobilizzava sino all'arrivo delle Forze dell'ordine". - 29 novembre 1993 - Roma. Al sig. Rodolfo Capone: "Con pronta determinazione si tuffava, insieme ad altro animoso, nelle gelide acque di un lago traendo in salvo una bambina, ormai priva di sensi, che vi era caduta a seguito dell'improvvisa rottura dello strato di ghiaccio. Nobile esempio di grande generosita' ed alte virtu' civiche". - 20 febbraio 1994 - Malles Venosta (Bolzano). Al sig. Paul Thoni: "Con pronta determinazione si tuffava, insieme ad altro animoso, nelle gelide acque di un lago traendo in salvo una bambina, ormai priva di sensi, che vi era caduta a seguito dell'improvvisa rottura dello strato di ghiaccio. Nobile esempio di grande generosita' ed alte virtu' civiche". - 20 febbraio 1994 - Malles Venosta (Bolzano). Al sig. Michele Maggio: "Incurante della propria incolumita', non esitava a tuffarsi in mare in soccorso di una donna in procinto di annegare nelle acque agitate. Nobile esempio di grande generosita' ed alte virtu' civiche". - 19 agosto 1993 - Torre a Mare (Bari). Al sig. Giuseppe Rossetti: "Con non comune coraggio e incurante della propria incolumita' si tuffava, insieme ad altri animosi, nella acque del mare in burrasca riuscendo, dopo reiterati sforzi, a trarre in salvo una ragazza in procinto di annegare. Nobile esempio di grande generosita' ed alte virtu' civiche". - 1 agosto 1993 - Chioggia (Venezia). Con decreto del Presidente della Repubblica 28 aprile 1995, e' stata conferita la medaglia di bronzo al valor civile alle persone sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata: Al sig. Giannino Tiozzo: "Con generoso slancio e incurante del grave rischio personale, si tuffava, insieme ad altri animosi, nelle acque del mare in burrasca per trarre in salvo una giovane in procinto di annegare". - 1 agosto 1993 - Chioggia (Venezia). Al sig. Maurizio De Franceschi: "Con generoso slancio e incurante del grave rischio personale, si tuffava, insieme ad altri animosi, nelle acque del mare in burrasca per trarre in salvo una giovane in procinto di annegare". - 1 agosto 1993 - Chioggia (Venezia). Al sig. Gabriele Bullo: "Con generoso slancio e incurante del grave rischio personale, si tuffava, insieme ad altri animosi, nelle acque del mare in burrasca per trarre in salvo una giovane in procinto di annegare". - 1 agosto 1993 - Chioggia (Venezia). Al sig. Salvatore Taibi: "Con generoso altruismo ed incurante della propria incolumita', si tuffava nelle gelide acque di un porto in soccorso di un uomo cadutovi a bordo della propria automobile, riuscendo con notevoli sforzi a trarlo in salvo". - 22 marzo 1994 - Messina. Al sig. Francesco Perelli: "Con pronta determinazione e grande altruismo attraversava con una canoa lo specchio d'acqua di un golfo, riuscendo a trarre in salvo una bambina che rischiava di annegare nel mare in burrasca". - 5 giugno 1994 - Bonassola (La Spezia). Al comandante Giovanni Camedda: "Con grande altruismo ed incurante del grave rischio personale, nonostante il mare in tempesta, non esitava a raggiungere quindici ricercatori rimasti bloccati su un'isola, riuscendo a trarli in salvo sulla sua pilotina". - 14 giugno 1993 - Isola di Maldiventre (Oristano). All'agente della Polizia di Stato Gianluca Campailla: "Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, si tuffava in soccorso di sette ragazzi in balia delle onde riuscendo, insieme ad un collega e ad altro animoso, a riportarli in salvo a riva". - 8 luglio 1993 - Lido di Avola (Siracusa). All'agente scelto della Polizia di Stato Alberto Cipelli: "Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, si tuffava nelle acque di un lago in soccorso di una donna gettatavisi a scopo suicida riuscendo, dopo reiterati sforzi, a raggiungerla ed a trarla in salvo". - 10 luglio 1994 - Mantova. Al vice sovrintendente della Polizia di Stato Mario Bitondi: "Con sprezzo del pericolo ed alto senso del dovere accorreva, insieme a due colleghi, presso un ufficio postale nel quale era stata perpetrata una rapina e, ingaggiato un conflitto a fuoco con i malfattori, riusciva a fermarli ferendoli alle gambe, permettendo cosi' il recupero delle armi e della refurtiva". - 28 settembre 1993 - Mattinata (Foggia). Al vice sovrintendente della Polizia di Stato Antonio Bello: "Con sprezzo del pericolo ed alto senso del dovere accorreva, insieme a due colleghi, presso un ufficio postale nel quale era stata perpetrata una rapina e, ingaggiato un conflitto a fuoco con i malfattori, riusciva a fermarli ferendoli alle gambe, permettendo cosi' il recupero delle armi e della refurtiva". - 28 settembre 1993 - Mattinata (Foggia). All'assistente capo della Polizia di Stato Donato Lapomarda: "Con sprezzo del pericolo ed alto senso del dovere accorreva, insieme a due colleghi, presso un ufficio postale nel quale era stata perpetrata una rapina e, ingaggiato un conflitto a fuoco con i malfattori, riusciva a fermarli ferendoli alle gambe, permettendo cosi' il recupero delle armi e della refurtiva". - 28 settembre 1993 - Mattinata (Foggia). Al brigadiere dei carabinieri Gabriele Passarotto: "Addentratosi in un appartamento invaso dalle fiamme e dal fumo, con generoso altruismo e sprezzo del pericolo riusciva a trarre in salvo una donna ed i suoi figli rimastivi intrappolati, dopo aver circoscritto l'incendio con mezzi di fortuna. Rientrava poi nell'abitazione e portava all'esterno una bombola di gas surriscaldata, scongiurando cosi' piu' gravi conseguenze". - 29 luglio 1994 - Sermide (Mantova). Al vice brigadiere della Guardia di finanza Francesco D'Andria: "Libero dal servizio, con generoso slancio accorreva, insieme al fratello e ad un collega, sul luogo di un grave incidente stradale, in aiuto di alcune persone rimaste intrappolate tra le lamiere riuscendo, pochi istanti prima che una delle vetture esplodesse, a trarre in salvo i malcapitati". - 3 aprile 1994 - Massafra (Taranto). Al finanziere di mare Andrea D'Antoni: "Con generoso slancio accorreva, insieme ad un collega e ad altro animoso, sul luogo di un grave incidente stradale, in aiuto di alcune persone rimaste intrappolate tra le lamiere riuscendo, pochi istanti prima che una delle vetture esplodesse, a trarre in salvo i malcapitati". - 3 aprile 1994 - Massafra (Taranto). Al sig. Giancarlo D'Andria: "Con generoso slancio accorreva, insieme al fratello e ad altro animoso, sul luogo di un grave incidente stradale, in aiuto di alcune persone rimaste intrappolate tra le lamiere riuscendo, pochi istanti prima che una delle vetture esplodesse, a trarre in salvo i malcapitati". - 3 aprile 1994 - Massafra (Taranto). Al vice sovrintendente della Polizia di Stato Luca Caprini: "Con generoso slancio e sprezzo del pericolo si tuffava, insieme ad un collega, in soccorso di una donna che si era gettata nelle acque di un fossato a scopo suicida riuscendo, nonostante le condizioni melmose del fondo e la forte resistenza della malcapitata, a trarla in salvo". - 9 agosto 1994 - Ferrara. All'assistente della Polizia di Stato Stefano Miari: "Con generoso slancio e sprezzo del pericolo si tuffava, insieme ad un collega, in soccorso di una donna che si era gettata nelle acque di un fossato a scopo suicida riuscendo, nonostante le condizioni melmose del fondo e la forte resistenza della malcapitata, a trarla in salvo". - 9 agosto 1994 - Ferrara. All'assistente capo della Polizia di Stato Giustiniano Caregnato: "Componente l'equipaggio di una pattuglia, interveniva insieme a due colleghi in soccorso di una donna che si era gettata in un fiume a scopo suicida riuscendo, dopo reiterati sforzi, a raggiungere la malcapitata prima che il suo corpo venisse sbattuto, dalla forza della corrente, contro le griglie metalliche di una centrale elettrica, ed a trarla in salvo". - 27 aprile 1994 - Bassano del Grappa (Vicenza). All'assistente della Polizia di Stato Pieremilio Pontarollo: "Componente l'equipaggio di una pattuglia, interveniva insieme a due colleghi in soccorso di una donna che si era gettata in un fiume a scopo suicida riuscendo, dopo reiterati sforzi, a raggiungere la malcapitata prima che il suo corpo venisse sbattuto, dalla forza della corrente, contro le griglie metalliche di una centrale elettrica, ed a trarla in salvo". - 27 aprile 1994 - Bassano del Grappa (Vicenza). All'assistente della Polizia di Stato Bernardino Vivian: "Componente l'equipaggio di una pattuglia, interveniva insieme a due colleghi in soccorso di una donna che si era gettata in un fiume a scopo suicida riuscendo, dopo reiterati sforzi, a raggiungere la malcapitata prima che il suo corpo venisse sbattuto, dalla forza della corrente, contro le griglie metalliche di una centrale elettrica, ed a trarla in salvo". - 27 aprile 1994 - Bassano del Grappa (Vicenza). All'assistente capo della Polizia di Stato Massimo Casagrande: "Con generoso slancio, si tuffava in soccorso di un'anziana donna in procinto di annegare nelle acque di un fiume, riuscendo ad imbracarla con una corda ed a trarla in salvo a riva". - 16 marzo 1994 - Vicenza. All'assistente della Polizia di Stato Vitantonio Recupero: "Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, si addentrava in un'abitazione in cui una fuga di gas aveva provocato una violenta esplosione, per prestare soccorso ad alcune persone rimaste ferite, e si prodigava, in attesa dell'arrivo dei Vigili del fuoco, nello spegnimento dell'incendio sviluppatosi, scongiurando cosi' piu' gravi conseguenze". - 19 aprile 1994 - Conversano (Bari). Al brigadiere dei carabinieri Alberto La Sala: "Con grande coraggio e generoso altruismo si sporgeva dal pilone di un ponte e, rimanendo in precario equilibrio, tratteneva per il polso una giovane donna che, in preda a crisi depressiva, si era lasciata cadere nel vuoto. Vintane la tenace resistenza fisica riusciva, poi, con l'aiuto di un subalterno, a trarla in salvo". - 13 marzo 1994 - Verona. All'appuntato scelto della Guardia di finanza Gianfranco Rosati: "Con generoso altruismo ed alto senso del dovere, si tuffava in soccorso di un disabile precipitato in mare a bordo della propria auto riuscendo, dopo reiterati sforzi, a raggiungerlo ed a trarlo in salvo". - 22 giugno 1994 - Catania. Al sc. np. Michele Doria: "Con generoso altruismo ed alto senso del dovere, si tuffava in soccorso di due giovani in procinto di annegare nel mare in tempesta riuscendo, dopo reiterati tentativi, a trarli in salvo a riva". - 1 agosto 1993 - Chioggia (Venezia). Al brigadiere della Guardia di finanza Antonio Riccio: "Libero dal servizio, accortosi del tentativo di furto perpetrato ai danni di un'abitazione, interveniva prontamente per fermare uno dei malviventi con il quale ingaggiava una violenta collutazione. Benche' ferito dalla lama di un coltello, riusciva a trattenere il malfattore, impedendogli la fuga". - 24 marzo 1994 - Ladispoli (Roma). Al maresciallo maggiore dei carabinieri Giuseppe Puccio: "Addentratosi, insieme ad altro militare, in un appartamento invaso dalle fiamme e dal fumo, riusciva, con generoso altruismo e sprezzo del pericolo, a trarre in salvo un'anziana donna, ormai esanime ed a portare all'esterno una bombola di gas surriscaldata, scongiurando cosi' piu' gravi conseguenze". - 18 febbraio 1994 -Riesi (Caltanissetta). Al vicebrigadiere dei carabinieri Giuseppe Farinola: "Addentratosi, insieme ad altro militare, in un appartamento invaso dalle fiamme e dal fumo, riusciva, con generoso altruismo e sprezzo del pericolo, a trarre in salvo un'anziana donna, ormai esanime ed a portare all'esterno una bombola di gas surriscaldata, scongiurando cosi' piu' gravi conseguenze". - 18 febbraio 1994 -Riesi (Caltanissetta). Al vigile del fuoco Luigi Vita: "Con generoso slancio ed alto senso del dovere, si addentrava in un edificio invaso dalle fiamme e dal fumo, in soccorso di un anziano invalido rimastovi intrappolato. Impossibilitato a trasportarlo all'esterno, si privava del suo autorespiratore per fornirlo al malcapitato e cosi' resisteva, fino all'arrivo dei colleghi". - 30 agosto 1993 - Genova. Al finanziere allievo sottufficiale della Guardia di finanza Fabio De Marco: "Con generoso slancio ed alto senso del dovere, si tuffava in soccorso di un ragazzo in procinto di annegare riuscendo, dopo numerose immersioni, a raggiungerlo sul fondale ed a riportarlo a riva, ove provvedeva a rianimarlo". - 6 agosto 1994 - Cetara (Salerno). Al finanziere scelto della Guardia di finanza Cosimo Fracella: "Con generoso slancio ed alto senso del dovere, si tuffava in soccorso di una donna in procinto di annegare riuscendo, sebbene inesperto di salvataggio a nuoto, a trarla in salvo". - 10 ottobre 1994 - Pescara. All'appuntato dei carabinieri in congedo Fiorenzo Zanella: "Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, si tuffava nelle gelide acque di un canale in soccorso di una donna precipitatavi a bordo della propria auto, riuscendo a raggiungere la malcapitata ed a trarla in salvo". - 13 gennaio 1994 - s.s. 11 Stra' (Venezia). Al maresciallo dei carabinieri Sergio Centola: "Comandante di stazione distaccata, con grande coraggio e sprezzo del pericolo, si calava in un locale sotterraneo saturo di esalazioni di gas tossico, riuscendo a strappare a sicura morte una persona ormai esanime". - 6 giugno 1994 - Amatrice (Rieti). Al sig. Marco Di Vittori: "Con grande coraggio e sprezzo del pericolo, si calava in un locale sotterraneo saturo di gas tossico in soccorso di una persona ormai esanime, ma, a causa delle esalazioni, perdeva i sensi e doveva desistere dal generoso tentativo". - 6 giugno 1994 - Amatrice (Rieti). Al sig. Maurizio Sgavicchia: "Con grande coraggio e sprezzo del pericolo, si calava in un locale sotterraneo saturo di esalazioni di gas tossico, riuscendo a strappare a sicura morte una persona ormai esanime". - 6 giugno 1994 - Amatrice (Rieti). All'appuntato dei carabinieri Sigfrido Maggio: "Con grande coraggio e generoso altruismo si tuffava nelle agitate acque del mare in soccorso di un giovane che vi si era gettato per sottrarsi alla cattura riuscendo, dopo estenuanti sforzi, a trarlo a riva, salvandolo da sicura morte".