MINISTERO DELL'INTERNO

COMUNICATO

            Conferimento di onorificenze al valor civile
(GU n.138 del 15-6-1995)

   Con  decreto  del  Presidente  della Repubblica 28 aprile 1995, e'
stata conferita la  medaglia  d'oro  al  valor  civile  alle  persone
sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata:
   Alla  memoria  dell'agente  della  Polizia  di  Stato Massimiliano
Rodolfo Turazza:
   "Libero dal servizio,  accortosi  di  un  individuo  sospetto  che
occultava  una borsa nei cespugli, lo affrontava impugnando l'arma in
dotazione ma, raggiunto da colpi esplosigli  contro  dal  malvivente,
perdeva la giovane vita. Splendido esempio di sprezzo del pericolo ed
alto  senso  del  dovere,  spinti  sino all'estremo sacrificio". - 19
ottobre 1994 - Fumane (Verona).
   Al sig. Martin Andrew Peckett:
   "Con generoso slancio e non  comune  ardimento,  si  lanciava  col
paracadute  per trarre in salvo un compagno che precipitava nel vuoto
privo di sensi.  Afferratolo,  non  senza  difficolta',  riusciva  ad
aprire  il  paracadute  del  malcapitato,  salvandolo cosi' da sicura
morte. Splendido esempio  di  umana  solidarieta'  ed  elette  virtu'
civiche". - 11 agosto 1993 - Vichy (Francia).
   Alla memoria dell'appuntato dei carabinieri Silvano Franzolin:
   "Nel  corso di un servizio di scorta, veniva raggiunto da numerosi
colpi d'arma da fuoco esplosigli contro da alcuni malfattori, al fine
di  uccidere  il  detenuto  tradotto.  Sebbene   gravemente   ferito,
fuoriusciva  dall'auto  impugnando l'arma in dotazione per affrontare
gli aggressori ma, colpito a morte, si accasciava al suolo. Splendido
esempio di sprezzo del pericolo ed alto senso del dovere, spinti sino
all'estremo sacrificio". - Palermo - 16 giugno 1982.
   Alla memoria del carabiniere Luigi Di Barca:
   "Nel corso di un servizio di scorta, veniva raggiunto da  numerosi
colpi d'arma da fuoco esplosigli contro da alcuni malfattori, al fine
di   uccidere   il  detenuto  tradotto.  Sebbene  gravemente  ferito,
impugnava l'arma in  dotazione  per  affrontare  gli  aggressori  ma,
colpito  a  morte,  si  accasciava  sul  sedile. Splendido esempio di
sprezzo  del  pericolo  ed  alto  senso  del  dovere,   spinti   sino
all'estremo sacrificio". - Palermo - 16 giugno 1982.
   Alla memoria del carabiniere Salvatore Raiti:
   "Nel  corso di un servizio di scorta, veniva raggiunto da numerosi
colpi d'arma da fuoco esplosigli contro da alcuni malfattori, al fine
di  uccidere  il  detenuto  tradotto.  Sebbene   gravemente   ferito,
impugnava  l'arma  in  dotazione  per  affrontare  gli aggressori ma,
colpito a morte, si  accasciava  sul  sedile.  Splendido  esempio  di
sprezzo   del   pericolo  ed  alto  senso  del  dovere,  spinti  sino
all'estremo sacrificio". - Palermo - 16 giugno 1982.
   Alla memoria del sig. Giuseppe Di Lavore:
   "Nel corso di un servizio di scorta, veniva raggiunto da  numerosi
colpi d'arma da fuoco esplosigli contro da alcuni malfattori, al fine
di  uccidere il detenuto tradotto. Sebbene gravemente ferito tentava,
con abile manovra di guida, di allontanare gli  occupanti  della  sua
vettura dal luogo dell'agguato ma, colpito a morte, si accasciava sul
volante.  Splendido esempio di sprezzo del pericolo ed alto senso del
dovere, spinti sino all'estremo sacrificio". - Palermo  -  16  giugno
1982.
   Alla  memoria  dell'assistente  della  Polizia  di  Stato Giuseppe
Carretta:
   "Nel  corso  di  un servizio di pattuglia, mentre si apprestava al
controllo  degli  occupanti  di  un'autovettura  in   sosta,   veniva
aggredito  da un gruppo di terroristi che, dopo averlo immobilizzato,
lo ferivano mortalmente. Generoso esempio di sprezzo del  pericolo  e
di alto senso del dovere, spinti sino all'estremo sacrificio". - Roma
- 8 giugno 1982.
   Alla   memoria  dell'assistente  della  Polizia  di  Stato  Franco
Sammarco:
   "Nel corso di un servizio di pattuglia, mentre  si  apprestava  al
controllo   degli   occupanti  di  un'autovettura  in  sosta,  veniva
aggredito da un gruppo di terroristi che, dopo averlo  immobilizzato,
lo uccidevano con un colpo alla nuca. Generoso esempio di sprezzo del
pericolo  e  di  alto  senso  del  dovere,  spinti  sino  all'estremo
sacrificio". - Roma - 8 giugno 1982.
   Alla memoria del sig. Salvatore Riga:
   "Accortosi che una persona invalida  attraversava  incautamente  i
binari   senza   avvedersi  del  treno  in  arrivo,  interveniva  con
tempestivita' in suo aiuto, riuscendo a trarla in salvo. Nel generoso
gesto, pero', perdeva la giovane  vita,  sbattendo  violentemente  il
capo  sul  selciato.  Splendido  esempio  di  sprezzo del pericolo ed
elette virtu' civiche, spinti sino all'estremo  sacrificio".  -  Vibo
Valentia (Catanzaro) - 25 novembre 1994.
   Alla memoria del sig. Antonino Butera:
   "Direttore  di  un  cantiere adibito alla costruzione di un tratto
stradale, respingeva con  rigorosa  coerenza  le  continue  pressioni
rivoltegli   al  fine  di  falsificare  fatture  sulle  forniture  di
materiale edile ai danni della  pubblica  amministrazione,  rimanendo
vittima  di  un  vile  agguato  perpetrato dall'autore delle illecite
richieste". - Aragona (Agrigento) - 28 maggio 1994.
   Alla memoria del sig. Livio Taricco:
   "Con generoso slancio si adoperava  a  trarre  in  salvo  un  uomo
rimasto  intrappolato  nell'auto  sommersa dalle acque di un fiume in
piena. Nel tentativo poi di  agganciare  al  proprio  trattore  anche
l'automobile,  cadeva  in  acqua  e  veniva  travolto dalla corrente.
Nobile esempio di non comune  ardimento  ed  umana  solidarieta'".  -
Narzole (Cuneo) - 5 novembre 1994.
   Con  decreto  del  Presidente  della Repubblica 28 aprile 1995, e'
stata conferita la medaglia d'argento al valor  civile  alle  persone
sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata:
   All'assistente della Polizia di Stato Carlo Bianco:
   "Con  generoso  slancio  e  sprezzo del pericolo, si tuffava nelle
vorticose acque di un fiume in soccorso di un uomo, labile di  mente,
in  procinto di annegare riuscendo, nonostante la forte corrente e le
rapide, a raggiungerlo ed a trarlo in salvo".  -  17  giugno  1993  -
Cividale del Friuli (Udine).
   All'appuntato dei carabinieri Biagio Vernillo:
   "Libero  dal  servizio,  affrontava  un  uomo che, colto da raptus
omicida durante un violento dissidio  con  il  padre,  si  armava  di
pistola con l'intento di usarla contro il genitore. Sebbene ferito da
un  colpo  partito  dall'arma,  continuava  a contrastare il giovane,
impedendogli  ogni  possibile  ulteriore  atto  inconsulto.  Generoso
esempio  di  sprezzo  del  pericolo e di alto senso del dovere". - 17
agosto 1994 - S. Martino Valle Caudina (Avellino).
   Al vice sovrintendente della Polizia di Stato Michele Ricci:
   "Componente di una pattuglia della Polizia stradale, accortosi che
due automobilisti discutevano animatamente sul luogo di un incidente,
senza   avvedersi   di  un'autovettura  che  sopraggiungeva  ad  alta
velocita', accorreva prontamente  sospingendoli  da  una  lato  della
carreggiata,  ma  veniva  a  sua  volta travolto dall'auto, rimanendo
gravemente ferito. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di alto
senso del dovere". - 6 febbraio 1994 - s.s.  16  Foggia-Cerignola  km
690.
   Al  vice  sovrintendente  della Polizia di Stato Lorenzo Francesco
Marra:
   "Libero dal servizio, si calava in un pozzo in soccorso di un uomo
che vi si era impiccato e, sorreggendosi con una mano ad  un'asse  di
ferro,  riusciva  ad  afferrare  lo  sventurato  ed a trarlo in salvo
all'esterno,  rianimandolo  poi  con  un  massaggio  cardiaco  e   la
respirazione  artificiale. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e
di alto senso del dovere". - 14 ottobre 1993 - Corato (Bari).
   All'appuntato dei carabinieri Silvio Sgruna:
   "Libero dal servizio, con esemplare coraggio e generoso  altruismo
si  addentrava  in  un'abitazione  invasa dalle fiamme e dal fumo, in
soccorso di una  donna  e  dei  suoi  figli  rimastivi  intrappolati,
riuscendo   a   raggiungere  i  malcapitati  ed  a  trarli  in  salvo
all'esterno". - 7 aprile 1994 - Santa Teresa di Riva (Messina).
   Al brigadiere della Guardia di finanza Massimiliano Mocci:
   "Componente una pattuglia della Guardia di finanza, interveniva in
soccorso di alcune persone rimaste coinvolte in un incidente stradale
riuscendo, dopo reiterati tentativi, ad estrarre una  di  esse  dalle
lamiere  dell'auto  in  fiamme".  -  17  luglio 1994 - Strada 24 Oulx
(Torino).
   Al brigadiere della Guardia di finanza Lorenzo Salvo:
   "Componente una pattuglia della Guardia di finanza, interveniva in
soccorso di alcune persone rimaste coinvolte in un incidente stradale
riuscendo, dopo reiterati tentativi, ad estrarre una  di  esse  dalle
lamiere  dell'auto  in  fiamme".  -  17  luglio 1994 - Strada 24 Oulx
(Torino).
   Al finanziere scelto della Guardia di finanza Pier Mario Melis:
   "Componente una pattuglia della Guardia di finanza, interveniva in
soccorso di alcune persone rimaste coinvolte in un incidente stradale
riuscendo, dopo reiterati tentativi, ad estrarre una  di  esse  dalle
lamiere  dell'auto  in  fiamme".  -  17  luglio 1994 - Strada 24 Oulx
(Torino).
   Al brigadiere dei carabinieri Pasquale Tumminaro:
   "Con grande coraggio e generoso altruismo si  arrampicava  su  una
grondaia  per  raggiungere  un appartamento invaso dalle fiamme e dal
fumo, riuscendo a trarre in salvo, attraverso i  tetti,  una  anziana
donna,  ormai  esamine,  rimastavi  intrappolata". - 22 giugno 1993 -
Ciminna (Palermo).
   All'appuntato dei carabinieri Salvatore Zito:
   "Preso in ostaggio nel corso di  una  rapina,  dopo  una  violenta
collutazione  con uno dei malviventi riusciva a divincolarsi, sebbene
ferito al volto da una lama. Raggiunto ad entrambe le gambe dai colpi
esplosigli contro da uno dei complici, non esitava ad  inseguirlo  e,
benche'  disarmato,  lo  immobilizzava  sino  all'arrivo  delle Forze
dell'ordine". - 29 novembre 1993 - Roma.
   Al sig. Rodolfo Capone:
   "Con  pronta  determinazione si tuffava, insieme ad altro animoso,
nelle gelide acque di un lago traendo in  salvo  una  bambina,  ormai
priva  di  sensi, che vi era caduta a seguito dell'improvvisa rottura
dello strato di ghiaccio. Nobile esempio  di  grande  generosita'  ed
alte virtu' civiche". - 20 febbraio 1994 - Malles Venosta (Bolzano).
   Al sig. Paul Thoni:
   "Con  pronta  determinazione si tuffava, insieme ad altro animoso,
nelle gelide acque di un lago traendo in  salvo  una  bambina,  ormai
priva  di  sensi, che vi era caduta a seguito dell'improvvisa rottura
dello strato di ghiaccio. Nobile esempio  di  grande  generosita'  ed
alte virtu' civiche". - 20 febbraio 1994 - Malles Venosta (Bolzano).
   Al sig. Michele Maggio:
   "Incurante  della  propria  incolumita', non esitava a tuffarsi in
mare in soccorso di una donna in procinto  di  annegare  nelle  acque
agitate.   Nobile  esempio  di  grande  generosita'  ed  alte  virtu'
civiche". - 19 agosto 1993 - Torre a Mare (Bari).
   Al sig. Giuseppe Rossetti:
   "Con non comune coraggio e incurante della propria incolumita'  si
tuffava,  insieme  ad altri animosi, nella acque del mare in burrasca
riuscendo, dopo reiterati sforzi, a trarre in salvo  una  ragazza  in
procinto  di  annegare.  Nobile esempio di grande generosita' ed alte
virtu' civiche". - 1 agosto 1993 - Chioggia (Venezia).
   Con decreto del Presidente della Repubblica  28  aprile  1995,  e'
stata  conferita  la  medaglia di bronzo al valor civile alle persone
sottoindicate con la motivazione di seguito a ciascuna riportata:
   Al sig. Giannino Tiozzo:
   "Con generoso slancio e incurante del grave rischio personale,  si
tuffava,  insieme  ad altri animosi, nelle acque del mare in burrasca
per trarre in salvo una giovane in procinto di annegare". - 1  agosto
1993 - Chioggia (Venezia).
   Al sig. Maurizio De Franceschi:
   "Con  generoso slancio e incurante del grave rischio personale, si
tuffava, insieme ad altri animosi, nelle acque del mare  in  burrasca
per  trarre in salvo una giovane in procinto di annegare". - 1 agosto
1993 - Chioggia (Venezia).
   Al sig. Gabriele Bullo:
   "Con generoso slancio e incurante del grave rischio personale,  si
tuffava,  insieme  ad altri animosi, nelle acque del mare in burrasca
per trarre in salvo una giovane in procinto di annegare". - 1  agosto
1993 - Chioggia (Venezia).
   Al sig. Salvatore Taibi:
   "Con generoso altruismo ed incurante della propria incolumita', si
tuffava  nelle  gelide  acque  di  un  porto  in  soccorso di un uomo
cadutovi a bordo della propria  automobile,  riuscendo  con  notevoli
sforzi a trarlo in salvo". - 22 marzo 1994 - Messina.
   Al sig. Francesco Perelli:
   "Con pronta determinazione e grande altruismo attraversava con una
canoa  lo  specchio  d'acqua di un golfo, riuscendo a trarre in salvo
una bambina che rischiava di annegare nel  mare  in  burrasca".  -  5
giugno 1994 - Bonassola (La Spezia).
   Al comandante Giovanni Camedda:
   "Con  grande  altruismo  ed incurante del grave rischio personale,
nonostante il mare in tempesta, non esitava  a  raggiungere  quindici
ricercatori rimasti bloccati su un'isola, riuscendo a trarli in salvo
sulla  sua  pilotina".  -  14  giugno  1993  -  Isola  di Maldiventre
(Oristano).
   All'agente della Polizia di Stato Gianluca Campailla:
   "Con  generoso  slancio  e  sprezzo  del  pericolo,  si tuffava in
soccorso di sette ragazzi in balia delle onde riuscendo,  insieme  ad
un  collega  e  ad  altro animoso, a riportarli in salvo a riva". - 8
luglio 1993 - Lido di Avola (Siracusa).
   All'agente scelto della Polizia di Stato Alberto Cipelli:
   "Con generoso slancio e sprezzo del  pericolo,  si  tuffava  nelle
acque di un lago in soccorso di una donna gettatavisi a scopo suicida
riuscendo,  dopo  reiterati  sforzi,  a  raggiungerla  ed a trarla in
salvo". - 10 luglio 1994 - Mantova.
   Al vice sovrintendente della Polizia di Stato Mario Bitondi:
   "Con sprezzo del pericolo ed  alto  senso  del  dovere  accorreva,
insieme a due colleghi, presso un ufficio postale nel quale era stata
perpetrata  una  rapina  e,  ingaggiato  un  conflitto  a fuoco con i
malfattori, riusciva a fermarli  ferendoli  alle  gambe,  permettendo
cosi'  il recupero delle armi e della refurtiva". - 28 settembre 1993
- Mattinata (Foggia).
   Al vice sovrintendente della Polizia di Stato Antonio Bello:
   "Con sprezzo del pericolo ed  alto  senso  del  dovere  accorreva,
insieme a due colleghi, presso un ufficio postale nel quale era stata
perpetrata  una  rapina  e,  ingaggiato  un  conflitto  a fuoco con i
malfattori, riusciva a fermarli  ferendoli  alle  gambe,  permettendo
cosi'  il recupero delle armi e della refurtiva". - 28 settembre 1993
- Mattinata (Foggia).
   All'assistente capo della Polizia di Stato Donato Lapomarda:
   "Con sprezzo del pericolo ed  alto  senso  del  dovere  accorreva,
insieme a due colleghi, presso un ufficio postale nel quale era stata
perpetrata  una  rapina  e,  ingaggiato  un  conflitto  a fuoco con i
malfattori, riusciva a fermarli  ferendoli  alle  gambe,  permettendo
cosi'  il recupero delle armi e della refurtiva". - 28 settembre 1993
- Mattinata (Foggia).
   Al brigadiere dei carabinieri Gabriele Passarotto:
   "Addentratosi in un appartamento invaso dalle fiamme e  dal  fumo,
con  generoso  altruismo  e sprezzo del pericolo riusciva a trarre in
salvo una donna ed i suoi figli  rimastivi  intrappolati,  dopo  aver
circoscritto   l'incendio   con   mezzi  di  fortuna.  Rientrava  poi
nell'abitazione  e   portava   all'esterno   una   bombola   di   gas
surriscaldata,  scongiurando  cosi'  piu'  gravi  conseguenze".  - 29
luglio 1994 - Sermide (Mantova).
   Al vice brigadiere della Guardia di finanza Francesco D'Andria:
   "Libero dal servizio, con generoso slancio accorreva,  insieme  al
fratello  e  ad un collega, sul luogo di un grave incidente stradale,
in aiuto di  alcune  persone  rimaste  intrappolate  tra  le  lamiere
riuscendo,  pochi  istanti  prima che una delle vetture esplodesse, a
trarre in salvo i malcapitati". - 3 aprile 1994 - Massafra (Taranto).
   Al finanziere di mare Andrea D'Antoni:
   "Con generoso slancio accorreva, insieme ad un collega e ad  altro
animoso, sul luogo di un grave incidente stradale, in aiuto di alcune
persone  rimaste intrappolate tra le lamiere riuscendo, pochi istanti
prima  che  una  delle  vetture  esplodesse,  a  trarre  in  salvo  i
malcapitati". - 3 aprile 1994 - Massafra (Taranto).
   Al sig. Giancarlo D'Andria:
   "Con  generoso  slancio  accorreva, insieme al fratello e ad altro
animoso, sul luogo di un grave incidente stradale, in aiuto di alcune
persone rimaste intrappolate tra le lamiere riuscendo, pochi  istanti
prima  che  una  delle  vetture  esplodesse,  a  trarre  in  salvo  i
malcapitati". - 3 aprile 1994 - Massafra (Taranto).
   Al vice sovrintendente della Polizia di Stato Luca Caprini:
   "Con generoso slancio e sprezzo del pericolo si  tuffava,  insieme
ad  un  collega,  in  soccorso  di una donna che si era gettata nelle
acque  di  un  fossato  a  scopo  suicida  riuscendo,  nonostante  le
condizioni melmose del fondo e la forte resistenza della malcapitata,
a trarla in salvo". - 9 agosto 1994 - Ferrara.
   All'assistente della Polizia di Stato Stefano Miari:
   "Con  generoso  slancio e sprezzo del pericolo si tuffava, insieme
ad un collega, in soccorso di una donna  che  si  era  gettata  nelle
acque  di  un  fossato  a  scopo  suicida  riuscendo,  nonostante  le
condizioni melmose del fondo e la forte resistenza della malcapitata,
a trarla in salvo". - 9 agosto 1994 - Ferrara.
   All'assistente capo della Polizia di Stato Giustiniano Caregnato:
   "Componente l'equipaggio di una pattuglia, interveniva  insieme  a
due  colleghi in soccorso di una donna che si era gettata in un fiume
a scopo suicida riuscendo, dopo reiterati sforzi,  a  raggiungere  la
malcapitata  prima  che  il  suo  corpo venisse sbattuto, dalla forza
della  corrente,  contro  le  griglie  metalliche  di  una   centrale
elettrica,  ed  a  trarla  in  salvo". - 27 aprile 1994 - Bassano del
Grappa (Vicenza).
   All'assistente della Polizia di Stato Pieremilio Pontarollo:
   "Componente l'equipaggio di una pattuglia, interveniva  insieme  a
due  colleghi in soccorso di una donna che si era gettata in un fiume
a scopo suicida riuscendo, dopo reiterati sforzi,  a  raggiungere  la
malcapitata  prima  che  il  suo  corpo venisse sbattuto, dalla forza
della  corrente,  contro  le  griglie  metalliche  di  una   centrale
elettrica,  ed  a  trarla  in  salvo". - 27 aprile 1994 - Bassano del
Grappa (Vicenza).
   All'assistente della Polizia di Stato Bernardino Vivian:
   "Componente l'equipaggio di una pattuglia, interveniva  insieme  a
due  colleghi in soccorso di una donna che si era gettata in un fiume
a scopo suicida riuscendo, dopo reiterati sforzi,  a  raggiungere  la
malcapitata  prima  che  il  suo  corpo venisse sbattuto, dalla forza
della  corrente,  contro  le  griglie  metalliche  di  una   centrale
elettrica,  ed  a  trarla  in  salvo". - 27 aprile 1994 - Bassano del
Grappa (Vicenza).
   All'assistente capo della Polizia di Stato Massimo Casagrande:
   "Con generoso slancio, si tuffava in soccorso di un'anziana  donna
in  procinto  di  annegare  nelle  acque  di  un  fiume, riuscendo ad
imbracarla con una corda ed a trarla in salvo a  riva".  -  16  marzo
1994 - Vicenza.
   All'assistente della Polizia di Stato Vitantonio Recupero:
   "Con  generoso  slancio  e  sprezzo del pericolo, si addentrava in
un'abitazione in cui una fuga di gas  aveva  provocato  una  violenta
esplosione, per prestare soccorso ad alcune persone rimaste ferite, e
si  prodigava,  in  attesa  dell'arrivo  dei  Vigili del fuoco, nello
spegnimento dell'incendio sviluppatosi, scongiurando cosi' piu' gravi
conseguenze". - 19 aprile 1994 - Conversano (Bari).
   Al brigadiere dei carabinieri Alberto La Sala:
   "Con  grande  coraggio e generoso altruismo si sporgeva dal pilone
di un ponte e, rimanendo in precario equilibrio,  tratteneva  per  il
polso  una  giovane  donna  che,  in preda a crisi depressiva, si era
lasciata cadere  nel  vuoto.  Vintane  la  tenace  resistenza  fisica
riusciva, poi, con l'aiuto di un subalterno, a trarla in salvo". - 13
marzo 1994 - Verona.
   All'appuntato scelto della Guardia di finanza Gianfranco Rosati:
   "Con  generoso  altruismo  ed alto senso del dovere, si tuffava in
soccorso di un disabile precipitato in mare  a  bordo  della  propria
auto  riuscendo, dopo reiterati sforzi, a raggiungerlo ed a trarlo in
salvo". - 22 giugno 1994 - Catania.
   Al sc. np. Michele Doria:
   "Con generoso altruismo ed alto senso del dovere,  si  tuffava  in
soccorso  di due giovani in procinto di annegare nel mare in tempesta
riuscendo, dopo reiterati tentativi, a trarli in salvo a riva".  -  1
agosto 1993 - Chioggia (Venezia).
   Al brigadiere della Guardia di finanza Antonio Riccio:
   "Libero  dal servizio, accortosi del tentativo di furto perpetrato
ai danni di un'abitazione, interveniva prontamente  per  fermare  uno
dei  malviventi  con  il  quale ingaggiava una violenta collutazione.
Benche' ferito dalla lama di un coltello, riusciva  a  trattenere  il
malfattore,  impedendogli  la  fuga".  -  24  marzo  1994 - Ladispoli
(Roma).
   Al maresciallo maggiore dei carabinieri Giuseppe Puccio:
   "Addentratosi, insieme  ad  altro  militare,  in  un  appartamento
invaso  dalle  fiamme  e dal fumo, riusciva, con generoso altruismo e
sprezzo del pericolo, a  trarre  in  salvo  un'anziana  donna,  ormai
esanime  ed  a  portare all'esterno una bombola di gas surriscaldata,
scongiurando cosi' piu' gravi conseguenze". - 18 febbraio 1994 -Riesi
(Caltanissetta).
   Al vicebrigadiere dei carabinieri Giuseppe Farinola:
   "Addentratosi, insieme  ad  altro  militare,  in  un  appartamento
invaso  dalle  fiamme  e dal fumo, riusciva, con generoso altruismo e
sprezzo del pericolo, a  trarre  in  salvo  un'anziana  donna,  ormai
esanime  ed  a  portare all'esterno una bombola di gas surriscaldata,
scongiurando cosi' piu' gravi conseguenze". - 18 febbraio 1994 -Riesi
(Caltanissetta).
   Al vigile del fuoco Luigi Vita:
   "Con generoso slancio ed alto senso del dovere, si  addentrava  in
un edificio invaso dalle fiamme e dal fumo, in soccorso di un anziano
invalido   rimastovi  intrappolato.  Impossibilitato  a  trasportarlo
all'esterno, si privava  del  suo  autorespiratore  per  fornirlo  al
malcapitato  e  cosi'  resisteva, fino all'arrivo dei colleghi". - 30
agosto 1993 - Genova.
   Al finanziere allievo sottufficiale della Guardia di finanza Fabio
De Marco:
   "Con generoso slancio ed alto senso  del  dovere,  si  tuffava  in
soccorso  di  un  ragazzo  in  procinto  di  annegare riuscendo, dopo
numerose immersioni, a raggiungerlo sul fondale  ed  a  riportarlo  a
riva,  ove  provvedeva  a  rianimarlo".  -  6  agosto  1994  - Cetara
(Salerno).
   Al finanziere scelto della Guardia di finanza Cosimo Fracella:
   "Con  generoso  slancio  ed  alto  senso del dovere, si tuffava in
soccorso di una donna in  procinto  di  annegare  riuscendo,  sebbene
inesperto  di  salvataggio  a nuoto, a trarla in salvo". - 10 ottobre
1994 - Pescara.
   All'appuntato dei carabinieri in congedo Fiorenzo Zanella:
   "Con generoso slancio e sprezzo del  pericolo,  si  tuffava  nelle
gelide  acque  di  un canale in soccorso di una donna precipitatavi a
bordo della propria auto, riuscendo a raggiungere la malcapitata ed a
trarla in salvo". - 13 gennaio 1994 - s.s. 11 Stra' (Venezia).
   Al maresciallo dei carabinieri Sergio Centola:
   "Comandante di stazione distaccata, con grande coraggio e  sprezzo
del pericolo, si calava in un locale sotterraneo saturo di esalazioni
di  gas  tossico,  riuscendo  a  strappare a sicura morte una persona
ormai esanime". - 6 giugno 1994 - Amatrice (Rieti).
   Al sig. Marco Di Vittori:
   "Con grande coraggio e sprezzo  del  pericolo,  si  calava  in  un
locale  sotterraneo  saturo di gas tossico in soccorso di una persona
ormai esanime, ma, a causa delle esalazioni, perdeva i sensi e doveva
desistere dal  generoso  tentativo".  -  6  giugno  1994  -  Amatrice
(Rieti).
   Al sig. Maurizio Sgavicchia:
   "Con  grande  coraggio  e  sprezzo  del  pericolo, si calava in un
locale sotterraneo saturo di esalazioni di gas tossico,  riuscendo  a
strappare  a sicura morte una persona ormai esanime". - 6 giugno 1994
- Amatrice (Rieti).
   All'appuntato dei carabinieri Sigfrido Maggio:
   "Con grande coraggio e generoso altruismo si tuffava nelle agitate
acque del mare in soccorso di un giovane che vi si  era  gettato  per
sottrarsi  alla cattura riuscendo, dopo estenuanti sforzi, a trarlo a
riva, salvandolo da sicura morte".