Autorizzazione all'utilizzo delle economie di appalto per l'esecuzione di lavori suppletivi e di variante di progetti originari in materia di acquedotti non di competenza statale finanziati con mutui da parte della Cassa depositi e prestiti a favore della regione Campania.(GU n.177 del 31-7-1995)
IL MINISTRO DEI LAVORI PUBBLICI Vista la legge 11 marzo 1988, n. 67, recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 1988); Visti i decreti ministeriali 12 dicembre 1989 e 15 aprile 1992, con i quali e' stata autorizzata, ai sensi e per gli effetti dell'art. 17, commi 38 e 42, della citata legge, la concessione da parte della Cassa depositi e prestiti, a favore della regione Campania, di mutui finalizzati alla attuazione di vari interventi acquedottistici fra i quali quello riguardante i lavori di "Ristrutturazione, ampliamento ed ammodernamento dell'acquedotto interno" del comune di Vitulano per un importo complessivo di L. 1.616.000.000; Vista la deliberazione n. 419609700 del 20 giugno 1991 con la quale la Cassa depositi e prestiti ha assentito un mutuo di L. 1.454.400.000 al sapracitato progetto; Vista la legge 30 dicembre 1991, n. 412, recante: "Disposizioni in materia di finanza pubblica", in particolare l'art. 20, comma 1, secondo il quale "le economie verificatesi nella realizzazione di opere pubbliche finanziate con ricorso a mutui con ammortamento a carico del bilancio statale in base a specifiche disposizioni legislative, possono essere utilizzate per lavori suppletivi e di variante al progetto originario, previa autorizzazione del Ministero competente, secondo le medesime procedure previste dalla legge di riferimento"; Vista la nota n. 1252/ST3 del 17 febbraio 1995, con la quale la regione Campania ha richiesto, ai sensi dell'art. 20 della legge n. 412/1991, l'autorizzazione all'utilizzo delle economie di appalto verificatesi nell'esecuzione dei lavori di cui al progetto citato; Vista la perizia di variante e suppletiva dell'importo complessivo di L. 1.616.000.000, redatta per conto del comune di Vitulano dal dott. ing. Luigi Fusco, che riguarda l'esecuzione di alcuni prolungamenti dei tratti di rete di progetto e la sostituzione di tratti della rete secondaria; Visto che con la citata perizia di variante e suppletiva si propone di utilizzare le economie di appalto ammontanti a L. 80.070.473 per l'esecuzione di maggiori lavori; Viste le delibere del comune di Vitulano n. 172 del 3 giugno 1993 e n. 271 del 4 agosto 1994, con le quali lo stesso comune ha approvato la surrichiamata perizia ed il relativo quadro economico; Vista la delibera 29 dicembre 1994, n. 8512 della giunta della regione Campania, con la quale viene approvata la anzidetta perizia di variante e suppletiva, il relativo quadro economico e viene chiesta al Ministero dei lavori pubblici l'autorizzazione all'utilizzo delle economie di appalto, ai sensi dell'art. 20 della legge n. 412/1991; Viste le risultanze favorevoli dell'istruttoria compiuta sugli elaborati della perizia in argomento, ai fini della rispondenza degli interventi in essa previsti ai requisiti di ammissibilita' fissati dalla deliberazione C.I.P.E. del 14 giugno 1988; Decreta: Art. 1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 20, comma 1, della legge 30 dicembre 1991, n. 412, la regione Campania e' autorizzata ad utilizzare le economie derivanti dall'appalto dei lavori di "Ristrutturazione, ampliamento ed ammodernamento dell'acquedotto interno" del comune di Vitulano (Benevento) dell'importo complessivo di L. 1.616.000.000 finanziato con mutuo della Cassa depositi e prestiti, per l'esecuzione dei lavori suppletivi e di variante di cui alla perizia richiamata nelle premesse. Roma, 26 giugno 1995 Il Ministro: BARATTA