UNIVERSITA' DI TRIESTE

DECRETO RETTORALE 11 luglio 1995 

  Modificazione allo statuto dell'Universita'.
(GU n.179 del 2-8-1995)

                             IL RETTORE
  Visto  lo statuto dell'Universita' degli studi di Trieste, aprovato
con decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1961, n. 1836,
e successive modificazioni ed  integrazioni,  ed  in  particolare  la
parte riguardante la scuola di specializzazione in archeologia;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935,  n.  1071,  convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto  il  regio  decreto  30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni;
  Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982,  n.
162;
  Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita' accademiche dell'Universita' degli studi di Trieste;
  Visto il parere  del  Consiglio  universitario  nazionale  espresso
nell'adunanza del 7 ottobre 1994;
                              Decreta:
                           Articolo unico
  Lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi  di Trieste approvato e
modificato con i  decreti  indicati  in  premessa,  e'  ulteriormente
modificato,  nella  parte relativa alla scuola di specializzazione in
archeologia, come segue:
  Art. 428 - Il primo comma viene cosi' modificato:
  "Sono ammessi alle prove per ottenere l'iscrizione  i  laureati  in
lettere  e  storia  della facolta' di lettere e filosofia, in materie
letterarie,  in  conservazione  dei  beni  culturali  con   indirizzo
archeologico, nonche' i laureati in architettura".
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Trieste, 11 luglio 1995
                                                           Il rettore