Decorazioni al valor militare(GU n.182 del 5-8-1995)
Con decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1995 sono state conferite le seguenti decorazioni: Medaglia d'argento Al brig. CC Marcello D'Arpa, nato il 13 gennaio 1961 a Carmiano (Lecce), con la motivazione: "Comandante di stazione, a diporto con la propria autovettura nella sede di servizio, intercettava cinque malviventi che, armati di fucile mitragliatore, uscivano da una gioielleria. Impugnata la pistola di ordinanza intimava loro l'Alt. Fatto segno a fuoco violento, dimostrando salda preparazione militare, fredda determinazione e non comune sprezzo del pericolo, non esitava a reagire prontamente con l'arma in dotazione ferendo uno dei malfattori, che riusciva ad allontanarsi unitamente ai complici. Il deciso intervento consentiva l'immediata identificazione dei rapinatori nonche' la successiva cattura di uno di essi. Esempio di non comune senso del dovere, significativo coraggio e sprezzo del pericolo". - Rosolina (Rovigo), 9 dicembre 1993. Medaglia d'argento All'app. CC Salvatore Serra, nato il 28 dicembre 1955 a Caurcelles (Belgio) con la motivazione: "Capo equipaggio di nucleo radiomobile, in area ad elevata densita' mafiosa, nel corso di servizio di controllo del territorio, veniva fatto segno ad azione di fuoco da parte di ignoti malviventi. Sebbene gravemente ferito replicava con l'arma in dotazione fino a quando, ormai privo di forze, si accasciava al suolo. Le successive indagini consentivano di arrestare gli autori dell'attentato. Chiaro esempio di coraggio, elette virtu' militari ed elevatissimo senso del dovere". - Reggio Calabria, 1 febbraio 1994. Croce Al Car. Bartolomeo Musico', nato il 27 luglio 1966 a Palermo, con la motivazione: "Conduttore di autoradio in area ad elevata densita' mafiosa, nel corso di servizio di controllo del territorio, unitamente al capo equipaggio, veniva fatto segno ad azione di fuoco da parte di ignoti malviventi. Sebbene ferito, in modo grave, forniva determinante apporto alla reazione di fuoco del proprio capo equipaggio, prima di accasciarsi privo di forze nell'autovettura. Chiaro esempio di elevatissimo senso del dovere e di saldezza d'animo". - Reggio Calabria, 1 febbraio 1994.