Concessione di onorificenze dell'Ordine militare d'Italia(GU n.211 del 9-9-1995)
Con decreto del Presidente della Repubblica 7 giugno 1995 e' stata concessa la croce di cavaliere dell'ordine militare d'Italia al generale di brigata Bruno Loi con la seguente motivazione: "Comandante del contingente italiano in Somalia, gia' presente sin dal dicembre 1992 come comandante del contingente terrestre, operava con instancabile tenacia ed eccezionale determinazione, riuscendo a conseguire risultati di grande rilievo in un contesto caratterizzato da oggettive difficolta' ambientali e da continue situazioni di estremo pericolo che piu' volte hanno impegnato i militari italiani in cruenti scontri a fuoco con irregolari somali, conclusisi talvolta con perdita di giovani vite immolatesi per un alto ideale. La sua azione di comando improntata a coraggio e valore uniti a profondo spirito di sacrificio, di dedizione, risultava determinante per il conseguimento degli alti scopi della missione. L'altissima capacita', l'esemplare professionalita' e l'elevatissimo impegno profuso inducevano tutto il contingente italiano a svolgere le complesse attivita' umanitarie a favore della popolazione somala, con eccezionale efficienza operativa che contribuiva a risollevare le sorti delle riconoscenti popolazioni soccorse. Il suo operato riceveva il plauso e l'ammirazione della comunita' internazionale e contribuiva a mantenere alto il prestigio delle Forze armate italiane". - Mogadiscio, dicembre 1992-settembre 1993. A norma dell'art. 8 della legge 9 gennaio 1956, n. 25, alla decorazione viene annessa pensione come stabilito dalla legge 30 ottobre 1969, n. 831. Con decreto del Presidente della Repubblica 7 giugno 1995 e' stata concessa la croce di cavaliere dell'ordine militare d'Italia al generale di brigata Carmine Fiore con la seguente motivazione: "Comandante del contingente italiano in Somalia, si prodigava con instancabile tenacia, straordinaria determinazione ed eccezionale chiarezza di obiettivi e di metodi nella difficile operazione militare ed in tutte le connesse attivita' umanitarie a favore della popolazione. In un contesto caratterizzato da grandi difficolta' ambientali e da continue situazioni di estremo pericolo, riusciva ad assolvere, con una capillare e funzionale attivita' organizzativa, i delicati e peculiari compiti assegnatigli, grazie anche ad una lodevole proficua e costante azione sul piano diplomatico e dei rapporti interpersonali. Il grande spirito di sacrificio, l'altissima professionalita', l'elevatissimo impegno e il coraggio, costituivano un sicuro punto di riferimento e un mirabile esempio per tutti i componenti del contingente italiano in ogni circostanza e, in particolare, nello svolgimento di attivita' a favore della riconoscente popolazione somala. Per gli eccellenti risultati conseguiti riceveva il plauso e l'ammirazione della comunita' italiana ed internazionale e contribuiva a mantenere alto il prestigio delle Forze armate italiane". - Balad, settembre 1993-marzo 1994. A norma dell'art. 8 della legge 9 gennaio 1956, n. 25, alla decorazione viene annessa pensione come stabilito dalla legge 30 ottobre 1969, n. 831.