UNIVERSITA' DI PALERMO

DECRETO RETTORALE 3 ottobre 1995 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.242 del 16-10-1995)

                             IL RETTORE
  Visto  lo statuto dell'Universita' degli studi di Palermo approvato
con regio decreto 14 ottobre 1926, n. 2412, e  modificato  con  regio
decreto 13 ottobre 1987, n. 2240, e successive modificazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935,  n.  1071,  convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto  il  regio  decreto  30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982,  n.
162;
  Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Visto l'art. 7 della legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita'  accademiche  dell'Universita'  degli  studi   di   Palermo
(consiglio  di facolta' seduta del 19 ottobre 1994, senato accademico
seduta del 12 dicembre 1995, consiglio di amministrazione seduta  del
24 gennaio 1995);
  Visto  il  parere  espresso  dal  Consiglio universitario nazionale
nella seduta del 21 aprile 1995;
  Vista la ministeriale del 16 maggio 1995, prot. 822;
  Visto il decreto rettorale n. 2334 del 28 giugno 1995;
  Vista la Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
n. 179 del 2 agosto 1995;
  Considerato che per un mero  errore  di  dattilografia  sono  stati
omessi  alcuni articoli relativi al diploma universitario in servizio
sociale;
                              Decreta:
che il decreto rettorale n. 2334  del  28  giugno  1995  venga  cosi'
modificato:
  Lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi  di Palermo approvato e
modificato con i decreti sopraindicati, e'  ulteriormente  modificato
come appresso:
                            Articolo unico
  La  scuola  diretta  a  fini  speciali per assistenti sociali viene
soppressa e viene istituito  il  diploma  universitario  in  servizio
sociale.
  Dopo  l'art.  344 e con lo spostamento della numerazione successiva
sono inseriti i seguenti nuovi articoli:
             DIPLOMA UNIVERSITARIO IN "SERVIZIO SOCIALE"
  Art. 345. - Il corso  di  diploma  ha  lo  scopo  di  fornire  agli
studenti  conoscenze  adeguate  di  metodi  e  contenuti  culturali e
scientifici volte al conseguimento del  livello  formativo  richiesto
dall'area professionale del servizio sociale.
  In  particolare, il corso di diploma fornira' competenze specifiche
volte a prevenire e risolvere situazioni di disagio di singoli gruppi
o  comunita'  nell'ambito  del  sistema  organizzato  delle   risorse
sociali;   a   promuovere   e  coordinare  nuove  risorse,  anche  di
volontariato;  a  svolgere  compiti  di  gestione,  organizzazione  e
programmazione  e direzione dei servizi sociali e a contribuire a una
diffusione delle strategie di informazione sociale sui servizi e  sui
diritti degli utenti.
  La  durata del corso di diploma e' di tre anni. Al compimento degli
studi viene conseguito il titolo di assistente sociale.
  Art. 346 (Accesso al corso del diploma). - L'iscrizione al corso e'
regolata in conformita' alle norme vigenti in materia di accesso agli
studi universitari.
  Il numero degli iscritti a  ciascun  anno  di  corso  e'  stabilito
annualmente  dal senato accademico, sentito il consiglio di facolta',
in base alle strutture disponibili, alle  esigenze  del  mercato  del
lavoro   e   secondo   i   criteri  generali  fissati  dal  Ministero
dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica  ai  sensi
dell'art. 9, comma 4, della legge n. 341/1990.
  Le modalita' delle eventuali prove di ammissione sono stabilite dal
consiglio di facolta'.
  Art.  347 (Corsi di laurea e di diploma affini - Riconoscimenti). -
Ai fini del proseguimento degli studi, il corso  di  diploma  di  cui
all'art. 345 e' riconosciuto affine ai corsi di laurea in sociologia,
scienze   dell'educazione   (indirizzo   extrascolastico)  e  scienze
politiche (indirizzo politico sociale o sociologico).
  Nell'ambito dei corsi affini, il consiglio di facolta' riconoscera'
gli  insegnamenti  seguiti  con  esito  positivo,  indicando  laddove
necessario, le singole corrispondenze anche parziali, avendo riguardo
alla  loro  validita'  culturale, propedeutica o professionale per la
formazione richiesta dal corso al quale si chiede l'iscrizione.
 Art. 348 (Articolazione del corso degli studi e  del  tirocinio).  -
L'attivita'  didattica complessiva comprende non meno di 1500 ore, di
cui almeno 600 ore di attivita' pratiche di  tirocinio  professionale
svolto sotto la guida di un docente di materia professionale e con il
coordinamento   di   un   assistente   sociale  operante  negli  enti
convenzionati presso cui si svolge il tirocinio.
  Le attivita' di tirocinio costitutive della formazione nel servizio
sociale  debbono  essere  svolte  presso  il  servizio   sociale   di
qualificati  enti  pubblici  o privati, con i quali saranno stipulate
apposite convenzioni.
  L'ordinamento didattico e'  formulato  con  riferimento  alle  aree
disciplinari  intese  come  insiemi  di  discipline  scientificamente
affini  raggruppate  per  raggiungere  definiti  obiettivi  didattico
formativi  individuate al successivo art. 349, dove per ciascuna area
e' previsto il numero minimo di ore di attivita' didattica.
  Al fine di facilitare il ricorso a  esperienze  e  professionalita'
esterne  i  moduli  relativi  all'area  professionale potranno essere
affidati ad esperti di servizio  sociale  con  titoli  ed  esperienza
professionale documentati, ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 4 del
decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10 marzo 1982.
  Art.  349 (Ordinamento didattico). - Il numero delle annualita' non
puo'  essere  inferiore  a  15  e  superiore  a  18,  e'   consentito
suddividere  ciascuna  annualita'  in  due moduli didattici di durata
semestrale; ogni singola annualita' si articola su almeno 60  ore  di
didattica.  Le  aree  disciplinari caratterizzanti sono 8: le prime 6
sono obbligatorie sul piano nazionale, mentre delle 2  aree  seguenti
almeno una dovra' essere attivata in ciascuna sede.
  Il  piano  di  studi  e'  completato  da  almeno  sei  insegnamenti
complementari tutti semestrali.
  1.  Area professionale del servizio sociale - Settori di sociologia
generale (Q05A) e sociologia dei  processi  economici  e  del  lavoro
(Q05C) - Almeno cinque moduli annuali:
   principi e fondamenti del servizio sociale;
   politica sociale;
   metodi e tecniche del servizio sociale;
   organizzazione del servizio sociale.
  2.   Area  di  metodologia  delle  scienze  sociali  -  Settori  di
statistica sociale (S03B) e sociologia generale (Q05A) -  Almeno  due
moduli semestrali:
   statistica sociale;
   metodologia e tecnica della ricerca sociale.
  3.  Area  psicologica  -  Settori  di  psicologia  sociale (M11B) e
psicologia dello sviluppo  e  dell'educazione  (M11A)  -  Almeno  tre
moduli semestrali:
   psicologia sociale;
   psicologia dello sviluppo.
  4.  Area  sociologica  -  Settori di sociologia generale (Q05A), di
sociologia dell'ambiente e del territorio  (Q05D),  sociologia  della
devianza  (Q05G),  sociologia  dei  processi  culturali,  formativi e
comunicativi (Q05B)  e  discipline  demoetnoantropologiche  (M05X)  -
Almeno tre moduli semestrali:
   antropologia culturale;
   sociologia;
   teoria dei processi di socializzazione;
   sociologia delle relazioni etniche;
   sociologia della famiglia;
   sociologia della devianza.
  5.   Area  giuridica  -  Settori  di  diritto  privato  (N01X),  di
istituzioni di diritto pubblico (N09X) e di diritto del lavoro (N07X)
di diritto amministrativo (N10X) e di diritto penale (N17X) -  Almeno
tre moduli semestrali:
   nozioni giuridiche fondamentali (N01X) o diritto privato;
   diritto della sicurezza sociale o diritto del lavoro;
   diritto pubblico (N09X);
   diritto penale o diritto e procedura penale.
  6.  Area della sanita' pubblica - Settori di medicina legale (F22B)
e  di  igiene  generale  e  applicata  (F22A)  -  Almeno  due  moduli
semestrali:
   medicina sociale;
   igiene.
  7.  Area  economica - Settori di economia politica (P01A), politica
economica (P01B) e scienza delle finanze (P01C) -  Almeno  un  modulo
semestrale:
   istituzioni di economia;
   economia della sicurezza sociale;
   economia pubblica.
  8.  Area  delle  scienze  dell'educazione  -  Settori  di pedagogia
generale (M09A) e sociologia dei processi  culturali  e  comunicativi
(Q05B) (Almeno 1 modulo semestrale):
   pedagogia generale;
   educazione degli adulti;
   sociologia dell'educazione.
  9.  Le  discipline  complementari  (tutte  con  modulo  semestrale)
saranno scelte tra le discipline obbligatorie non sostenute come tali
o  entro  il  seguente  elenco,  fino  a  concorrere  al  numero   di
insegnamenti  scelto  dalla  struttura  didattica  entro i limiti del
comma uno dell'art. 349:
   criminologia minorile;
   diritto amministrativo;
   diritto del lavoro e della previdenza sociale;
   diritto di famiglia;
   diritto penitenziario;
   diritto regionale e degli enti locali;
   economia aziendale;
   economia del lavoro;
   etica sociale;
   lingua inglese;
   economia applicata;
   ordinamento della famiglia;
   pedagogia speciale;
   psichiatria;
   psicodinamica delle relazioni familiari;
   psicologia di comunita';
   psicologia di gruppo;
   psicopatologia;
   sociologia della comunicazione;
   sociologia della medicina;
   sociologia dell'organizzazione;
   sociologia della salute;
   sociologia della sicurezza sociale;
   statistica;
   storia contemporanea;
   storia del pensiero;
   storia dell'amministrazione pubblica;
   storia delle idee;
   storia delle istituzioni politiche;
   storia economica e sociale del mondo contemporaneo;
   storia sociale;
   teoria e tecnica del colloquio psicologico.
  10. Durante il primo  biennio  lo  studente  dovra'  dimostrare  la
conoscenza  e la comprensione di una lingua straniera con particolare
riferimento ai temi del servizio sociale. La scelta della lingua e le
modalita' di accertamento sono definite dal consiglio di diploma.
  La  frequenza  alle  lezioni  e  la  partecipazione  al   tirocinio
professionale  sono  obbligatorie  per  almeno  due terzi dell'orario
previsto. Le attivita' svolte dagli allievi in strutture di  servizio
sociale  all'estero, possono essere valutate dal consiglio di diploma
ai fini della frequenza del tirocinio  professionale.  Gli  esami  di
tirocinio  consistono  nella discussione di una relazione dettagliata
dell'attivita' professionale svolta e documentata.
  All'esame  di  diploma  lo  studente  viene   ammesso   ove   abbia
frequentato  i  corsi  e superato gli esami di tutti gli insegnamenti
caratterizzanti e opzionali e  tenuto  conto  della  valutazione  del
tirocinio professionale.
  Art.  350  (Esame  di  diploma).  -  L'esame  di  diploma  tende ad
accertare la preparazione  di  base  e  professionale  del  candidato
secondo   modalita'  stabilite  dal  consiglio  di  diploma.  L'esame
consiste  nella  discussione  di  una  dissertazione  scritta  su  un
argomento  di  natura  teorico-applicativa  assegnato almeno sei mesi
prima.
  Art. 351 (Regolamento del  corso  di  diploma).  -  I  consigli  di
diploma  determinano,  con  apposito  regolamento, in conformita' del
regolamento  didattico  di  Ateneo,  l'articolazione  del  corso   di
diploma,  in accordo con quanto previsto dall'art. 11, comma 2, della
legge n. 341/1990.
  In particolare, nel  regolamento  sara'  indicato  il  piano  degli
studi,  nel rispetto dei vincoli di ore complessive di didattica e di
area disciplinare di cui all'art. 349. Nel  piano  di  studi  saranno
almeno individuati:
   i  corsi  ufficiali di insegnamento (monodisciplinari o integrati)
con le relative denominazioni e propedeuticita' di esame;
   la  collocazione  degli  insegnamenti   nei   successivi   periodi
didattici (anni o semestri);
   le  prove  di  valutazione  degli studenti e la composizione delle
relative commissioni;
   i vincoli per l'iscrizione ad anni di corso successivi al primo;
   le sedi di tirocinio con cui stipulare le convenzioni.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Palermo, 3 ottobre 1995
                                                 Il rettore: GULLOTTI