UNIVERSITA' DI BOLOGNA

DECRETO RETTORALE 31 ottobre 1995 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.274 del 23-11-1995)

                             IL RETTORE
  Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Bologna, approvato
con  regio  decreto  14  ottobre  1926, n. 2170, modificato con regio
decreto 13 ottobre 1927,  n.  2227,  e  successive  modificazioni  ed
integrazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935,  n.  1071,  convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto  il  regio  decreto  30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Rilevata la necessita' di  apportare  la  modifica  di  statuto  in
deroga  al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del
testo unico 31 agosto 1933, n. 1592;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 ottobre 1991;
  Visto il decreto ministeriale 31 gennaio 1992;
  Vista  la   tabella   XLIV   relativa   all'ordinamento   didattico
universitario del corso di diploma universitario in servizio sociale,
approvata con decreto ministeriale 23 luglio 1993;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita' accademiche;
  Visto il parere del Consiglio universitario nazionale;
                              Decreta:
  Lo statuto dell'Universita' degli studi  di  Bologna,  approvato  e
modificato  con  i  decreti indicati nelle premesse, e' ulteriormente
modificato come segue:
                           Articolo unico
  All'art. 2, nell'elenco delle lauree che si  conseguono  presso  la
facolta' di scienze politiche e' aggiunto:
   "diploma in servizio sociale, durata del corso tre anni".
  All'art.  314, nell'elenco delle scuole dirette a fini speciali, la
dizione "per assistenti sociali" e' soppressa.
  Gli articoli da 325  a  332  relativi  allo  statuto  della  scuola
diretta a fini speciali per assistenti sociali, sono soppressi.
  L'art.  43  relativo  all'ordinamento  della  facolta'  di  scienze
politiche e' soppresso e sostituito dal seguente:
   "La facolta' di scienze politiche conferisce la laurea in  scienze
politiche e il titolo di assistente sociale al compimento degli studi
del diploma universitario in servizio sociale".
  Dopo  l'art.  65 e con il conseguente scorrimento della numerazione
degli articoli successivi, sono inseriti i  seguenti  nuovi  articoli
relativi  all'istituzione  del  corso  di  diploma  universitario  in
servizio sociale per  trasformazione  della  scuola  diretta  a  fini
speciali di assistenti sociali.
                   CORSO DI DIPLOMA UNIVERSITARIO
                         IN SERVIZIO SOCIALE
  Art. 66 (Istituzione e durata del corso di diploma universitario in
servizio  sociale). - Il corso di diploma ha lo scopo di fornire agli
studenti conoscenze  adeguate  di  metodi  e  contenuti  culturali  e
scientifici  volte  al  conseguimento del livello formativo richiesto
dall'area professionale del servizio sociale.
  In  particolare  il corso di diploma fornira' competenze specifiche
volte a prevenire e  risolvere  situazioni  di  disagio  di  singoli,
gruppi  o comunita' nell'ambito del sistema organizzato dalle risorse
sociali;  a  promuovere  e  coordinare  nuove   risorse,   anche   di
volontariato;   a   svolgere  compiti  di  gestione,  organizzazione,
programmazione e direzione dei servizi sociali e a contribuire ad una
diffusione delle strategie di informazione sociale sui servizi e  sui
diritti degli utenti.
  La  durata del corso di diploma e' di tre anni. Al compimento degli
studi viene conseguito il titolo di assistente sociale.
  Le facolta' chiamate ad assicurare la copertura degli  insegnamenti
del  corso  sono: scienze politiche, economia, magistero e medicina e
chirurgia.
  Art. 67 (Accesso al corso di diploma). - L'iscrizione al  corso  e'
regolata in conformita' alle norme vigenti in materia di accesso agli
studi universitari.
  Il  numero  degli  iscritti  a  ciascun  anno di corso e' stabilito
annualmente dal senato accademico sentito il consiglio  di  facolta',
in  base  alle  strutture  disponibili, alle esigenze del mercato del
lavoro  e  secondo  i  criteri   generali   fissati   dal   Ministero
dell'universita'  e  della ricerca scientifica e tecnologica ai sensi
dell'art. 9, comma 4, della legge n. 341/1990.
  Le modalita' delle eventuali prove di ammissione sono stabilite dal
consiglio di facolta'.
  Art. 68 (Corsi di laurea e di diploma affini. Riconoscimenti). - Ai
fini del proseguimento  degli  studi  il  corso  di  diploma  di  cui
all'art.  67 e' riconosciuto affine ai corsi di laurea in sociologia,
scienze  dell'educazione  (indirizzo   extrascolastico)   e   scienze
politiche (indirizzo politico-sociale o sociologico).
  Nell'ambito dei corsi affini, il consiglio di facolta' riconoscera'
gli  insegnamenti  seguiti  con  esito  positivo,  indicando  laddove
necessario le singole corrispondenze anche parziali, avendo  riguardo
alla  loro  validita'  culturale  propedeutica o professionale per la
formazione richiesta dal corso al quale si chiede l'iscrizione.
  Art. 69 (Articolazione del corso degli studi e  del  tirocinio).  -
L'attivita'  didattica  complessiva  comprende 1500 ore di cui almeno
600 ore di attivita' pratiche di tirocinio professionale svolte sotto
la  guida  di  un  docente  di  materia  professionale   e   con   il
coordinamento   di   un   assistente   sociale  operante  negli  enti
convenzionati presso cui si svolge il tirocinio.
  Le attivita'  di  tirocinio  -  costitutive  della  formazione  nel
servizio  sociale  -  debbono  essere  svolte nel servizio sociale di
qualificati enti pubblici o privati, con i  quali  saranno  stipulate
apposite convenzioni.
  L'ordinamento  didattico  e'  formulato  con  riferimento alle aree
disciplinari  intese  come  insieme  di  discipline  scientificamente
affini     raggruppate    per    raggiungere    definiti    obiettivi
didattico-formativi, individuate  al  successivo  art.  70  dove  per
ciascuna  area  e'  previsto  il  numero  minimo  di ore di attivita'
didattica.  Al  fine  di  facilitare  il  ricorso  a   esperienze   e
professionalita'  esterne  i  moduli  relativi all'area professionale
potranno essere affidati ad esperti di servizio sociale con titoli ed
esperienza  professionale  documentati,  ai  sensi  dell'ultimo comma
dell'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10
marzo 1982.
  Art. 70 (Ordinamento didattico). - Il numero delle  annualita'  non
puo'   essere  inferiore  a  15  e  superiore  a  18;  e'  consentito
suddividere ciascuna annualita' in due  moduli  didattici  di  durata
semestrale;  ogni  singola annualita' si articola su almeno 60 ore di
didattica.
  Le aree disciplinari  caratterizzanti  sono  8;  le  prime  6  sono
obbligatorie  sul  piano  nazionale,  mentre  delle due aree seguenti
almeno una dovra' essere attivata in ciascuna sede.  Il  piano  degli
studi  e'  completato  da almeno sei insegnamenti complementari tutti
semestrali.
  1. Area professionale del servizio sociale. Settori  di  sociologia
generale  (Q05A)  e  sociologia  dei  processi economici e del lavoro
(Q05C). (Almeno cinque moduli annuali):
   principi e fondamenti del servizio sociale;
   politica sociale;
   metodi e tecniche del servizio sociale;
   organizzazione del servizio sociale.
  2. Area di metodologia delle scienze sociali. Settori di statistica
sociale (S03B) e  sociologia  generale  (Q05A).  (Almeno  due  moduli
semestrali):
   statistica sociale;
   metodologia e tecnica della ricerca sociale.
  3.  Area  psicologica.  Settori  di  psicologia  sociale  (M11B)  e
psicologia dello  sviluppo  e  dell'educazione  (M11A).  (Almeno  tre
moduli semestrali):
   psicologia sociale;
   psicologia dello sviluppo.
  4.  Area  sociologica.  Settori  di  sociologia generale (Q05A), di
sociologia dell'ambiente e del territorio  (Q05D),  sociologia  della
devianza  (Q05G),  sociologia  dei  processi  culturali,  formativi e
comunicativi  (Q05B)  e  discipline  demoetnoantropologiche   (M05X).
(Almeno tre moduli semestrali):
   antropologia culturale;
   sociologia;
   teoria dei processi di socializzazione;
   sociologia delle relazioni etniche;
   sociologia della famiglia;
   sociologia della devianza.
  5.   Area   giuridica.  Settori  del  diritto  privato  (N01X),  di
istituzioni di diritto pubblico (N09X), di diritto del lavoro (N07X),
di diritto amministrativo (N10X) e di diritto penale (N17X).  (Almeno
tre moduli semestrali):
   nozioni  giuridiche  fondamentali  (N01X) o istituzioni di diritto
privato;
   diritto della sicurezza sociale o diritto del lavoro;
   istituzioni di diritto pubblico (N09X);
   diritto penale o diritto e procedura penale.
  6. Area della sanita' pubblica. Settori di medicina legale (F22B) e
di  igiene  generale  ed  applicata  (F22A).   (Almeno   due   moduli
semestrali):
   medicina sociale;
   igiene.
  7.  Area  economica.  Settori di economia politica (P01A), politica
economica (P01B) e scienza delle finanze (P01C).  (Almeno  un  modulo
semestrale):
   istituzioni di economia;
   economia della sicurezza sociale;
   economia pubblica.
  8.   Area  delle  scienze  dell'educazione.  Settori  di  pedagogia
generale (M09A) e sociologia dei processi  culturali  e  comunicativi
(Q05B). (Almeno un modulo semestrale):
   pedagogia generale;
   educazione degli adulti;
   sociologia dell'educazione.
  9.  Le  discipline  complementari  (tutte  con  modulo  semestrale)
saranno scelte tra le discipline obbligatorie non sostenute come tali
o  entro  il  seguente  elenco,  fino  a  concorrere  al  numero   di
insegnamenti  scelto  dalla  struttura  didattica  entro i limiti del
comma 1 del presente articolo:
   criminologia minorile;
   diritto amministrativo;
   diritto del lavoro e della previdenza sociale;
   diritto di famiglia;
   diritto penitenziario;
   diritto regionale e degli enti locali;
   economia aziendale;
   economia del lavoro;
   etica sociale;
   lingua inglese;
   economia applicata;
   pedagogia speciale;
   psichiatria;
   psicodinamica delle relazioni familiari;
   psicologia di comunita';
   psicologia di gruppo;
   psicopatologia;
   sociologia della comunicazione;
   sociologia della medicina;
   sociologia dell'organizzazione;
   sociologia della salute;
   sociologia della sicurezza sociale;
   statistica;
   storia contemporanea;
   storia dell'amministrazione pubblica;
   storia delle istituzioni politiche;
   teoria e tecnica del colloquio psicologico.
  10. Durante il primo  biennio  lo  studente  dovra'  dimostrare  la
conoscenza  e  la  comprensione  di  lingua straniera con particolare
riferimento ai temi del servizio sociale. La scelta della lingua e le
modalita' di accertamento sono definite dal consiglio di diploma.
  La  frequenza  alle  lezioni  e  la  partecipazione  al   tirocinio
professionale  sono  obbligatorie  per  almeno  due terzi dell'orario
previsto. Le attivita' svolte dagli allievi in strutture di  servizio
sociale  all'estero  possono essere valutate dal consiglio di diploma
ai  fini  della  frequenza  di  tirocinio professionale. Gli esami di
tirocinio consistono nella discussione di una  relazione  dettagliata
dell'attivita' professionale svolta e documentata.
  All'esame  di  diploma  lo  studente  viene  ammesso solo ove abbia
frequentato i corsi e superato gli esami di  tutti  gli  insegnamenti
caratterizzanti  e  opzionali  e  tenuto  conto della valutazione del
tirocinio professionale.
  Art. 71 (Esame di diploma). - L'esame di diploma tende ad accertare
la  preparazione  di  base  e  professionale  del  candidato  secondo
modalita' stabilite dal consiglio di diploma.
  L'esame  consiste nella discussione di una dissertazione scritta su
un argomento di natura teorico applicativa assegnato almeno sei  mesi
prima.
  Art.  72  (Regolamento  del  corso  di  diploma). - Il consiglio di
diploma determina,  con  apposito  regolamento,  in  conformita'  del
regolamento   didattico  di  Ateneo,  l'articolazione  del  corso  di
diploma, in accordo con quanto previsto dall'art. 11, comma 2,  della
legge n. 341/1990.
  In  particolare nel regolamento sara' indicato il piano degli studi
nel rispetto dei vincoli di ore complessive di didattica  e  di  area
disciplinare  di  cui  all'art. 70. Nel piano di studi saranno almeno
individuati:
   i corsi ufficiali di insegnamento (mono-disciplinari o  integrati)
con le relative denominazioni e propedeuticita' di esame;
   la   collocazione   degli   insegnamenti  nei  successivi  periodi
didattici (anni e semestri);
   le prove di valutazione degli studenti  e  la  composizione  delle
relative commissioni;
   i vincoli per l'iscrizione ad anni di corso successivi al primo;
   le sedi di tirocinio con cui stipulare convenzioni.
  Art.  73  (Disposizioni  transitorie).  -  Fino  a quando non siano
emanati i regolamenti di cui all'art. 11 della legge n.  341/1990  le
determinazioni   che   negli  articoli  precedenti  sono  rimessi  al
regolamento didattico saranno assunte con  delibera  della  struttura
didattica competente.
  Gli studenti che abbiano conseguito il diploma della scuola diretta
a  fini  speciali  per assistenti sociali possono iscriversi al terzo
anno del corso di diploma nel momento nel quale viene attivato.
  Gli studenti che all'atto della istituzione del corso di diploma in
servizio sociale frequentano la scuola diretta a  fini  speciali  per
assistenti sociali possono optare per il corso di diploma.
  Gli  esami  sostenuti dagli studenti iscritti o diplomati presso le
scuole  dirette  a  fini  speciali  per  assistenti  sociali  vengono
riconosciuti  dal  consiglio della struttura didattica competente, in
funzione della loro equivalenza con gli  insegnamenti  impartiti  nel
corso  di  diploma  secondo  i  criteri  definiti dal consiglio della
struttura didattica competente.
  Il presente  decreto  rettorale  sara'  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.
   Bologna, 31 ottobre 1995
                                           Il rettore: ROVERSI-MONACO