Dichiarazione di notevole interesse pubblico di una zona in comune di Monteleone d'Orvieto.(GU n.33 del 9-2-1996)
IL MINISTRO
PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI
Vista la legge 29 giugno 1939, n. 1497, sulla protezione delle
bellezze naturali;
Visto il regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, per l'applicazione
della legge predetta;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n.
616, art. 82;
Considerato che la soprintendenza per i beni ambientali,
architettonici, artistici e storici dell'Umbria nella nota n. 7107
del 12 aprile 1994 ha formulato una proposta di vincolo ex lege n.
1497/1939 per un'area comprendente la porzione del comune di
Monteleone d'Orvieto, in provincia di Terni, tra la ferrovia
Roma-Firenze, il confine provinciale Terni-Perugia, la strada
provinciale Monteleone-Piegaro e la strada statale 71
Umbro-Casentinese e cosi' delimitata: ovest: vecchia ferrovia
Roma-Firenze e confine tra le province di Terni e Perugia; nord:
confine tra le province di Terni e Perugia fino all'intersezione con
la strada provinciale Monteleone di Orvieto-Piegaro; est: strada
provinciale Monteleone di Orvieto-Piegaro fino all'intersezione con
la strada statale 71 Umbro-Casentinese, fino all'abitato di
Spiazzolino; sud: strada comunale da Spiazzolino fino al
sottopassaggio con la ferrovia Roma-Firenze;
Considerato che la zona suddetta si pone come esempio emblematico
di ambiente nel quale le varie valenze costitutive (storiche, urbane,
ambientali ed in generale tutte quelle che si riferiscono ai valori
documentari sia dal punto di vista antropico come da quello di
struttura del paesaggio) si interconnettono in un quadro di complesso
e delicato equilibrio caratterizzato dal punto di vista
oro-geografico, da un sistema unitario: si tratta della prima balza
dei sistemi calcarei ottenuti dal compattamento dei sedimenti
pleistocenici del Mar della Tetide, immediatamente limitrofa a quella
depressione che fu l'ultima a sollevarsi e che costitui' per secoli
la sezione meridionale della palude della Chiana, poi tributaria del
Tevere attraverso il fiume Chiani ed il percorso dell'attuale canale
Maestro di Chiana ove la grande friabilita' del terreno (sabbie
compatte con molti inserti organici, come gusci di conchiglie) ha
prodotto fenomeni di erosione di gole molto strette di aspetto quasi
calanchivo e con acclivita' fortissime, alcune delle quali sono
immediatamente sottostanti alla linea di crinale, cioe' in pratica
lungo la statale 71, con uno specifico colore dorato dovuto allo
scoprimento degli strati costitutivi che e' un segno molto evidente
dal punto di vista paesaggistico, e quindi panoramico, con ambienti
molto particolari e microclimi fortemente umidi che hanno favorito il
proliferare di fitti boschi di elci, cerri, roveri e castagni;
Considerato che in tale area i coni di terreno non erosi, di
acclivita' molto dolci, sono antropizzati con poderi di dimensioni
contenute, con casali ancora per la maggior parte non trasformati e
dalla semplicissima tipologia, le colture prevalenti sono la vite e
l'ulivo, le particolarita' ambientali sono leggibili da molto
lontano, dal fondovalle del Chiani (percorso della ferrovia e
dell'autostrada) e dai rilievi opposti verso occidente (Fabro, Salci,
i paesi lungo le pendici del monte Cetona); ed il blocco delle balze
segnate dai cunei delle gole boscate e dalle pareti nude di colore
dorato dei salti orografici e' concluso, in alto, da uno sky-line
netto, arricchito dalle sagome dei centri abitati (Monteleone, S.
Lorenzo ..) e dalla presenza di essenze non tipiche, come pini
silvestri e marittimi che appartengono a parchi e ville storiche e
che si stagliano con grande suggestione sul fondo del cielo;
Rilevata pertanto la necessita' di sottoporre la zona
sopradescritta ad un idoneo provvedimento di tutela;
Visto il parere favorevole espresso dal comitato di settore per i
beni ambientali e architettonici del Consiglio nazionale per i beni
culturali e ambientali nella seduta dell'11 e 12 aprile 1995 in
ordine alla proposta di vincolo formulata dalla soprintendenza per i
beni ambientali, architettonici, artistici e storici dell'Umbria;
Decreta:
L'area comprendente la porzione del comune di Monteleone d'Orvieto,
in provincia di Terni, tra la ferrovia Roma-Firenze, il confine
provinciale Terni-Perugia, la strada provinciale Monteleone-Piegaro e
la strada statale 71 Umbro-Casentinese, cosi' come sopra perimetrata
e' dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29
giugno 1939, n. 1497 ed in applicazione dell'art. 82 del decreto del
Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, ed e' pertanto
soggetta a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa ed a
quelle previste nel citato decreto del Presidente della Repubblica.
La soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici
e storici dell'Umbria provvedera' a che copia della Gazzetta
Ufficiale contenente il presente decreto venga affissa ai sensi e per
gli effetti dell'art. 4 della legge 29 giugno 1939, n. 1497, e
dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, all'albo dei
comuni interessati e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con
relativa planimetria da allegare, venga depositata presso i
competenti uffici di comuni suddetti.
Avverso il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso
giurisdizionale avanti al tribunale amministrativo regionale
competente per territorio o, a scelta dell'interessato, avanti al
tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di
cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, ovvero e' ammesso ricorso
straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del
Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199,
rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di
avvenuta notificazione del presente atto.
Roma, 21 ottobre 1995
Il Ministro: PAOLUCCI
Registrato alla Corte dei conti il 22 dicembre 1995
Registro n. 1 Beni culturali, foglio n. 281
ALLEGATO
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