MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI

DECRETO 21 ottobre 1995 

  Dichiarazione di notevole interesse pubblico di una zona in  comune
di Monteleone d'Orvieto.
(GU n.33 del 9-2-1996)

                             IL MINISTRO
                  PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI
  Vista  la  legge  29  giugno  1939, n. 1497, sulla protezione delle
bellezze naturali;
  Visto  il  regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, per l'applicazione
della legge predetta;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n.
616, art. 82;
  Considerato   che   la   soprintendenza   per  i  beni  ambientali,
architettonici,  artistici  e  storici dell'Umbria nella nota n. 7107
del  12  aprile  1994 ha formulato una proposta di vincolo ex lege n.
1497/1939   per  un'area  comprendente  la  porzione  del  comune  di
Monteleone   d'Orvieto,  in  provincia  di  Terni,  tra  la  ferrovia
Roma-Firenze,   il   confine  provinciale  Terni-Perugia,  la  strada
provinciale    Monteleone-Piegaro    e    la    strada   statale   71
Umbro-Casentinese   e   cosi'  delimitata:  ovest:  vecchia  ferrovia
Roma-Firenze  e  confine  tra  le  province di Terni e Perugia; nord:
confine  tra le province di Terni e Perugia fino all'intersezione con
la  strada  provinciale  Monteleone  di  Orvieto-Piegaro; est: strada
provinciale  Monteleone  di Orvieto-Piegaro fino all'intersezione con
la   strada   statale   71  Umbro-Casentinese,  fino  all'abitato  di
Spiazzolino;   sud:   strada   comunale   da   Spiazzolino   fino  al
sottopassaggio con la ferrovia Roma-Firenze;
  Considerato  che  la zona suddetta si pone come esempio emblematico
di ambiente nel quale le varie valenze costitutive (storiche, urbane,
ambientali  ed  in generale tutte quelle che si riferiscono ai valori
documentari  sia  dal  punto  di  vista  antropico  come da quello di
struttura del paesaggio) si interconnettono in un quadro di complesso
e   delicato   equilibrio   caratterizzato   dal   punto   di   vista
oro-geografico,  da  un sistema unitario: si tratta della prima balza
dei   sistemi  calcarei  ottenuti  dal  compattamento  dei  sedimenti
pleistocenici del Mar della Tetide, immediatamente limitrofa a quella
depressione  che  fu l'ultima a sollevarsi e che costitui' per secoli
la  sezione meridionale della palude della Chiana, poi tributaria del
Tevere  attraverso il fiume Chiani ed il percorso dell'attuale canale
Maestro  di  Chiana  ove  la  grande  friabilita' del terreno (sabbie
compatte  con  molti  inserti  organici, come gusci di conchiglie) ha
prodotto  fenomeni di erosione di gole molto strette di aspetto quasi
calanchivo  e  con  acclivita'  fortissime,  alcune  delle quali sono
immediatamente  sottostanti  alla  linea di crinale, cioe' in pratica
lungo  la  statale  71,  con  uno specifico colore dorato dovuto allo
scoprimento  degli  strati costitutivi che e' un segno molto evidente
dal  punto  di vista paesaggistico, e quindi panoramico, con ambienti
molto particolari e microclimi fortemente umidi che hanno favorito il
proliferare di fitti boschi di elci, cerri, roveri e castagni;
  Considerato  che  in  tale  area  i  coni  di terreno non erosi, di
acclivita'  molto  dolci,  sono antropizzati con poderi di dimensioni
contenute,  con  casali ancora per la maggior parte non trasformati e
dalla  semplicissima  tipologia, le colture prevalenti sono la vite e
l'ulivo,   le  particolarita'  ambientali  sono  leggibili  da  molto
lontano,  dal  fondovalle  del  Chiani  (percorso  della  ferrovia  e
dell'autostrada) e dai rilievi opposti verso occidente (Fabro, Salci,
i  paesi lungo le pendici del monte Cetona); ed il blocco delle balze
segnate  dai  cunei  delle gole boscate e dalle pareti nude di colore
dorato  dei  salti  orografici  e' concluso, in alto, da uno sky-line
netto,  arricchito  dalle  sagome  dei centri abitati (Monteleone, S.
Lorenzo  ..)  e  dalla  presenza  di  essenze  non tipiche, come pini
silvestri  e  marittimi  che appartengono a parchi e ville storiche e
che si stagliano con grande suggestione sul fondo del cielo;
  Rilevata   pertanto   la   necessita'   di   sottoporre   la   zona
sopradescritta ad un idoneo provvedimento di tutela;
  Visto  il  parere favorevole espresso dal comitato di settore per i
beni  ambientali  e architettonici del Consiglio nazionale per i beni
culturali  e  ambientali  nella  seduta  dell'11  e 12 aprile 1995 in
ordine  alla proposta di vincolo formulata dalla soprintendenza per i
beni ambientali, architettonici, artistici e storici dell'Umbria;
                              Decreta:
  L'area comprendente la porzione del comune di Monteleone d'Orvieto,
in  provincia  di  Terni,  tra  la  ferrovia Roma-Firenze, il confine
provinciale Terni-Perugia, la strada provinciale Monteleone-Piegaro e
la  strada statale 71 Umbro-Casentinese, cosi' come sopra perimetrata
e'  dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29
giugno  1939, n. 1497 ed in applicazione dell'art. 82 del decreto del
Presidente  della  Repubblica  24 luglio 1977, n. 616, ed e' pertanto
soggetta  a  tutte  le disposizioni contenute nella legge stessa ed a
quelle previste nel citato decreto del Presidente della Repubblica.
  La  soprintendenza per i beni ambientali, architettonici, artistici
e   storici  dell'Umbria  provvedera'  a  che  copia  della  Gazzetta
Ufficiale contenente il presente decreto venga affissa ai sensi e per
gli  effetti  dell'art.  4  della  legge  29  giugno 1939, n. 1497, e
dell'art.  12  del  regolamento  3 giugno 1940, n. 1357, all'albo dei
comuni  interessati  e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con
relativa   planimetria   da   allegare,  venga  depositata  presso  i
competenti uffici di comuni suddetti.
  Avverso  il  presente  atto  e'  ammessa  proposizione  di  ricorso
giurisdizionale   avanti   al   tribunale   amministrativo  regionale
competente  per  territorio  o,  a scelta dell'interessato, avanti al
tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di
cui  alla  legge  6 dicembre 1971, n. 1034, ovvero e' ammesso ricorso
straordinario   al  Capo  dello  Stato,  ai  sensi  del  decreto  del
Presidente    della   Repubblica   24   novembre   1971,   n.   1199,
rispettivamente  entro  sessanta  e  centoventi  giorni dalla data di
avvenuta notificazione del presente atto.
   Roma, 21 ottobre 1995
                                                Il Ministro: PAOLUCCI
 Registrato alla Corte dei conti il 22 dicembre 1995
Registro n. 1 Beni culturali, foglio n. 281
                                                             ALLEGATO

       ---->   Vedere PLANIMETRIA a Pag. 12 della G.U.  <----