Modificazioni allo statuto dell'Universita'.(GU n.78 del 2-4-1996)
IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Bari, approvato con regio decreto 14 ottobre 1926, n. 2134, e successive modificazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312; Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 245; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341; Visto il decreto ministeriale 8 marzo 1994 ed in particolare la tabella XLV/1; Viste le proposte di modifiche allo statuto formulate dalle autorita' accademiche di questa Universita'; Riconosciuta la particolare necessita' di apportare le nuove modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il parere del Consiglio universitario nazionale del 27 ottobre 1995; Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi di Bari, approvato e modificato con i decreti indicati nelle premesse, e' ulteriormente modificato come segue: Articolo unico Dopo l'art. 198 e con il conseguente spostamento della numerazione successiva, e' inserito il seguente articolo, relativo alle norme comuni delle scuole di specializzazione del settore veterinario: NORME COMUNI ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DEL SETTORE VETERINARIO Art. 1. Alla facolta' di medicina veterinaria afferiscono le seguenti scuole di specializzazione: 1) biochimica marina e biotecnologie applicate alla pesca e all'acquacoltura; 2) malattie infettive, profilassi e polizia veterinaria; 3) fisiopatologia della riproduzione degli animali domestici; 4) ispezione degli alimenti di origine animale; 5) tecnologia e patologia delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina; 6) allevamento, igiene, patologia delle specie acquatiche e controllo dei prodotti derivati. Il conseguimento dei diplomi di specializzazione consente, nei vari rami di esercizio professionale, l'assunzione della qualifica di specialista. Art. 2. I corsi di studio hanno durata triennale e prevedono almeno 600 ore di insegnamento e 600 ore di attivita' pratiche guidate. La frequenza e' obbligatoria. Art. 3. Il numero degli iscritti a ciascun anno di corso puo' essere stabilito annualmente dal senato accademico, su proposta del consiglio di facolta', in base alle strutture disponibili, alle esigenze del mercato del lavoro e secondo i criteri generali fissati dal Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica ai sensi dell'art. 9, comma 4, della legge n. 341/1990. Le modalita' delle eventuali prove di ammissione sono stabilite dal consiglio della scuola. Art. 4. Sono titoli di ammissione quelli specificatamente indicati nelle norme relative alle singole scuole di specializzazione. Sono altresi' ammessi alle scuole coloro che siano in possesso del titolo di studio, conseguito presso universita' italiane e straniere, accettato dalle competenti autorita' italiane (consiglio della scuola e senato accademico) e che sia ritenuto equipollente, anche limitatamente ai fini della iscrizione a dette scuole. Art. 5. Il consiglio della scuola determina, con apposito regolamento, in conformita' al regolamento didattico di Ateneo e nel rispetto della liberta' di insegnamento, l'articolazione del corso di specializzazione ed il relativo piano di studi. Il consiglio determina, pertanto: gli insegnamenti fondamentali obbligatori e quelli eventuali opzionali con la suddivisione, allorquando necessaria, in moduli didattici; la tipologia delle forme didattiche, ivi comprese le attivita' di laboratorio, pratiche e di tirocinio. Art. 6. Nel determinare il piano degli studi secondo quanto previsto al precedente art. 5, il consiglio della scuola dovra' comprendere nell'ordinamento le aree didattiche specificate nelle norme relative alle singole scuole di specializzazione, alle quali dovranno essere dedicate almeno 1.000 ore di didattica (scuole di durata triennale) o 600 ore (scuole di durata biennale), per un minimo di 50 ore per ciascuna area. Per ciascuna area i settori definiscono l'ambito scientifico e disciplinare nel quale si sviluppera' l'attivita' didattica e verranno reperiti i docenti. Art. 7. All'inizio di ciascun corso gli specializzandi dovranno concordare con il consiglio della scuola la scelta degli eventuali corsi opzionali che dovranno costituire orientamento all'interno della specializzazione, l'attivita' sperimentale di laboratorio e di tirocinio che sara' svolto sotto la guida di un responsabile nominato dal consiglio della scuola. Ai fini della frequenza alle lezioni teoriche ed alle attivita' pratiche il consiglio della scuola potra' riconoscere utile, sulla base di idonea documentazione, l'attivita' attinente alla specializzazione svolta in Italia e all'estero in laboratori universitari o extra universitari. Art. 8. L'Universita', su proposta del consiglio della scuola, stabilisce convenzioni con enti pubblici o privati, con finalita' di sovvenziomanento e di utilizzazione di strutture extra universitarie per lo svolgimento delle attivita' didattiche degli specializzandi ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica dell'11 luglio 1980, n. 382, e del decreto del Presidente della Repubblica del 10 marzo 1982, n. 162. E' consentito, in parte, l'espletamento dei corsi anche presso sedi distaccate. Art. 9. Scuola di specializzazione in biochimica marina e biotecnologie applicate alla pesca e all'acquacoltura Il corso di specializzazione in biochimica marina e biotecnologie applicate alla pesca e all'acquacoltura e' disciplinato, oltre che dal presente articolo, dagli articoli 1, 2, 5, 6, 7, 8. Le aree didattiche che caratterizzano questo corso e alle quali devono essere dedicate, a norma del precedente art. 6, almeno 1.000 ore sono le seguenti: AREA 1 - Ambiente acquatico abiotico e biotico. Lo specializzando deve dimostrare di conoscere le caratteristiche geologiche, fisiche, chimiche, biologiche dell'ambiente acquatico che derivano da acquisizioni di argomenti specifici di immunologia e oceanografia chimica, fisica, di biologia di organismi acquatici: microbiologia, botanica (micro e macroalghe), zoologia (invertebrati, pesci, uccelli, mammiferi). Particolari conoscenze debbono riguardare la fauna selvatica e quella della pesca e dell'acquacoltura. Settori scientifico disciplinari: D02B, E01C, E02A, V30A, E05A, E05B. AREA 2 - Biochimica generale, sistematica e comparata degli organismi acquatici. Lo specializzando deve acquisire i concetti biochimici dell'organizzazione strutturale e metabolica delle cellule degli organismi procarioti ed eucarioti delle acque dolci, salmastre e marine e in particolare dei processi metabolici sistematici e comparati degli invertebrati e vertebrati oggetto di pesca e di acquacoltura. Settori scientifico disciplinari: E05A, E05B. AREA 3 - Biochimica e chimica dell'inquinamento degli ambienti acquatici. Lo specializzando deve dimostrare di conoscere i metodi di analisi fisici, chimici, biologici, biochimici, per il controllo delle acque dolci, salmastre e marine che riguardano l'inquinamento da metalli e non metalli, sostanze xenobiotiche, radionuclidi, nonche' la quantificazione di residui di questi contaminanti negli organismi viventi e nei sedimenti degli ecosistemi acquatici. Deve inoltre dimostrare di aver acquisito le conoscenze di elementi di informatica e statistica finalizzati all'elaborazione di modelli matematici per la tutela e gestione delle risorse biologiche. Settori scientifico disciplinari: E05A, E05B. AREA 4 - Istochimica normale e patologica e chimica fisiologica degli animali acquatici allo stato naturale e in allevamento. Lo specializzando deve avere padronanza delle organizzazioni delle strutture pluricellulari e tessutali anche a livello ultrastrutturale e molecolare, normale e patologica, delle tecniche istochimiche e di chimica fisiologica che consentono di comprendere lo stato fisiologico e patologico di invertebrati e pesci usati in acquacoltura. In particolare dovra' conoscere aspetti anatomici, biochimici e fisiologici che riguardano la riproduzione e l'allevamento di invertebrati e pesci, oggetto di acquacoltura. Settori scientifico disciplinari: V30A, V30B, E05B, G09D. AREA 5 - Metodologie chimiche e biochimiche finalizzate all'autocertificazione dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura. Lo specializzando deve acquisire e conoscere le basi fondamentali su cui si articolano le metodologie chimiche e biochimiche applicate all'autocertificazione, ai sensi della normativa CEE e al controllo di qualita' per la produzione, conservazione, trasformazione, commercializzazione degli organismi oggetto di pesca e di acquacoltura. Deve altresi' possedere le conoscenze sulle metodologie chimiche e biochimiche per l'analisi e la valutazione tossicologica degli additivi e dei residui di xenobiotici negli alimenti e nell'ambiente degli animali acquatici. Settori scientifico disciplinari: E05A, E05B. AREA 6 - Biotecnologie biochimiche e chimiche applicate agli organismi acquatici. Lo specializzando deve conoscere gli aspetti chimici, biochimici, farmacologici, tossicologici dei prodotti biologicamente attivi isolati da organismi acquatici e in particolare marini e della coltivazione in laboratorio di cellule procariote od eucariote ed essere in grado di produrli ai fini di utilizzazioni industriali. Lo specializzando deve acquisire le attuali tecniche biotecnologiche che riguardano la riproduzione artificiale di invertebrati e vertebrati per ripopolamento naturale e per utilizzazione in acquacoltura. Settori scientifico disciplinari: E05B, V30B. AREA 7 - Legislazione sulle risorse biologiche acquatiche. Lo specializzando dovra' conoscere le attuali legislazioni nazionali e della CEE sull'ambiente acquatico (acque dolci, salmastre, marine) sulle riserve marine, sulla pesca e acquacoltura e sugli aspetti sanitari dei prodotti della pesca e acquacoltura dei Paesi comunitari ed extracomunitari. La preparazione sara' completata dagli aspetti interregionali del diritto del mare. Settori scientifico disciplinari: N14X, V33B. Sono ammessi al concorso per ottenere l'iscrizione alla scuola i laureati dei corsi di laurea in medicina veterinaria, chimica, farmacia, medicina e chirurgia, scienze e tecnologie agrarie, scienze ambientali, scienze biologiche, scienze della produzione animale, scienze e tecnologie alimentari, in possesso dell'abilitazione professionale, qualora prevista. Il numero degli iscritti a ciascun anno di corso e' di 20, sentito il parere del senato accademico, su proposta del consiglio di facolta'. Nell'ambito dei posti risultanti dalla programmazione di cui al comma 4 dell'art. 9 della legge n. 341/1990 e' stabilita una riserva di due posti a favore dei medici veterinari del Corpo veterinario dell'Esercito, comunque entro il 30% dei posti disponibili, ai sensi dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10 marzo 1982. Per usufruire dei posti riservati di cui al comma precedente i candidati devono aver superato le prove di ammissione previste dall'ordinamento della scuola. Art. 10. Scuola di specializzazione in malattie infettive, profilassi e polizia veterinaria Il corso di specializzazione in malattie infettive, profilassi e polizia veterinaria e' disciplinato, oltre che dal presente articolo, dagli articoli 1, 2, 5, 6, 7, 8. Le aree didattiche che caratterizzano questo corso e alle quali devono essere dedicate, a norma del precedente art. 6, almeno 1.000 ore, sono le seguenti: AREA 1 - Batteriologia, virologia e parassitologia. Nozioni approfondite sulla natura degli agenti responsabili di malattie a carattere diffusivo con particolare riguardo ai rispettivi caratteri biologici ed alle modalita' della diffusione. Settori scientifico disciplinari: V32A, V32B. AREA 2 - Immunologia ed applicazione delle vaccinazioni. Conoscenze relative alle reazioni di ordine immunitario con particolare riferimento all'impiego di mezzi specifici di protezione antinfettiva ed alle norme che ne disciplinano l'utilizzazione. Settori scientifico disciplinari: V32A, V32B. AREA 3 - Principi della profilassi igienico-sanitaria delle malattie infettive degli animali. Riguardano la profilassi diretta delle malattie a carattere contagioso con particolare riguardo alle normative nazionali ed internazionali inerenti lo scambio di animali e di prodotti derivati. Settori scientifico disciplinari: V32A. AREA 4 - Sanita' pubblica veterinaria. Le conoscenze su questo argomento si riferiscono specificatamente alle correlazioni fra stato sanitario degli animali, da compagnia e da reddito, e pubblica salute prevedendo anche l'utilizzazione delle diverse popolazioni animali come da indicatori di sanita'. Settori scientifico disciplinari: V32A. AREA 5 - Terapia delle malattie a carattere contagioso. Si tratta di un argomento di specifica pertinenza veterinaria ma con importanti riflessi di carattere sanitario per i noti problemi derivanti dalla presenza di residui di farmaci nelle derrate alimentari di origine animale. Settori scientifico disciplinari: V33A. AREA 6 - Giuridica. Si propone di fornire agli specializzandi le indispensabili conoscenze di diritto civile e penale oltre che di organizzazione e metodi della pubblica amministrazione con specifico riferimento al comparto sanitario. Settori scientifico disciplinari: N01X, N10X, N17X. AREA 7 - Economica. Si propone di fornire agli specializzandi le conoscenze essenziali di diritto amministrativo, economia politica e contabilita' generale dello Stato. Settori scientifico disciplinari: N10X, P01A, P02B. Sono ammessi al concorso per ottenere l'iscrizione alla scuola i laureati in medicina veterinaria, in possesso dell'abilitazione all'esercizio professionale. Il numero degli iscritti a ciascun anno di corso e' di 25, sentito il parere del senato accademico, su proposta del consiglio di facolta'. Nell'ambito dei posti risultanti dalla programmazione di cui al comma 4 dell'art. 9 della legge n. 341/1990 e' stabilita una riserva di due posti a favore dei medici veterinari del Corpo veterinario dell'Esercito, comunque entro il 30% dei posti disponibili, ai sensi dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10 marzo 1982. Per usufruire dei posti riservati di cui al comma precedente, i candidati devono aver superato le prove di ammissione previste dall'ordinamento della scuola. Art. 11. Scuola di specializzazione in fisiopatologia della riproduzione degli animali domestici Il corso di specializzazione in fisiopatologia della riproduzione degli animali domestici e' disciplinato, oltre che dal presente articolo, dagli articoli 1, 2, 5, 6, 7, 8. Le aree didattiche che caratterizzano la scuola di specializzazione in "fisiopatologia della riproduzione degli animali domestici" e alle quali devono essere dedicate, a norma del precedente art. 6, almeno 1.000 ore, sono le seguenti: AREA 1 - Anatomia e fisiologia. Lo specializzando dovra' approfondire le sue conoscenze sulla istologia, anatomia e fisiologia degli apparati riproduttori maschile e femminile degli animali domestici, con particolare riferimento all'anatomia topografica e all'endocrinologia, anche come presupposto all'utilizzazione delle moderne tecnologie riproduttive. Settori scientifico disciplinari: V30A, V30B, V34B. AREA 2 - Patologia ostetrico-ginecologica. Lo specializzando dovra' acquisire aggiornate e specifiche nozioni sull'eziopatogenesi delle affezioni genitali, sui quadri anatomo-patologici da esse determinati, nonche' sulle varie condizioni patologiche influenzanti lo sviluppo fetale. Settori scientifico disciplinari: V31A, V34B. AREA 3 - Malattie infettive e parassitarie. Lo specializzando dovra' acquisire aggiornate e specifiche nozioni epidemiologiche, diagnostiche, profilattiche e terapeutiche delle malattie infettive ed infestive connesse all'apparato genitale, nonche' di igiene della funzione riproduttiva. Settori scientifico disciplinari: V32A, V32B, V34B. AREA 4 - Zootecnia e alimentazione. Lo specializzando dovra' acquisire concetti di selezione applicata alla riproduzione, nonche' di tecnologie alimentari e di allevamento, con particolare riferimento al mantenimento ed al potenziamento dell'attivita' riproduttiva e delle produzioni ad essa connesse. Settori scientifico disciplinari: G09A, G09B, G09C, G09D. AREA 5 - Applicazioni biotecnologiche in riproduzione animale. Lo specializzando dovra' acquisire nozioni avanzate sulla pratica della fecondazione artificiale nelle varie specie domestiche, sulle metodiche di prelievo e di inseminazione, nonche' sulle tecnologie ad esse connesse; analoghe nozioni avanzate dovra' acquisire sulla pratica dell'embryo-transfer, con particolare riferimento al controllo, condizionamento e potenziamento della funzione riproduttiva, nonche' alle tecniche di maturazione gametica, di fecondazione in vitro e di coltivazione, di manipolazione e di conservazione di embrioni. Dovra' inoltre conoscere le disposizioni legislative nazionali, comunitarie ed internazionali connesse a tali pratiche ed in particolare alla produzione e commercializzazione di gameti ed embrioni. Settori scientifico disciplinari: V30B, V34B. AREA 6 - Clinica ostetrica veterinaria. Lo specializzando dovra' acquisire nozioni avanzate sugli aspetti clinici della funzione riproduttiva degli animali domestici, sugli aspetti sintomatologici in corso di patologie individuali e d'allevamento, sull'evoluzione della condizione gravidica e sua corretta gestione, sulle disendocrinie condizionanti l'attivita' riproduttiva; dovra' apprendere i piu' accurati metodi diagnostici in materia, comprese le metodiche di laboratorio nelle loro varie applicazioni ed i sussidi diagnostici messi a disposizione dalle moderne tecnologie; dovra' infine conoscere possibilita' e limiti dei vari interventi terapeutici. Settori scientifico disciplinari: V34B. Sono ammessi al concorso per ottenere l'iscrizione alla scuola i laureati del corso di laurea in medicina veterinaria in possesso dell'abilitazione all'esercizio professionale. Il numero degli iscritti a ciascun anno di corso e' di 25, sentito il parere del senato accademico, su proposta del consiglio di facolta'. Nell'ambito dei posti risultanti dalla programmazione di cui al comma 4 dell'art. 9 della legge n. 341/1990 e' stabilita una riserva di due posti a favore dei medici veterinari del Corpo veterinario dell'Esercito, comunque entro il 30% dei posti disponibili, ai sensi dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10 marzo 1982. Per usufruire dei posti riservati di cui al comma precedente i candidati devono aver superato le prove di ammissione previste dall'ordinamento della scuola. Art. 12. Scuola di specializzazione in ispezione degli alimenti di origine animale Il corso di specializzazione in ispezione degli alimenti di origine animale e' disciplinato, oltre che dal presente articolo, dagli articoli 1, 2, 5, 6, 7, 8. Le aree didattiche che caratterizzano la scuola di specializzazione in "ispezione degli alimenti" e alle quali devono essere dedicate, a norma del precedente art. 6, almeno 1.000 ore, sono le seguenti: AREA 1 - Morfo-fisio-patologica. Lo specializzando deve approfondire le conoscenze di morfo-fisio-patologia degli animali da macello, volatili, conigli, selvaggina e degli organismi acquatici, affinare le sue conoscenze sul sistema linfatico dei ruminanti domestici, suini ed equini ed acquisire la piena valutazione critica dei quadri anatomo-patologici riscontrabili nelle specie animali di interesse ispettivo. Settori scientifico disciplinari: V30A, V30B, V31A. AREA 2 - Produttivo-approvvigionale-tecnologica. Lo specializzando deve approfondire le conoscenze sulla produzione degli alimenti di origine animale alla luce delle problematiche conservative, tecnologiche ed approvvigionali e dei relativi risvolti igienici, merceologici e qualitativi. Settori scientifico disciplinari: V31B, C01B, P02B, G09C, G09D. AREA 3 - Diritto e legislazione alimentare. Lo specializzando deve acquisire le conoscenze di base dell'ordinamento giuridico e del diritto amministrativo, civile sanitario e penale. Dovra' altresi' approfondire le nozioni concernenti il codex alimentarius e la legislazione italiana e CEE sugli alimenti di origine animale ed acquisire specifiche conoscenze sulla legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale con approfondimento di funzioni e competenze che, in tale ambito, sono demandate al veterinario ufficiale. Settori scientifico disciplinari: V31B, V33B, N03X. AREA 4 - Microbiologia alimentare. Lo specializzando deve approfondire le conoscenze teoriche ed applicative della microbiologia delle materie prime alimentari (carni, latte, uova, ecc.) e loro derivati, appurare le specifiche metodologie di campionamento e valutare i risultati dei diversi test microbiologici e micologici. Dovra' altresi' affinare e potenziare le conoscenze sulle malattie alimentari acute, con specifico riferimento alle zoonotiche di natura infettiva ed infestiva. Settori scientifico disciplinari: V31B, V32A, V32B. AREA 5 - Biochimico-tossicologica. Lo specializzando deve approfondire le conoscenze sulle caratteristiche biochimico-tossicologiche degli alimenti di origine animale con particolare riferimento al problema dei residui di contaminanti fisici e chimici e darne una esatta valutazione igienico-sanitaria. Dovra' altresi' acquisire circostanziate informazioni sulle metodologie analitiche ufficiali (CEE) con riferimento alla diagnostica degli anabolizzanti, pesticidi, metalli pesanti, antimicrobici, composti organici e contaminanti tecnologici. Settori scientifico disciplinari: V30B, V31B, V33A. AREA 6 - Metodologia clinica degli animali da reddito. Lo specializzando deve approfondire finalita' e metodologie dell'esame clinico degli animali da carne e produttori di latte ed acquisire circostanziate ed aggiornate informazioni sulle sindromi da stress e sulle patologie d'allevamento emergenti, valutandone al contempo i relativi riflessi negativi sulle produzioni animali. Favorite le conoscenze per attuare una fattiva interconnessione operativa tra le due aree funzionali delle UU.SS.LL. per concretizzare piani di prevenzione e controllo sugli animali da reddito. Settori scientifico disciplinari: V33B. AREA 7 - Ispezione sanitaria delle carni. Lo specializzando deve approfondire tutto quanto attiene la materia ispettiva dei diversi substrati carnei valutandone la congruita' igienica e qualitativa. Dovra' altresi' acquisire tutte le informazioni concernenti i caratteri strutturali, impiantistici ed igienico-operativi degli stabilmenti di diversa tipologia, come quelle relative ai vari anelli della catena distributiva delle carni fresche. Sono previste informazioni su autorizzazioni sanitarie, certificazioni e modulistica dello specifico settore. Settori scientifico disciplinari: V31A, V31B, V32A, V32B. AREA 8 - Ispezione sanitaria dei derivati carnei. Lo specializzando deve approfondire le nozioni e le conoscenze sulla vigilanza sanitaria, dalla produzione al consumo, di tutti gli alimenti conservati. Deve conoscere le eventuali alterazioni ed i sistemi di controllo igienico ed essere in grado di valutare i risultati degli accertamenti di laboratorio nei confronti dei piu' diversi contaminanti biotici ed abiotici. Sono previste informazioni su autorizzazioni sanitarie, certificazioni e modulistica dello specifico settore. Settori scientifico disciplinari: V31B, C01B. AREA 9 - Ispezione sanitaria dei prodotti della pesca. Lo specializzando deve arricchire la preparazione dello specifico settore in specie per quanto attiene la vigilanza ed il controllo di tutti gli alimenti ittici, freschi e conservati, curando i necessari aggiornamenti legislativi nazionali e comunitari e le principali metodologie diagnostiche. Sono previste informazioni su autorizzazioni sanitarie, certificazioni e modulistica dello specifico settore. Settori scientifico disciplinari: V31B, P02B. AREA 10 - Ispezione sanitaria dei prodotti lattiero-caseari, uova e miele. Lo specializzando deve approfondire le conoscenze generali e specifiche dell'igiene e della produzione dei prodotti lattiero-caseari, delle uova e del miele ed acquisire tutte le informazioni sulle metodologie di analisi e sui riferimenti legislativi e sulla prassi autorizzativa. Sono previste informazioni su autorizzazioni sanitarie, certificazioni e modulistica dello specifico settore. Settori scientifico disciplinari: V31B, C01B. Il numero degli iscritti a ciascun anno di corso e' di 25 sentito il parere del senato accademico, su proposta del consiglio di facolta'. Nell'ambito dei posti risultanti dalla programmazione di cui al comma 4 dell'art. 9 della legge n. 341/1990 e' stabilita una riserva di due posti a favore dei medici veterinari del Corpo veterinario dell'Esercito, comunque entro il 30% dei posti disponibili, ai sensi dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10 marzo 1982. Per usufruire dei posti riservati di cui al comma precedente i candidati devono aver superato le prove di ammissione previste dall'ordinamento della scuola. Art. 13. Scuola di specializzazione in: tecnologia e patologia delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina Il corso di specializzazione in tecnologia e patologia delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina e' disciplinato, oltre che dal presente articolo, dagli articoli 1, 2, 5, 6, 7, 8. La scuola rilascia il titolo di specialista in: tecnologia e produzione delle specie avicole, del coniglio e dalla selvaggina; patologia e tecnologia delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina. Il corso degli studi ha la durata di tre anni e prevede un primo anno comune ai due titoli di studio e un successivo biennio differenziato per i due titoli di specialista. Le aree didattiche che caratterizzano questo corso e alle quali devono essere dedicate, a norma del precedente art. 6, almeno 1.000 ore, sono le seguenti: AREA 1 - Caratteristiche biologiche e comportamentali, rapporti con l'ambiente e morfo-fisiologia delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina. Lo specializzando dovra' anzitutto affrontare il problema dell'inquadramento delle specie animali oggetto di studio dal punto di vista zoologico ed etologico. Per la selvaggina saranno prese in considerazione anche le complesse interazioni con l'ambiente naturale, che condizionano le capacita' di adattamento alla vita in cattivita' e le tecniche di allevamento da adottare. Il nucleo centrale dell'area didattica e' comunque costituito dall'anatomia e dalla fisiologia di specie prototipo, che saranno il pollo per gli uccelli, il coniglio per i lagomorfi ed il piccolo ruminante per i cervidi. Settori scientifico disciplinari: V30A, V30B, G09C, G09D. AREA 2 - Caratteristiche esteriori ed attitudini produttive delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina, loro basi genetiche e miglioramento produttivo. Lo specializzando dovra' sviluppare, per ciascuna delle specie considerate, lo studio delle principali razze e linee con le corrispondenti attitudini produttive. Successivamente dovra' approfondire la conoscenza dei meccanismi genetici che stanno alla base dell'espressione di tali attitudini, al fine di realizzare, in termini di genetica applicata, le necessarie strategie di conservazione e di miglioramento delle caratteristiche positive, evitando nel contempo l'affioramento di caratteri negativi ed operando in favore di un potenziamento della resistenza alle piu' importanti malattie. Settori scientifico disciplinari: G09A, G09D. AREA 3 - Tecnologie ed igiene di allevamento, ricoveri ed attrezzature, benessere delle specie allevate. Lo specializzando dovra' apprendere quali siano, nel rispetto dell'igiene, le migliori condizioni di allevamento delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina, partendo dalle esigenze climatico-ambientali, sociali e di compatibilita' ecologica, dalle strutture degli impianti e dalla necessaria articolazione del programma di allevamento. Verranno poi esaminate in modo approfondito le tecnologie di allevamento e quelle riproduttive, includendo tra queste le molteplici pratiche della fecondazione naturale ed artificiale, nonche' quelle dell'incubazione. La scelta e l'utilizzo delle gabbie, ove necessari, saranno visti anche in funzione delle caratteristiche etologiche e del benessere delle specie allevate. Settori scientifico disciplinari: G09D, G09C, G05B, G05C, V32A. AREA 4 - Alimentazione e nutrizione delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina. Lo specializzando dovra' apprendere, attraverso le discipline di quest'area quali siano le specifiche nutritive di ogni gruppo di animali, visto nei diversi momenti produttivi. Sulla base di queste, della dottrina dell'alimentazione e delle tecniche mangimistiche, dovra' essere in grado di formulare razioni mirate alle nolteplici necessita' delle specie allevate, ivi compresa quella di un appropriato impiego degli additivi. Per tutti i principi indispensabili alla nutrizione delle specie considerate, dovra' inoltre essere in grado di riconoscere le piu' comuni forme morbose carenziali o da iperdosaggio. Settori scientifico disciplinari: G09B, G09C, G09D, V31A, V32A. AREA 5 - Fisiopatologia comparata degli animali, diagnostica anatomo-patologica delle malattie non infettive e non parassitarie. Lo specializzando dovra' imparare ad interpretare i principi generali della patologia comparata, applicabili alle patologie di gruppo o di specie. Dovra' inoltre imparare a riconoscere la linea di confine che separa il normale dal patologico, in funzione dell'alta frequenza con cui si determinano nell'allevamento intensivo, od anche soltanto in condizioni di cattivita', patologie "marginali", patologie condizionate e patologie che si estrinsecano soltanto con una ridotta capacita' produttiva. Dovra' inoltre riconoscere gli aspetti pratici dell'anatomia patologica e dell'istopatologia veterinaria, per quanto concerne la diagnostica delle malattie e lesioni da cause genetiche, fisiche, chimico-tossicologiche e metaboliche (cioe', essenzialmente, le malattie non infettive e non parassitarie). Settori scientifico disciplinari: V31A, V33A, V32A. AREA 6 - Diagnostica, prevenzione e terapia delle malattie parassitarie delle specie avicole del coniglio e della selvaggina. Lo specializzando, dopo un'introduzione allo studio epidemiologico delle piu' comuni malattie parassitarie, dovra' imparare a diagnosticarle sulla base dei sintomi, alterazioni anatomo-patologiche e danni presentati dai gruppi ed individui colpiti, confermandone poi l'esatta eziologia mediante l'applicazione di idonee tecniche di isolamento e di identificazione dei parassiti, nonche' - se del caso - di quelle sierologiche. Dovra' poi essere in grado di programmare ed attuare, ove praticabili, idonee misure di prevenzione e di terapia delle stesse malattie parassitarie, incluse quelle a carattere zoonosico. Settori scientifico disciplinari: V32B, V32A, V31A. AREA 7 - Diagnostica, prevenzione e terapia delle malattie infettive delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina. Lo specializzando, dopo un'introduzione allo studio epidemiologico delle piu' comuni malattie infettive, ivi comprese le forme condizionate, dovra' imparare a riconoscerle, o quanto meno a sospettarne la presenza, sulla base dei sintomi, alterazioni anatomo-patologiche e danni evidenziati dai gruppi e dagli individui colpiti. Dovra' poi conoscere e saper interpretare esattamente le tecniche di campionamento ed il tipo di esami diagnostici (virologici, batteriologici, sierologici, istologici e biologici) necessari per confermare la diagnosi in senso eziologico. Tutto cio' costituisce la premessa indispensabile perche', lo specializzando possa essere in grado di programmare ed attuare idonee misure di prevenzione ed, ove possibile, di terapia delle stesse malattie (incluse quelle zoonosiche), nel rispetto delle norme di polizia veterinaria. Settori scientifico disciplinari: V32A, V31A. AREA 8 - Igiene della macellazione, ispezione sanitaria delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina. Lo specializzando dovra' conoscere anzitutto i requisiti strutturali ed igienici, nonche' le norme previste per il funzionamento dei macelli destinati alle specie avicole, al coniglio ed alla selvaggina. Dovra' poi, sfruttando le conoscenze acquisite nelle aree 5, 6 e 7 ed applicando quelle regolamentari di pertinenza, essere in grado di effettuare correttamente sopralluoghi negli allevamenti, la visita pre-macellazione e l'ispezione sanitaria post mortem delle specie suddette e della selvaggina. Dovra' avere, infine, una adeguata conoscenza delle tecniche di laboratorio che di volta in volta si rendessero necessarie per completare gli interventi di cui sopra. Settori scientifico disciplinari: V31B, V32A. AREA 9 - Economia ed organizzazione aziendale. Lo specializzando dovra' conoscere i singoli momenti che presiedono alla produzione avicola, di conigli e della selvaggina e essere in grado di coordinarli. In particolare dovra' essere in grado di valutare la possibilita' che le tecnologie offrono ai fini di massimizzare la redditivita' degli allevamenti, tenendo conto delle fasi di preparazione, produzione, commercializzazione e consumo. Dovra' inoltre avere una adeguata preparazione in economia politica e conoscere la politica agraria comunitaria, i sistemi di finanziamento all'agricoltura, la pianificazione territoriale e l'analisi dei contratti. Tutto cio' costituisce la premessa indispensabile in quanto fornisce le conoscenze dei problemi generali di gestione e organizzazione della moderna azienda. Settori scientifico disciplinari: G09B, G01X, G09D. AREA 10 - Qualita' e commercializzazione delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina, tecnologia dei prodotti derivati. Allo specializzando saranno fornite le conoscenze propedeutiche ed applicative per essere un valido tecnico per l'industria produttiva e di trasformazione dei prodotti del settore. In particolare dovra' conoscere l'economia del mercato e gli approvvigionamenti dei prodotti specifici. Dovra' poi approfondire le conoscenze sui sistemi di conservazione delle carni e delle uova e sulle tecnologie industriali di trasformazione in prodotti elaborati e innovativi. Utilizzando le conoscenze apprese nelle aree precedenti dovra' acquisire una visione generale della produzione per poter analizzare la qualita' totale, attraverso una ottimizzazione di tutte le fasi di lavorazione. Dovra' essere in grado di stabilire delle specifiche di marchi di qualita' e di controllarne e certificarne le caratteristiche. Dovra' inoltre avere una adeguata preparazione inerente la legislazione e le normative specifiche. Settori scientifico disciplinari: V31B, G09B, G01X, G09D. Sono ammessi al concorso per ottenere l'iscrizione alla scuola i laureati dei corsi di laurea in: medicina veterinaria; scienze della produzione animale; scienze e tecnologie agrarie, per il conseguimento del titolo di specialista in tecnologia e produzione delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina e in: medicina veterinaria, per il conseguimento del titolo di specialista in patologia e tecnologia delle specie avicole, del coniglio e della selvaggina, in possesso dell'abilitazione all'esercizio professionale. Il numero degli iscritti a ciascun anno di corso e' di 25, sentito il parere del senato accademico, su proposta del consiglio di facolta'. Nell'ambito dei posti risultanti dalla programmazione di cui al comma 4 dell'art. 9 della legge n. 341/1990 e' stabilita una riserva di due posti a favore dei medici veterinari del Corpo veterinario dell'Esercito, comunque entro il 30% dei posti disponibili, ai sensi dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10 marzo 1982. Per usufruire dei posti riservati di cui al comma precedente, i candidati devono aver superato le prove di ammissione previste dall'ordinamento della scuola. Art. 14. Scuola di specializzazione in allevamento, igiene, patologia delle specie acquatiche e controllo dei prodotti derivati Il corso di specializzazione in allevamento, igiene, patologia delle specie acquatiche e controllo dei prodotti derivati e' disciplinato, oltre che dal presente articolo, dagli articoli 1, 2, 5, 6, 7, 8. Le aree didattiche che caratterizzano questo corso e alle quali devono essere dedicate, a norma del precedente art. 6, almeno 1000 ore, sono le seguenti: AREA 1 - Idrobiologia ed ecologia degli ambienti acquatici. Lo specializzando deve acquisire una conoscenza di base degli ecosistemi acquatici, approfondendo quindi lo studio degli elementi principali che costituiscono l'ambiente acquatico, nonche' quello delle relazioni intercorrenti tra gli organismi acquatici e tra di questi ed i componenti abiotici dell'ambiente. Particolare rilievo va riservato all'anatomia, alla fisiologia e alla tassonomia degli organismi acquatici allevati. Settori scientifico disciplinari: G05C, G07A, V30A, V30B. AREA 2 - Produzioni animali. Lo specializzando deve approfondire la conoscenza di quegli aspetti della fisiologia degli organismi acquatici allevati che presentano una relazione piu' stretta con la gestione dell'allevamento, per quanto riguarda in particolare gli aspetti legati alla nutrizione, alle tecnologie di riproduzione e al miglioramento genetico. Settori scientifico disciplinari: G09A, G09B, G09C, V30B, G09D. AREA 3 - Tecnologia dell'allevamento e della pesca. Lo specializzando deve approfondire la conoscenza della tecnologia della pesca e dei diversi settori dell'acquacoltura (itticoltura, molluschicoltura e crostaceicoltura), considerando anche gli aspetti impiantistici ed economici. Un'attenzione specifica va posta ai problemi dell'impatto ambientale degli allevamenti ittici. Settori scientifico disciplinari: G09D, G05C, G01X. AREA 4 - Patologia degli organismi acquatici. Lo specializzando deve approfondire la conoscenza della patologia generale e speciale degli organismi acquatici allevati, con attenzione agli stress ambientali come causa predisponente di patologie e ai possibili inquinamenti organici e chimici di rilevante importanza nei confronti degli allevamenti ittici. Settori scientifico disciplinari: V31A, V31B. AREA 5 - Igienistica generale e speciale. Lo specializzando deve acquisire in maniera appropriata tutte le conoscenze relative all'igiene generale (igiene veterinaria e igiene zootecnica) delle produzioni acquatiche, con particolare riferimento alla gestione dell'ambiente di allevamento al fine di evitare stress ambientali che rappresentano un fattore predisponente alle patologie. Settori scientifico disciplinari: G08B, G09D, V32A, V32B, V33A. AREA 6 - Approvvigionamenti, mercati ed industrie dei prodotti e sottoprodotti ittici. Lo specializzando deve acquisire una adeguata conoscenza delle problematiche relative agli approvvigionamenti ed ai mercati dei prodotti ittici, nonche' delle tecnologie impiegate nelle industrie di trasformazione dei prodotti ittici. Settori scientifico disciplinari: G09D, V31B. AREA 7 - Ispezione dei prodotti ittici. Lo specializzando deve acquisire una adeguata conoscenza delle problematiche relative all'ispezione e alla vigilanza dei prodotti ittici, approfondendo le caratteristiche di composizione chimica dei prodotti ittici, i meccanismi biochimici che presiedono all'alterazione di tali prodotti, nonche' le tecniche di analisi utilizzabili ai fini dell'accertamento della qualita'. Settori scientifico disciplinari: V30A, V31B, V32A, V32B, V33A. AREA 8 - Igiene dei prodotti destinati all'alimentazione umana. Lo specializzando deve acquisire una adeguata conoscenza delle possibili tossinfezioni e intossicazioni da prodotti ittici, nonche' i rischi per la salute umana legati alla trasmissione di parassiti o altri organismi patogeni derivanti da prodotti ittici, mollucshi e crostacei, approfondendo la conoscenza dei cicli vitali di tali organismi e le possibili modalita' utilizzabili per ridurre i rischi di trasmissione all'uomo, nonche' tutte le nozioni di bromatologia applicata. Settori scientifico disciplinari: G09D, V31B, V33A, V31A, V32B, E05A. AREA 9 - Legislazione. Lo specializzando deve approfondire la conoscenza delle norme nazionali e comunitarie che regolamentano l'attivita' di pesca, l'acquacoltura, nonche' la commercializzazione dei prodotti ittici e lo spostamento degli animali in ambito comunitario ed extra-comunitario. Settori scientifico disciplinari: G09D, V33B. Il numero degli iscritti a ciascun anno di corso e' di 25 sentito il parere del senato accademico, su proposta del consiglio di facolta'. Nell'ambito dei posti risultanti dalla programmazione di cui al comma 4 dell'art. 9 della legge n. 341/1990 e' stabilita una riserva di due posti a favore dei medici veterinari del Corpo veterinario dell'Esercito, comunque entro il 30% dei posti disponibili, ai sensi dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10 marzo 1982. Per usufruire dei posti riservati di cui al comma precedente i candidati devono aver superato le prove di ammissione previste dall'ordinamento della scuola. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Bari, 14 marzo 1996 Il rettore