Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'area dei Colli di S. Martino Montellabate e S. Lorenzo Correggiano, sita nel comune di Rimini.(GU n.144 del 21-6-1996)
IL MINISTRO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI Vista la legge 29 giugno 1939, n. 1497, sulla protezione delle bellezze naturali; Visto il regio decreto 3 giugno 1940, n. 1357, per l'applicazione della legge predetta; Visto l'art. 82, secondo comma, lettera a), del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616; Vista la nota n. 12772 del 16 ottobre 1992 con la quale la soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Ravenna ha evidenziato alla commissione provinciale per la tutela delle bellezze naturali di Forli' la necessita' e l'urgenza di sottoporre a vincolo ex lege n. 1497/1939 l'area dei Colli di S. Martino Montellabate e S. Lorenzo in Correggiano, sita nel territorio comunale di Rimini; Vista la ministeriale n. 2758 del 12 dicembre 1992 con la quale la suddetta soprintendenza e' stata invitata a predisporre gli atti idonei ad avviare la procedura per l'imposizione del vincolo predetto, richiamando il contenuto della sentenza n. 359 del 31 dicembre 1985 nella quale la Corte costituzionale ha riconosciuto a questa amministrazione una potesta' concorrenziale con quella della regione di imporre vincoli secondo la procedura prevista dal richiamato art. 82 ex decreto del Presidente della Repubblica n. 616/1977; Vista la nota n. 11992 del 9 novembre 1993 con la quale la regione Emilia-Romagna - Assessorato programmazione, pianificazione e ambiente, servizio tutela e valorizzazione del paesaggio e del territorio, nel comunicare che l'area sopramenzionata e' stata individuata nelle cartografie del piano territoriale paesistico regionale fra le "zone di particolare interesse paesaggistico-ambientale", soggette alle disposizioni dell'art. 19 delle norme del piano stesso, ha precisato di ritenere che l'emanazione di specifico decreto ai sensi della legge n. 1497/1939 creerebbe "una concorrenza di vincoli sul medesimo oggetto non giustificata"; Vista la ministeriale n. 1044/IIG2 del 18 gennaio 1994 nella quale e' stato chiarito al suddetto organo regionale che l'inclusione dell'area predetta nel piano territoriale paesistico regionale e' atto di tutela diverso dall'imposizione di un vincolo ex lege n. 1497/1939 che subordina l'esecuzione di qualsiasi intervento di modifica dello stato dei luoghi alla procedura prevista dalla legge n. 431/1985 per il rilascio dell'autorizzazione ex art. 7 della legge n. 1497/1939; Vista la nota n. 3057 del 28 febbraio 1994 con la quale la soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Ravenna ha comunicato che nessun provvedimento di tutela e' stato adottato dagli organi regionali, ed ha precisato che l'area da sottoporre a tutela risulta nei confini leggermente estesa, nel suo lembo settentrionale, rispetto a quella individuata nel piano paesistico regionale; Rilevata pertanto l'inerzia dell'ente regionale rispetto all'adozione del provvedimento di vincolo ex lege numero 1497/1939; Considerato che la soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Ravenna, con nota n. 10457 del 9 luglio 1993 ha formulato tale proposta per l'area costituita dai Colli di S. Martino Montellabate e S. Lorenzo in Correggiano sita nel comune di Rimini e cosi' delimitata: procedendo in senso orario, il confine inizia in localita' Gaiofana lungo la s.p. 41, all'incrocio con la via S. Lorenzo in Correggiano (q. 29,0) e procede in direzione nord per un tratto di lunghezza di m 1.800 fino all'incrocio con via Ca' del Drago; di qui piega verso est lungo la stessa via Ca' del Drago per una lunghezza di m 300 per piegare a nord in corrispondenza di un viottolo privato adiacente ad un fosso (q. 23,2) lungo il quale il confine continua per una lunghezza di m 500 verso nord-est sino ad incrociare la via Ca' Sabbioni (q. 22,2). Da qui il confine prosegue lungo la detta via in direzione nord-ovest per m 330 per continuare in corrispondenza di un fosso che piega prima verso nord e poi verso est sino a congiungersi dopo m 670 con il fossato adiacente l'autostrada A14 "Bologna-Ancona" (q. 14,6). Il confine procede lungo la detta autostrada in direzione sud-est per una lunghezza di m 2.400 per piegare verso sud-ovest in corrispondenza della via S. Lorenzo in Correggiano (q. 26,5) per circa m 110 fino all'incrocio con la strada sterrata lungo la quale procede verso sud per m 750 fino ad incrociare la via Barchi (q. 26,5); da questo punto il confine procede lungo la strada per circa m 600 in direzione sud-ovest fino all'incrocio con la via Fonte Rovescio da dove procede lungo la stessa con andamento sinuoso verso ovest con un tratto di lunghezza pari a m 1.100, fino all'incrocio con via Lagone (q. 36,44), di qui il confine piega verso nord lungo la detta via per una lunghezza di m 150 fino ad un incrocio per piegare poi verso ovest sempre lungo la strada per una lunghezza di m 200 fino ad incrociare un viottolo privato (q. 34,72). Da qui il confine segue detto viottolo salendo lungo la collina in direzione nord nord-ovest per congiungersi con la via S. Lorenzo in Correggiano in prossimita' del cimitero (q. 36,5). Da qui la detta via piega verso ovest per ricongiungersi con il punto di partenza sopraindicato all'incrocio con la s.p. 41 (q. 29,0); Considerato che la zona suddetta riveste un notevole interesse paesaggistico per la presenza di piccole aree boscate e di punti panoramici verso la Riviera adriatica (dal litorale riminese alle colline di Gabicce), S. Marino e la valle del Marecchia, ed e' caratterizzata da pregevoli emergenze architettoniche di rilevanza storico-artistica come la Villa des Verges, imponente costruzione seicentesca, ristrutturata alla fine del XIX secolo, con parco e giardino all'italiana, nonche' da consistenti tracce di insediamenti dell'eta' neolitica e dell'eta' del bronzo e di quella romana, testimonianze della diffusa occupazione agricola del territorio riminese nell'antichita'; Considerato che la soprintendenza sopracitata nella richiamata nota n. 12772 del 16 ottobre 1992, ha evidenziato come siano in fase di studio una serie di progetti di opere di notevole impatto ambientale che potrebbero gravemente alterare le valenze sopradescritte; Rilevata pertanto la necessita' e l'urgenza di sottoporre l'area sopraindicata ad un idoneo provvedimento di tutela; Visto il parere favorevole espresso dal comitato di settore per i beni ambientali e architettonici del Consiglio nazionale per i beni culturali e ambientali nella seduta del 13 e 14 luglio 1994; Decreta: L'area dei Colli di S. Martino Montellabate e San Lorenzo in Correggiano, sita nel comune di Rimini, cosi' come perimetrata, e' dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi della legge 29 giugno 1939, n. 1497, ed in applicazione dell'art. 82 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, ed e' pertanto soggetta a tutte le disposizioni contenute nella legge stessa ed a quelle previste nel citato decreto del Presidente della Repubblica. La soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Ravenna provvedera' a che copia della Gazzetta Ufficiale contenente il presente decreto venga affissa ai sensi e per gli effetti dell'art. 4 della legge 29 giugno 1939, n. 1497 e dell'art. 12 del regolamento 3 giugno 1940, n. 1357, all'albo del comune interessato e che copia della Gazzetta Ufficiale stessa, con relativa planimetria da allegare, venga depositata presso i competenti uffici del comune suddetto. Avverso il presente atto e' ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti al tribunale amministrativo regionale competente per territorio o, a scelta dell'interessato, avanti al tribunale amministrativo regionale del Lazio, secondo le modalita' di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034, ovvero e' ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, rispettivamente entro sessanta e centoventi giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente atto. Roma, 3 gennaio 1996 Il Ministro: PAOLUCCI Registrato alla Corte dei conti il 3 aprile 1996 Registro n. 1 Beni culturali, foglio n. 86