MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA

DECRETO 26 luglio 1996 

  Riconoscimento  di  titolo  professionale   estero   quale   titolo
abilitante per l'iscrizione all'albo dei "procuratori legali".
(GU n.184 del 7-8-1996)

                        IL DIRETTORE GENERALE
                         DEGLI AFFARI CIVILI
                     E DELLE LIBERE PROFESSIONI
  Visti gli articoli 1 e 8 della legge  29  dicembre  1990,  n.  428,
recante   disposizioni   per   l'adempimento  di  obblighi  derivanti
dall'appartenenza dell'Italia alle Comunita' europee;
  Visto il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115, di attuazione
della direttiva n. 89/48/CEE del 21  dicembre  1988  relativa  ad  un
sistema   generale   di  riconoscimento  dei  diplomi  di  istruzione
superiore che sanzionano formazioni professionali di durata minima di
tre anni;
  Vista l'istanza della sig.ra Sandra Pecoraro, nata a Reinbek  (RFG)
il  18 aprile 1966, cittadina italiana, diretta ad ottenere, ai sensi
dell'art. 12 del sopra citato decreto legislativo, il  riconoscimento
del  titolo professionale di "rechtsanwalt", rilasciatole il 28 marzo
1994 dal Ministero della Giustizia dello Stato di  Baviera,  ai  fini
dell'accesso e esercizio in Italia della professione legale;
  Ritenuto  che  per  l'esercizio  in  Italia di una tale professione
occorre la conoscenza approfondita di materie  proprie  e  specifiche
dell'ordinamento italiano;
  Viste  le determinazioni della Conferenza di servizi tenutasi il 12
aprile 1996;
  Sentito il rappresentante del  Consiglio  nazionale  forense  nella
seduta appena sopra indicata;
  Visto  l'art.  6  n.  2  del  decreto  legislativo n. 115/92, sopra
citato;
                              Decreta:
  1. Alla sig.ra Pecoraro Sandra, nata a Reinbek (RFG) il  18  aprile
1966,  cittadina italiana, e' riconosciuto il titolo professionale di
"rechtsanwalt"  di  cui  in  premessa  quale  titolo  abilitante  per
l'iscrizione all'albo dei "procuratori legali".
  Detto  riconoscimento  e'  subordinato  al superamento di una prova
attitudinale volta ad accertare la conoscenza delle seguenti materie:
1) diritto costituzionale; 2) diritto civile; 3) diritto  processuale
civile;  4)  diritto  commerciale;  5) diritto del lavoro; 6) diritto
penale; 7) diritto processuale penale; 8) diritto amministrativo;  9)
diritto   tributario;   10)   diritto   internazionale  privato;  11)
ordinamento forense e diritto e doveri dell'avvocato.
  2. La prova di che trattasi si compone di un  esame  scritto  e  un
esame orale da svolgersi in lingua italiana.
  3.  L'esame scritto consiste nella redazione di un atto giudiziario
o di un parere in materia stragiudiziale vertente su non piu' di  tre
materie  tra  quelle  sopra  indicate  e  a  scelta della commissione
d'esame di cui al P.D.G. 1 dicembre 1993, come modificato dal  P.D.G.
25 marzo 1994.
  4.  L'esame  orale  consiste  nella  discussione di brevi questioni
pratiche vertenti su tutte  le  materie,  indicate  sopra.  A  questo
secondo  esame potra' accedervi solo se abbia superato, con successo,
quello scritto.
   Roma, 26 luglio 1996
                                  Il direttore generale: HINNA DANESI