UNIVERSITA' DI MILANO

DECRETO RETTORALE 7 ottobre 1996 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita'.
(GU n.254 del 29-10-1996)

                             IL RETTORE
  Visto  lo  statuto  dell'Universita' degli studi di Milano, emanato
con decreto rettorale 28  maggio  1996,  pubblicato  nel  supplemento
ordinario  alla  Gazzetta  Ufficiale  n. 136 del 12 giugno 1996, e in
particolare l'art. 56 che dispone che, in attesa dell'emanazione  del
regolamento  didattico  d'ateneo ai sensi dell'art. 11 della legge 19
novembre 1990, n. 341, rimangono  in  vigore  le  disposizioni  sugli
ordinamenti   didattici   contenute  nello  statuto  dell'Universita'
approvato con  regio  decreto  4  novembre  1926,  n.  2280,  con  le
successive modificazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933,  n.  1592,  e  successivi
aggiornamenti;
  Visto  il  regio  decreto  30 settembre 1938, n. 1592, e successive
modificazioni e integrazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Visto il decreto ministeriale 4 novembre 1995 con il quale e' stata
ridefinita la tabella  IV  dell'ordinamento  didattico  universitario
concernente il corso di laurea in scienze politiche;
  Vista  la  proposta formulata dalle autorita' accademiche di questa
Universita', volta ad ottenere il riordinamento del corso  di  laurea
in scienze politiche;
  Preso   atto   del  parere  espresso  dal  Consiglio  universitario
nazionale nell'adunanza del 18 luglio 1996;
                              Decreta:
  Lo statuto dell'Universita' degli studi di  Milano,  approvato  con
regio   decreto   4   novembre  1926,  n.  2280,  con  le  successive
modificazioni,  e'   ulteriormente   modificato   come   di   seguito
specificato.
  Gli  articoli  da  25  a 28, relativi al corso di laurea in scienze
politiche, sono soppressi e sostituiti dai seguenti  nuovi  articoli,
con il conseguente scorrimento di quelli successivi.
                CORSO DI LAUREA IN SCIENZE POLITICHE
  Art.  25.  -  Il  corso  di  laurea  in  scienze politiche fornisce
conoscenze  di  metodo  e  di  contenuti  culturali,  scientifici   e
professionali   per   la   formazione   interdisciplinare  nei  campi
politologico, sociologico, storico-politico,  giuridico-istituzionale
e politico-economico.
  Le iscrizioni al corso di laurea possono essere programmate purche'
in conformita' alla legislazione vigente.
  Art.  26.  -  Il  corso  di  laurea  in scienze politiche ha durata
quadriennale e comprende almeno  ventuno  annualita'  d'insegnamento,
oltre  ad  almeno due annualita' d'insegnamento relative a due lingue
straniere.
  Il corso di laurea in scienze politiche si articola in  un  biennio
propedeutico ed in un biennio di specializzazione.
  Per  essere ammessi all'esame di laurea e' necessario aver superato
gli esami di profitto relativi agli insegnamenti indicati  nel  piano
di  studi  approvato  dal  consiglio di facolta'. Superato l'esame di
laurea  lo  studente  consegue  il  diploma  di  laurea  in   scienze
politiche.
  I  consigli  delle  strutture didattiche competenti individuano gli
insegnamenti del primo e del secondo  biennio  secondo  i  successivi
articoli 27 e 28, e stabiliscono le modalita' degli esami di profitto
e di laurea.
  Art.   27.   -  Il  biennio  propedeutico  comprende  almeno  dieci
annualita'  d'insegnamento  fondamentali,  delle   quali   otto,   da
scegliersi  in  ragione  di  una per area, nell'ambito delle seguenti
aree disciplinari e riconducibili ai settori scientifico-disciplinari
a fianco indicati:
   1) diritto pubblico (N08X, N09X);
   2) economia politica (P01A, P01F, P01G, P01H);
   3) scienza politica (Q02X);
   4) sociologia generale (Q05A);
   5) statistica (S01A);
   6) storia moderna (M02A) o storia contemporanea (M04X);
   7)  storia  delle  dottrine  politiche  (Q01B)  o   storia   delle
istituzioni politiche (Q01C);
   8) diritto costituzionale comparato (N11X).
  Le residue annualita' di insegnamento sono scelte all'interno delle
seguenti aree disciplinari:
   diritto privato (N01X, N02X);
   filosofia politica (Q01A);
   organizzazione e diritto internazionale (N14X);
   politica economica (P01B);
   storia contemporanea (M04X) o storia moderna (M02A);
   storia  delle istituzioni politiche (Q01C) o storia delle dottrine
politiche (Q01B);
   storia delle relazioni internazionali (Q04X).
  Per ognuna delle aree di cui al precedente  comma  dovranno  essere
assicurate   l'acquisizione   dei   principi  fondamentali  attinenti
all'area medesima e una adeguata formazione metodologica.
  Art. 28. - Il biennio di specializzazione  si  articola  in  cinque
indirizzi:
   1) politico-amministrativo;
   2) politico-economico;
   3) politico-internazionale;
   4) storico-politico;
   5) politico-sociale.
  Ciascun   indirizzo   comprende   almeno   undici   annualita'   di
insegnamento, anche divisibili in moduli semestrali.  Almeno  quattro
annualita' di insegnamento sono rese obbligatorie dal consiglio della
struttura  didattica  nell'ambito  delle  seguenti  aree disciplinari
caratterizzanti, riferibili  ai  settori  scientifico-disciplinari  a
fianco indicati:
 Indirizzo politico-amministrativo:
   diritto amministrativo (N10X);
   diritto  costituzionale,  istituzioni  di  diritto pubblico (N08X,
N09X, N11X);
   diritto del lavoro e della previdenza sociale (N07X);
   diritto dell'economia (N05X);
   diritto e procedura penale (N17X);
   diritto finanziario (N13X);
   diritto privato (N01X, N04X);
   filosofia del diritto e tecnica della normazione (N20X);
   scienza politica, scienza dell'amministrazione (Q02X);
   sociologia   dell'amministrazione   e  dell'organizzazione  (Q05C,
Q05E);
   storia dei partiti e del movimento sindacale (M04X);
   storia  del  diritto  italiano  e  dell'amministrazione   pubblica
(N19X);
   storia delle istituzioni politiche (Q01C).
 Indirizzo politico-economico:
   contabilita' di Stato e degli enti pubblici (P01C, N10X);
   demografia (S03A);
   diritto commerciale (N04X);
   diritto dell'economia (N05X);
   econometria (P01E);
   economia e politica dello sviluppo (P01H);
   economia e politica industriale (P01I);
   economia e politica monetaria (P01F);
   economia,  gestione  e organizzazione aziendale (P02A, P02B, P02D,
P02E);
   economia internazionale (P01G);
   economia politica - analisi economica (P01A);
   economica regionale (P01J);
   matematica per le scienze economiche e sociali (S04A);
   politica economica (P018);
   scienza dell'amministrazione (Q02X);
   scienza  delle  finanze,  economia  delle  istituzioni   pubbliche
(P01C);
   sociologia economica e del lavoro (Q05C);
   statistica economica (S02X);
   storia del pensiero economico (P01D).
 Indirizzo politico-internazionale:
   diritto comparato (N02X, N11X);
   diritto  e organizzazione internazionale, diritti dell'uomo (N20X,
N14X);
   economia e politica monetaria (P01F);
   economia internazionale (P01G);
   geografia politica ed economica, economia e politica dell'ambiente
(M06B, P01B);
   politica economica europea (P01B);
   scienza politica (Q02X);
   storia contemporanea (M04X);
   storia delle relazioni internazionali (Q04X);
   storia e istituzioni dei Paesi afro-asiatici (Q06A, Q06B);
   storia e istituzioni delle Americhe (Q03X);
   storia e istituzioni dell'Europa orientale (M02B),
   teoria e politica dello sviluppo (P01H).
 Indirizzo storico-politico:
   filosofia della storia (M07C);
   filosofia politica (Q01A);
   geografia politica ed economica (M06B);
   storia contemporanea (M04X);
   storia dei Paesi islamici (L14A);
   storia del diritto italiano (N19X);
   storia dell'Europa orientale (M02B);
   storia delle dottrine politiche (Q01B);
   storia delle istituzioni politiche (Q01C);
   storia delle relazioni internazionali (Q04X);
   storia del pensiero economico (P01D);
   storia economica (P03X);
   storia e istituzioni dei Paesi afro-asiatici (Q06A, Q06B);
   storia e istituzioni delle Americhe (Q03X);
   storia medioevale e storia moderna (M01X, M02A).
 Indirizzo politico-sociale:
   demografia (S03A);
   diritto del lavoro e previdenza sociale (N07X);
   etnologia e antropologia culturale (M05X);
   organizzazione  e  pianificazione  dell'ambiente  e del territorio
(M06B);
   politica economica (P01B);
   politiche sociali e metodologie delle scienze sociali (Q05A);
   psicologia sociale e del lavoro (M11B, M11C);
   sociologia dei fenomeni politici (Q05E);
   sociologia dei processi culturali e comunicativi (Q05B);
   sociologia dei processi economici e del lavoro (Q05C);
   sociologia dell'ambiente e del territorio (Q05D);
   sociologia  giuridica  e  mutamento  sociale,   sociologia   della
devianza (N21X, Q05F, Q05G);
   scienza politica, politiche pubbliche (Q02X);
   statistica sociale (S03B).
  Il  biennio  di  specializzazione  e' organizzato dalla facolta' in
conformita' alle proprie esigenze  peculiari,  attivando  almeno  due
indirizzi o eventuali combinazioni tra gli indirizzi indicati.
  Il  consiglio  della  struttura  didattica  competente  individua i
criteri per la formazione  dei  piani  di  studio,  assicurando  agli
studenti la possibilita' di scegliere insegnamenti per almeno quattro
annualita'  tra  quelli  attivati  nella  facolta'  sede del corso di
laurea,  o  nelle  altre  facolta'  dell'Universita'   o   di   altre
universita',   in   Italia   o   all'estero,   anche  in  altre  aree
disciplinari, purche' in  linea  con  le  finalita'  formative  degli
indirizzi di specializzazione del corso di laurea.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Milano, 7 ottobre 1996
                                               Il rettore: MANTEGAZZA