Modificazioni allo statuto dell'Universita' afferenti la scuola di specializzazione in medicina e chirurgia.(GU n.273 del 21-11-1996)
IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Roma "Tor Vergata", approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 1980, n. 1137, e successive modificazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, concernente il riordino delle scuole dirette a fini speciali e delle scuole di specializzazione; Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, sulla riforma degli ordinamenti didattici universitari; Visti i decreti ministeriali 31 maggio 1995 e 3 luglio 1996 con i quali sono stati modificati gli ordinamenti didattici delle scuole di specializzazione della facolta' di medicina e chirurgia; Viste le proposte di modifica dello statuto formulate dalle autorita' accademiche; Sentito il parere favorevole espresso dal Consiglio universitario nazionale. Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi di Roma "Tor Vergata" e' cosi' ulteriormente modificato: Articolo unico Sono istituite ed attivate, a partire dall'anno accademico 96/97, le seguenti scuole di specializzazione del settore medico che vanno ad aggiungersi nell'elenco delle scuole di specializzazione, di cui al titolo X dello statuto: allergologia e immunologia clinica; dermatologia e venereologia; geriatria; scienza dell'alimentazione. Capo I NORME COMUNI ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE Il presente ordinamento generale si applica alle scuole di specializzazione abilitate alla formazione di medici specialisti. L'elenco di dette specializzazioni e' formato ed aggiornato con decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scentifica e tecnologica di concerto con quello della sanita' in accordo con l'art. 1 del decreto legislativo n. 257/1991. Art. 1 (Istituzione finalita' titolo conseguito). - 1.1. Nelle universita' sono istituite le scuole di specializzazione dell'area medica eventualmente articolate in indirizzi. 1.2. Le scuole hanno lo scopo di formare medici specialisti nel settore dell'area medica. 1.3. Le scuole rilasciano il titolo di specialista nello specifico settore. 1.4. Le universita' possono istituire altresi' corsi di aggiornamento, ai sensi e con le modalita' previste dall'art. 6 della legge n. 341/1990. A tali corsi si applicano le norme attuative della Direttiva CEE 92/98, recepite con il decreto legislativo n. 541/1992. Art. 2 (Organizzazione delle scuole). - 2.1. La durata del corso degli studi per ogni singola specializzazione e' definito nell'ordinamento didattico specifico della scuola. 2.2. Ciascun anno di corso prevede di norma 200 ore di didattica formale e seminariale ed attivita' di tirocinio guidate da effettuare frequentando le strutture sanitarie delle scuole universitarie e/o ospedaliere convenzionate, sino a raggiungere l'orario annuo complessivo previsto per il personale medico a tempo pieno operante nel Servizio sanitario nazionale. Tali ordinamenti delle singole scuole disciplinano gli specifici standards formativi. 2.3. Concorrono al funzionamento delle scuole le facolta' di medicina e chirurgia, i dipartimenti e gli istituti nonche' le strutture ospedaliere eventualmente convenzionate. 2.4. Le strutture ospedaliere convenzionabili debbono rispondere nel loro insieme a tutti i requisiti di idoneita' di cui all'art. 7 del decreto legislativo n. 257/1991. 2.5. Rispondono automaticamente a tali requisiti gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, operanti in settori coerenti con quello proprio della scuola di specializzazione. Le predette strutture non universitarie sono individuate con i protocolli d'intesa di cui allo stesso art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992. 2.6. La formazione deve avvenire nelle strutture universitarie ed in quelle ospedaliere convenzionate, intese come strutture assistenziali tali da garantire, oltre ad una adeguata preparazione teorica, un congruo addestramento professionale pratico, compreso il tirocinio nella misura stabilita dalla normativa comunitaria (legge n. 428/1990 e decreto legislativo n. 257/1991). 2.7. Fatti salvi i criteri generali per la regolamentazione degli accessi, previsti dalle norme vigenti, ed in base alle risorse umane e finanziarie ed alle strutture ed attrezzature disponibili, ogni scuola e' in grado di accettare un numero massimo di iscritti, determinato per ciascun anno di corso ed in totale. Il numero effettivo degli iscritti e' determinato dalla programmazione nazionale, stabilita di concerto tra il Ministero della sanita' ed il Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica, e dalla successiva ripartizione dei posti tra le singole scuole. Il numero degli iscritti a ciascuna scuola non puo' superare quello totale previsto dallo statuto, in caso di previsione statutaria di indirizzi riservati a laureati non medici, lo statuto della scuola indica il numero massimo degli iscrivibili. 2.8. Sono ammessi al concorso di ammissione alla scuola i laureati del corso di laurea in medicina e chirurgia nonche', per gli specifici indirizzi, laureati non medici. Le lauree sono specificate nelle singole tipologie. Sono altresi' ammessi al concorso coloro che siano in possesso di titolo di studio, conseguito presso universita' straniere e ritenuto equipollente dalle competenti autorita' accademiche italiane. 2.9. I laureati in medicina e chirurgia utilmente collocati in graduatoria di merito per l'accesso alle scuole di specializzazione possono essere iscritti alle scuole stesse purche' conseguano il titolo di abilitazione all'esercizio professionale entro la prima sessione utile successiva all'inizio dei singoli corsi. Durante tale periodo i predetti specializzandi acquisiscono conoscenze teoriche e le prime nozioni pratiche nell'ambito di una progressiva assunzione di responsabilita' professionale. Art. 3 (Piano di studi di addestramento professionale). - 3.1. Il consiglio della scuola e' tenuto a determinare l'articolazione del corso di specializzazione ed il relativo piano degli studi nei diversi anni e nelle strutture di cui al precedente articolo 2.3. Il consiglio della scuola, al fine di conseguire lo scopo di cui all'art. 1.2 e gli obiettivi previsti nel successivo art. 3.2 e specificati nelle tabelle A) e B) relative agli standards formativi specifici per ogni specializzazione, determina pertanto, nel rispetto del diritto dei malati: a) la tipologia delle opportune attivita' didattiche, ivi comprese le attivita' di laboratorio pratiche e di tirocinio; b) la suddivisione nei periodi temporali delle attivita' didattica teorica e seminariale, di quella di tirocinio e le forme di tutorato. 3.2. Il piano degli studi e' determinato dal consiglio di ogni scuola nel rispetto degli obiettivi generali e di quelli da raggiungere nelle diverse aree, degli obiettivi specifici e dei relativi settori scientifico-disciplinari riportati per ogni singola specializzazione nella specifica tabella A. L'organizzazione del processo di addestramento ivi compresa l'attivita' svolta in prima persona, minima indispensabile per il conseguimento del diploma, e' attuata nel rispetto di quanto previsto per ogni singola specializzazione nella specifica tabella B. 3.3. Il piano dettagliato delle attivita' formative di cui ai precedenti commi 3.1 e 3.2 e' deliberato dal consiglio della scuola e reso pubblico nel manifesto annuale degli studi. Art. 4 (Programmazione annuale delle attivita' e verifica del tirocinio). - 4.1. All'inizio di ciascun anno di corso il consiglio della scuola programma le attivita' comuni per gli specializzandi e quelle specifiche relative al tirocinio. 4.2. Per tutta la durata della scuola gli specializzandi sono guidati nel loro percorso formativo da tutori designati annualmente dal consiglio della scuola. 4.3. Il tirocinio e' svolto nelle strutture universitarie ed in quelle ospedaliere convenzionate. Lo svolgimento della attivita' di tirocinio e l'esito positivo del medesimo sono attestati dai docenti ai quali sia affidata la responsabilita' didattica, in servizio nelle strutture presso cui il medesimo tirocinio sia stato svolto. 4.4. Il consiglio della scuola puo' autorizzare un periodo di frequenza all'estero in strutture universitarie ed extrauniversitarie coerenti con le finalita' della scuola per periodi complessivamente non superiori ad un anno. A conclusione del periodo di frequenza all'estero, il consiglio della scuola puo' riconoscere utile, sulla base di idonea documentazione, l'attivita' svolta nelle suddette strutture estere. Art. 5 (Esame di diploma). - 5.1. L'esame finale consta nella presentazione di un elaborato scritto su una tematica coerente con i fini della specializzazione, assegnata allo specializzando almeno un anno prima dell'esame stesso e realizzata sotto la guida di un docente della scuola. 5.2. La commissione d'esame per il conseguimento del diploma di specializzazione e' nominata dal rettore dell'Ateneo, secondo la vigente normativa. 5.3. Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale deve aver frequentato in misura corrispondente al monte ore previsto, aver superato gli esami annuali ed il tirocinio ed aver condotto in prima persona, con progressiva assunzione di autonomia professionale, atti medici specialistici certificati secondo lo standards nazionale specifico riportato nelle tabelle B. Art. 6 (Protocolli d'intesa e convenzioni). - 6.1. L'universita', su proposta del consiglio della singola scuola e del consiglio della facolta' di medicina e chirurgia quando trattasi di piu' scuole per la stessa convenzione, puo' stabilire protocolli di intesa ai sensi del comma 2 dell'art. 6 del decreto legislativo n. 502/1992, per i fini di cui all'art. 16 del medesimo decreto legislativo. 6.2. L'universita' su proposta del consiglio della scuola, puo' altresi' stabilire convenzioni con enti pubblici o privati con finalita' di sovvenzionamento per lo svolgimento di attivita' coerenti con gli scopi della scuola. Art. 7 (Norme finali). - 7.1. Le tabelle A e B, che definiscono gli standards nazionali per ogni singola tipologia di scuola (sugli obiettivi formativi relativi ai settori scientifico disciplinari di pertinenza e sull'attivita' minima dello specializzando per l'ammissione all'esame finale), sono decretate ed aggiornate dal Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica, con le procedure di cui all'art. 9 della legge n. 341/1990). Gli standards sono applicati a tutti gli indirizzi previsti. 7.2. La tabella relativa ai requisiti minimi necessari per le strutture convenzionabili e' decretata ed aggiornata con le procedure di cui all'art. 7 del decreto legislativo n. 257/1991. 7.3. Le scuole di specializzazione che non si adeguino al nuovo ordinamento entro l'anno accademico immediatamente successivo alla pubblicazione dell'ordinamento didattico nazionale cessano la loro attivita'. Art. 8 (Ordinamento nazionale scuole). - Al settore medico affluiscono le seguenti scuole di specializzazione, oltre a quelle che saranno aggiunte con successivi decreti: Allergologia e immunologia clinica; Dermatologia e venereologia; Geriatria; Scienza dell'alimentazione. UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA "TOR VERGATA" SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN ALLERGOLOGIA ED IMMUNOLOGIA CLINICA Art. 1. - La scuola di specializzazione in allergologia ed immunologia clinica risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. Art. 2. - La scuola ha lo scopo di formare medici specialistici nel settore professionale della prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione delle malattie immunologiche e allergiche. Art. 3. - La scuola rilascia il titolo di specialista in allergologia ed immunologia clinica. Art. 4. - Il corso ha la durata di 4 anni. Art. 5. - Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia dell'Universita' degli studi di Roma "Tor Vergata", con sede amministrativa presso il dipartimento di medicina interna, via di Tor Vergata, 135 e quelle del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientifico-disciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. Art. 6. - Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi per anno e' stabilito in numero 3. TABELLA A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori scientifico-disciplinari. A.1 - Area disciplinare di fisiopatologia generale. Obiettivo: ampliare e approfondire le conoscenze fondamentali relative all'ontogenesi ed all'organizzazione strutturale del sistema immunitario, al suo funzionamento; conoscere i meccanismi di lesione e di riparazione tessutale e le possibili correlazioni con la patologia allergica e immunologica. Settori: E04B Biologia molecolare, F04A Patologia generale, F07A medicina interna. A.2 - Area disciplinare di immunopatologia. Obiettivo: conoscere le alterazioni fondamentali degli organi linfoidi, le alterazioni funzionali e i meccanismi di controllo del sistema immunitario, nonche' le cause determinanti, il substrato immunogenetico e le lesioni ad essi corrispondenti; i quadri morfologici da un punto di vista anatomo ed istopatologico delle principali malattie immunologiche e delle malattie linfoproliferative; conoscere i meccanismi patogenetici e le implicazioni di ordine immunologico nel corso delle principali malattie infettive; con particolare riferimento alla patologia da HIV; conoscere i meccanismi di azione, il metabolismo, gli effetti terapeutici e avversi dei farmaci e presidi utilizzati nelle malattie allergiche ed immunologiche. Settori: E07X Farmacologia; F04A Patologia generale; F04B Patologia clinica; F06A Anatomia patologica; F07A Medicina interna; F071 Malattie infettive. A.3 - Area disciplinare di laboratorio. Obiettivo: saper eseguire studi statistici ed epidemiologici nel campo delle malattie allergiche ed immunologiche; conoscere ed interpretare le tecniche relative alla diagnostica allergologica e immunologica. Settori: F01X Statistica medica; F04B Patologia clinica; F22A Igiene generale ed applicata. A.4 - Area disciplinare di laboratorio. Obiettivo: conoscere, eseguire ed interpretare le prove allergologiche in vivo e le metodologie di diagnostica immunologica, istopatologica, sierologica, cellulare e allergologica. Settori: F07 Medicina interna; F04B Patologia clinica. A.5 - Area disciplinare di clinica e terapia. Obiettivo: saper riconoscere i sintomi e i segni clinico-funzionali con cui si manifestano le malattie immunologiche ed allergologiche; saper risolvere i problemi clinici; definire la prognosi e pianificare la terapia delle malattie suddette; mettere in atto le misure di prevenzione primaria e secondaria in questa classe di pazienti; conoscere i principi e saper pianificare ed eseguire la terapia delle malattie allergiche ed immunologiche. Settore: F07A Medicina interna; F07B Malattie dell'apparato respiratorio; F07G Malattie del sangue; F07H Reumatologia; F17X Malattie cutanee e veneree; F15A Otorinolaringoiatria; F14X Malattie dell'apparato visivo; F19A Pediatria generale e specialistica; F22C Medicina del lavoro. TABELLA B - Standard complessivo di addestramento professionalizzante. Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale di diploma, deve aver eseguito personalmente i seguenti procedimenti specialistici: a) diagnosi microscopica: allestimento e lettura, assistiti da un docente, di almeno 50 preparati complessivi per lo studio citologico, citochimico, ed immunoistochimico di campioni di sangue di midollo osseo e di organi linfoidi, in condizioni normali e patologiche, comprese quelle relative alle malattie autoimmuni, alle immunodeficienze, alle malattie immunoproliferative ed alle malattie allergiche; b) diagnostica immunologica sierologica e dei fluidi biologici: esecuzione e lettura, assistiti da un docente, di almeno 500 globalmente considerati test per il dosaggio delle Ig (classi e sottoclassi), per la determinazione degli immunocomplessi circolanti, per il dosaggio dei fattori di complemento, per la determinazione degli anticorpi-organo e non organo-specifici, per il dosaggio delle immunoglobuline IgE specifiche, delle precipitine e delle crioproteine, per il dosaggio delle citochine e degli antigeni di membrana e di antigeni in forma solubile; c) diagnostica di immunologia cellulare: c.1 esecuzione ed interpretazione, assistite da un docente, di almeno 100 test complessivi per la caratterizzazione fenotipica delle cellule mononucleate ottenute dal sangue periferico e/o dagli organi e tessuti linfoidi, e/o, dal midollo osseo, e/o dai versamenti sierosi, e/o dal liquido di lavaggio broncoalveolare, e/o dal liquor; c.2 esecuzione e interpretazione, assistite da un docente, di almeno 50 tests complessivi di funzionalita' linfocitaria (proliferazione linfocitaria indotta da mitogeni ed antigeni; coltura mista linfocitaria; citotossicita') e tipizzazione degli antigeni del sistema maggiore di istocompatibilita'; d) diagnostica allergologica in vivo: esecuzione ed interpretazione di test allergologici in vivo (cutireazioni e test di provocazione specifici) in almeno 200 pazienti; e) atti medici specialistici relativi all'inquadramento, allo studio e alla terapia di almeno 200 pazienti, necessari a raggiungere i seguenti obiettivi: e.1 approfondimento in senso immunologico dell'anamnesi; e.2 schematizzazione dei principali dati anamnestici e di quelli semeiologici relativi ai pazienti esaminati; e.3 ricerca di elementi suggestivi per la presenza di malattie di ordine allergo-immunologico nel contesto di un esame obiettivo generale; e.4 pianificazione del procedimento diagnostico concernente le principali malattie allergiche ed immunologiche; e.5 interpretazione corretta dei risultati delle indagini comprese nella pianificazione del procedimento diagnostico; e.6 esecuzione di manovre strumentali atte ad ottenere materiali biologici utilizzabili ai fini diagnostici; e.7 predisporre e prevedere idonei parametri di controllo periodico della malattia; e.8 pianificazione ed esecuzione dei protocolli terapeutici utilizzabili per le principali malattie allergiche ed immunologiche; e.9 monitoraggio periodico, sia clinico che laboratoristico, degli effetti benefici e di quelli indesiderati della terapia immunologica e anti-allergica; e.10 conoscenza dei principi relativi alla profilassi e alla terapia delle principali malattie infettive; e.11 conoscenza delle caratteristiche dei farmaci chemioterapici, citostatici, antibiotici e dei principi della immunoterapia specifica per allergopatie. Infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico. STATUTO DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN DERMATOLOGIA E VENEREOLOGIA Art. 1. - La scuola di specializzazione in dermatologia e venereologia risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. Art. 2. - La scuola in dermatologia e venereologia ha lo scopo di formare specialisti nel settore professionale della dermato-venereologia; compresa la cosmetica, la dermatologia tropicale e la dermatologia allergologica e professionale. Art. 3. - La scuola rilascia il titolo di specialista in dermatologia e venereologia. Art. 4. - Il corso ha la durata di quattro anni. Art. 5. - Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia dipartimento di medicina interna, cattedra di dermatologia e quelle individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientifico disciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. Art. 6. - Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi e' determinato nello statuto di ogni singola scuola, tenuto conto delle capacita' formative delle strutture di cui all'art. 5. Il numero effettivo degli iscritti e' determinato dalla programmazione nazionale, stabilita di concerto tra il Ministero della sanita' ed il Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica, pertanto si propone il numero di sei iscritti per anno, come gia' indicato nell'ordinamento del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica per l'anno accademico 1995/96. Tabella A. - Area di addestramento professionale e relativi settori tecnico-scientifico-disciplinari. A. - Area propedeutica e di fisiopatologia cutanea. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le conoscenze fondamentali di anatomia, genetica della pelle e dei suoi annessi, di oncologia, di immunologia, nonche' le conoscenze avanzate dei meccanismi eziopatogenetici che determinano l'insorgenza delle malattie della pelle e degli annessi cutanei. Settori: E04B Biologia molecolare, E05A Biochimica, E09A Anatomia umana, E09B Istologia, F03X Genetica medica, F04A Patologia generale, F04B Patologia clinica, F17X Malattie cutanee e veneree. B. - Area laboratorio e diagnostica dermatologica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le fondamentali conoscenze teoriche di fisiologia, biochimica, nonche' le tecniche in tutti i settori di laboratorio e di diangostica applicati alla dermatologia e venereologia comprese la citopatologia, l'istopatologia l'immunopatologia, la diagnostica ultrastrutturale, la diagnostica per immagini la microbiologia e micologie dermatologiche e la statistica medica. Settori: E06A Fisiologia umana, F01X Statistica medica, F04B Patologia clinica, F05X Microbiologia e microbiologia clinica, F17X Malattie cutanee e veneree, F18X Diagnostica per immagini e radioterapia. C. - Area dermatologia clinica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le fondamentali conoscenze teoriche e tecniche necessarie per la valutazione epidermiologica, per la prevenzione e per la diagnosi e terapia, compresa quella chirurgica e fisioterapica, delle malattie cutanee e della dermatologia pediatrica, delle malattie immunologiche con prevalente estrinsecazione cutanea, delle malattie neoplasiche cutanee. Lo specializzando deve inoltre saper partecipare a studi clinici controllati secondo le norme di buona pratica clinica. Settori: E07X Farmacologia, E08X Botanica farmaceutica, F01X statistica medica, F070 Malattie dell'apparato cardiaco, F08B Chirurgia plastica, F17X Malattie cutanee e veneree, FX18 Diagnostica per immagini eradioterapia, F22B Medicina legale. D. - Area dermatologia e allergologia professionale. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le fondamentali conoscenze teoriche e tecniche necessarie per la valutazione epidemiologica, per la prevenzione, la diagnosi e la terapia delle malattie cutanee di natura allergica professionale ed ambientale. Settori: F01X Statistica medica, F17X Malattie cutanee e veneree. E. - Area venereologica e malattie sessualmente trasmesse. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le fondamentali conoscenze teoriche e tecniche necessarie per la valutazione della epidemiologia, la prevenzione, la legislazione, la diagnosi e la terapia, compresa quella fisica, delle malattie trasmissibili per via sessuale compresa l'AIDS. Settori: F04A patologia generale, F17X Malattie cutanee e veneree, F22A Igiene generale ed applicata. F. - Area dermatologica cosmetologica ed estetica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze teoriche e pratiche relative alle valutazioni strumentali dei parametri fisiologici della cute dei test funzionali nonche' alla diagnosi e terapia degli inestetismi cutanei, all'etica professionale e alla legislazione sanitaria. Settori: E07X Farmacologia, E08X Biologia farmaceutica, F17X malattie cutanee e veneree, F22B Medicina legale. G. - Area dermatologia tropicale. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le principali conoscenze teoriche e tecniche per la prevenzione diangosi e terapia delle malattie dermatologiche tropicali comprese quelle insorte su cute caucasica e le malattie dermatologiche cosmopolite insorte su cute nera. Settori: F01X Statistica medica, F05X Microbiologia, Fl7X Malattie cutanee e veneree, F22A Igiene. H. - Dermatologia chirurgica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le fondamentali conoscenze teoriche e tecniche per la diagnosi e la terapia delle malattie dermatologiche suscettibili di trattamento chirurgico. Settori: E07X Farmacologia, F17X Malattie cutanee e veneree, F18X Diangostica per immagini e radioterapia. Tabella B. - Standard complessivo di addestramento professionalizzante. Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma deve: 1 - aver eseguito personalmente almeno 40 biopsie cutanee; 2 - aver eseguito personalmente e/o valutato almeno: - 100 esami microscopici e colturali di materiale biologico; - 30 esami sierologici per le MST; - 30 esami istologici e immunopatologici; - 10 test di dermatologia cosmetologica (phmetria, submetria, lastometria, tricogramma. ecc.); - 50 test cutanei. 3 - aver seguito personalmente almeno 400 casi di dermopatie di cui: - 50 casi di dermatologia allergologica; - 50 casi di MST; - 50 di dermatologia oncologica; - 30 di dermatologia pediatrica; partecipando attivamente alla programmazione, esecuzione e controllo dei protocolli terapeutici. 4 - aver partecipato come osservatore o aver eseguito personalmente sotto supervisione almeno: - 80 interventi di chirurgia dermatologica; - 100 trattamenti di terapia fisica (cioterapia, fototerapia, diatermocoagulazione, trattamenti LASER); - 20 trattamenti iniettivi intralesionali. Infine lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo buone norme di pratica clinica, di almeno tre sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il loro peso specifico. SCUOLA Dl SPECIALIZZAZIONE IN GERIATRIA Art. 1. - La scuola di specializzazione in geriatria risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. Art. 2. - La scuola ha lo scopo di formare medici specialisti nel settore professionale della geriatria e gerontologia. Art. 3. - La scuola rilascia il titolo di specialista in geriatria. Art. 4. - Il corso ha la durata di 4 anni. Art. 5. - Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia e quelle del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientifico-disciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. Art. 6. - Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi e' determinato nello statuto di ogni singola scuola, tenuto conto delle capacita' formative delle strutture di cui all'art. 5. Pertanto le capacita' formative delle strutture permettono l'iscrizione a ciascun anno di n. 4 specializzandi. La sede amministrativa della scuola e' il dipartimento di medicina interna dell'Universita' degli studi di Roma "Tor Vergata". Tabella A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori scientifico-disciplinari. A.1. - Area della patogenesi e gerontologia generale. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le nozioni fondamentali sulle teorie dell'invecchiamento, sulla biologia della senescenza e deve conoscere la fisiopatologia e le modalita' di presentazione della involuzione fisiologica dei vari organi e apparati e dell'anziano nella sua globalita'. Lo specializzando deve essere in grado inoltre di pianificare ed interpretare studi atti a valutare il profilo demografico ed epidemiologico e i rischi sia della popolazione anziana in generale che di gruppi particolari (aree metropolitane, urbane, rurali; anziani a domicilio o in istituzioni; differenti categorie di reddito). Settori: F07A Medicina interna; F04A Patologia generale; F01X Statistica medica. A.2. - Area della clinica e terapia geriatrica. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le peculiarieta' della metodologia clinica geriatrica e, in particolare, i metodi specifici di rilievo anamnestico ed obiettivo nel paziente anziano, familiarizzandosi con il concetto di multipatologia cronica (co-morbilita') e con le tecniche di valutazione complessiva. Deve inoltre apprendere le modificazioni eta'-correlate della farmacocinetica e della farmacodinamica e, attraverso lo studio farmaco-epidemiologico, conoscere i possibili effetti dell'impiego di piu' trattamenti concomitanti, ed infine apprendere i principi atti a prevenire i danni iatrogenici. Settori: F07A Medicina interna, F08A Chirurgia generale; E07X Farmacologia. A.3. - Area della geriatria e delle specialita' geriatriche. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire la conoscenza approfondita delle malattie proprie dell'eta' geriatrica e conseguire la preparazione culturale necessaria a differenziare lo stato di malattia dall'involuzione fisiologica della senescenza. A tal fine lo specializzando dovra' pertanto apprendere gli elementi fondamentali nel campo delle varie specialita' in modo da arrivare, in maniera autonoma, ad una corretta diagnosi clinica nelle situazioni di comorbilita' tipiche dell'eta' avanzata. Settori: F07A Medicina interna; F10X Urologia; F11A. Psichiatria; F16A Malattie dell'apparato locomotore; F11B Neurologia. A.4. - Area della valutazione funzionale e multidimensionale geriatrica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze culturali necessarie ad arrivare, superando l'ottica della patologia d'organo, ad una diagnosi funzionale globale ed a realizzare programmi di intervento multidimensionale (medico, sociale, riabilitativo) atti a prevenire o a limitare la disabilita' e ad ottenere il recupero funzionale dell'anziano. Settori: F07A Medicina interna; F16B Medicina fisica e riabilitazione. A.5. - Area della medicina riabilitativa dell'anziano e aspetti sociosanitari della popolazione anziana. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere gli obiettivi fondamentali ed i principi generali della riabilitazione nell'anziano, e le tecniche da utilizzare in specifiche patologie croniche o con possibili esiti invalidanti, principalmente nei settori ortopedico, neurologico, neuropsichiatrico, cardiologico. Deve inoltre saper valutare la applicabilita' e la efficacia di programmi di riabilitazione in differenti regimi di assistenza (es: ambulatoriale, in day-hospital, in ricovero ospedaliero, in residenze sanitarie assistenziali, ecc.). Settori, F07A Medicina interna, F16B Medicina fisica e riabilitazione. Tabella B. - Standard complessivo di addestramento professionalizzato. Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale di diploma, deve aver eseguito personalmente i seguenti atti medici e procedimenti specialistici: a) medicina clinica: a1: redatto e firmato 100 cartelle cliniche di degenti e/o di pazienti amubulatoriali comprensive, ove necessario, degli esami di liquidi biologici personalmente eseguti o siglati (urine, striscio di sangue periferico, esame di escreato, feci, liquido pleurico); a2: eseguito almento 20 consulenze geriatriche presso altri reparti, 20 in RSA e 20 sul territorio; a3: eseguito personalmente, refertandone l'esecuzione in cartella, atti medici quali: 50 esplorazioni rettali; 50 manovre invasive (inserimento di linee venose centrali e arteriose, toracentesi, paracentesi ecc.); posizionamento di 20 cateteri vescicali e di 20 sondini nasogastrici; esecuzione e refertazione di 20 esami di fundus oculi; detersione e medicazione di 20 piaghe da decubito, ulcere trofiche, piede diabetico; eseguito personalmente il bilancio idrico, elettrolitico e nutrizionale di almeno 30 pazienti; a4: aver condotto, in almeno 20 casi, la valutazione dell'osteopenia dell'anziano; b) medicina strumentale e laboratoristica: b1: aver eseguito e controfirmato almeno 50 esami ECG; 20 esami doppler dei vasi epiaortici e periferici; 20 esami ecografici addominali; b2: aver discusso con un esperto almeno: 20 esami TC/RMN dell'encefalo; 50 tra RX di torace, rachide, digerente, colon per clisma; 20 esami urodinamici; 20 esami ecocardiografici; 10 esami angiografici; c) valutazione multidimensionale geriatrica: aver coordinato una UVG, stendendo il relativo programma di intervento, in almeno 40 casi di anziani in diversi punti della rete di assistenza geriatrica (intraospedaliera, ospedale diurno, territorio), utilizzando le principali scale di valutazione funzionale (globale, neurologica) e psicometrica; d) geriatria ambulatoriale: aver prestato servizio per almeno 30 giorni complessivi in ognuno dei seguenti ambulatori: m. di Parkinson; demenza; diabetologico; di riabilitazione funzionale; e) medicina d'urgenza: e1: aver prestato servizio per 60 giorni complessivi in un reparto in cui venga praticata la medicina d'urgenza; e2: aver condotto 10 volte le basilari manovre di rianimazione cardiopolmonare su un manichino e, possibilmente, alcune volte su paziente; e3: aver praticato almeno 10 volte ventilazione assistita con pallone AMBU; e4: aver eseguito sotto controllo almeno 3 volte una defibrillazione elettrica. Infine, lo specializzando deve aver partecipato alla conduzione, secondo le norme di buona pratica clinica, di almeno 3 sperimentazioni cliniche controllate. Nel regolamento didattico di Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso specifico. SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN SCIENZA DELL'ALIMENTAZIONE Art. 1. - La scuola di specializzazione in scienza dell'alimentazione risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. Art. 2. - La scuola ha lo scopo di approfondire sul piano scientifico le conoscenze di coloro che si dedicano allo studio della scienza dell'alimentazione circa la nutrizione umana in condizioni fisiologiche, la nutrizione clinica, gli aspetti igienici ecologici tecnologici ed economico sociali dell'alimentazione nonche' fornire sul piano tecnico una preparazione pratica specifica. Art. 3. - La scuola di specializzazione in scienza dell'alimentazione si articola nei seguenti indirizzi: indirizzo di nutrizione clinica; indirizzo di nutrizione applicata, per laureati in scienze biologiche e farmacia; indirizzo tecnologico alimentare, per laureati in chimica, medicina veterinaria, chimica e tecnologia fannaceutica, scienza delle preparazioni alimentari. Art. 4. - Il corso ha la durata di 4 anni. Art. 5. - Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia dell'Universita' degli studi di Roma "Tor Vergata", con sede amininistrativa presso il dipartimento di medicina interna e quelle del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli d'intesa di cui all'art. 6, comma 2, del decreto legislativo n. 502/92 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientifico disciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. Inoltre l'Istituto nazionale della nutrizione. Art. 6. - Il numero massimo degli specializzandi che possono essere ammessi e' determinato nel numero di 10 tenuto conto delle capacita' delle strutture di cui all'art. 5. Tabella A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori scientifico-disciplinari. Area propedeutica (comune ai tre indirizzi della scuola). Gli specializzandi del primo anno dei tre indirizzi dovranno aggiornare le conoscenze di biochimica, di statistica, di igiene in funzione di una specifica applicazione ai problemi della nutrizione. La biochimica della nutrizione consentira' allo specializzando di affrontare lo studio dell'organismo come complesso omeopatico che si avvale di meccanismi di regolazione enzimatica e ormonali influenzati anche dallo stato di nutrizione delle cellule. La chimica degli alimenti consentira' allo specializzando di conoscere le proprieta' strutturali e la reattivita' chimica dei nutrienti, cosi' come la composizione degli alimenti in nutrienti antinutrienti non nutrienti e le eventuali modificazioni che possono intervenire a carico di questi composti durante i processi tecnologici. La statistica applicata alla nutrizione consentira' alla specializzando di utilizzare gli elementi di base delle statistiche descrittive, delle leggi delle probabilita', di quelle del campionamento e delle inferenza statistica. L'igiene degli alimenti consentira' allo specializzando di acquisire le metodologie di identificazione delle malattie trasmissibili con gli alimenti e la legislazione necessaria per la prevenzione e controllo. Considerando l'importanza che l'industria alimentare assume nei consumi alimentari della popolazione, lo studente del primo anno dei tre indirizzi dovra' conoscere le principali operazioni unitarie cui gli alimenti sono sottoposti in modo da essere in grado di valutare le modificazioni della qualita' nutrizionale degli alimenti indotte da tali operazioni. Indirizzo di nutrizione clinica (NC) 1) Area di fisiopatologia della nutrizione umana. Obiettivo: lo specializzando dovra' saper definire i bisogni dell'uomo e della popolazione in energia e nutrienti; dovra' conoscere le basi biochimiche dei processi dismetabolici la cui terapia si avvale del trattamento dietetico e individuare le condizioni che provocano disordini congeniti o acquisiti del metabolismo del glucosio, degli aminoacidi, degli acidi grassi, delle basi azotate e del metabolismo minerali, nonche' patologie dovute a errori metabolici legati alla eritropoiesi. Settori: E05B Biochimica clinica, E06A Fisiologia umana, E06B Alimentazione e nutrizione umana, F04A Patologia generale, F07A Medicina interna, E07X Farmacologia. 2) Area epidemiologica. Obiettivo: lo specializzando dovra' aggiornare le sue conoscenze in epidemiologia generale ed acquisire quelle conoscenze che gli permettano di preparare un protocollo sperimentale per lo studio specifico di epidemiologia della nutrizione ed interpretarne successivamente i risultati. Settori: F01X Statistica medica, F22A Igiene generale ed applicata, S01B Statistica per la ricerca sperimentale. 3) Area di nutrizione clinica dell'adulto. Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere significato e modalita' dietoterapie in ausilio della cura delle patologie gastrointestinali, epatobiliari, renali, pancreatiche e cardiocircolatorie. Dovra' conoscere la dietoterapia della carenza di ferro (anche in gravidanza), la dietetica della gestante, della nutrice e dell'anziano. La dietoterapia del sovrappeso corporeo, dell'obesita' e delle magrezze patologiche. Settori: F07A Medicina interna, F07D Gastroenterologia, F07E Endocrinologia, F08A Chirurgia generale, F20X Ginecologia e ostetricia, F23C Scienze infermieristiche ostetrico-ginecologiche, M11E Psicologia clinica. 4) Area di nutrizione clinica dell'eta' evolutiva. Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere e saper applicare i concetti di base dell'alimentazione nel primo anno di vita (allattamento al seno, allattamento artificiale, divezzamento) e quelli dell'alimentazione dal secondo anno di vita all'adolescenza con particolare riguardo per gli aspetti che si riferiscono al ruolo che svolge l'attivita' fisica sui bisogni in energia in eta' evolutiva ed in particolare l'attivita' sportiva non agonistica nel periodo scolastico. Lo specializzando dovra' anche conoscere gli aspetti teorici e la pratica clinica del recupero dei deficit nutrizionali in eta' evolutiva e le modalita' di intervento nelle sindromi da malassorbimento. Settori: F07A Medicina interna, F08A Chirurgia generale, F19A Pediatria generale specialistica, F23B Scienze infermieristiche pediatriche. 5) Area dell'organizzazione dei servizi dietetici ospedalieri. Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere finalita', strutture e modello organizzativo del servizio dietetico ospedaliero, la dieta del paziente ospedalizzato, l'alimentazione artificiale del paziente ospedalizzato, le interferenze tra farmaci ed alimentazione, il day-hospital e l'ambulatorio specializzato. Egli dovra' anche conoscere anche il ruolo del servizio dietetico ospedaliero nel territorio o l'assistenza dietoterapica domiciliare. Settori: F22A Igiene generale ed applicata, F23E Scienze tecniche dietetiche applicate, F23A Scienze infermieristiche generali e cliniche. Indirizzo di nutrizione applicata (NA) 1) Area di statistica dei consumi alimentari. Obiettivi: lo specializzando deve apprendere e saper applicare le conoscenze fondamentali per il rilevamento statistico dei consumi alimentari nella popolazione e quelle per il trattamento, l'elaborazione ed interpretazione nutrizionale ed economica dei risultati. Una particolare attenzione sara' data all'analisi dei dati mediante l'impiego dell'informatica. Settori: C01B Chimica merceologica, F01X Statistica medica, S01B Statistica per la ricerca sperimentale. 2) Area di dietologia fisiologica. Obiettivo: lo specializzando dovra' apprendere il ruolo degli alimenti nel soddisfare i bisogni in energia e nutrienti dell'uomo a partire dalle abitudini alimentari delle popolazioni e dovra' apprendere a comporre regimi alimentari normali fisiologici mediante l'uso della tabella di composizione degli alimenti basandosi, altresi, sulle conoscenze propedeutiche di chimica degli alimenti e di tecnologie alimentari per valutare l'influenza eventuale di queste ultime sulla qualita' nutrizionale dei regimi composti. Settori: C09X Chimica bromatologica, E04A Fisiologia generale, E05A Biochimica, E06A Alimentazione e nutrizione umana, F23E Scienze tecniche dietetiche applicate. 3) Area della sorveglianza alimentare della popolazione e degli interventi alimentari. Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere le metodologie e le procedure per fornire, mediante gli studi sui consumi alimentari le informazioni necessarie per l'analisi delle cause e dei fattori associati che determinano problemi nutrizionali nelle popolazioni e seguirne la loro evoluzione. Lo specializzando dovra' anche apprendere a formulare ed eseguire interventi alimentari di carattere sociale. Settori: E06B Alimentazione e nutrizione umana, F01X statistica medica, F22A Igiene generale ed applicata, S01B Statistica per la ricerca sperimentale. 4) Area della qualita' nutrizionale degli alimenti. Obiettivo: partendo dalla biochimica delle classi di composti di interesse nutrizionale (aminoacidi, acidi grassi, saccaridi, ecc.) e dalla loro biodisponibilita' in funzione dei vari componenti del regime alimentare, lo specializzando dovra' saper definire il valore nutrizionale degli alimenti in riferimento al fabbisogno in nutrienti. Settori: E04A Fisiologia generale, E05A Biochimica, E06A Fisiologia umana, E06B Alimentazione e nutrizione umana, F22A Igiene generale e applicata. 5) Area dell'educazione e dell'informazione alimentare. Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere gli elementi delle tecniche della comunicazione di massa in materia di alimentazione e di nutrizione. Egli dovra' anche essere capace di definire gli obiettivi e i programmi dell'informazione alimentare in relazione all'organizzazione sociale a cui essa si riferisce e compiere un'analisi dei progetti delle comunicazioni di massa applicata all'informazione alimentare e saperne valutare i risultati. Settori: E06A Fisiologia umana, E06B Alimentazione e nutrizione umana. Indirizzo tecnologico alimentare (TA) 1) Area di chimica degli alimenti. Obiettivo: mediante l'apprendimento dei metodi di analisi dei principali componenti alimentari e delle principali metodologie della analisi chimica strumentale, lo specializzando dovra' essere capace di eseguire l'analisi e il controllo dei prodotti alimentari. Settori: C01A Chimica analitica, C01B Chimica merceologica, C09X Chimica bromatologica, E05A Biochimica. 2) Area della qualita' nutrizionale e sensoriale degli alimenti e della loro sicurezza d'uso. Obiettivo: lo specializzando dovra' sapere definire il ruolo nutrizionale degli alimenti partire dalla loro composizione chimica e dalla biodisponibilita' dei nutrienti in essi presenti e dovra' saper delineare un indirizzo igienico sanitario preventivo e di controllo attraverso la valutazione dei contaminanti volontari e involontari in essi presenti. Allo scopo di condurre una valutazione quanto piu' completa possibile, della qualita' totale di un alimento, lo specializzando dovra' anche essere capace di compiere rilevamenti sulle proprieta' organolettiche degli alimenti o sulla loro comodita' d'uso. Settori: E04A Fisiologia generale, E05A Biochimica, E06B Alimentazione e nutrizione umana, F22A Igiene generale ed applicata. 3) Area delle operazioni unitarie delle tecnologie alimentari. Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere i principi delle tecnologie che hanno importanza nelle industrie alimentari attraverso un esame degli spetti teorici delle operazioni unitarie e la descrizione per ciascuna operazione degli impianti industriali disponibili con i differenti campi di applicazione. In tale modo lo specializzando dovra' avere la capacita' di fare delle scelte progettuali in funzione delle ipotesi di lavoro collegate al tipo di alimento da trattare, alla capacita' produttiva, ai fattori economici e alla qualita' del prodotto finito. Settori: E12X Microbiologia generale, G08A Scienza e tecnologia dei prodotti alimentari, G08B Chimica industriale e tecnologica. 4) Area dei processi tecnologici. Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere i processi produttivi nei principali settori agro-alimentari (cereali, materie grasse, lattiero-casearie, carni e pesci, bevande alcoliche) con analisi critica delle diverse soluzioni adottate in modo di essere in grado di fare una valutazione di funzione dei principali parametri qualitativi biologici applicabili alle biotecnologie con particolare riguardo per i processi fermentativi per la produzione di acidi organici e per la produzione ed applicazione di enzimi per il recupero di nutrienti da sottoprodotti agro-alimentari. Settori: C10X Chimica e biotecnologia delle fermentazioni, G09B Nutrizione e alimentazione animale, I15C Impianti chimici, I15F Ingegneria chimica biotecnologica. Tabella B. - Standard complessivo di addestramento professionalizzante. C1 - Indirizzo di nutrizione clinica. Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma in scienza dell'alimentazione indirizzo di nutrizione clinica, deve: aver svolto almeno 20 valutazioni di composizione corporea con metodo antropometrico e mediante impedenziometria bioelettrica; aver svolto almeno 50 test diagnostici dinamici e funzionali nell'area della nutrizione clinica dell'adulto e dell'individuo nell'eta' evolutiva; aver preparato almeno un protocollo di studio di epidemiologia della nutrizione; aver posizionato almeno 10 volte il sondino naso-gola e la cannula in vena periferica per l'alimentazione artificiale; aver effettuato almeno 10 bilanci di azoto in pazienti ospedalizzati. Costituiscono attivita' di perfezionamento opzionali (obbligatorie almeno due su tre): a) nutrizione artificiale: aver acquisito esperienza sulle procedure che si eseguono nella nutrizione enterale e parenterale e nell'allestimento delle sacche contenenti i liquidi nutritivi da somministrare nel paziente e nella gestione del sistema di infusione per un periodo non inferiore ad un semestre; b) nutrizione clinica nella patologia del metabolismo: aver frequentato per un periodo non inferiore ad un semestre un reparto di medicina generale, partecipando attivamente alla gestione clinica di pazienti affetti da patologie di carattere metabolico (diabete, dislipidemie, ecc.) la cui terapia si avvale di trattamento diabetico; c) nutrizione clinica nella patologia dei deficit nutrizionali: aver partecipato in Italia o nei Paesi in via di sviluppo al recupero nutrizionale di soggetti affetti da malattie da carenza e/o eccesso energetico, proteico e vitaminico per un periodo non inferiore a un semestre. C2 - Indirizzo di nutrizione applicata. Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma in scienza dell'alimentazione nell'indirizzo di nutrizione applicata, deve: aver gestito una banca di carattere nutrizionale su computer; aver eseguito per almeno 15 alimenti un'analisi chimica centesimale di nutrienti comprendente lipidi, protidi, fibre, vitamine A, B1, B2, PP, calcio, ferro; aver preparato almeno 30 schemi dietetici riferentisi a comunita' di sesso e eta' differenti; aver effettuato almeno 50 esami entropometrici su individui in eta' evolutiva e aver valutato con opportune tabelle, il livello di accrescimento. aver effettuato, almeno o su 10 campioni di alimenti, analisi chimiche che prevedano l'utilizzazione di HPLC e gascromatografo. Costituiscono attivita' di perfezionamento opzionali (obbligatorio almeno due su tre previste): a) statistica dei consumi alimentari: aver acquisito mediante soggiorno di studio di almeno un semestre in una unita' di informatica e di statistica, conoscenze avanzate sulle principali metodologie di elaborazione di dati sui consumi alimentari della popolazione; b) biochimica della nutrizione: aver frequentato per almeno un semestre un istituto di ricerca dove si effettuano studi sui principali meccanismi biochimici della nutrizione e dimostrare di aver acquisto conoscenze avanzate sulle principali tecniche utilizzate; c) dietetica delle comunita': aver partecipato per almeno un semestre alle attivita' di alimentazione di comunita' e dimostrare di aver acquisito conoscenze avanzate sulla definizione delle tabelle dietetiche, sui metodi di controllo della qualita' igienica e nutrizionale degli alimenti utilizzati, sui metodi di gestione della refezione e sulle valutazioni antropometriche dello stato di nutrizione degli utenti della refezione comunitaria. C3 - Indirizzo tecnologico alimentare. Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma in scienza dell'alimentazione nell'indirizzo tecnologico alimentare, deve: aver effettuato su almeno 15 alimenti l'analisi chimica degli acidi grassi e degli aminoacidi dimostrando di conoscere a fondo la strumentazione analitica di base e quella specifica; aver effettuato per almeno novanta giorni un soggiorno di studio presso un'industria di trasformazione di prodotti di origine animale (carni, pesci, prodotti lattiero-caseari); aver effettuato per almeno novanta giorni un soggiorno di studio presso un'industria di trasformazione di prodotti di origine vegetale. Costituiscono attivita' di perfezionamento opzionali (obbligatorie almeno due su tre previste): a) analisi chimica degli alimenti: aver acquisito mediante soggiorno di studio di almeno un semestre in un istituto di ricerca, una solida esperienza sui principali metodi di analisi chimica correttamente utilizzati per l'analisi chimica dei prodotti alimentari (nutrienti e sostanze xenobiotiche); b) tecnologia dell'industria alimentare: aver acquisito mediante soggiorno di studio di almeno un semestre in industrie alimentari, una conoscenza approfondita sulle principali operazioni unitarie di trasformazione, alla gestione tecnica della strumentazione sul controllo di qualita' dei prodotti; c) biotecnologie alimentari: aver acquisito mediante soggiorno di studio di almeno un semestre in istituti di ricerche e industrie alimentari le tecniche e le procedure della fermentazione alcolica (produzione di vino, birra e etanolo) e della fermentazione dei prodotti lattiero-caseari, che quella per lo studio, il riconoscimento e il miglioramento dei ceppi produttivi. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 31 ottobre 1996 Il rettore