UNIVERSITA' DI ROMA «TOR VERGATA»

DECRETO RETTORALE 31 ottobre 1996 

  Modificazioni allo statuto dell'Universita' afferenti la scuola
di specializzazione in medicina e chirurgia.
(GU n.273 del 21-11-1996)

                             IL RETTORE
  Visto  lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi  di  Roma   "Tor
Vergata",  approvato  con  decreto del Presidente della Repubblica 29
ottobre 1980, n. 1137, e successive modificazioni;
  Visto  il  testo  unico  delle  leggi   sull'istruzione   superiore
approvato  con  regio  decreto  31 agosto 1933, n. 1592, e successive
modificazioni ed integrazioni;
  Vista la legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982,  n.
162,  concernente  il riordino delle scuole dirette a fini speciali e
delle scuole di specializzazione;
  Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge 19  novembre  1990,  n.  341,  sulla  riforma  degli
ordinamenti didattici universitari;
  Visti  i  decreti ministeriali 31 maggio 1995 e 3 luglio 1996 con i
quali sono stati modificati gli ordinamenti didattici delle scuole di
specializzazione della facolta' di medicina e chirurgia;
  Viste  le  proposte  di  modifica  dello  statuto  formulate  dalle
autorita' accademiche;
  Sentito  il  parere favorevole espresso dal Consiglio universitario
nazionale.
                              Decreta:
  Lo statuto dell'Universita' degli studi di Roma  "Tor  Vergata"  e'
cosi' ulteriormente modificato:
                           Articolo unico
  Sono  istituite  ed attivate, a partire dall'anno accademico 96/97,
le seguenti scuole di specializzazione del settore medico  che  vanno
ad  aggiungersi  nell'elenco delle scuole di specializzazione, di cui
al titolo X dello statuto:
   allergologia e immunologia clinica;
   dermatologia e venereologia;
   geriatria;
   scienza dell'alimentazione.
                               Capo I
            NORME COMUNI ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE
  Il  presente  ordinamento  generale  si  applica  alle  scuole   di
specializzazione  abilitate  alla  formazione  di medici specialisti.
L'elenco di dette  specializzazioni  e'  formato  ed  aggiornato  con
decreto  del  Ministro  dell'universita' e della ricerca scentifica e
tecnologica di concerto con  quello  della  sanita'  in  accordo  con
l'art. 1 del decreto legislativo n. 257/1991.
  Art.  1  (Istituzione  finalita'  titolo  conseguito). - 1.1. Nelle
universita' sono istituite le scuole  di  specializzazione  dell'area
medica eventualmente articolate in indirizzi.
  1.2.  Le  scuole  hanno  lo scopo di formare medici specialisti nel
settore dell'area medica.
  1.3. Le scuole rilasciano il titolo di specialista nello  specifico
settore.
  1.4.   Le   universita'   possono   istituire   altresi'  corsi  di
aggiornamento, ai sensi e con le modalita' previste dall'art. 6 della
legge n. 341/1990. A tali corsi si applicano le norme attuative della
Direttiva CEE 92/98, recepite con il decreto legislativo n. 541/1992.
  Art.  2  (Organizzazione  delle scuole). - 2.1. La durata del corso
degli  studi  per   ogni   singola   specializzazione   e'   definito
nell'ordinamento didattico specifico della scuola.
  2.2.  Ciascun  anno  di corso prevede di norma 200 ore di didattica
formale e seminariale ed attivita' di tirocinio guidate da effettuare
frequentando le strutture sanitarie delle  scuole  universitarie  e/o
ospedaliere   convenzionate,   sino   a  raggiungere  l'orario  annuo
complessivo previsto per il personale medico a tempo  pieno  operante
nel  Servizio  sanitario  nazionale.  Tali  ordinamenti delle singole
scuole disciplinano gli specifici standards formativi.
  2.3. Concorrono  al  funzionamento  delle  scuole  le  facolta'  di
medicina  e  chirurgia,  i  dipartimenti  e  gli  istituti nonche' le
strutture ospedaliere eventualmente convenzionate.
  2.4. Le strutture ospedaliere  convenzionabili  debbono  rispondere
nel  loro  insieme a tutti i requisiti di idoneita' di cui all'art. 7
del decreto legislativo n. 257/1991.
  2.5. Rispondono automaticamente a tali requisiti  gli  Istituti  di
ricovero e cura a carattere scientifico, operanti in settori coerenti
con  quello  proprio  della  scuola  di specializzazione. Le predette
strutture  non  universitarie  sono  individuate  con  i   protocolli
d'intesa  di cui allo stesso art. 6, comma 2, del decreto legislativo
n. 502/1992.
  2.6. La formazione deve avvenire nelle strutture  universitarie  ed
in   quelle   ospedaliere   convenzionate,   intese   come  strutture
assistenziali tali da garantire, oltre ad una  adeguata  preparazione
teorica,  un congruo addestramento professionale pratico, compreso il
tirocinio nella misura stabilita dalla normativa  comunitaria  (legge
n. 428/1990 e decreto legislativo n. 257/1991).
  2.7.  Fatti  salvi i criteri generali per la regolamentazione degli
accessi, previsti dalle norme vigenti, ed in base alle risorse  umane
e  finanziarie  ed  alle  strutture ed attrezzature disponibili, ogni
scuola e' in grado  di  accettare  un  numero  massimo  di  iscritti,
determinato  per  ciascun  anno  di  corso  ed  in  totale. Il numero
effettivo  degli  iscritti  e'   determinato   dalla   programmazione
nazionale, stabilita di concerto tra il Ministero della sanita' ed il
Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica,
e  dalla  successiva ripartizione dei posti tra le singole scuole. Il
numero degli iscritti a ciascuna  scuola  non  puo'  superare  quello
totale  previsto  dallo  statuto, in caso di previsione statutaria di
indirizzi riservati a laureati non medici, lo  statuto  della  scuola
indica il numero massimo degli iscrivibili.
  2.8.  Sono ammessi al concorso di ammissione alla scuola i laureati
del corso  di  laurea  in  medicina  e  chirurgia  nonche',  per  gli
specifici  indirizzi, laureati non medici. Le lauree sono specificate
nelle singole tipologie. Sono altresi' ammessi al concorso coloro che
siano in possesso di titolo di studio, conseguito presso  universita'
straniere   e   ritenuto   equipollente  dalle  competenti  autorita'
accademiche italiane.
  2.9. I laureati in medicina  e  chirurgia  utilmente  collocati  in
graduatoria  di  merito per l'accesso alle scuole di specializzazione
possono essere iscritti alle  scuole  stesse  purche'  conseguano  il
titolo  di  abilitazione  all'esercizio  professionale entro la prima
sessione utile successiva all'inizio dei singoli corsi. Durante  tale
periodo  i predetti specializzandi acquisiscono conoscenze teoriche e
le prime nozioni pratiche nell'ambito di una  progressiva  assunzione
di responsabilita' professionale.
  Art.  3  (Piano di studi di addestramento professionale). - 3.1. Il
consiglio della scuola e' tenuto a  determinare  l'articolazione  del
corso  di  specializzazione  ed  il  relativo  piano  degli studi nei
diversi anni e nelle strutture di cui al precedente articolo 2.3.
   Il consiglio della scuola, al fine di conseguire lo scopo  di  cui
all'art.  1.2  e  gli  obiettivi  previsti  nel successivo art. 3.2 e
specificati nelle tabelle A) e B) relative agli  standards  formativi
specifici per ogni specializzazione, determina pertanto, nel rispetto
del diritto dei malati:
    a)   la  tipologia  delle  opportune  attivita'  didattiche,  ivi
comprese le attivita' di laboratorio pratiche e di tirocinio;
    b)  la  suddivisione  nei  periodi  temporali   delle   attivita'
didattica teorica e seminariale, di quella di tirocinio e le forme di
tutorato.
  3.2.  Il  piano  degli  studi  e' determinato dal consiglio di ogni
scuola  nel  rispetto  degli  obiettivi  generali  e  di  quelli   da
raggiungere  nelle  diverse  aree,  degli  obiettivi  specifici e dei
relativi settori scientifico-disciplinari riportati per ogni  singola
specializzazione nella specifica tabella A.
   L'organizzazione   del  processo  di  addestramento  ivi  compresa
l'attivita' svolta in prima persona,  minima  indispensabile  per  il
conseguimento del diploma, e' attuata nel rispetto di quanto previsto
per ogni singola specializzazione nella specifica tabella B.
  3.3.  Il  piano  dettagliato  delle  attivita'  formative di cui ai
precedenti commi 3.1 e 3.2 e' deliberato dal consiglio della scuola e
reso pubblico nel manifesto annuale degli studi.
  Art. 4 (Programmazione  annuale  delle  attivita'  e  verifica  del
tirocinio).  -  4.1. All'inizio di ciascun anno di corso il consiglio
della scuola programma le attivita' comuni per gli  specializzandi  e
quelle specifiche relative al tirocinio.
  4.2.  Per  tutta  la  durata  della  scuola gli specializzandi sono
guidati nel loro percorso formativo da tutori  designati  annualmente
dal consiglio della scuola.
  4.3.  Il  tirocinio  e'  svolto nelle strutture universitarie ed in
quelle ospedaliere convenzionate. Lo svolgimento della  attivita'  di
tirocinio  e l'esito positivo del medesimo sono attestati dai docenti
ai quali sia affidata la responsabilita' didattica, in servizio nelle
strutture presso cui il medesimo tirocinio sia stato svolto.
  4.4. Il consiglio della  scuola  puo'  autorizzare  un  periodo  di
frequenza all'estero in strutture universitarie ed extrauniversitarie
coerenti  con  le finalita' della scuola per periodi complessivamente
non superiori ad un anno.   A conclusione del  periodo  di  frequenza
all'estero,  il  consiglio della scuola puo' riconoscere utile, sulla
base di idonea  documentazione,  l'attivita'  svolta  nelle  suddette
strutture estere.
  Art.  5  (Esame  di  diploma).  -  5.1. L'esame finale consta nella
presentazione di un elaborato scritto su una tematica coerente con  i
fini  della specializzazione, assegnata allo specializzando almeno un
anno prima dell'esame stesso  e  realizzata  sotto  la  guida  di  un
docente della scuola.
  5.2.  La  commissione  d'esame  per il conseguimento del diploma di
specializzazione e' nominata  dal  rettore  dell'Ateneo,  secondo  la
vigente normativa.
  5.3.  Lo  specializzando,  per essere ammesso all'esame finale deve
aver frequentato in misura corrispondente al monte ore previsto, aver
superato gli esami annuali ed il tirocinio ed aver condotto in  prima
persona,  con progressiva assunzione di autonomia professionale, atti
medici  specialistici  certificati  secondo  lo  standards  nazionale
specifico riportato nelle tabelle B.
  Art.  6  (Protocolli d'intesa e convenzioni). - 6.1. L'universita',
su proposta del consiglio della singola scuola e del consiglio  della
facolta'  di  medicina e chirurgia quando trattasi di piu' scuole per
la stessa convenzione, puo' stabilire protocolli di intesa  ai  sensi
del  comma  2  dell'art. 6 del decreto legislativo n. 502/1992, per i
fini di cui all'art. 16 del medesimo decreto legislativo.
  6.2. L'universita' su proposta del  consiglio  della  scuola,  puo'
altresi'  stabilire  convenzioni  con  enti  pubblici  o  privati con
finalita'  di  sovvenzionamento  per  lo  svolgimento  di   attivita'
coerenti con gli scopi della scuola.
  Art. 7 (Norme finali). - 7.1. Le tabelle A e B, che definiscono gli
standards  nazionali  per  ogni  singola  tipologia  di scuola (sugli
obiettivi formativi relativi ai settori scientifico  disciplinari  di
pertinenza   e   sull'attivita'   minima   dello  specializzando  per
l'ammissione all'esame finale),  sono  decretate  ed  aggiornate  dal
Ministro  dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica,
con le procedure di cui all'art. 9  della  legge  n.  341/1990).  Gli
standards sono applicati a tutti gli indirizzi previsti.
  7.2.  La  tabella  relativa  ai  requisiti  minimi necessari per le
strutture convenzionabili e' decretata ed aggiornata con le procedure
di cui all'art. 7 del decreto legislativo n. 257/1991.
  7.3. Le scuole di specializzazione che non  si  adeguino  al  nuovo
ordinamento  entro  l'anno  accademico immediatamente successivo alla
pubblicazione dell'ordinamento didattico nazionale  cessano  la  loro
attivita'.
 Art.   8   (Ordinamento  nazionale  scuole).  -  Al  settore  medico
affluiscono le seguenti scuole di specializzazione,  oltre  a  quelle
che saranno aggiunte con successivi decreti:
   Allergologia e immunologia clinica;
   Dermatologia e venereologia;
   Geriatria;
   Scienza dell'alimentazione.
                   UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA
                            "TOR VERGATA"
             SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN ALLERGOLOGIA
                       ED IMMUNOLOGIA CLINICA
  Art.  1.  -  La  scuola  di  specializzazione  in  allergologia  ed
immunologia clinica risponde alle  norme  generali  delle  scuole  di
specializzazione dell'area medica.
  Art. 2. - La scuola ha lo scopo di formare medici specialistici nel
settore   professionale   della   prevenzione,  diagnosi,  terapia  e
riabilitazione delle malattie immunologiche e allergiche.
  Art.  3.  -  La  scuola  rilascia  il  titolo  di  specialista   in
allergologia ed immunologia clinica.
  Art. 4. - Il corso ha la durata di 4 anni.
  Art.  5.  -  Concorrono  al funzionamento della scuola le strutture
della facolta' di medicina e chirurgia dell'Universita'  degli  studi
di Roma "Tor Vergata", con sede amministrativa presso il dipartimento
di  medicina  interna,  via di Tor Vergata, 135 e quelle del Servizio
sanitario  nazionale  individuate  nei  protocolli  d'intesa  di  cui
all'art.  6,  comma  2,  del  decreto  legislativo  n. 502/1992 ed il
relativo   personale   universitario    appartenente    ai    settori
scientifico-disciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del
Servizio  sanitario  nazionale delle corrispondenti aree funzionali e
discipline.
  Art. 6. - Il numero massimo degli specializzandi che possono essere
ammessi per anno e' stabilito in numero 3.
TABELLA A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi
  settori scientifico-disciplinari. A.1 - Area disciplinare di
  fisiopatologia generale.
   Obiettivo: ampliare  e  approfondire  le  conoscenze  fondamentali
relative all'ontogenesi ed all'organizzazione strutturale del sistema
immunitario,  al suo funzionamento; conoscere i meccanismi di lesione
e di  riparazione  tessutale  e  le  possibili  correlazioni  con  la
patologia allergica e immunologica.
  Settori:  E04B  Biologia  molecolare, F04A Patologia generale, F07A
medicina interna.
 A.2 - Area disciplinare di immunopatologia.
  Obiettivo:  conoscere  le  alterazioni  fondamentali  degli  organi
linfoidi,  le  alterazioni funzionali e i meccanismi di controllo del
sistema immunitario, nonche'  le  cause  determinanti,  il  substrato
immunogenetico   e  le  lesioni  ad  essi  corrispondenti;  i  quadri
morfologici da un punto di  vista  anatomo  ed  istopatologico  delle
principali     malattie     immunologiche     e     delle    malattie
linfoproliferative;  conoscere  i  meccanismi   patogenetici   e   le
implicazioni  di  ordine  immunologico  nel  corso  delle  principali
malattie infettive; con particolare  riferimento  alla  patologia  da
HIV;  conoscere  i  meccanismi di azione, il metabolismo, gli effetti
terapeutici e avversi dei farmaci e presidi utilizzati nelle malattie
allergiche ed immunologiche.
  Settori: E07X Farmacologia; F04A Patologia generale; F04B Patologia
clinica;  F06A  Anatomia  patologica;  F07A  Medicina  interna;  F071
Malattie infettive.
  A.3 - Area disciplinare di laboratorio.
  Obiettivo:  saper  eseguire  studi statistici ed epidemiologici nel
campo  delle  malattie  allergiche  ed  immunologiche;  conoscere  ed
interpretare  le  tecniche  relative alla diagnostica allergologica e
immunologica.
  Settori: F01X  Statistica  medica;  F04B  Patologia  clinica;  F22A
Igiene generale ed applicata.
  A.4 - Area disciplinare di laboratorio.
  Obiettivo:   conoscere,   eseguire   ed   interpretare   le   prove
allergologiche in vivo e le metodologie di diagnostica  immunologica,
istopatologica, sierologica, cellulare e allergologica.
  Settori: F07 Medicina interna; F04B Patologia clinica.
  A.5 - Area disciplinare di clinica e terapia.
  Obiettivo: saper riconoscere i sintomi e i segni clinico-funzionali
con  cui  si manifestano le malattie immunologiche ed allergologiche;
saper  risolvere  i  problemi  clinici;  definire   la   prognosi   e
pianificare  la  terapia  delle malattie suddette; mettere in atto le
misure  di  prevenzione  primaria  e  secondaria  in questa classe di
pazienti; conoscere i principi e saper  pianificare  ed  eseguire  la
terapia delle malattie allergiche ed immunologiche.
  Settore:   F07A   Medicina  interna;  F07B  Malattie  dell'apparato
respiratorio; F07G  Malattie  del  sangue;  F07H  Reumatologia;  F17X
Malattie  cutanee e veneree; F15A Otorinolaringoiatria; F14X Malattie
dell'apparato visivo; F19A Pediatria generale e  specialistica;  F22C
Medicina del lavoro.
TABELLA B - Standard complessivo di addestramento
  professionalizzante.
  Lo  specializzando, per essere ammesso all'esame finale di diploma,
deve   aver   eseguito   personalmente   i   seguenti    procedimenti
specialistici:
    a) diagnosi microscopica: allestimento e lettura, assistiti da un
docente, di almeno 50 preparati complessivi per lo studio citologico,
citochimico,  ed  immunoistochimico  di campioni di sangue di midollo
osseo e di organi linfoidi,  in  condizioni  normali  e  patologiche,
comprese    quelle    relative   alle   malattie   autoimmuni,   alle
immunodeficienze, alle malattie immunoproliferative ed alle  malattie
allergiche;
    b)  diagnostica  immunologica sierologica e dei fluidi biologici:
esecuzione  e  lettura,  assistiti  da  un  docente,  di  almeno  500
globalmente  considerati  test  per  il  dosaggio  delle Ig (classi e
sottoclassi), per la determinazione degli immunocomplessi circolanti,
per il dosaggio dei fattori di  complemento,  per  la  determinazione
degli  anticorpi-organo e non organo-specifici, per il dosaggio delle
immunoglobuline   IgE   specifiche,   delle   precipitine   e   delle
crioproteine,  per  il  dosaggio  delle citochine e degli antigeni di
membrana e di antigeni in forma solubile;
    c) diagnostica di immunologia cellulare:
     c.1 esecuzione ed interpretazione, assistite da un  docente,  di
almeno 100 test complessivi per la caratterizzazione fenotipica delle
cellule  mononucleate ottenute dal sangue periferico e/o dagli organi
e tessuti linfoidi,  e/o,  dal  midollo  osseo,  e/o  dai  versamenti
sierosi, e/o dal liquido di lavaggio broncoalveolare, e/o dal liquor;
     c.2  esecuzione  e  interpretazione, assistite da un docente, di
almeno   50   tests   complessivi   di   funzionalita'   linfocitaria
(proliferazione linfocitaria indotta da mitogeni ed antigeni; coltura
mista linfocitaria; citotossicita') e tipizzazione degli antigeni del
sistema maggiore di istocompatibilita';
    d)    diagnostica    allergologica   in   vivo:   esecuzione   ed
interpretazione di test allergologici in vivo (cutireazioni e test di
provocazione specifici) in almeno 200 pazienti;
    e) atti medici  specialistici  relativi  all'inquadramento,  allo
studio e alla terapia di almeno 200 pazienti, necessari a raggiungere
i seguenti obiettivi:
     e.1 approfondimento in senso immunologico dell'anamnesi;
     e.2 schematizzazione dei principali dati anamnestici e di quelli
semeiologici relativi ai pazienti esaminati;
     e.3  ricerca  di elementi suggestivi per la presenza di malattie
di ordine allergo-immunologico nel contesto  di  un  esame  obiettivo
generale;
     e.4  pianificazione  del procedimento diagnostico concernente le
principali malattie allergiche ed immunologiche;
     e.5  interpretazione  corretta  dei  risultati  delle   indagini
comprese nella pianificazione del procedimento diagnostico;
     e.6 esecuzione di manovre strumentali atte ad ottenere materiali
biologici utilizzabili ai fini diagnostici;
     e.7  predisporre  e  prevedere  idonei  parametri  di  controllo
periodico della malattia;
     e.8 pianificazione  ed  esecuzione  dei  protocolli  terapeutici
utilizzabili per le principali malattie allergiche ed immunologiche;
     e.9  monitoraggio  periodico,  sia  clinico che laboratoristico,
degli  effetti  benefici  e  di  quelli  indesiderati  della  terapia
immunologica e anti-allergica;
     e.10  conoscenza  dei  principi  relativi alla profilassi e alla
terapia delle principali malattie infettive;
     e.11    conoscenza    delle    caratteristiche    dei    farmaci
chemioterapici,   citostatici,   antibiotici  e  dei  principi  della
immunoterapia specifica per allergopatie.
  Infine, lo specializzando deve aver  partecipato  alla  conduzione,
secondo   le   norme   di   buona   pratica   clinica,  di  almeno  3
sperimentazioni cliniche controllate.
  Nel   regolamento   didattico   d'Ateneo   verranno   eventualmente
specificate  le  tipologie dei diversi interventi ed il relativo peso
specifico.
              STATUTO DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE
                   IN DERMATOLOGIA E VENEREOLOGIA
  Art.  1.  -  La  scuola  di  specializzazione  in  dermatologia   e
venereologia   risponde   alle   norme   generali   delle  scuole  di
specializzazione dell'area medica.
  Art. 2. - La scuola in dermatologia e venereologia ha lo  scopo  di
formare     specialisti     nel     settore    professionale    della
dermato-venereologia;  compresa   la   cosmetica,   la   dermatologia
tropicale e la dermatologia allergologica e professionale.
  Art.   3.  -  La  scuola  rilascia  il  titolo  di  specialista  in
dermatologia e venereologia.
  Art. 4. - Il corso ha la durata di quattro anni.
  Art. 5. - Concorrono al funzionamento  della  scuola  le  strutture
della  facolta'  di  medicina  e  chirurgia  dipartimento di medicina
interna, cattedra di dermatologia e quelle individuate nei protocolli
d'intesa di cui all'art. 6,  comma  2,  del  decreto  legislativo  n.
502/1992  ed  il  relativo  personale  universitario  appartenente ai
settori scientifico disciplinari di  cui  alla  tabella  A  e  quello
dirigente  del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree
funzionali e discipline.
  Art. 6. - Il numero massimo degli specializzandi che possono essere
ammessi e' determinato nello statuto di ogni singola  scuola,  tenuto
conto delle capacita' formative delle strutture di cui all'art. 5. Il
numero  effettivo  degli iscritti e' determinato dalla programmazione
nazionale, stabilita di concerto tra il Ministero della sanita' ed il
Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica,
pertanto si propone il numero di sei iscritti  per  anno,  come  gia'
indicato  nell'ordinamento  del  Ministero  dell'universita'  e della
ricerca scientifica e tecnologica per l'anno accademico 1995/96.
Tabella A. - Area di addestramento professionale e relativi settori
  tecnico-scientifico-disciplinari.
  A. - Area propedeutica e di fisiopatologia cutanea.
  Obiettivo:   lo   specializzando   deve  apprendere  le  conoscenze
fondamentali di anatomia, genetica della pelle e dei suoi annessi, di
oncologia,  di  immunologia,  nonche'  le  conoscenze  avanzate   dei
meccanismi   eziopatogenetici   che  determinano  l'insorgenza  delle
malattie della pelle e degli annessi cutanei.
  Settori: E04B Biologia molecolare, E05A Biochimica,  E09A  Anatomia
umana, E09B Istologia, F03X Genetica medica, F04A Patologia generale,
F04B Patologia clinica, F17X Malattie cutanee e veneree.
  B. - Area laboratorio e diagnostica dermatologica.
  Obiettivo:   lo   specializzando  deve  acquisire  le  fondamentali
conoscenze teoriche di fisiologia, biochimica, nonche' le tecniche in
tutti i settori  di  laboratorio  e  di  diangostica  applicati  alla
dermatologia    e    venereologia    comprese    la    citopatologia,
l'istopatologia l'immunopatologia, la  diagnostica  ultrastrutturale,
la   diagnostica   per   immagini   la   microbiologia   e  micologie
dermatologiche e la statistica medica.
  Settori:  E06A  Fisiologia  umana,  F01X  Statistica  medica,  F04B
Patologia  clinica,  F05X Microbiologia e microbiologia clinica, F17X
Malattie  cutanee  e  veneree,  F18X  Diagnostica  per   immagini   e
radioterapia.
  C. - Area dermatologia clinica.
  Obiettivo:   lo   specializzando  deve  acquisire  le  fondamentali
conoscenze  teoriche  e  tecniche  necessarie  per   la   valutazione
epidermiologica,  per  la  prevenzione  e  per la diagnosi e terapia,
compresa quella chirurgica e fisioterapica, delle malattie cutanee  e
della  dermatologia  pediatrica,  delle  malattie  immunologiche  con
prevalente  estrinsecazione  cutanea,  delle   malattie   neoplasiche
cutanee.  Lo  specializzando  deve  inoltre saper partecipare a studi
clinici controllati secondo le norme di buona pratica clinica.
  Settori:  E07X  Farmacologia,  E08X  Botanica  farmaceutica,   F01X
statistica   medica,   F070  Malattie  dell'apparato  cardiaco,  F08B
Chirurgia plastica, F17X Malattie cutanee e veneree, FX18 Diagnostica
per immagini eradioterapia, F22B Medicina legale.
  D. - Area dermatologia e allergologia professionale.
  Obiettivo:  lo  specializzando  deve  acquisire   le   fondamentali
conoscenze   teoriche   e  tecniche  necessarie  per  la  valutazione
epidemiologica, per la prevenzione, la diagnosi e  la  terapia  delle
malattie cutanee di natura allergica professionale ed ambientale.
  Settori: F01X Statistica medica, F17X Malattie cutanee e veneree.
  E. - Area venereologica e malattie sessualmente trasmesse.
  Obiettivo:   lo  specializzando  deve  apprendere  le  fondamentali
conoscenze teoriche e tecniche necessarie per  la  valutazione  della
epidemiologia,  la  prevenzione,  la  legislazione,  la diagnosi e la
terapia, compresa quella fisica, delle malattie trasmissibili per via
sessuale compresa l'AIDS.
  Settori: F04A patologia generale, F17X Malattie cutanee e  veneree,
F22A Igiene generale ed applicata.
  F. - Area dermatologica cosmetologica ed estetica.
  Obiettivo:  lo specializzando deve acquisire le conoscenze teoriche
e  pratiche  relative  alle  valutazioni  strumentali  dei  parametri
fisiologici  della  cute  dei test funzionali nonche' alla diagnosi e
terapia degli inestetismi cutanei,  all'etica  professionale  e  alla
legislazione sanitaria.
  Settori:   E07X  Farmacologia,  E08X  Biologia  farmaceutica,  F17X
malattie cutanee e veneree, F22B Medicina legale.
  G. - Area dermatologia tropicale.
  Obiettivo:  lo  specializzando   deve   acquisire   le   principali
conoscenze  teoriche e tecniche per la prevenzione diangosi e terapia
delle malattie dermatologiche tropicali comprese  quelle  insorte  su
cute  caucasica  e  le malattie dermatologiche cosmopolite insorte su
cute nera.
  Settori: F01X Statistica medica, F05X Microbiologia, Fl7X  Malattie
cutanee e veneree, F22A Igiene.
  H. - Dermatologia chirurgica.
  Obiettivo:   lo   specializzando  deve  acquisire  le  fondamentali
conoscenze teoriche e tecniche per la diagnosi  e  la  terapia  delle
malattie dermatologiche suscettibili di trattamento chirurgico.
  Settori:  E07X  Farmacologia, F17X Malattie cutanee e veneree, F18X
Diangostica per immagini e radioterapia.
  Tabella   B.    -    Standard    complessivo    di    addestramento
professionalizzante.
  Lo  specializzando  per  essere ammesso all'esame finale di diploma
deve:
   1 - aver eseguito personalmente almeno 40 biopsie cutanee;
   2 - aver eseguito personalmente e/o valutato almeno:
    - 100 esami microscopici e colturali di materiale biologico;
    - 30 esami sierologici per le MST;
    - 30 esami istologici e immunopatologici;
    - 10 test di  dermatologia  cosmetologica  (phmetria,  submetria,
lastometria, tricogramma. ecc.);
    - 50 test cutanei.
   3  -  aver  seguito personalmente almeno 400 casi di dermopatie di
cui:
    - 50 casi di dermatologia allergologica;
    - 50 casi di MST;
    - 50 di dermatologia oncologica;
    - 30 di dermatologia pediatrica;  partecipando  attivamente  alla
programmazione, esecuzione e controllo dei protocolli terapeutici.
   4   -   aver   partecipato   come   osservatore  o  aver  eseguito
personalmente sotto supervisione almeno:
    - 80 interventi di chirurgia dermatologica;
    - 100 trattamenti di  terapia  fisica  (cioterapia,  fototerapia,
diatermocoagulazione, trattamenti LASER);
    - 20 trattamenti iniettivi intralesionali.
  Infine  lo  specializzando  deve  aver partecipato alla conduzione,
secondo buone norme di pratica clinica, di almeno tre sperimentazioni
cliniche controllate.
  Nel   regolamento   didattico   d'Ateneo   verranno   eventualmente
specificate  le  tipologie  dei  diversi  interventi  ed il loro peso
specifico.
               SCUOLA Dl SPECIALIZZAZIONE IN GERIATRIA
  Art. 1. - La scuola di specializzazione in geriatria risponde  alle
norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica.
  Art.  2.  - La scuola ha lo scopo di formare medici specialisti nel
settore professionale della geriatria e gerontologia.
  Art. 3. - La scuola rilascia il titolo di specialista in geriatria.
  Art. 4. - Il corso ha la durata di 4 anni.
  Art. 5. - Concorrono al funzionamento  della  scuola  le  strutture
della  facolta'  di  medicina  e  chirurgia  e  quelle  del  Servizio
sanitario  nazionale  individuate  nei  protocolli  d'intesa  di  cui
all'art.  6,  comma  2,  del  decreto  legislativo  n. 502/1992 ed il
relativo   personale   universitario    appartenente    ai    settori
scientifico-disciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del
Servizio  sanitario  nazionale delle corrispondenti aree funzionali e
discipline.
  Art. 6. - Il numero massimo degli specializzandi che possono essere
ammessi e' determinato nello statuto di ogni singola  scuola,  tenuto
conto delle capacita' formative delle strutture di cui all'art. 5.
  Pertanto   le   capacita'   formative  delle  strutture  permettono
l'iscrizione a ciascun anno di n. 4 specializzandi.
  La  sede amministrativa della scuola e' il dipartimento di medicina
interna dell'Universita' degli studi di Roma "Tor Vergata".
Tabella A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi
  settori scientifico-disciplinari.
  A.1. - Area della patogenesi e gerontologia generale.
  Obiettivo:   lo   specializzando   deve   apprendere   le   nozioni
fondamentali  sulle  teorie dell'invecchiamento, sulla biologia della
senescenza e deve conoscere  la  fisiopatologia  e  le  modalita'  di
presentazione   della  involuzione  fisiologica  dei  vari  organi  e
apparati e dell'anziano nella sua globalita'. Lo specializzando  deve
essere  in  grado inoltre di pianificare ed interpretare studi atti a
valutare il profilo demografico ed  epidemiologico  e  i  rischi  sia
della popolazione anziana in generale che di gruppi particolari (aree
metropolitane,  urbane, rurali; anziani a domicilio o in istituzioni;
differenti categorie di reddito).
  Settori: F07A  Medicina  interna;  F04A  Patologia  generale;  F01X
Statistica medica.
  A.2. - Area della clinica e terapia geriatrica.
  Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le peculiarieta' della
metodologia  clinica geriatrica e, in particolare, i metodi specifici
di  rilievo  anamnestico   ed   obiettivo   nel   paziente   anziano,
familiarizzandosi   con   il   concetto   di  multipatologia  cronica
(co-morbilita') e con le tecniche di  valutazione  complessiva.  Deve
inoltre    apprendere    le    modificazioni   eta'-correlate   della
farmacocinetica e  della  farmacodinamica  e,  attraverso  lo  studio
farmaco-epidemiologico, conoscere i possibili effetti dell'impiego di
piu' trattamenti concomitanti, ed infine apprendere i principi atti a
prevenire i danni iatrogenici.
  Settori:  F07A  Medicina  interna,  F08A  Chirurgia  generale; E07X
Farmacologia.
  A.3. - Area della geriatria e delle specialita' geriatriche.
  Obiettivo:  lo  specializzando   deve   acquisire   la   conoscenza
approfondita delle malattie proprie dell'eta' geriatrica e conseguire
la  preparazione  culturale  necessaria  a  differenziare lo stato di
malattia dall'involuzione fisiologica della senescenza. A tal fine lo
specializzando dovra' pertanto apprendere gli  elementi  fondamentali
nel  campo  delle  varie  specialita' in modo da arrivare, in maniera
autonoma, ad  una  corretta  diagnosi  clinica  nelle  situazioni  di
comorbilita' tipiche dell'eta' avanzata.
  Settori:  F07A  Medicina interna; F10X Urologia; F11A. Psichiatria;
F16A Malattie dell'apparato locomotore; F11B Neurologia.
  A.4.  -  Area  della  valutazione  funzionale  e  multidimensionale
geriatrica.
  Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le conoscenze culturali
necessarie  ad arrivare, superando l'ottica della patologia d'organo,
ad una diagnosi funzionale  globale  ed  a  realizzare  programmi  di
intervento  multidimensionale (medico, sociale, riabilitativo) atti a
prevenire o a limitare la  disabilita'  e  ad  ottenere  il  recupero
funzionale dell'anziano.
  Settori:   F07A   Medicina   interna;   F16B   Medicina   fisica  e
riabilitazione.
  A.5. - Area della medicina  riabilitativa  dell'anziano  e  aspetti
sociosanitari della popolazione anziana.
  Obiettivo:   lo   specializzando   deve  apprendere  gli  obiettivi
fondamentali   ed   i   principi   generali   della    riabilitazione
nell'anziano,  e  le  tecniche  da utilizzare in specifiche patologie
croniche  o  con  possibili  esiti  invalidanti,  principalmente  nei
settori  ortopedico,  neurologico,  neuropsichiatrico,  cardiologico.
Deve inoltre saper valutare  la  applicabilita'  e  la  efficacia  di
programmi  di  riabilitazione in differenti regimi di assistenza (es:
ambulatoriale, in day-hospital, in ricovero ospedaliero, in residenze
sanitarie assistenziali, ecc.).
  Settori,  F07A   Medicina   interna,   F16B   Medicina   fisica   e
riabilitazione.
  Tabella    B.    -    Standard    complessivo    di   addestramento
professionalizzato.
  Lo specializzando, per essere ammesso all'esame finale di  diploma,
deve   aver   eseguito   personalmente   i  seguenti  atti  medici  e
procedimenti specialistici:
   a) medicina clinica:
    a1: redatto e firmato 100 cartelle cliniche  di  degenti  e/o  di
pazienti  amubulatoriali  comprensive, ove necessario, degli esami di
liquidi biologici personalmente eseguti o siglati (urine, striscio di
sangue periferico, esame di escreato, feci, liquido pleurico);
    a2: eseguito  almento  20  consulenze  geriatriche  presso  altri
reparti, 20 in RSA e 20 sul territorio;
    a3:   eseguito   personalmente,   refertandone   l'esecuzione  in
cartella, atti medici quali:  50  esplorazioni  rettali;  50  manovre
invasive   (inserimento   di   linee  venose  centrali  e  arteriose,
toracentesi,  paracentesi  ecc.);  posizionamento  di   20   cateteri
vescicali  e di 20 sondini nasogastrici; esecuzione e refertazione di
20 esami di fundus oculi; detersione e medicazione di  20  piaghe  da
decubito, ulcere trofiche, piede diabetico; eseguito personalmente il
bilancio idrico, elettrolitico e nutrizionale di almeno 30 pazienti;
    a4:   aver   condotto,   in   almeno   20  casi,  la  valutazione
dell'osteopenia dell'anziano;
   b) medicina strumentale e laboratoristica:
    b1: aver eseguito e controfirmato almeno 50 esami ECG;  20  esami
doppler  dei  vasi  epiaortici  e  periferici;  20  esami  ecografici
addominali;
    b2:  aver  discusso  con  un  esperto  almeno:  20  esami  TC/RMN
dell'encefalo;  50  tra  RX  di torace, rachide, digerente, colon per
clisma; 20 esami urodinamici; 20  esami  ecocardiografici;  10  esami
angiografici;
   c) valutazione multidimensionale geriatrica:
   aver  coordinato  una  UVG,  stendendo  il  relativo  programma di
intervento, in almeno 40 casi di anziani in diversi punti della  rete
di   assistenza   geriatrica   (intraospedaliera,   ospedale  diurno,
territorio),  utilizzando  le   principali   scale   di   valutazione
funzionale (globale, neurologica) e psicometrica;
   d) geriatria ambulatoriale:
   aver  prestato servizio per almeno 30 giorni complessivi in ognuno
dei seguenti ambulatori: m. di Parkinson; demenza; diabetologico;  di
riabilitazione funzionale;
   e) medicina d'urgenza:
    e1:  aver  prestato  servizio  per  60  giorni  complessivi in un
reparto in cui venga praticata la medicina d'urgenza;
    e2:  aver  condotto  10 volte le basilari manovre di rianimazione
cardiopolmonare su un manichino e,  possibilmente,  alcune  volte  su
paziente;
    e3:  aver  praticato  almeno  10 volte ventilazione assistita con
pallone AMBU;
    e4:  aver  eseguito  sotto   controllo   almeno   3   volte   una
defibrillazione elettrica.
  Infine,  lo  specializzando  deve aver partecipato alla conduzione,
secondo  le  norme  di   buona   pratica   clinica,   di   almeno   3
sperimentazioni cliniche controllate.
  Nel   regolamento   didattico   di  Ateneo  verranno  eventualmente
specificate le tipologie dei diversi interventi ed il  relativo  peso
specifico.
                     SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE
                    IN SCIENZA DELL'ALIMENTAZIONE
  Art.    1.   -   La   scuola   di   specializzazione   in   scienza
dell'alimentazione risponde  alle  norme  generali  delle  scuole  di
specializzazione dell'area medica.
  Art.  2.  -  La  scuola  ha  lo  scopo  di  approfondire  sul piano
scientifico le conoscenze di coloro che si dedicano allo studio della
scienza dell'alimentazione circa la nutrizione  umana  in  condizioni
fisiologiche,  la  nutrizione clinica, gli aspetti igienici ecologici
tecnologici ed economico sociali dell'alimentazione  nonche'  fornire
sul piano tecnico una preparazione pratica specifica.
  Art.    3.   -   La   scuola   di   specializzazione   in   scienza
dell'alimentazione si articola nei seguenti indirizzi:
   indirizzo di nutrizione clinica;
   indirizzo  di  nutrizione  applicata,  per  laureati  in   scienze
biologiche e farmacia;
   indirizzo   tecnologico   alimentare,  per  laureati  in  chimica,
medicina veterinaria,  chimica  e  tecnologia  fannaceutica,  scienza
delle preparazioni alimentari.
  Art. 4. - Il corso ha la durata di 4 anni.
  Art.  5.  -  Concorrono  al funzionamento della scuola le strutture
della facolta' di medicina e chirurgia dell'Universita'  degli  studi
di   Roma   "Tor   Vergata",   con  sede  amininistrativa  presso  il
dipartimento di medicina interna  e  quelle  del  Servizio  sanitario
nazionale  individuate  nei  protocolli  d'intesa  di cui all'art. 6,
comma 2, del decreto legislativo n. 502/92 ed il  relativo  personale
universitario appartenente ai settori scientifico disciplinari di cui
alla  tabella  A  e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale
delle corrispondenti aree funzionali e discipline. Inoltre l'Istituto
nazionale della nutrizione.
  Art. 6. - Il numero massimo degli specializzandi che possono essere
ammessi e' determinato nel numero di 10 tenuto conto delle  capacita'
delle strutture di cui all'art. 5.
  Tabella  A  -  Aree di addestramento professionalizzante e relativi
settori scientifico-disciplinari.
  Area propedeutica (comune ai tre indirizzi della scuola).
  Gli specializzandi  del  primo  anno  dei  tre  indirizzi  dovranno
aggiornare  le  conoscenze di biochimica, di statistica, di igiene in
funzione di una specifica applicazione ai problemi della  nutrizione.
La  biochimica  della  nutrizione  consentira' allo specializzando di
affrontare lo studio dell'organismo come complesso omeopatico che  si
avvale di meccanismi di regolazione enzimatica e ormonali influenzati
anche  dallo  stato  di  nutrizione  delle  cellule. La chimica degli
alimenti consentira' allo specializzando di conoscere  le  proprieta'
strutturali  e  la  reattivita'  chimica dei nutrienti, cosi' come la
composizione degli alimenti in nutrienti antinutrienti non  nutrienti
e  le  eventuali  modificazioni  che  possono intervenire a carico di
questi  composti  durante  i  processi  tecnologici.  La   statistica
applicata   alla   nutrizione   consentira'  alla  specializzando  di
utilizzare gli elementi di base delle statistiche descrittive,  delle
leggi  delle  probabilita',  di  quelle  del  campionamento  e  delle
inferenza  statistica.  L'igiene  degli  alimenti  consentira'   allo
specializzando  di  acquisire le metodologie di identificazione delle
malattie trasmissibili con gli alimenti e la legislazione  necessaria
per   la  prevenzione  e  controllo.  Considerando  l'importanza  che
l'industria  alimentare   assume   nei   consumi   alimentari   della
popolazione,  lo  studente  del  primo  anno dei tre indirizzi dovra'
conoscere le principali operazioni unitarie  cui  gli  alimenti  sono
sottoposti  in  modo  da essere in grado di valutare le modificazioni
della  qualita'  nutrizionale  degli   alimenti   indotte   da   tali
operazioni.
                Indirizzo di nutrizione clinica (NC)
  1) Area di fisiopatologia della nutrizione umana.
  Obiettivo:  lo  specializzando  dovra'  saper  definire  i  bisogni
dell'uomo  e  della  popolazione  in  energia  e  nutrienti;   dovra'
conoscere  le  basi  biochimiche  dei  processi  dismetabolici la cui
terapia  si  avvale  del  trattamento  dietetico  e  individuare   le
condizioni   che   provocano  disordini  congeniti  o  acquisiti  del
metabolismo del glucosio, degli aminoacidi, degli acidi grassi, delle
basi azotate e del metabolismo minerali, nonche' patologie  dovute  a
errori metabolici legati alla eritropoiesi.
  Settori:  E05B  Biochimica  clinica,  E06A  Fisiologia  umana, E06B
Alimentazione e  nutrizione  umana,  F04A  Patologia  generale,  F07A
Medicina interna, E07X Farmacologia.
  2) Area epidemiologica.
  Obiettivo: lo specializzando dovra' aggiornare le sue conoscenze in
epidemiologia   generale  ed  acquisire  quelle  conoscenze  che  gli
permettano di preparare un  protocollo  sperimentale  per  lo  studio
specifico   di   epidemiologia   della  nutrizione  ed  interpretarne
successivamente i risultati.
  Settori: F01X Statistica medica, F22A Igiene generale ed applicata,
S01B Statistica per la ricerca sperimentale.
  3) Area di nutrizione clinica dell'adulto.
  Obiettivo:  lo  specializzando  dovra'  conoscere   significato   e
modalita'   dietoterapie   in  ausilio  della  cura  delle  patologie
gastrointestinali,    epatobiliari,    renali,     pancreatiche     e
cardiocircolatorie. Dovra' conoscere la dietoterapia della carenza di
ferro  (anche  in  gravidanza),  la  dietetica  della gestante, della
nutrice e dell'anziano.  La  dietoterapia  del  sovrappeso  corporeo,
dell'obesita' e delle magrezze patologiche.
  Settori:   F07A  Medicina  interna,  F07D  Gastroenterologia,  F07E
Endocrinologia,  F08A  Chirurgia   generale,   F20X   Ginecologia   e
ostetricia,  F23C  Scienze  infermieristiche ostetrico-ginecologiche,
M11E Psicologia clinica.
  4) Area di nutrizione clinica dell'eta' evolutiva.
  Obiettivo:  lo  specializzando dovra' conoscere e saper applicare i
concetti  di  base  dell'alimentazione  nel  primo   anno   di   vita
(allattamento  al  seno,  allattamento  artificiale,  divezzamento) e
quelli dell'alimentazione dal secondo anno  di  vita  all'adolescenza
con  particolare riguardo per gli aspetti che si riferiscono al ruolo
che  svolge  l'attivita'  fisica  sui  bisogni  in  energia  in  eta'
evolutiva  ed  in particolare l'attivita' sportiva non agonistica nel
periodo scolastico. Lo  specializzando  dovra'  anche  conoscere  gli
aspetti  teorici  e  la  pratica  clinica  del  recupero  dei deficit
nutrizionali in eta' evolutiva e le  modalita'  di  intervento  nelle
sindromi da malassorbimento.
  Settori:  F07A  Medicina  interna,  F08A  Chirurgia  generale, F19A
Pediatria  generale  specialistica,  F23B  Scienze   infermieristiche
pediatriche.
  5) Area dell'organizzazione dei servizi dietetici ospedalieri.
  Obiettivo:  lo specializzando dovra' conoscere finalita', strutture
e modello organizzativo del servizio dietetico ospedaliero, la  dieta
del  paziente ospedalizzato, l'alimentazione artificiale del paziente
ospedalizzato, le  interferenze  tra  farmaci  ed  alimentazione,  il
day-hospital   e   l'ambulatorio  specializzato.  Egli  dovra'  anche
conoscere anche il  ruolo  del  servizio  dietetico  ospedaliero  nel
territorio o l'assistenza dietoterapica domiciliare.
  Settori:  F22A  Igiene generale ed applicata, F23E Scienze tecniche
dietetiche  applicate,  F23A  Scienze  infermieristiche  generali   e
cliniche.
               Indirizzo di nutrizione applicata (NA)
  1) Area di statistica dei consumi alimentari.
  Obiettivi:  lo  specializzando deve apprendere e saper applicare le
conoscenze fondamentali per il  rilevamento  statistico  dei  consumi
alimentari   nella   popolazione   e   quelle   per  il  trattamento,
l'elaborazione  ed  interpretazione  nutrizionale  ed  economica  dei
risultati. Una particolare attenzione sara' data all'analisi dei dati
mediante l'impiego dell'informatica.
  Settori:  C01B  Chimica  merceologica, F01X Statistica medica, S01B
Statistica per la ricerca sperimentale.
  2) Area di dietologia fisiologica.
  Obiettivo: lo  specializzando  dovra'  apprendere  il  ruolo  degli
alimenti  nel soddisfare i bisogni in energia e nutrienti dell'uomo a
partire  dalle  abitudini  alimentari  delle  popolazioni  e   dovra'
apprendere  a comporre regimi alimentari normali fisiologici mediante
l'uso  della  tabella  di  composizione  degli  alimenti   basandosi,
altresi,  sulle  conoscenze propedeutiche di chimica degli alimenti e
di tecnologie alimentari per valutare l'influenza eventuale di queste
ultime sulla qualita' nutrizionale dei regimi composti.
  Settori: C09X Chimica bromatologica, E04A Fisiologia generale, E05A
Biochimica, E06A  Alimentazione  e  nutrizione  umana,  F23E  Scienze
tecniche dietetiche applicate.
  3)  Area  della  sorveglianza  alimentare della popolazione e degli
interventi alimentari.
  Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere le metodologie  e  le
procedure  per  fornire, mediante gli studi sui consumi alimentari le
informazioni necessarie per  l'analisi  delle  cause  e  dei  fattori
associati  che  determinano problemi nutrizionali nelle popolazioni e
seguirne  la  loro  evoluzione.  Lo   specializzando   dovra'   anche
apprendere a formulare ed eseguire interventi alimentari di carattere
sociale.
  Settori:  E06B  Alimentazione  e  nutrizione umana, F01X statistica
medica, F22A Igiene generale ed applicata,  S01B  Statistica  per  la
ricerca sperimentale.
  4) Area della qualita' nutrizionale degli alimenti.
  Obiettivo:  partendo  dalla  biochimica delle classi di composti di
interesse nutrizionale (aminoacidi, acidi grassi, saccaridi, ecc.)  e
dalla  loro  biodisponibilita'  in  funzione  dei vari componenti del
regime alimentare, lo specializzando dovra' saper definire il  valore
nutrizionale   degli   alimenti   in  riferimento  al  fabbisogno  in
nutrienti.
  Settori: E04A Fisiologia generale, E05A Biochimica, E06A Fisiologia
umana, E06B Alimentazione e nutrizione umana, F22A Igiene generale  e
applicata.
  5) Area dell'educazione e dell'informazione alimentare.
  Obiettivo:  lo  specializzando  dovra' conoscere gli elementi delle
tecniche della comunicazione di massa in materia di  alimentazione  e
di  nutrizione.  Egli  dovra'  anche  essere  capace  di definire gli
obiettivi e i programmi  dell'informazione  alimentare  in  relazione
all'organizzazione  sociale  a  cui  essa  si  riferisce  e  compiere
un'analisi  dei  progetti  delle  comunicazioni  di  massa  applicata
all'informazione alimentare e saperne valutare i risultati.
  Settori:  E06A  Fisiologia  umana,  E06B Alimentazione e nutrizione
umana.
                Indirizzo tecnologico alimentare (TA)
  1) Area di chimica degli alimenti.
  Obiettivo: mediante  l'apprendimento  dei  metodi  di  analisi  dei
principali componenti alimentari e delle principali metodologie della
analisi  chimica  strumentale, lo specializzando dovra' essere capace
di eseguire l'analisi e il controllo dei prodotti alimentari.
  Settori: C01A Chimica analitica, C01B  Chimica  merceologica,  C09X
Chimica bromatologica, E05A Biochimica.
  2)  Area  della qualita' nutrizionale e sensoriale degli alimenti e
della loro sicurezza d'uso.
  Obiettivo:  lo  specializzando  dovra'  sapere  definire  il  ruolo
nutrizionale degli alimenti partire dalla loro composizione chimica e
dalla biodisponibilita' dei nutrienti in essi presenti e dovra' saper
delineare  un  indirizzo igienico sanitario preventivo e di controllo
attraverso la valutazione dei contaminanti volontari e involontari in
essi presenti. Allo scopo di condurre  una  valutazione  quanto  piu'
completa   possibile,  della  qualita'  totale  di  un  alimento,  lo
specializzando dovra' anche essere  capace  di  compiere  rilevamenti
sulle proprieta' organolettiche degli alimenti o sulla loro comodita'
d'uso.
  Settori:   E04A   Fisiologia   generale,   E05A   Biochimica,  E06B
Alimentazione e nutrizione umana, F22A Igiene generale ed applicata.
  3) Area delle operazioni unitarie delle tecnologie alimentari.
  Obiettivo: lo specializzando  dovra'  conoscere  i  principi  delle
tecnologie che hanno importanza nelle industrie alimentari attraverso
un  esame  degli  spetti  teorici  delle  operazioni  unitarie  e  la
descrizione  per  ciascuna  operazione  degli  impianti   industriali
disponibili  con  i differenti campi di applicazione. In tale modo lo
specializzando  dovra'  avere  la  capacita'  di  fare  delle  scelte
progettuali  in funzione delle ipotesi di lavoro collegate al tipo di
alimento da trattare, alla capacita' produttiva, ai fattori economici
e alla qualita' del prodotto finito.
  Settori: E12X Microbiologia generale, G08A Scienza e tecnologia dei
prodotti alimentari, G08B Chimica industriale e tecnologica.
  4) Area dei processi tecnologici.
  Obiettivo: lo specializzando dovra' conoscere i processi produttivi
nei principali  settori  agro-alimentari  (cereali,  materie  grasse,
lattiero-casearie,  carni  e  pesci,  bevande  alcoliche) con analisi
critica delle diverse soluzioni adottate in modo di essere  in  grado
di   fare  una  valutazione  di  funzione  dei  principali  parametri
qualitativi biologici applicabili alle biotecnologie con  particolare
riguardo  per  i  processi  fermentativi  per  la produzione di acidi
organici e per  la  produzione  ed  applicazione  di  enzimi  per  il
recupero di nutrienti da sottoprodotti agro-alimentari.
  Settori:  C10X  Chimica  e  biotecnologia delle fermentazioni, G09B
Nutrizione e  alimentazione  animale,  I15C  Impianti  chimici,  I15F
Ingegneria chimica biotecnologica.
  Tabella    B.    -    Standard    complessivo    di   addestramento
professionalizzante.
  C1 - Indirizzo di nutrizione clinica.
  Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma in
scienza dell'alimentazione indirizzo di nutrizione clinica, deve:
   aver svolto almeno 20 valutazioni  di  composizione  corporea  con
metodo antropometrico e mediante impedenziometria bioelettrica;
   aver  svolto  almeno  50  test  diagnostici  dinamici e funzionali
nell'area  della  nutrizione  clinica  dell'adulto  e  dell'individuo
nell'eta' evolutiva;
   aver  preparato  almeno  un  protocollo di studio di epidemiologia
della nutrizione;
   aver posizionato almeno 10 volte il sondino naso-gola e la cannula
in vena periferica per l'alimentazione artificiale;
   aver  effettuato  almeno  10  bilanci   di   azoto   in   pazienti
ospedalizzati.
  Costituiscono  attivita' di perfezionamento opzionali (obbligatorie
almeno due su tre):
    a)  nutrizione  artificiale:  aver  acquisito  esperienza   sulle
procedure  che  si eseguono nella nutrizione enterale e parenterale e
nell'allestimento delle sacche  contenenti  i  liquidi  nutritivi  da
somministrare  nel paziente e nella gestione del sistema di infusione
per un periodo non inferiore ad un semestre;
    b) nutrizione  clinica  nella  patologia  del  metabolismo:  aver
frequentato per un periodo non inferiore ad un semestre un reparto di
medicina  generale, partecipando attivamente alla gestione clinica di
pazienti affetti  da  patologie  di  carattere  metabolico  (diabete,
dislipidemie,   ecc.)   la  cui  terapia  si  avvale  di  trattamento
diabetico;
    c) nutrizione clinica nella patologia dei  deficit  nutrizionali:
aver partecipato in Italia o nei Paesi in via di sviluppo al recupero
nutrizionale  di  soggetti affetti da malattie da carenza e/o eccesso
energetico, proteico e vitaminico per un periodo non inferiore  a  un
semestre.
  C2 - Indirizzo di nutrizione applicata.
  Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma in
scienza  dell'alimentazione  nell'indirizzo  di nutrizione applicata,
deve:
   aver gestito una banca di carattere nutrizionale su computer;
   aver  eseguito  per  almeno   15   alimenti   un'analisi   chimica
centesimale   di   nutrienti  comprendente  lipidi,  protidi,  fibre,
vitamine A, B1, B2, PP, calcio, ferro;
   aver preparato almeno 30 schemi dietetici riferentisi a  comunita'
di sesso e eta' differenti;
   aver  effettuato  almeno  50  esami entropometrici su individui in
eta' evolutiva e aver valutato con opportune tabelle, il  livello  di
accrescimento.
   aver  effettuato,  almeno  o  su  10 campioni di alimenti, analisi
chimiche che prevedano l'utilizzazione di HPLC e gascromatografo.
  Costituiscono attivita' di perfezionamento opzionali  (obbligatorio
almeno due su tre previste):
    a)  statistica  dei  consumi  alimentari: aver acquisito mediante
soggiorno  di  studio  di  almeno  un  semestre  in  una  unita'   di
informatica  e  di  statistica,  conoscenze avanzate sulle principali
metodologie di elaborazione di  dati  sui  consumi  alimentari  della
popolazione;
    b)  biochimica  della  nutrizione: aver frequentato per almeno un
semestre  un  istituto  di  ricerca  dove  si  effettuano  studi  sui
principali  meccanismi  biochimici  della  nutrizione e dimostrare di
aver  acquisto  conoscenze   avanzate   sulle   principali   tecniche
utilizzate;
    c)  dietetica  delle  comunita':  aver  partecipato per almeno un
semestre alle attivita' di alimentazione di comunita' e dimostrare di
aver acquisito conoscenze avanzate sulla  definizione  delle  tabelle
dietetiche,  sui  metodi  di  controllo  della  qualita'  igienica  e
nutrizionale degli alimenti utilizzati, sui metodi di gestione  della
refezione   e   sulle  valutazioni  antropometriche  dello  stato  di
nutrizione degli utenti della refezione comunitaria.
  C3 - Indirizzo tecnologico alimentare.
  Lo specializzando per essere ammesso all'esame finale di diploma in
scienza  dell'alimentazione  nell'indirizzo  tecnologico  alimentare,
deve:
   aver  effettuato  su  almeno  15  alimenti l'analisi chimica degli
acidi grassi e degli aminoacidi dimostrando di conoscere a  fondo  la
strumentazione analitica di base e quella specifica;
   aver  effettuato  per almeno novanta giorni un soggiorno di studio
presso un'industria di trasformazione di prodotti di origine  animale
(carni, pesci, prodotti lattiero-caseari);
   aver  effettuato  per almeno novanta giorni un soggiorno di studio
presso  un'industria  di  trasformazione  di  prodotti   di   origine
vegetale.
  Costituiscono  attivita' di perfezionamento opzionali (obbligatorie
almeno due su tre previste):
    a)  analisi  chimica  degli  alimenti:  aver  acquisito  mediante
soggiorno  di studio di almeno un semestre in un istituto di ricerca,
una solida  esperienza  sui  principali  metodi  di  analisi  chimica
correttamente   utilizzati   per   l'analisi   chimica  dei  prodotti
alimentari (nutrienti e sostanze xenobiotiche);
    b)  tecnologia dell'industria alimentare: aver acquisito mediante
soggiorno di studio di almeno un semestre  in  industrie  alimentari,
una  conoscenza  approfondita sulle principali operazioni unitarie di
trasformazione,  alla  gestione  tecnica  della  strumentazione   sul
controllo di qualita' dei prodotti;
    c) biotecnologie alimentari: aver acquisito mediante soggiorno di
studio  di  almeno  un  semestre  in istituti di ricerche e industrie
alimentari le tecniche e le procedure  della  fermentazione  alcolica
(produzione  di  vino,  birra  e  etanolo)  e della fermentazione dei
prodotti   lattiero-caseari,   che   quella   per   lo   studio,   il
riconoscimento e il miglioramento dei ceppi produttivi.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 31 ottobre 1996
                                                           Il rettore