MINISTERO DEL TESORO

DECRETO 15 novembre 1996 

  Rideterminazione del tasso d'interesse da corrispondere sulle somme
versate nelle contabilita' speciali fruttifere.
(GU n.273 del 21-11-1996)

                  IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO
  Vista  la  legge 29 ottobre 1984, n. 720, riguardante l'istituzione
del sistema di tesoreria unica per enti ed  organismi  pubblici,  che
all'art.  1  prevede  che  con decreto del Ministero del tesoro viene
fissato il tasso di interesse da corrispondere  sulle  somme  versate
nelle  contabilita' speciali fruttifere in una misura compresa tra il
valore dell'interesse corrisposto per i depositi sui libretti postali
di risparmio e quello previsto per i  buoni  ordinari  del  Tesoro  a
scadenza trimestrale;
 Visto il decreto ministeriale del 22 novembre 1995, pubblicato nella
Gazzetta  Ufficiale  n. 281 del 1 dicembre 1995, che ha fissato nella
misura del 6% lordo il tasso  di  interesse  da  corrispondere  sulle
predette contabilita' speciali fruttifere;
  Visto  il  decreto  ministeriale  28 ottobre 1996, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 254 del 29 ottobre  1996,  che  riduce  di  0,5
punti  il  tasso  di  interesse  da  corrispondere per i depositi sui
libretti postali di risparmio liberi e vincolati;
  Visto il decreto legislativo del 3 febbraio 1993, n. 29;
  Ritenuta  la  necessita'  e  l'urgenza  di  adeguare  il  tasso  di
interesse  sulle contabilita' speciali di cui sopra in relazione alla
discesa del valore dell'interesse sul risparmio postale;
                              Decreta:
                           Articolo unico
  Il tasso di interesse annuo posticipato da corrispondere, ai  sensi
dell'art.  1,  terzo  comma,  della  legge  n.  720/1984, sulle somme
depositate nelle  contabilita'  speciali  fruttifere  degli  enti  ed
organismi  pubblici,  e'  stabilito nella misura del 5,50% lordo, con
decorrenza dal 1 dicembre 1996.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 15 novembre 1996
                                        Il direttore generale: DRAGHI