Modificazioni allo statuto dell'Universita' afferenti il corso di laurea in filosofia della facolta' di lettere e filosofia.(GU n.302 del 27-12-1996)
IL RETTORE Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il regio decreto 20 giugno 1935, n. 1071: Modifiche ed aggiornamenti al testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652: Disposizioni sull'ordinamento didattico universitario, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto lo statuto della Libera Universita' Maria SS. Assunta, approvato con regio decreto 26 ottobre 1939, n. 1760, modificato con decreto direttoriale del 12 marzo 1991, e successive modificazioni; Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28: Delega al Governo per il riordinamento della docenza universitaria e relativa fascia di formazione nonche' sperimentazione didattica e organizzativa; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382: Riordinamento della docenza universitaria e relativa fascia di formazione nonche' sperimentazione organizzativa e didattica; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168, ed in particolare l'art. 16, comma primo, relativo alle modifiche di statuto; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, recante la riforma degli ordinamenti didattici universitari; Visto il decreto ministeriale 6 luglio 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 270 del 18 novembre 1995, tabella XIII, recante: "Modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente al corso di laurea in filosofia"; Viste le delibere degli organi competenti della Libera Universita' Maria SS. Assunta; Visto il parere favorevole del Consiglio universitario nazionale del 10 ottobre 1996; Riconosciuta la particolare necessita' di apportare la modifica proposta dalle autorita' accademiche, in deroga al termine di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592; Decreta: Lo statuto della Libera Universita' Maria SS. Assunta, approvato e modificato come sopra indicato, e' ulteriormente modificato come segue: Articolo unico Nel capo III, ordinamento degli studi, facolta' di lettere e filosofia, l'art. 24 e' soppresso e sostituito dai seguenti nuovi articoli, con il conseguente spostamento della numerazione degli articoli successivi: CORSO DI LAUREA IN FILOSOFIA Art. 24. - L'iscrizione al corso di laurea e' regolata in conformita' alle leggi di accesso agli studi universitari. Art. 25. - Il corso di laurea ha lo scopo di fornire strumenti metodologici e critici, finalizzati alla ricerca e alla specializzazione filosofica, utili tanto per lo svolgimento di attivita' che impegnano il linguaggio e le applicazioni proprie dell'indagine filosofica, quanto per l'eventuale prosecuzione degli studi in Italia e all'estero nei settori scientifico-disciplinari che richiedono una preparazione filosofica. La durata degli studi del corso di laurea in filosofia e' fissata in quattro anni, strutturati in due bienni (biennio propedeutico-formativo e biennio specialistico). Il biennio propedeutico comprende un primo nucleo di discipline filosofiche costitutive, che caratterizzano la struttura portante del corso di laurea ed un secondo nucleo di discipline appartenenti ad altri settori umanistici, che consentano sia il completamento della formazione culturale e professionale di base, sia il mantenimento dell'intersettorialita' con gli altri corsi di laurea incardinati nella facolta' di lettere e filosofia. Il biennio specialistico puo' essere organizzato per indirizzi, con delibera del consiglio della struttura didattica competente. Art. 26. - Il piano di studi prevede 21 insegnamenti annuali (11 insegnamenti nel primo biennio e 10 nel secondo), oltre che una prova scritta su testi filosofici da sostenere non prima del secondo anno. Per essere ammessi a sostenere l'esame di laurea occorre avere superato tutte le prove di esame delle discipline incluse nel piano di studio e avere ottenuto un giudizio positivo nelle esercitazioni di pratica testuale istituite e coordinate dalla struttura didattica competente nel corso di laurea. Le esercitazioni di pratica testuale su classici filosofici in lingua originale da svolgere nel biennio specialistico, per una durata non inferiore alle 50 ore, sono stabilite con modalita' specifiche, in sede di programmazione didattica, all'inizio di ogni anno accademico dal consiglio della struttura didattica competente. La struttura didattica competente indica fino a cinque insegnamenti tra quelli previsti nel primo biennio da considerare propedeutici ai fini dell'ammissione agli esami di profitto degli insegnamenti del secondo biennio. L'esame di laurea consiste nella discussione di una dissertazione scritta su un argomento coerente con il piano di studi scelto dallo studente, secondo le modalita' stabilite dalla struttura didattica competente. Art. 27. - In attesa dell'entrata in vigore dello statuto e del regolamento didattico dell'Ateneo, le funzioni delle strutture didattiche, in relazione alla laurea in filosofia, sono esercitate dal consiglio di facolta' che delibera su proposta del consiglio della struttura didattica compe-tente. Art. 28. - Il curriculum didattico per il conseguimento della laurea in filosofia e' il seguente: Primo biennio: Sei insegnamenti filosofici da scegliere all'interno dei seguenti settori scientifico-disciplinari: M08A Storia della filosofia; M08B Storia della filosofia antica; M08C Storia della filosofia medievale; M08D Storia della filosofia arabo-islamica; M08E Storia della scienza; M07A Filosofia teoretica; M07B Logica e filosofia della scienza; M07C Filosofia morale; M07D Estetica; M07E Filosofia del linguaggio, purche' sia garantita la presenza tra essi di storia della filosofia, filosofia teoretica e filosofia morale. Un insegnamento a scelta tra i settori scientifico-disciplinari M09A (pedagogia), M11A (psicologia dello sviluppo e dell'educazione) e M10A (psicologia generale). Due insegnamenti storici a scelta (in ambiti storici distinti) nei seguenti settori scientifico-disciplinari: L02A (storia greca), L02B (storia romana), M10X (storia medievale), M02A (storia moderna), M04X (storia contemporanea). Un insegnamento scelto all'interno dei settori scientifico-disciplinari L12A (letteratura italiana), L12B (letteratura italiana moderna e contemporanea), L12C (critica letteraria), L12D (letterature comparate), L12E (letteratura dell'eta' medievale, umanistica e rinascimentale). Un insegnamento di lingua straniera (il consiglio della struttura didattica competente dovra' garantire all'interno l'attivazione di almeno due tra le seguenti lingue straniere: lingua francese, lingua inglese, lingua tedesca e lingua spagnola); l'esame di lingua straniera dovra' essere svolto su testi filosofici. Secondo biennio: Sei insegnamenti a scelta nelle seguenti aree: a) area storico-filosofica; b) area filosofico-teorica; c) area logico-epistemologica; d) area semiotico-linguistica. Quattro insegnamenti a scelta nelle seguenti aree: a) area delle scienze umane; b) area storica (diversi da quelle del primo biennio); c) area delle scienze del linguaggio e della comunicazione; d) area scientifica. Una prova scritta di commento ad un testo classico di filosofia. La preparazione alla prova dovra' essere curata con seminari organizzati nell'ambito delle attivita' didattiche integrative del corso di laurea. I consigli delle strutture didattiche competenti possono organizzare il biennio specialistico per indirizzi. Possono altresi' accogliere proposte individuali di sostituzione o integrazione delle seguenti aree (scienze umane, storia, scienze del linguaggio e delle comunicazioni) con non piu' di quattro insegnamenti di altre aree, anche esterne a quelle insegnate nel corso di laurea e nella facolta', purche' la scelta sia culturalmente e professionalmente qualificata ed organica all'intero piano di studio. Il consiglio della struttura didattica competente istituisce, all'inizio di ogni anno accademico, esercitazioni di pratica testuale, fissando preliminarmente i classici oggetto delle stesse e le relative modalita' di valutazione; la scelta di tali classici dovra' essere effettuata in ambiti cronologici e disciplinari differenziati. L'eventuale articolazione per indirizzi di corso di laurea, i piani di studio con i relativi insegnamenti fondamentali obbligatori, le forme di tutorato, le prove di valutazione della preparazione degli studenti, la propedeuticita' degli insegnamenti, il riconoscimento degli insegnamenti seguiti presso altri corsi di laurea, sono determinati dalle strutture didattiche competenti. Art. 29. - All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, i consigli delle strutture didattiche disciplinano, con regolamento, le materie di cui all'art. 11, comma 2, della legge n. 341/1990. In particolare il consiglio di facolta': a) definisce, su proposta del consiglio della struttura didattica competente, il piano di studi ufficiali del corso di laurea stesso, comprendente le denominazioni degli insegnamenti da attivare; b) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento, che costituiscono le singole annualita', i cui nomi dovranno essere desunti dai settori scientifico-disciplinari; c) stabilisce le qualificazioni piu' opportune, quali I, II, III, istituzioni, nonche' tutte le altre che giovino a differenziarne piu' esattamente il livello e i contenuti didattici, compresa la possibilita' di biennalizzare o triennalizzare le discipline per le quali cio' sia ritenuto utile ai fini della formazione professionale e culturale dello studente, anche su istanza dei singoli studenti all'interno di piano di studio individuali. Art. 30. - I settori disciplinari, ai quali fare riferimento, sono quelli inseriti nel presente articolo: Area storico-filosofica: M08A (Storia della filosofia); M08B (Storia della filosofia antica); M08C (Storia della filosofia medievale); M08D (Storia della filosofia arabo-islamica); M08E (Storia della scienza). Area filosofica-teorica: M07A (Filosofia teoretica); M07C (Filosofia morale); Q01A (Filosofia politica); N20X (Filosofia del diritto); M07D (Estetica). Area logico-epistemologica: M07B (Logica e filosofia della scienza); L09A (Storia della scienza). Area semiotico-linguistica: M07E (Filosofia del linguaggio); L09A (Glottologia e linguistica). Area delle scienze umane: Q05A (Sociologia generale); M09A (Pedagogia generale); M09B (Storia della pedagogia); M10A (Psicologia generale); M11A (Psicologia dello sviluppo e dell'educazione); M05X (Discipline demoetnoantropologiche); P01A (Economia politica). Area storica: L02A (Storia greca); L02B (Storia romana); M01X (Storia medievale); M02A (Storia moderna); M04X (Storia contemporanea); Q01B (Storia delle dottrine politiche); M03B (Storia del cristianesimo e delle chiese); M03C (Storia del cristianesimo antico e medievale); M03D (Storia del cristianesimo moderno e contemporaneo); P01D (Storia del pensiero economico). Area delle scienze del linguaggio e della comunicazione: Q05B (Sociologia dei processi culturali e comunicativi); L26A (Discipline dello spettacolo); L26B (Cinema e fotografia); L12D (Letterature comparate). Area scientifica: A01A (Logica matematica); A02D (Matematiche complementari); A02A (Analisi matematica); B02A (Fisica teorica); B02B (Metodi matematici della fisica); K05C (Cibernetica); K05B (Informatica); K05A (Sistemi di elaborazione di informazioni). Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 15 novembre 1996 Il rettore DALLA TORRE DEL TEMPIO DI SANGUINETTO